10 Anni Di Ansia

  • Salve a tutti, vorrei raccontare in questo trhead brevemente la mia storia, ormai decennale, di ansia e disagio psichico più in generale, per avere qualche confronto, se a qualcuno va.

    Questo mio “disturbo” è iniziato, ormai nel lontano 2003 con forti somatizzazioni che mi portavano tensioni muscolari terribili al collo ed alla nuca, fino a provocarmi sensazioni di vertigini, ed un dolore pungente e continuo al fianco, poco più giù del fegato.

    Ovviamente da qui la fissazione sull’ipocondria e i mille esami di rito, soprattutto centrata sulla paura di avere qualche malattia neurologica o cose del genere, e l’insorgere a breve delle crisi d’ansia e di uno stato ansioso permanente. Ovviamente più i vari esami davano esito negativo (TAC, Risonanze, esami del sangue, ecografie, visite, etc.) più la mia ansia aumentava invece di diminuire. Credo che questa trafila sia stata comune a parecchi “ansiosi”.

    Poi il riconoscimento, dopo qualche mese, che il mio malessere non aveva origine in malattie organiche, bensì psicologiche, e la decisione di iniziare una psicoterapia.

    Ai tempi avevo 30 anni, laureato con buoni voti, un buon lavoro, una compagna che ora è mia moglie, ed in tutta la mia vita non avevo mai provato neanche lontanamente cosa fosse l’ansia, giuro.

    La mia vita era trascorsa relativamente tranquilla con i casini di un normale ragazzo/adolescente/giovane uomo, ad eccezione della perdita di mio padre, avvenuta 6 anni prima in seguito ad una rapina nell’attività di famiglia.

    Ecco questo è un “quadretto” di me all’inizio del “problema” (falso ovviamente xchè il problema era iniziato ben prima).

    Dicevo che decisi di iniziare una psicoterapia (ne ho scelta una ad indirizzo dinamico-analitico o una roba del genere ma non è di questo che voglio discutere), dopo due pscicoterapeuti con cui non mi sono trovato (e che ho subito lasciato nel giro di due/tre settimane), ad inizio 2004 ne trovai uno che mi convinceva e iniziai il mio percorso. Oltre alla terapia psicologica ho preso anche farmaci soprattutto nei momenti più “pesanti”, paroxetina e qualche ansiolitico.

    I miei problemi hanno riguardato soprattutto la gestione degli stati ansiosi (veri e propri attacchi di panico in senso stretto non credo di averne mai avuti), cercando di capire da cosa derivino, e gli stati d’animo “penosi”, in cui si mischiano varie sensazioni come rabbie tremende, tristezza, etc. Anche qui non penso di avere mai avuto un vero stato depressivo come viene definito clinicamente. Tutti e tre gli psicoterapeuti che ho visto mi hanno dato come “diagnosi” ansia generalizzata con fobie, ma non credo molto a queste categorizzazioni ed anche il mio attuale psicoterapeuta (che è anche psichiatra e psicoanalista) non ritiene granchè importanti le varie etichette DAP, DEP, DAG, etc.

    Diciamo che questo percorso mi ha portato a fasi alterne a stare meglio, sono cresciuto professionalmente (il mio è un lavoro abbastanza stressante) e nel 2010 circa mi sentivo praticamente completamente bene, mi sono anche sposato con la mia compagna ormai da 10 anni.

    Verso la metà del 2013 ho avuto una forte ricaduta, con attacchi di ansia fortissimi, e stati d’animo disturbati da rabbia etc.

    Questo è avvenuto in concomitanza con un nuovo progetto di lavoro molto difficile e con un mio invaghimento (rimasto tale!) per una mia collega molto bella.

    Grazie all’aiuto dei farmaci (in dosi comunque quasi pediatriche come dice mia moglie che è farmacista) e ad un lavoro psicoterapeutico ben svolto sono tornato ad essere sereno fino a maggio di quest’anno (periodo in cui comincia la parte più pesante del mio lavoro), poi ancora un crack con forte ansia, etc.

    Adesso, anche dopo la pausa estiva, continuo ad avere una forte sintomatologia ansiosa, stati d’animo carichi di rabbia (ah preciso che non sn un violento non sfogo e non ho mai sfogato questa rabbia sulle persone ovviamente) che si alternano a mancanza di voglia di fare e perdita di mordente, tristezza, pianto, etc.

    Ecco, sperando di non avervi annoiato già oltremodo, questa è la situazione “descrittiva” della mia situazione.

    Nel lungo periodo di terapia il fattore principale emerso è la mia tendenza “disperata” ed ossessiva (no DOC!) a reprimere le sensazioni, gli stati d’animo, le emozioni, cosa che mi ha consentito di vivere “egregiamente” e con discreto successo per ben 30 anni senza fare i conti con l’ansia e vari altri stati d’animo penosi. Pare che questo “modo d’agire” (bel modo diamine!) sia comune a tantissimi dei problemi legati alle c.d. sindromi ansioso/depressive (è solo un mio commento che ovviamente non ha nessuna valenza medica in quanto non è questo il mio mestiere).

    Portando all’estremo questo meccanismo interiore sono riuscito (bella roba) negli anni a gestire situazioni di forte stress, creandomi un’illusione di potenza personale per non sentire appunto l’ansia e tutti i vari stati d’animo che mi disturbano e che ovviamente mi terrorizzano.

    Ah, ovviamente non sono alienato dalla realtà (almeno lo fossi penso a volte) nel senso di deliri di onnipotenza o cose simili, non credo di essere Napoleone o Giulio Cesare, né tanto meno Obama, il meccanismo ha effetto solo psichico nel gestire (malamente) le mie paure e le conseguenti emozioni.

    In questo senso si spiega, ho visto in psicoterapia, soprattutto la “ricaduta” di quest’ultimo periodo, un inasprimento di questo meccanismo per far fronte alle paure derivanti dal progetto di lavoro, dal lavoro stesso e dal “pericoloso” invaghimento per la mia collega.



    In questo periodo l’ansia è legata ad una forte sensazione di rabbia e di perdita/tristezza in quanto il “passo successivo”, che mi pesa tantissimo, è abbandonare sto meccanismo e continuare a viverne senza, facendo i conti con i vari stati d’animo e le paure di sempre (insomma senza il mio scudo che poi si è rivelato molto pericoloso ed un grande fardello).



    Ho condiviso (con uno sproloquio scusate) la mia storia/percorso in quanto mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno di voi che magari ne ha vissuto uno simile o a cui interessa approfondire il proprio.

    D’altra parte dietro i mille sintomi descritti in queste pagine ci sono persone come me con disagi simili, ed oltre a raccontarci questi sintomi sarebbe interessante anche sapere i “percorsi” di ognuno di noi.

    S.

  • ciao,
    anche se sono nuovo da oggi ti do il benvenuto.

    anchio come immagino tutti qui lottano ogni giorno con ansia, depressione, ipocondria e tutto il resto.

    Io mi sono iscritto al forum proprio oggi perchè sentivo il bisogno di parlarne, seguo una psicoterapia ma sento che non mi basta, non arrivo a nocciolo del problema.

    molti dicono che non è importante sapere il perché, forse è vero ma io senza sapere il perché non posso dare una risposta, e quindi non posso risolvere il mio problema. Il mio psicoterapeuta effettivamente dice che analizzo troppo, ma è sbagliato?

    Tu se analizzi la tua storia riesci a darti una spiegazione?

    Daniele

  • Auguri per i tuoi 10 Anni.. Ciao Daniele, posso dirti che i miei sintomi sono uguali ai tuoi, quello del collo rigido ed la spina nei fianchi è un capolavoro , rispetto a te sono super accessoriato ho anche l'acufenia ecc, è una musica senza stop, (nà discoteca)all'inizio di dieci anni fa , feci conoscenza con la mia compagna ,di nome ANSIA, ebbi tanta paura, però francamente iniziai a Vivere facevo più cose, ero molto attivo, non mi creavo nessun tipo di problema,Poi conobbi l'amore diciamo che in quel periodo tra la signora Ansia ed il mio amore scelsi L'Amore. Non si perdeva un istante ad andare in giro,fare qualunque cosa, avevo preso per la prima volta la mia vita con le mani come un volante ed il pilota ero io.Ho sempre avuto questi sintomi ma come arrivavano sparivano, facevo e faccio uso di elobram ,ma con la perdita del lavoro e il pensiero di crearmi una famiglia sono crollato-devastato dall'Ansia, basta un pensiero neg. che già mi vengono le vertigini, ora sono molto limitato ad fare una minuscola cosa,vita sociale zero,quindi leggendo il tuo post, parecchie cose le condivido, ma ragionando hai un Lavoro, sei sposato ed hai anche la voglia di una relazione extra, quindi sei d'avanti a me di dieci anni. Auguri ancora

  • Ciao, non so se capire veramente, nel senso della logica sia possibile o serva davvero.
    Io per ora ho capito più che altro tante delle cose di cui ho paura, ed alcuni dei comportamenti che mi portano a fomentare l'ansia.

    Vista la complessità della nostra psiche non credo neanche ci sia un vero e proprio nocciolo del problema, capito il quale si possa risolvere tutto.
    Il difficile, secondo me, è cambiare il proprio atteggiamento davanti ai vari problemi ed il modo in cui li affrontiamo, più che altro a livello psicologico.

    Questo, al di là della psicoterapia, possiamo farlo solo noi, e per me è molto difficile.

    Poi sicuramente le circostanze esterne possono incidere con preoccupazioni varie anche serie.

    Io ora sto cercando, con grande fatica e sofferenza, di accettare le tante cose che mi fanno stare male.

    S.

  • Ciao purtroppo in questi giorni va abbastanza male....

    Ho dovuto ricominciare con i farmaci.

    Paroxetina (daparox) 10 gocce e tavor 1mg x3 al giorno..

    Mi sento "bombato".

    Sono stufo di ste recidive.

    S.

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