Alla fine, secondo me, è colpa della paura

Buongiorno popolo, è da tempo che giro su questo forum, da invisibile non registrata.
Però, dopola crisi di pianto di ieri notte, in cui mi sono detta più volte "non so che fare, non so a chi parlare", ho deciso di scrivervi, perchè davvero non ho nessuno con cui sfogarmi, e credo che di pippe mentali me ne faccia ormai troppe.
Potrei scrivervi un poema, quindi avverto subito chi non ama i post lunghi di lasciar perdere.
Partiamo dalle cose concrete: tutto il mio disagio è nato il giorno in cui la mia ex mi ha lasciata (sì, sono lesbica).
Lei è stato il mio unico amore finora, non voglio escludere che ce ne potrà essere un altro, ma spesso è questo che penso. Comunque, dopo che lei mi lasciò passai un periodo terribile: soffrivo tantissimo, a volte avevo attacchi di panico a scuola, e credo di aver provato anche derealizzazione e depersonificazione. Comunque avevo una paura immensa dell'interazione con le persone, soprattutto con le ragazze. E lì cominciò la mia pazzia xD
Comunque, dopo mesi e mesi di schifo, mi sono più o meno ripresa. Ho passato un periodo anonimamente tranquillo. Ma credete che alla pazza qui che scrive andasse bene l'anonima tranquillità? Ovviamente no.
C'erano momenti in cui pensavo "voglio tornare ad essere depressa, almeno lì provavo qualcosa", anche se mi rendevo conto della follia in questa frase. E arriviamo a ora.
Vi scrivo qualcuno dei miei assurdi pensieri, e vi do così conferma del mio essere estremamente psicopatica ormai.
Penso che io abbia una specie di blocco, un blocco che mi impedisce di passare al "livello successivo" della crescita, e io , arrivata a questo blocco torni indietro, e tutto questo sia un cerchio che continua senza finire mai. Posso sbagliare, posso avere ragione, ma penso che comunque se sto male un motivo c'è. Inoltre è da un po' che il concetto e la parola "esplodere" mi stanno in testa. Ma non un esplosione negativa, che porta morte e distruzione, ma un esplosione più simile all'espanzione, un'esplosione come quella del big bang!
Ora capite perchè non riesco a parlare con nessuno di questi miei problemi? xD Già la gente mi addita come disadattata, tranne pochi amici che adoro e che riescono a sopportarmi.
Ma tornando al big bang. Questa cosa si è riflettuta tantissimo sull'arte. Cioè, io disegno da sempre, non sono ancora un'artista, ma è quello che voglio essere. Il problema è che questoblocco un po' ce l'ho anche nel disegnare. Ho paura di buttare giù su un foglio quello che mi va. O faccio disegni che poi mi fanno schifo.
Io penso che dopo quest'esplosione, tutto verrebbe da sè, io come persona e l'arte di conseguenza.
Madevo pur capire qual'è il problema di fondo, no? Ho fatto qualche ipotesi, ma mi sembrano un po' forzate, una tra queste è la mia verginità fisica, che ho sempre visto come un peso enorme, e contate che con la mia ex non l'ìho persa perchè lei mi lasciò proprio a causa del sesso, dicendomi "mi fa schifo s∙∙∙∙∙e con te, sono etero". Però in fondo, penso che tutto nasca da una mia paura, che a sua volta non so da cosa nasca. Paura di andare avanti, paura di aprirmi con le persone. Magari è fondata, magari no. Eccheppale il circolo continua.
Ma comunque, ora che ho dato spettacolo della mia testa malaticcia, chiedo il vostro aiuto, perchè mi sono masturbata il cervello abbastanza ._.

più o meno... mia madre mi ha praticamente sgamata, mio padre invece non lo sa, solo mia sorella e i miei amici l'hanno saputo da me. Però sì potrebbe essere una o una delle xD e ci ho pensato un bel po' di volte a dirlo anche a mio padre, ma non so come finirebbe .__.

di pesarmi non mi pesa esageratamente, però non mi piace che ci sia questo segreto. Con lui sono abbastanza tranquilla, a parte qualche itigata si va d'accordo. In ogni caso vorrei che sapesse, solo che ancora ho un po' paura di dirglielo .-.

uh sì, condivido con te il fatto di non sentire il bisogno irrefrenabile di rivelare a tutti la mia sessualità, però sarebbe molto più comodo eh, se tutti si presentassero dicedo "hey ciao, picere tizia, lasbica!" xD
comunque, seriamente, è vero che avolte mi sento così. È strano, sono forse un po' psicolabile, un giono allegra e speranzosa, magari la sera stessa, per una stupidaggine, mi immergo nella più buia visione.
Spero solo che sta cosa sia sintomo dell'adolescenza, ho diciotto anni, nemmeno da tanto.
Magari invece sono persa e destinata a rimanere così fino a quando non morirò in modo indecente ._.
Spero tanto che le tue parole si rivelino profetiche, cara fragolita