Buonasera.. ho da poco pubblicato in un'altra sezione il mio stato d'animo.. ma forse è meglio chiedere un consiglio per volta..
Non ho un ricordo che sia uno della mia famiglia unita e felice.. i miei non facevano altro che litigare.. ricordo ancora quando mi svegliavo di soprassalto in piena notte per le urla, le parolacce e i ceffoni.. le innumerevoli volte che entravo piangendo in camera loro pregandoli di smetterla, di non farsi del male.. e le altrettante volte che, arrabbiati tra loro se la prendevano con me..
Tre anni fa mio padre ha deciso di andar via di casa (il 23 dicembre oltretutto).. e io sono rimasta sola con mia madre. Lei non si è mai confidata con me sullo starci male, è sempre stata molto distaccata.. come me d'altronde.. Durante i sopracitati litigi ho sempre preso le difese di mia madre, per me mio padre era quello che aveva dedicato la sua vita all'Esercito, fino a che ho compiuto 10 anni lo vedevo una volta ogni sei mesi, era sempre a fare dei campi all'estero o in altre parti d'italia..ed era già un miracolo se riuscivo a sentirlo.. mi ha cresciuta lei e mio zio (suo fratello, senza figli) mi ha fatto da padre a tutti gli effetti...
Tuttavia, anche se sono sempre stata troppo orgogliosa per ammetterlo, quando mio padre ha deciso di andarsene ho patito, e molto. Questo evento ha iniziato a far incrinare i rapporti con mia madre, che, per suoi gravi problemi di salute, ha iniziato a caricarmi dei compiti di mio padre.. in più c'ero io che crescevo, la scuola.. non riuscivo a farmi carico di tutto e far finta che andasse tutto bene.. parlavo con mamma e mi rispondeva "prenditela con tuo padre, è lui che se n'è andato e ci ha lasciato sole!!!!! adesso stai dalla sua parte?? è lui l'eroe adesso??" non capiva.. ma io sono sempre andata avanti per l'immenso bene che le volevo.. e soprattutto perchè sapevo che di certe cose lei non poteva materialmente occuparsene.. così ho lasciato perdere l'adolescenza e ho fatto tutto quello che dovevo. ma mia madre non bastava mai. "fai questo fai quello..esigo che, pretendo che.." Un anno fa è iniziato il delirio.. per lei non facevo mai abbastanza così mi ha mandata da mio padre per la prima volta dicendomi "siete uguali!! vai con lui che stai meglio!! due nullafacenti!!" Sono tornata da lei pochi giorni dopo.. poi è successo un'altra volta, e sono tornata di nuovo.. alla terza basta. Ho deciso di rimanere da mio padre.. Ho 20 anni e sono fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo di 7 anni più grande di me.. inaccettabile per mia madre! Inaccettabile che lui non fosse credente, inaccettabile che facesse rock "sarà sicuramente un drogato o un alcolizzato!!!" Inaccettabile che io amassi quella musica.. Impensabile dirle una volta "mamma oggi non vengo a messa" sarei stata da esorcizzare!!! Impensabile che uscissi truccata e vestita in un certo modo.. inaccettabile che io andassi a dormire da lui!!! "chissà cosa penseranno i suoi, che sei una poco di buono!!!" ecc..ecc.. Quindi non sono più tornata.. sono andata da quel padre che non mi ha cresciuta, quel padre che mi ha abbandonata, per esasperazione. Le mura di casa di mia madre erano diventate una galera, io non ero mai abbastanza, nemmeno quando non lavavo i piatti ma magari andavo alla riunione di condominio, e portavo a casa un 30 dall'università.. mai abbastanza.. Nel frattempo mio zio, il mio padre, il mio orgoglio, il mio modello di vita, acculturato, intelligente, uomo amabile ed eccezionale, dirigente stimatissimo è entrato in ospedale.. e se n'è andato nel giro di venti giorni. Avevo perso di nuovo tutto.. L'unico punto di riferimento che avevo se l'è portato via quel dio che mia madre ama tanto!!!!!!!!!! Da quel giorno, pochi mesi fa, ho smesso di lottare.. mi sono lasciata andare.. non cerco più mia madre, faccio quello che mi pare piercing, tatuaggio.. non mi interessa più.. poi però la sera, quando chiudo gli occhi ripenso a lei, e piango... mi faccio mille promesse ma la mattina dopo non faccio nulla, avendo paura di stare ancora peggio.. vorrei recuperare con lei ma non mi accetterà mai per quello che sono, non accetterà la mia musica, non accetterà che non vado più in chiesa, non accetterà mai il ragazzo anzi l'uomo che amo.. per lei non esiste il compromesso, la legge è dettata da lei e lei sola.. e io non voglio sentirmi più imprigionata.. ma rivoglio mia madre..
Spero che qualcuno di voi abbia avuto la pazienza di leggere la mia storia.. e magari che qualcuno possa darmi un consiglio, una parola.. cavolate per l'esasperazione ne ho già fatte tante.. voglio risolvere le cose, una per volta.. questa è la prima.. non solo per quello che vi ho raccontato, ma per tante altre situazioni sono dull'orlo della depressione.. sto veramente male.. ho bisogno di qualche punto di riferimento... grazie a tutti..

Vorrei recuperare.. ma ho paura..
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ciao bella
avevo intuito che ti mancava tua madre pero, da quello che hai scritto, avvicinarti a lei in questo momento ti farebbe piu male che bene
hai piu bisogno tu che lei dato anche il tuo vissuto passato
vivere con tuo padre non mitiga il tuo dolore ,penso che non sei stata tanto fortunata in quanto a faniglia, ma se la cosa ti puo consolare
queste situazioni sono quasi la norma
impara ad accettare tutto questo che non é poco e impegnati a costruire qualcosa di tuo nella vita
un ragazzo che ami e che ti sta vicino ce l'hai ,mi sebra che anche l'universita va bene
attaccati a queste positivita e impara a sopportare" quella"che ti manca e a farti scivolare quello che non ti e stato dato
un abbraccio -
Oltre al dolore per quello che non mi è stato dato sono divorata dal senso di colpa Isabella..
Mio padre l'ha lasciata sola, io pure, suo fratello è mancato pochi mesi fa..
Lavora, deve badare anche alla nonna quasi novantenne lucida un giorno su 3..
In più i suoi deficit.. mi sento veramente uno schifo..
Lei mi ha chiusa sotto una campana di vetro, ma io cosa sto facendo? Forse di peggio?
Io non me lo perdonerò mai..e lei..nemmeno.. -
ciao a tutti, mi sono appena registrata quindi non so bene come funziona questo forum, quindi scusate se faccio errori.
cara poisongirl, ho una madre simile alla tua, anche lei non accetta niente di quello che faccio, e mai lo accetterà... pensa che io ho 48 anni, sono separata con figlie ultraventenni che vivono da sole, e lei non accetta che io abbia un compagno e che sia andata a vivere con lui... e non perchè non le piaccia lui, non lo vuole nemmeno conoscere, ma perchè secondo lei io dovevo rimanere sola, ha una mentalità molto chiusa dovuta anche alle sue convinzioni religiose... in seguito a questa mia scelta ovviamente non mi parla più... come ha sempre fatto quando facevo qualcosa che a lei non andava bene e cioè sempre.... prima ci stavo male ma ora finalmente ho capito, meglio tardi che mai, che la vita è solo mia e lei non deve proprio permettersi di dire quello che devo o non devo fare... non le permettere di rovinarti la vita come ho fatto io per tutto questo tempo.
un saluto caro -
Immagino i sensi di colpa, son gli stessi che provo io quando tento di pensare a cosa potrei fare. Tu hai fatto un passo avanti.
Egoisticamente questa è anche la tua di vita.Devi pensare al tuo benessere, anche. Da quello che ci dici, hai passato anni a farti carico di problemi che non avresti dovuto risolvere tu. L'esasperazione è normale, e un pò di distacco nonostante il dolore farà bene, a questo punto.
Un abbraccio, aggiornaci! -
ciao poison
ragiona con lucidita senza farti prendere dai sensi di colpa
ogniuno di noi ha delle responsabilita nella vita,responsabile delle scelte e relative consegueze
se tuo padre l'ha laciata sicuramente é responsabile anche lei
il lavoro e,l'accudimento alla nonna é normale amministrazione,vita normale che poi sia anche un po inferma non significa che tu debba pagare per questo
anzi avrebbe fatto di tutto per non crearti sensi di colpa inutili
con questo non intendo giudicarla anche lei é un essere umano con i suoi pro e i suoi contro
e anche tu sei un essere umano,con i tuoi pro e contro
non giudicarti ,impara a difendere il tuo non stai facendo niente di male ti stai solo difendendo
un abbraccio -
Ciao Poison
ti stai difndendo come dice isabella, certo se uno per vivere deve lasciare la mamma e normale che senta un forte senso di colpa-
le parole nostre e di Isa pero' non basteranno per non farti sentire in colpa-
ci vuole l aiuto di uno psicologo. l'aiuterai di piu quanto credi quando con l'aiuto di uno psicologo starai meglio, quando con l'aiuto dell psico avrai capito il perche' degli attegiamenti di tua madre , li al lora capendo la accettarai e ti accetterai per la bella persona che sei.
pero' da soli e' quasi impossibile.-
ll'hai detto tu stessa che sei divorata dai sensi di colpa- da sola non riuscirai mai a capire che quello che provi e' normale ma quello che stai facendo adesso , cioe' di stare fuori casa e' la cosa per te e anche per lei-
hai voglia di ri allacciatre. e' giusto , e' normale , ma devi essere pronta a sentirti scaraventare addosso un sacco di accuse da parte di tua mamma-
l'hai abbandonata e cose di queste genere, che sei una figlia degenere e chi piu' ne ha , piu' ne metta -
continuo e peciso alcuni scritti del mess prcedente-
qundo ho scritto l'hai abbandontanata intendevo dire quello che ti potra' dire lei , non e' quelo che penso io-
adesso continuo da dove ho smesso nel mess precedente . io aspetteri dopo essere andata qualche volta dallo spciologo e aver recuperato un po' di stima di te stessa.
stima che hai perso senza motivo:
tuo papa' se ne andato e come dice isabella qualche responsabilita ce l'avra avuta anche tua mammaa, tuo fratello se ne andato , tu sei rimasta li , le sei rimasta vicino, sei rimasta ad aiutarla, finche ce l'hai fatta-
Vedi che seiuna persona in gamba. te ne sei andat per non "morire"- -
Ciao,
da poco ho risposto a una persona che chiedeva dove finisse la persona e cominciasse la malattia.Se dico questo e' perche' li' ho accennato alla malattia di mia madre. Da quello che ho capito anche la tua e' malata in qualche modo. LA mia mamma ha sofferto per 30 di alcolismo.E noi,mio padre io e mio fratello con lei.Mia madre ha una personalita' molto forte e quando ho letto il modo in cui ti tratta e ti risponde tua madre mi sono rivista come in un film. Anche per la mia,che ha manie di controllo,solo quello che fa lei e' giusto e perfetto,un'altro modo di vedere,pensare fare o anche solo respirare non solo e sbagliato ma anche del tutto inappropriato. Una sua frase tipica : Ma come ti fa anche solo a venire in mente una cosa del genere? E magari volevo a17 anni andare solo a mangiare una pizza con il mio ragazzo e tornare a casa prima di mezzanotte e lei insisteva che dovevo tornare alle 9. Ma a parte questo che forse sembra anche un po' banale qualsiasi buon risultato scolastico o sforzo per aiutare era visto come non solo normale ma " Dovuto". Mi ha sempre ricattata sia sulla mia vita che affettivamente. Io penso che sia importante difendersi da certi comportamenti malsani e metteri i propri limiti. Adesso ho 35 e ho fatto gia' un buon lavoro con la mia mamma,non bisogna illudersi che si risolve una volta per sempre perche' quello e' il loro carattere e dopo un po' torna sempre a galla,quindi ogni volta bisogna ristabilire i limiti della propria vita,privacy e affermare le proprie scelte. Tu a 20 sembri gia' molto consapevole della tua situazione. Se un consiglio te lo posso dare e':porta avanti la tua vita con fiducia e speranza. Mettiti degli obiettivi chiari ,costruttivi per il tuo futuro e continua a crescere e svilupparti. Detto questo credo anche che volere un rapporto con la propria madre sia piu' che normale. Io non cela farei a tagliare i ponti con la mia anche se ci son stata vicina un sacco di volte. Poi pero' c'e sempre stato chiaro il sentimento che provo per lei:amore.La domanda e' si puo' amare la propria madre e fare comunque la propria vita? la risposta e' SI. Lo fanno tutti prima o poi,forse lei non e' disposta a perderti o condividerti con nessuno e piuttosto preferisce essere arrabbiata perche' la rabbia e' un sentimento che non fa' sentire il dolore che c'e dietro. Comunque questa e' solo una mia supposizione. Mi ricordo mia madre si arrabbiava sempre quando dovevo partire.Invece di dirmi soffro che parti mi rimproverava su delle cretinate.Col tempo ho capito e quando le succedeva le dicevo che avevo capito perche' lo faceva e cosi' anche lei ha potuto rendersene conto e accettare la situazione. Quando avevo la tua eta' ho letto molto sulla malattia o disturbo che aveva colpito mia madre. poi ho capito che avevo bisogno di aiuto per ricostruire in modo sano la mia vita e uscire da schemi molto radicati che probabilmente non riuscivo a vedere perché troppo vicini e mi sono rivolta a una psicologa.Parecchio tempo dopo ho consigliato anche a mia madre di andarci,e' stato difficile convincerla ma all fine ci e' andata.Dopo tanti anni adesso abbiamo un buon rapporto , e le voglio un mondo di bene ma ho imparato a voler bene anche a me e ho capito che questo non significa che non sono una buona figlia.Oggi credo che una buona figlia ami la madre e la aiuti a vedere quello che lei non puo' e alle volte dire basta,mamma guardami, sono io,son diversa da te ma altrettanto valida, sia amore! Se sei riuscita a sopravvivere a questo messaggio chilometrico,un abbraccio!
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