Involucro vuoto?

  • Ho deciso di aprire questo thread senza sapere come cominciare, che cosa scrivere, perché di me non c'è niente da dire, se non che mi sento un involucro vuoto. E' difficile da spiegare, ho sempre la sensazione di non avere niente da offrire agli altri e mi stupisco ogni volta che qualcuno si interessa a me, anche in modo banale, chiedendomi semplicemente come sto. Mi sembra di essere circondata da persone piene di vita, di interessi, di passioni e, nonostante io sappia che è controproducente, il confronto con gli altri, soprattutto i miei coetanei, è inevitabile. Quando sono con le mie amiche e parliamo del più e del meno, mi sento malissimo, perché l'unica cosa che riesco a fare è ascoltare loro senza trovare niente da dire. Ascolto le loro esperienze alle feste o con i ragazzi e non riesco a fare a meno di chiedermi perché quello che raccontano loro sembri così interessante, mentre la mia vita così banale, inutile, e perché io quelle stesse esperienze non le abbia mai fatte, nonostante lo desideri con tutta me stessa. Possibile che sia così insignificante e vuota? E le persone che mi stanno intorno per quale motivo lo fanno, che cosa c'è in me che in qualche modo le "incuriosisce" o "attira"? Mi faccio spesso questa domanda perché le mie amiche d'infanzia, nonostante andiamo ancora a scuola insieme, si sono allontanate ormai da anni e, dopo aver sprecato mesi a chiedermi perché, ho capito che il problema ero io.. Insomma, a nessuno deve interessare avere un'amica come me, una che alle feste non va perché si sente a disagio e rifiuta di ballare, una che a quasi diciotto anni non è mai nemmeno uscita con un ragazzo, una che se ne sta in un angolo a guardare gli altri che si divertono perché ha paura di sbagliare o di essere giudicata. Basta un'osservazione da parte dei miei genitori o di un'amica per farmi sprofondare nelle mie insicurezze e tutto quello che chiedo a me stessa è di sentirmi almeno una volta all'altezza della situazione. Non voglio più vedermi così brutta e insignificante, non voglio più vedere difetti anche dove non ci sono, non voglio più vedere il bicchiere mezzo vuoto e voglio che in me ci sia anche qualcosa di cui andare fiera e smettere di essere mediocre. Non voglio essere nella media, voglio essere anche io brava in qualche ambito, c'è qualcosa di sbagliato? La mia mancanza di autostima emerge in ogni cosa, anche nelle situazioni più banali, ad esempio quando devo comprare vestiti nuovi o cambiare taglio di capelli e ogni volta mi sento dire che devo smettere di lamentarmi ed essere scontenta di me, perché c'è chi ha problemi seri e allora mi sento ancora peggio. Forse sono solo una viziata, acida e scontrosa ed è questo il motivo per cui non conosco mai nuove persone e le mie uniche amicizie sono legate alla scuola. Non lo so nemmeno io, non so niente, questo è l'anno in cui devo scegliere l'università e non so che cosa fare, non riesco a capire che cosa mi piace veramente, se c'è qualcosa in cui sono brava, non so chi sono e vorrei solo capirlo. Come faccio? Avrei solo voglia di urlare così invece di dover pensare alla mia vita. :-MSTR

    Nei periodi di letizia, non v'era carattere più allegro del suo, o più ricco di quella fiduciosa attesa della felicità che è la felicità stessa; ma nel dolore ella era del pari trascinata dall'immaginazione, e non conosceva conforto, come nella gioia non conosceva moderazione. -Jane Austen

  • Non sei né insignificante né vuota...
    Perché pensi di essere sbagliata se non fai ciò che fanno gli altri? E soprattutto, credi davvero che il valore di una persona si misuri dalle esperienze che ha fatto? Anzi, il fatto che tendi a rimanere in disparte, secondo me, ti differenzia in positivo, solitamente è una prerogativa delle persone osservatrici e riflessive, cose che contraddistinguono chi è molto intelligente... :) dovresti essere fiera della tua natura...

    È vero, la società tende spesso a far sentire "strano" chi ha una natura fuori dal comune, chi ha comportamenti che si discostano da quelli "standard", ma le cose stanno così proprio perché le persone che si distinguono e non si omologano sono in un certo senso "scomode" per questo sistema malato... non sei tu quella sbagliata, è il sistema che non va... :) cammina a testa alta perché il mondo ha bisogno di persone come te...

  • Non sono d'accordo con l'utente Emanuele.

    Io credo che non sia la presunta "diversità" a farti soffrire ma la mancanza di interessi, di passioni, di qualcosa che ti riempia la vita. Condivido pienamente il tuo stato d'animo quando scrivi che ti senti un involucro vuoto, quale persona sensibile non si sentirebbe così se avvertisse che non c'è niente che l'appassiona, che la entusiasma? Durante l'adolescenza, si coltivano i propri interessi, si scoprono le attività che sono congeniali e che si prova piacere nel fare. Soltanto tu puoi capire quello che ti piace davvero, ciò che può dare un senso alle tue giornate, spronarti e colmare quel vuoto.

  • Da quando mi chiami "l'utente"? :roftl:

    Io non credo che Hopeful non abbia interessi, solo che probabilmente sono abbastanza diversi da quelli delle persone che conosce... perché spesso, diciamoci la verità, è la stessa società che cerca, in un certo senso, di "imporre" determinati interessi standardizzati (a seconda del sesso, della fascia d'età etc. etc.) e chi si discosta si sente di conseguenza "sbagliato"...

  • Prima di tutto grazie ad entrambi per avere risposto. :)
    Rileggendo quello che ho scritto sopra, mi rendo conto di non essermi spiegata: non è che io non abbia interessi, ne ho eccome, primo fra tutti la lettura, il mio problema è piuttosto il fatto che non riesco mai a far emergere la mia personalità, se non con le persone che conosco bene. Quando mi trovo magari in situazioni diverse da quelle a cui sono abituata, mi rintano in un angolo e rimango invisibile piuttosto che socializzare e conoscere gente nuova, che credo sia un po' quello di cui ho bisogno adesso. Quindi quello che cercavo di dire è che credo che le persone mi vedano come una persona piatta, vuota, appunto perché fra i miei interessi non ce n'è uno che mi "contraddistingua", per cui magari essere fiera di me o che mi permetta di "emergere" per quella che sono. Sono stanca di guardare gli altri fare tutto ciò che vorrei fare anche io, senza mai riuscire a mettere da parte le mie insicurezze.
    Emanuele Sono pienamente d'accordo con quello che dici, il fatto è che per una volta non vorrei discostarmi, essere quella che non si omologa, ma vorrei sapere cosa si prova a sentirsi parte di qualcosa.. Forse in questo modo sarei semplicemente una persona fra tante e perderei la coerenza con me stessa, che penso sia l'unico pregio che mi è rimasto, ma sarebbe senza dubbio più semplice. E non potrei certo sentirmi peggio di come mi sento adesso.
    Ho scritto un altro papiro, ma penso che sia impossibile capire quello che volevo dire leggendolo, ho solo incasinato e reso più incomprensibile di prima quello che avevo già detto sopra, credo..

    Nei periodi di letizia, non v'era carattere più allegro del suo, o più ricco di quella fiduciosa attesa della felicità che è la felicità stessa; ma nel dolore ella era del pari trascinata dall'immaginazione, e non conosceva conforto, come nella gioia non conosceva moderazione. -Jane Austen

  • Avevo capito benissimo ciò che intendevi, e infatti rispondendo all'«utente» ( :roftl: ) Elinor dicevo proprio ciò che hai confermato, che i tuoi interessi si discostano da quelli della maggioranza... :)

    Era evidente che, tra le altre cose, amassi leggere, si nota dal tuo modo di scrivere perfetto, e questa è una delle cose che, personalmente, mi colpiscono di più, altro che estroversione e omologazione... :)

    Fidati, quando qualcuno ha una personalità interessante essa viene fuori comunque, anche e soprattutto se si rimane in disparte in un angolo. :)

    Dalle tue parole emerge un concetto importante: pare che tu non sia davvero sicura di aver voglia di fare tutto ciò che fanno gli altri, ma piuttosto che lo faresti esclusivamente per provare come ci si sente a "confondersi" nel mucchio, ad essere "parte di qualcosa", per usare le tue stesse parole.
    Se è davvero così, ascolta un consiglio sincero: non forzare la tua natura. Non si prova niente di speciale a sentirsi come gli altri, soprattutto se per esserlo si rinuncia a se stessi. Le cose non sarebbero affatto più semplici, e la propria personalità (con pregi e difetti) è la cosa più preziosa che ogni essere umano ha, non vale la pena di buttarla via così...

  • Citazione

    Se è davvero così, ascolta un consiglio sincero: non forzare la tua natura. Non si prova niente di speciale a sentirsi come gli altri, soprattutto se per esserlo si rinuncia a se stessi. Le cose non sarebbero affatto più semplici, e la propria personalità (con pregi e difetti) è la cosa più preziosa che ogni essere umano ha, non vale la pena di buttarla via così...

    Non posso che quotare "l'utente": è esattamente quello che ho sempre sostenuto per me stesso e che porto avanti nonostante tutto. Capisco benissimo le difficoltà e i dubbi di hopeful, che in un passato non troppo lontano ho condiviso e provato anche io, ma posso garantire che nel momento (e arriverà anche per te, garantito) in cui troverai qualcuno che condivide il tuo modo di pensare, le tue passioni, o che solo magari ti accetta per come sei senza giudicarti e/o farti sentire a disagio, molte delle tue preoccupazioni svaniranno naturalmente.
    Per cui non ti do un consiglio, ma ti lascio una domanda: è meglio uniformarsi e sentirsi normali non essendo se stessi o rimanere se stessi con magari poche (ma sincere) amicizie anche se dovrai aspettare un po' di più?

    Non interrompere un sogno. Lasciami dormire.

  • Ciao! :)

    Primo consiglio. Desideri andare a delle feste e uscire con dei ragazzi? Ok. Parlane con le tue amiche (arriverà qualche invito), organizza tu stessa una festa con libero ingresso per gli amici delle amiche. Conoscendo più persone avrai più possibilità anche di incontrare un ragazzo che ti piaccia e a cui tu piaccia. Ma per piacere a un altro devi piacere a te stessa! Allora, che abito desideri, che taglio di capelli? Studia il tuo look! Realizzarlo sarà già una soddisfazione. Lo proverai, lo modificherai, lo cambierai: l'importante è che tu faccia ciò che desideri. Se sarai soddisfatta sarai più allegra e quindi più socievole. E agli altri piace chi 'fa' le cose, chi 'si mette in gioco', chi manifesta una certa dose di libertà, di soddisfazione di sé, di allegria.Si impara anche questo, ad essere in un certo modo. Tutto si impara! :thumbup:

    Secondo consiglio. Col passar del tempo - crescendo e maturando - si desiderano novità, cioè esperienze diverse, e questo ti fa provar noia e senso di vuoto e inutilità per ciò che hai già. Le novità e le esperienze diverse arrivano quando ti confronti con persone e situazioni nuove. Sia con singoli sia con uno o più gruppi. Attenzione! Nessun singolo può esistere felice come un'isola, viviamo in società per nostra natura. Occorrerà sempre sforzarsi di mediare ragionevolmente, proprio per migliorare le regole perfettibili del gruppo. Non è facile, ma tu senti già che "far parte di qualcosa" è quello che ti serve, che serve a tutti per vivere. Hai paura, nel confronto - e nello scontro. pur regolato, - di sbagliare e di essere giudicata? Non c'è proprio nessuno che non sbagli e che non venga giudicato da tutti ogni giorno! Lo fai anche tu, anche inconsapevolmente, con gli altri. E' normale. E attenta a questa idea di volerti distinguere. Ci si distingue facendo il proprio meglio con senso di umiltà, anche quando questo equivalga, a uno sguardo superficiale, a non distinguersi per nulla. Ma a uno sguardo onesto e intelligente, questo apparirà il merito più grande. :thumbup:

    In conclusione, il tuo stress è costruttivo. Fa parte della quotidianità di tutti. Devi conoscerlo e imparare a conviverci, tranquillizzandoti, innanzitutto, da te con le tue forze. Sei sulla strada giusta! :clap: ;) Il cammino della crescita e della vita è difficile di per sé, ci sono (e ci saranno sempre) ostacoli ... per tutti, anche se tu fai caso solo ai tuoi. La 'coerenza' con te stessa è effettivamente l'unica cosa che deve restar ferma nella tua vita,e anche di questo stai già acquisendo consapevolezza; la tua coerenza non verrà mai meno se sarai sempre 'autentica', cioè sincera e rispettosa di te stessa e degli altri. Tutto il resto (idee, gusti, attività, amicizie, amori) potranno spesso cambiare. Il contrario ... sarebbe il vero e grosso problema! :dash:

    Un abbraccio! :friends: Ciaociao! :hi:

  • Emanuele
    Grazie mille per quello che scrivi. :) Anche io ho sempre avuto le tue stesse idee e principi, infatti anni fa mi sono isolata proprio per evitare di diventare una persona diversa da quella che volevo essere e fare cose che, giuste o sbagliate che fossero, andavano appunto contro la mia natura e il mio carattere. Però questo mi ha portata solo a perdere, o comunque allontanare, tutte le amicizie che avevo fin da piccola e ho passato circa un anno da sola, a guardare da lontano tutto quello a cui avevo rinunciato (in parte anche per cocciutaggine e orgoglio) e che cosa ho ottenuto? Niente, a parte coerenza con me stessa e rancore, fosse immotivato, verso le persone che mi avevano messa da parte e a cui comunque tenevo molto. In pratica, nel giro di due anni, sono passata dall'essere una "bambina" estroversa, allegra e con amici ovunque ad una ragazza timida, insicura e con poche amicizie, nemmeno tanto sincere, secondo me.. Adesso di amiche ne ho e mi ci trovo abbastanza bene, ma a fidarmi non ci penso nemmeno.

    Fringe86
    In linea teorica la seconda, senza dubbio. Infatti, come ho scritto sopra, l'ho sempre sostenuto e ho cercato di rimanere fedele ai miei principi, ma, nel frattempo, ho sempre avuto la sensazione di perdere tempo. Mi sento dire continuamente da ogni parte che l'adolescenza è il periodo più bello della vita e che devo fare adesso cose che poi non saranno più possibili, ma a me sembra una prigione e sono completamente bloccata verso tutte le cose "normali" a quest'età.. Anche andare in discoteca per me può essere terribile, perché, per quanto voglia divertirmi come tutti, non ci riesco, è come se avessi in completo blocco mentale.. Quindi, partendo da questa cosa (molto banale, me ne rendo conto), mi dico: ballare non è nella mia natura, sicuramente, però non vedo niente di male nel lasciarsi andare e divertirsi. E se ci riuscissi, magari sforzandomi all'inizio, vorrebbe dire che sono andata contro la mia natura?

    fenicebarese
    Dicendolo sembra facilissimo e io stessa sono sempre piena di buoni propositi (un po' meno ambiziosi di quelli che hai scritto, a me basterebbe guardarmi allo specchio e non farmi schifo, tanto per cominciare :) ), però il tutto è difficilissimo da realizzare, almeno per me.

    Nei periodi di letizia, non v'era carattere più allegro del suo, o più ricco di quella fiduciosa attesa della felicità che è la felicità stessa; ma nel dolore ella era del pari trascinata dall'immaginazione, e non conosceva conforto, come nella gioia non conosceva moderazione. -Jane Austen

  • Non devi ringraziarmi :) è un piacere parlare con una persona come te... :)

    Io credo che, nell'amicizia come in altri ambiti, non conti la quantità ma piuttosto la qualità... :) non dovresti vivere come un problema il fatto che hai pochi amici perché non riesci a fare ciò che fanno gli altri ma, come ha detto Fringe, frequentare le persone che ti fanno stare bene perché ti amano per come sei... e non importa se sono poche o tante...

    Poi, rifletti su una cosa: tutti ti dicono che l'adolescenza è il periodo più bello della vita e bisogna goderselo, ma questo è un concetto relativo... non è detto che per goderti la vita tu debba fare ciò che fanno gli altri. Ogni persona ha delle preferenze, non è detto che se qualcosa risulta divertente e piacevole per gli altri debba esserlo anche per te... :) magari, per il 90% dei tuoi coetanei è divertente andare in discoteca, ma per te non lo è, tu preferisci fare altro... e cosa c'è che non va in questo? Se inizi a fare qualcosa solo perché essa viene classificata dalla maggioranza come "divertente", ciò non significa che automaticamente diventerà divertente anche per te... e così il risultato sarà che, secondo il tuo punto di vista, non ti starai godendo la vita, e in più avrai sprecato del tempo per fare qualcosa di cui non avevi voglia... :)

    Quindi focalizzati sui tuoi veri interessi e sulle tue vere passioni, fai quello che ti fa stare veramente bene... solo così potrai goderti davvero la vita ed essere circondata da persone che ti apprezzeranno senza obbligarti ad indossare maschere... e vedrai che a quel punto arriverà spontaneamente anche la fiducia... :)

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