aiutatemi vi prego...

  • Io vorrei provare a darti il mio punto di vista.

    Leggendoti (scrivi meravigliosamente) mi hai fatto venire in mente un libro.

    Parlo di un libro erotico: "Histoire d'O" di Pauline Réage. In breve: la protagonista di questo libro è una fotografa. Nel romanzo sarà chiamata solo O.

    O è conquistata da Renée. E dopo una prima fase, burrascosa, Renée la porta in un Castello. Questo Castello è la sede di una comunità di Uomini che trattano le donne come schiave.

    Esigono appartenenza assoluta. E spesso per insegnare l'asservimento, usano tutti gli strumenti della sessualità sadomasochistica. Nella seconda parte del romanzo, O, sarà ceduta ad una delle Autorità di questo Castello, un nobiluomo inglese, Sir Stephen.

    In questa appartenenza, O, trova una realizzazione. Non si può spiegare cosa prova sapendo ciò che accade. Si sente in "adorazione". Si sente come una Donna che ha pronunciato dei voti e questa sessualità (terribile praticamente per tutti) per lei è come un Convento, come una Struttura, che la circonda, una Torre d'avorio che le da radici forti.

    Senza questa appartenenza, senza questo segreto (appartenere alla Comunità del Castello come schiava), O sarebbe una foglia di corrente.

    §

    Ora: in un passo del Romanzo, O scrive: "E' terribile appartenere ad un Dio vivente".

    Effettivamente, parliamo di a p p a r t e n e n z a. Questo concetto, Appartenenza, è qualcosa che io, Pavél, riscontro nella tua vita.

    Mi appare cioè evidente che gli "sguardi" di cui parli, siano indici di un fortissimo sentimento S p i r i t u a l e. Cerchi un uomo, vuoi appartenergli, essere sua. Pure, inconsciamente, ricerchi la presenza di "Dio" nel mondo. E la ricerchi nelle altre donne.

    Perchè ti comporti così? Probabilmente, forse, azzardo, ipotizzo, senti di avere un SEGRETO. E senti che le altre donne (come accade al Lavoro) possano capire questo segreto. Ma, esattamente, qual'è questo Segreto? Cos'è, mi chiedo, che stai nascondendo?

    Ciò che stai nascondendo è, appunto, l'Appartenenza. Cioè: il desiderio di darti COMPLETAMENTE ad una persona. Di appartenergli, di PERDERTI in lui. Senti il bisogno di vivere completamente per una persona. Di funzionalizzare ogni attimo, ogni istante della tua vita, per questo AMORE.

    Vedi, ovviamente, le altre donne ragionare in modo diverso. Senti come siano indipendenti, come siano autonome. Magari hai ascoltato di Donne che tradiscono i propri mariti, i propri ragazzi. E ti chiedi: "Com'è possibile?". Subentra un concetto: vuoi davvero essere libera? Vuoi davvero essere libera... le altre donne sono libere, è chiaro, lo vedi.

    Ma tu? Tu desideri veramente essere libera dall'AMORE? Desideri veramente avere attimi per te? Immagina questo: immagina l'idea che tu possa dedicare, veramente, tutta la vita per un uomo. Diventare la sua Compagna, sua Moglie, la Mamma dei suoi figli... fare sesso splendido, dolcissimo. Curare casa. Essere estremamente MATERNA... e pure SENSUALE.

    Fare di lui la tua STRUTTURA. Essere palazzo e decretare che la struttura portante in cemento armato è la persona che ami. Donarsi. Abbandonarsi completamente. Così: rinunciare coscientemente, per amore, a molti no. Questo DESIDERIO DI ABBANDONO ALL'AMORE come ti fa reagire? Cosa ti fa provare? Come ti fa stare? Possono capire le altre donne?

    Mi spiego: LA FEMMINILITà TRADIZIONALE SI CONIUGA CON LA LIBERTà. Le donne che vedi per strada, sono TUTTE donne libere. Ma tu la vuoi quella libertà? La vuoi quell'indipendenza dal Potere maschile? Vuoi vivere una vita completamente affrancata dall'Appartenenza ad un uomo? Così subentra un meccanismo e questo meccanismo vorrei spiegarlo, dammi un istante.

    §

    Da una parte sì.

    Dall'altra parte, no.

    Inconsciamente, sono convinto, tu critichi l'Amore delle altre donne.

    Pure: inconsciamente lo vuoi vivere. Vorresti essere libera. Ma questo desiderio di Libertà ti è sbagliato...

    Dunque: formuli, sempre inconsciamente, il desiderio di PUNIRE LA FEMMINILITà LIBERA. Cioè: cosa pensi delle Donne che trattano male i Maschi? Cosa pensi delle Donne che si fanno rispettare, che fanno SOFFRIRE i loro ragazzi? Che li tengono sulla Corda? Che si fanno servire?

    Da un lato provi desiderio per questo comportamento... ma questo Desiderio entra in collisione con CIò CHE SEI. Ne nasce un bisogno di punire o il tuo desiderio di libertà o il tuo AMORE TOTALIZZANTE. Non sei una donna di mezze misure, non puoi esserlo e, forse, non vuoi esserlo.

    Se ami, ami con tutta te stessa. Non concepisci di amare un uomo con riserve. Le altre donne, le donne che amano con riserve, puoi davvero capirle? No... nella lettura che dai dell'Amore, quindi, c'è tantissimo Dono. Proprio come O. Nel Romanzo è assolutamente indifferente ciò che la Comunità del Castello le fà. La frusta, le corde, gli anelli, l'Appartenenza... sono una domanda: FINO A CHE LIMITE AMERAI SENZA RISERVE?

    §

    TI dirò: in Amore non ci sono regole.

    Ma la ragione dei sguardi che hai, PER ME, (ovviamente sto esprimendo un'Opinione personale) nascono dal bisogno, fortissimo, che hai, di amare un uomo. In questo amore, cerchi di mantenere il Segreto.

    Segreto di una donna che vuola nascondere il suo bisogno di Amore MISTICO. Un po', il tuo ragazzo, è il tuo Dio. E questo ragionamento ti appare FOLLE. Irrazionale. Ingiusto. Sbagliato. Ma, forse, ti rende felice.

    Forse, considerare il tuo Ragazzo un DIO ti rende felice. Se è DIO può chiederti tutto e non avere più diritti, non dover più scegliere, ti rende felice.

    §

    O forse, ovviamente, tutta questa mia ricostruzione è una grandissima stupidaggine, tutta piena d'errori...

    §

    Qualsiasi cosa accada... ti auguro, semplicemente, di trovare la tua serenità.

    Un abbraccio.

    Mein Herz, halt Dich an mir fest

  • Io non ho nessuna facoltà di poterti aiutare, lo premetto perché siamo su un forum puoi trovare consigli utili e consigli sbagliatissimi, e cerco di aiutarti ma non so se ne sono capace...

    premesso questo cerco di aiutarti: dall'ultimo post che hai scritto io capisco che tu hai delle paranoie rispetto alle persone (non so se paranoia è la parola giusta), temi il giudizio, ti senti osservata, hai paura degli sguardi, ecc. più la tua autostima si abbassa più queste paranoie prendono il sopravvento e addirittura arrivi a porti il dubbio di essere omosessuale...

    un po' come il depresso che in preda alle crisi di depressione, arriva a pensare di essere un fallito, di essere una m∙∙∙a, di non valere nulla, dimenticandosi di quello che ha fatto, di chi è quando non ha la depressione ecc. Ecco questo è il problema vero che hai, perchè in fondo se tu fossi lesbica non sarebbe affatto un problema, ma ti butti talmente giù che addirittura perdi i tuoi riferimenti sessuali arrivando a pensare di essere chi non sei.

    che tu sia lesbica o no, non ha molta importanza se tu fossi serena e felice, ma non lo sei... io penso che potresti smettere di pensare di essere lesbica o no finchè non curi lo stato di "depressione" che ti viene in quei momenti.

    le persone, la società, non stanno a guardare te, ognuno ha i suoi problemi lievi medi gravi gravissimi e questo forum lo dimostra: siamo tutti qui per dei motivi personali però è bello il cercare anche di aiutarci tra di noi...

  • ti ringrazio molto Pavely...

    è stato bello leggere il tuo racconto, mi sono rivista in alcuni punti, sopprattutto quando parli di amore incondizionato e senza riserve... e mi hai fatto riflettere molto. è strano come da un problema di identità sessuale si vadano poi a toccare svariati argomenti... che poco centrano con l'omosessualità. non so se esserne contenta o meno. Sin da bambina il mio sogno era quello di avere una famiglia, dei figli, un uomo da amare e che mi amasse possibilmente con la stessa intensità. questo amore l ho sognato per tanto troppo tempo.... e l ho sfiorato ai miei 15 anni... però idealizzandolo.... troppo.

    ho sofferto, tanto... sono arrivata ad odiare, ad odiare me stessa, poi gli uomini, poi tutti, e poi di nuovo me stessa. più di una volta sono entrata in conflitto col mondo. mi sentivo ferita... e in più credo sia un punto di fondamentale importanza il brutto rapporto che ho sempre avuto con mio padre....

    io in una famiglia all antica, sono stata l unica ad andare contro mio padre... ho avuto un adolescenza burrascosa durante la quale mi sono sempre ribellata alle imposizioni di mio padre su di no tre figlie femmine... mio padre è un tipo maschilista molto autoritario nel suo ruolo di capofamiglia che io definirei più ruolo di padre-padrone. l'ho odiato, poi l ho amato, e poi di nuovo odiato.

    credo di non essere cresciuta bene... essendo l adolescenza un peridodo molto delicato... voglio aggiungere che sentivo che i miei genitori non mi amavano mi definivano terribile e ribelle e io mi sentivo poco amata... molte volte gliel'ho anche detto, anzi urlato "voi non mi volete bene!" loro non mi davano ascolto... ed io sono cresciuta con tante lacune... se ci penso mi commuovo ancora.

    quell affetto che mi è sempre mancato ho cominciato a cercarlo in un mio ipotetico fidanzato.... ecco da cosa nasce l amore incondizionato....... però mi hai fatto riflettere e adesso mi chiedo: è sbagliato darsi completamente? il mio mondo gira intorno a lui, io voglio appartenergli perchè lui mi completa.... perchè lui è un uomo.......... voglio sentirlo mio... e non è come con mio padre.... con lui non mi sento sottomessa.... lui mi ama come lo amo io... lui non è maschilista, lui mi tratta da principessa.... mio padre non l ha mai fatto.

    molto carino il libro che hai descritto... lo comprerei se non temessi ripercussione dulla mia psiche già fin troppo vulnerabile.... ;)

    ti abbraccio forte

  • grazie anonimopr :)

    sai, prima di postare avevo un po paura delle risposte che avrei ricevuto... ogni volta che aprivo la pagina di nienteansia, l'ansia mi assaliva ;)

    temevo d essere insultata perchè come hai già detto tu, viviamo in una società di omofobi, e indipendentemente dall essere o non essere omosessuali, oggi come oggi si viene etichettati senza nemmeno prendersi la briga di scavare a fondo... di capire cosa c'è dietro un disagio...

    sono rimasta invece molto sorpresa nel leggere risposte gentili e interessate, di questo voglio ringraziare molto.

    sai una cosa? quando non penso al mio diciamo problema, vivo meglio... passo da un umore all altro con molta facilità, e sembro ogni volta una persona diversa... quando sono solare, allegra e spensierata non penso alla gente o alle donne che mi passano davanti, e riesco a stabilire un miglior rapporto col mio ragazzo.

    in altre parole---> più non ci penso e più mi lego a lui. mentre, più quel problema mi assale (dipende da come mi sveglio la mattina) e più temo di perderlo perchè lui nota il mio disagio.

    ma lo amo, vorrei potergli dire cosa provo quando una donna mi passa davanti, vorrei potergli dire che ho paura, che le temo e che mi mettono in soggezione... ma nonostante l amore che lui prova per me non so come la prenderebbe. non voglio perderlo. perchè lui è il mio angelo nella tempesta. e la mia luce in questo buio

  • assomiglia un po' allo stato depressivo non trovi? umore che va su e giù senza un motivo vero e proprio, quando sei serena sei in un modo, quando sei nel buio ti assalgono ansie da tutte le parti, e addirittura temi di essere lesbica.

    beh prima di tutto dovresti levarti da questo stato depressivo che arriva e curarlo, poi una volta curato quello farai gli eventuali conti con questo strano rapporto con le donne, ma devi farlo da persona equilibrata senza sbalzi di umore ecc. ecc.

  • si, l ho pensato anch io.... però non ho proprio voglia di andare da uno psicologo... sarebbe uno stress raccontare tutto dal principio, sarebe un processo lungo e pesante... non me la sento... c'è un modo alternativo per guarire dalla depressione?

  • Ci tenevo a dirti questo...

    Nel romanzo, Vogliogirareilmondo, O deve conquistare una modella, Jacqueline.

    I due protagonisti maschili, René e Sir Stephen, la desiderano. E O, ubbidendo, conquisterà questa ragazza e la farà partecipe, lei ragazzina fredda e distaccata, di ciò che sta accadendo.

    §

    Il fatto penso, a livello Psicanalitico, deve essere questo: se il desiderio di amare "oltre ogni limite" ti è naturale, occorre definire cosa sia l'Eccesso. Il Peccato. L'Errore. Ciò che costituisce il Peccato è, appunto, questo: l'Omosessualità.

    Un Amore totalizzante e totalizzato gioca, appunto, sul Desiderio e sulla Critica dell'Omosessualità. O sarà SPINTA a conquistare Jacqueline. Ma O, naturalmente, non è omosessuale. Non lo è mai stata, non lo sarà mai. O non potrebbe MAI pensare di considerare una Donna come una Partner.

    Pure: va a letto con lei.

    Perchè? La spiegazione va ricercata nel termine: SPETTATRICE. O, come scriveva Jacques Derrida, ragionando di Histoire d'O, COLEI CHE VEDE. Il sesso, in questo caso, ha questo come scopo. Trovare una Spettatrice.

    Infatti: che senso ha darsi in un Amore grandissimo se nessuna donna lo sa? E' ovvio che in questa ricerca l'ALTRA (come scriveva Carl Jung) deve essere distante, fredda, deve incutere paura (paradossalmente, O non ha paura degli uomini del Castello... anche se questi abuseranno di lei, in ogni modo, non ne ha paura... la persona di cui O ha paura è, appunto, Jacqueline).

    Dunque: il rapporto con la Femminilità è CONTRADDITTORIO. Da un lato abbiamo una Donna sarmatica, fredda, distante... (un po' come la Wanda di Sacher-Masoch)... dall'altro abbiamo una Donna desiderata, materna, voluta. Perchè questo comportamento contraddittorio da parte tua Vogliogirareilmondo? Io IPOTIZZO: è il rapporto con tua madre. Una madre fortemente desiderata ma una madre che tradisce...

    Soprattutto: tradisce perchè NON INDIPENDENTE. Non indipendente da tuo papà. Una mamma che, inconsciamente, non è nel tuo cuore protettiva. Una mamma che non ti difende, una mamma che sceglie di DARSI AD UN UOMO PER AMORE. Ovviamente: il rapporto che lega una figlia ad un mamma è la DEFINIZIONE DI CIò CHE è GIUSTO. Il Rapporto oggettuale, di cui parla Anna Freud, in breve, si da come definitorio di Valori. I Valori attorno ai quali si costruisce la vita. Non si possono criticare veramente i Genitori perchè i Genitori, dopotutto, sono la Terra, le Fondamenta.

    §

    Un papà-autoritario, una mamma non indipendente, un passato burrascoso, una ricerca, straordinaria, di indipendenza.

    Non è Omosessualità, Vogliogirareilmondo. Non può esserlo. E' una genesi naturalissima... è una forma, piuttosto comune, di Femminilità.

    Ciò che ti lega alle Donne è il Desiderio di avere Spettatrici di ciò che sei. Ma le Donne vengono ad essere Crudeli e desiderate. Questo è il rapporto, per me, che ti lega ALL'IDEALE FEMMINILE.

    Bene: è normale.

    E' una formazione normale.

    §

    La tua vita, la tua vita vera, però, ovviamente, è diversa.

    Tutto quì.

    Mein Herz, halt Dich an mir fest

  • mi hai commosso, davvero...

    complimenti per il tuo modo di interpretare situazioni a te estranee, non è da tutti...

    e anche se non fosse questa l'analisi più appropriata, devo ammettere che mi hai fatto davvero riflettere e soprattutto emozionare...

    se ciò che mi succede è normale, allora perchè è una cosa che non è da tutti? perchè è una cosa che appare brutta agli occhi degli altri e ai miei stessi occhi?

    non nego di sentirmi molto femminile, non parlo di vestiti, tacchi,tucchi o gonne corte... parlo di un altro tipo di femminilità.... di qualcosa che non si può toccare, ma che sento dentro e che vedo nei miei stessi occhi quando mi guardo allo specchio... o quando guardo gli altri...

    tempo fa un vecchio amico mi disse che avevo degli occhi molto espressivi...

    dovrei esserne felice ma non riesco ad esserlo, perchè questi occhi mi hanno causato tante di quelle difficoltà nella socializzazione con gli altri... con le donne, e con gli uomini tanto tanto tempo fa....

    ho dimenticato un dettaglio.... un po di anni fa, quando mio padre mi fissava, e faceva apprezzamenti sul mio fisico anche davanti a mia madre..- ricordo di aver avuto sguardi maliziosi nei confronti di tutti gli uomini... anche vecchi...

    poi a distanza di anni questa cosa si è ribaltata sulle donne.

    sembrerà un film, sembrera strano.

    ma è così.

  • Allora: nel libro che ti ho citato Sir Stephen è MOLTO PIù GRANDE di O.

    O è una donna sui venti/trent'anni. Come te. E sir Stephen ne ha 60/70. Ha i capelli grigi. E un barba color cenere.

    O si affida, dunque, ad un uomo anziano. Lo provoca. Scena: una volta O va nella casa di città di sir Stephen. Lui sta guardando delle fotografie.

    Fa sdraiare O sul tavolo, la spoglia, e lì, la possiede. Ora: mentra accade questo O guarda il suo sandalo. E, in quel caso, vuole essere perfetta. Non vorrebbe mai che il suo sandalo cadesse. Pensa questo... si sente materna. E questo sentimento: la Maternità... lo prova mentre fa sesso.

    Ecco: un fortissimo sentimento di Maternità. Dunque: che età ha la Donna che è in te? Non mi meraviglia che tu abbia sentito un trasporto verso uomini più grandi. Forse, c'è un sentimento di protezione, sicuramente c'è un bisogno di Accoglienza. Questo ci fa capire che, FORSE, in te c'è una parte che non conosci, che non accetti, che ti fa paura.

    Ora è Dicembre. Fuori è pieno di luci, tutti passeggiano, fanno acquisti. La vita va avanti. Tu hai un'Identità, dentro di te. Ora, come si chiama questa Identità? Si chiama Neurodiversità. Questo si rivela da come scrivi. In breve: sei rara. Immagina questo: 9/10 della popolazione mondiale vive in pianura. Tanti, però, abitano sulle Montagne. O in luoghi scoscesi, protetti.

    Microclimi nascosti. AI MIEI OCCHI (non ti conosco), appari così. In te, ci sono tantissimi segreti. E hai tutto il diritto di tutelarli, difenderli. Hai diritto a che si costruisca la tua Privacy. E soprattutto, hai diritto a che nessuno la violi. In te, forse, c'è una Donna unica. Le altre donne, di certo, non ti assomigliano. Tu dici: "Criticano l'Omosessualità". Criticano la Dolcezza dell'Amore tra donne.

    E' vero. E prima d'oggi, io avevo l'opinione che i più duri, contro le Lesbiche e i Gays, fossero gli Uomini. Da poco, sono assolutamente consapevole che anche tra le Donne c'è un grandissimo pregiudizio verso le Donne omosessuali. Così come tra gli Uomini c'è più odio verso i Gay (le donne arriverebbero, lì per lì, ad accettarli). Ora, ovviamente, DA PIù DI TRENT'ANNI, sappiamo che l'omosessualità è una forma normalissima, anzi, PIUTTOSTO BANALE, comune, di sessualità. Ad esempio: SICURAMENTE un essere umano adulto su cinque ha fantasie omosessuali. E tra questo quinto dell'umanità, uno su dieci è, sempre, puramente omosessuale e dovrebbe, assolutamente, spiegare il suo Amore per un altro essere umano del suo stesso sesso biologico.

    Significa, in breve, che in Italia, ci sono attualmente oltre 1.500.000 di concittadini perfettamente omosessuali e perfettamente sani.

    Affermare che siano strani, malati, o altro... non stà in cielo né in terra. A questa domanda si è arrivati, da poco, ad una conclusione. Ci sono ottime ragioni per definire il Razzismo una MALATTIA MENTALE.

    Chi odia i Gays o le Lesbiche, in breve, è un Malato mentale. Né più, né meno.

    E la cosa, se ci pensi, è buffa.

    Da un tempo in cui i Malati erano i Gays e le Lesbiche, oggi sappiamo che il Malato mentale è chi li odia.

    Chi odia chi ha questo tipo di Sessualità, in breve, dovrebbe curarsi. Iniziare una Terapia. Solo che, un po', è come il tabacco.

    Cioè: è un qualcosa che viene tollerato. Il Tabacco fa malissimo e può portare all'Enfisema polmonare. Così il Pregiudizio verso gli Omosessuali. E' assolutamente sbagliato, porta all'Odio sociale, pure è tollerato.

    E' una questione culturale e politica.

    §

    Ma per tornare a te: non c'è nulla di sbagliato in te.

    Sicuramente, devi avere uno sguardo molto femminile.

    E sicuramente ami vestirti per il tuo uomo in modo seducente (come tutte le donne).

    Diciamo questo: tu appartieni all'AMORE per il tuo ragazzo. Questo Amore è Luce. E questa Luce ti illumina.

    Cosa penso? Penso che tu debba essere, comunque, una persona meravigliosa. Mi affascina leggerti. E ti dico il perché.

    Da come scrivi emerge Tepore. Emerge Calore... dolcezza. Ascolto. Ma anche una grandissima Indipendenza. Anche una INARRIVIBILITà che è stata un dono.

    §

    Non so il tuo nome.

    Ma è possibile, davvero, arrivare al tuo centro?

    Bene: io penso di no. E mi fa impazzire questa cosa...

    Soprattuto: la rispetto.

    §

    Ma se ti rispondo, infine, è solo per darti un messaggio: vivi serena.

    Sono assolutamente convinto che ti accetterai.

    Sì.

    §

    Un abbraccio.

    Mein Herz, halt Dich an mir fest

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