Siamo sicuri che i genitori vogliono sempre bene a un figlio?

  • Citazione

    Qualsiasi genitore vuole il bene dei propri figli? Oppure oltre all'eventuale non bene verso di loro, ci potrebbero essere sentimenti di invidia e sadismo?

    Ci possono essere eccome. Io sono stata da due psicologi ed entrambi hanno concordato sul fatto che il sadismo di mia madre fosse la conseguenza del suo mettersi in competizione con me e per vincere aveva bisogno di distruggermi, anche se ero una bambina. Mio padre non lo menziono se non per dire che dovrebbe stare in galera.
    I genitori possono replicare sui figli ciò che hanno subito per sentirsi più forti, se hai un sospetto del genere fidati del tuo istinto e distaccati più che puoi e prima che poi da loro.

  • ti risponderò nei miei panni di figlia che odia a morte i propri genitori.
    per anni mi sono chiesta se mia madre mi volesse davvero bene. mi dicevo "ma come fa a volermi bene,ad abbracciarmi, e poi a picchiarmi come una bestia, mettendo la mia vita in serio pericolo?" lei che quando ero piccola mi trattava come il suo oggetto. il suo morboso interesse per me era la soddisfazione dell'affetto che non ha ricevuto in famiglia. in me rigettava quello che non aveva avuto e allo stesso tempo mi dava le botte che aveva avuto. a sua immagine e somiglianza.
    allora mi chiedevo se potesse volermi bene. e se mio padre ci tenesse un minimo a me visto che fino ad oggi non ci vediamo per giorni interi e siamo sotto lo stesso tetto.
    alla fine sono giunta ad una conclusione: c'è in ogni genitore un istinto di protezione e di amore verso il proprio figlio, solo che spesso e volentieri non sono capaci di fare il bene del figlio. o credono di farlo ma in un modo sbagliato. essere genitori è molto difficile ma non credo che non si possa amare il proprio figlio. credo piuttosto che lo amano ma che la loro idea di bene può non coincidere con l'idea generale del bene. oppure possono aver sofferto troppo per poter dimostrare in una maniera sana il proprio affetto.
    io credo che si andrebbe formati per diventare genitori. ma anche qui cade il cemento: come si fa ad educare i genitori? c'è forse un modello di genitore perfetto e imitabile? un programma da seguire? non si puà condizionare il temperamento delle persone, si può soilo cercare di insegnare al dialogo e all'apertura mentale.

  • Sottoscrivo.

    Dei genitori di una figlia BDL che scrivono:

    o hanno incontrato uno psicoterapeuta incapace, oppure hanno non hanno capito nulla della patologia e delle loro responsabilità in questione.

    Oltretutto, ora che rileggo, una delle cause scatenanti dei disturbi istrionici e/o borderline) è proprio la madre che nei primi anni di vita trasmette, verbalmente o non verbalmente, il messaggio "non essere come sei perchè non vai bene". E' uno dei tipici copioni che in analisi transazionale, quando arriva al 3o grado, genera donne 20-30enni con alta propensione all'automutilazione od al suicidio.

    Scusa se faccio l'avvocato del diavolo.. ancora più indiaviolato...

    Lo psicoterapeuta vi ha anche detto che il 99% delle persone che sviluppano un disturbo borderline di personalità sono stati allevati da genitori incapaci ed inadeguati nei primi 5 anni di vita (in particolare, madre affettivamente inadeguata) oppure sono stati abusati in famiglia ?

    Oppure aveva paura di perdere dei buoni clienti ?

    Le so tutte queste cose, non ho 50 anni per niente... qui se si parla di abusi sono io ad averli subiti e non lei intanto... secondo, lei è stata ricoverata in psichiatria, cin un tso e la diagnosi è stata fatta da più medici che l'ahanno seguita, nel contempo hanno seguito anche noi, ci sono stati gli assistenti sociali e psichiatri a controllare tutto per diverso tempo... beh, non hanno trovato proprio niente che non andasse infatti, piuttosto che metterla in una comunità hanno ritenuto fosse meglio la famiglia ( cosa che preferiva anche mia figlia). Beh.. si è risollevata a poco a poco, tolti tutti i farmaci per nostra scelta (mia e sua) ed è letteralmete rinata. ora è molto legata a me e il nostro è un bellissimo rapporto. Qui non si tratta di colpe, il punto è proprio questo, è sbagliato additare genitori o figli, siamo tutti sulla stessa barca, i genitori sono figli a loro volta e così via. Approfondirò meglio in seguito ora devo scappare!!

  • Citazione

    è sbagliato additare genitori o figli, siamo tutti sulla stessa barca,

    Non siamo tutti nella stessa barca, sono i genitori ad essere responsabili dei figli.

    Un'altra cosa,
    la frase che hai scritto ieri

    Citazione

    In pratica era lei che non andava... non noi come genitori,

    una madre amorevole non la pronuncerebbe mai, probabilmente abbiamo concezioni molto diverse di amore materno.

  • Perfettamente d'accordo con Giglio.
    Purtroppo però credo che ci siano anche casi in cui il genitore (per motivi diversi) può anche non amare il proprio figlio.
    PEr una gravidanza non voluta, per problemi nati col tempo.. per aspettative illusorie non rispettate, magari anche dal patner.

    Ma ripeto: non bisogna basare la propria vita e la propria felicità sull'amore dei nostri genitori.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • Giusto per mettere i puntini sulle i, se esistono persone come me e tanti altri che sono stati vittime di padri pedofili, vuol dire che esistono genitori che NON VOGLIONO BENE AI FIGLI.
    Non è una possibilità, è una certezza e le vite stroncate di tanti ne sono la testimonianza.
    Ora, sostenere che i genitori "in fondo - in fondo" vogliono bene a modo loro ai figli, significa chiudere gli occhi di fronte a questa realtà.
    Senza arrivare a questi estremi, ci sono tanti genitori che tormentano e complicano la vita ai figli ed è inutile arrampicarsi sugli specchi perchè un amore di fondo ci deve essere, ma chi lo dice? L'unica cosa da fare per non farsi f∙∙∙∙∙e la vita è staccarsi da loro, andarsene di casa appena se ne ha la possibilità e nel frattempo staccarsi il più possibile, il che significa smettere di giustificarli e prenderli e trattarli per quello che sono.

  • Come figlia e come madre, intervengo solo per dire due parole: siamo tutti esseri umani, ci sono i buoni e i cattivi, gli intelligenti e gli ignoranti, i belli e i brutti, i grassi e i magri, ecc. e quindi, non necessariamente un genitore deve essere messo su un piedistallo che non gli spetta e coronato con un'aureola di santità solo perchè è un genitore, in quel caso potrebbe essere un NON genitore.

  • Anche io ho un rapporto conflittuale con mia madre. Di insegnamenti me ne ha dati pochi, ma in cambio mi ha buttato addosso il suo sentimento di invidia e competizione, la sua depressione e la voglia di primeggiare sempre in tutto, mi ha buttato addosso i suoi problemi e me ne ha creati nonostante non fossero sfere di sua competenza, il suo non capire niente della vita e l'IMPORMI di fare sempre tutto come diceva lei. Pensa al risultato!
    IMPORRE: ... bè sì, finchè hai 13 anni, conosci poco della vita, sei ancora bambino, non ti sei procurato ancora gli "strumenti interiori" ma poi diventi adulto, responsabile della tua vita. PROCURATO GLI STRUMENTI INTERIORI, NON RICEVUTO.
    E allora invece di piangersi addosso sarebbe bene iniziare a non accusare i propri genitori del male ricevuto. E' come accusare un adulto di non dare da mangiare a un adulto. E se il primo è capace di procurarsi da mangiare, perchè non inizia a farlo anche il secondo invece di pretenderlo dagli altri?
    Perchè a volte sì dà per scontato di essere il risultato della propria infanzia. E' ragionare in modo passivo. Ogni persona ha delle grandi potenzialità: due braccia, due gambe da utilizzare, un cervello e un cuore da far lavorare tutti suoi.

    Questo mio post l'ho scritto pensando ad un ragazzo con cui uscivo da poco(e con cui non esco più!!!!!). Avevamo una situazione familiare piuttosto simile, mi sembrava almeno. Con la differenza che a 24 anni lui ancora non aveva mai lavorato, nè studiava. Suonava la batteria e si considerava un depresso, e considerava suo padre uno str.. e sua madre una malata mentale.

  • Perchè se una persona mi fa del male non devo accusarla di farmi del male?
    Se sono i genitori ancora peggio perchè mentre all'estraneo che ti fa del male sei indifferente, il genitore dovrebbe amarti incondizionatamente ed è responsabile ( anche per la legge!) anche per il solo fatto che ti ha messo al mondo.

    Citazione

    Perchè a volte sì dà per scontato di essere il risultato della propria infanzia.

    Non è scontato, è dimostrato. Vai a vedere l'infazia delle persone che hanno qualsiasi tipo di disturbo e vedi che bravi genitori hanno avuto.

    Citazione

    . bè sì, finchè hai 13 anni, conosci poco della vita, sei ancora bambino, non ti sei procurato ancora gli "strumenti interiori" ma poi diventi adulto, responsabile della tua vita.

    Come te li procuri gli strumenti interiori? Li compri al supermercato? Anche quelli sono il frutto di una crescita sana, non ti piovono dal cielo. Al massimo li recuperi se fai un percorso adeguato, ma tanti che hanno l'anima a pezzi per colpa degli abusi e i maltrattamenti subiti in famiglia nemmeno ci arrivano a iniziarlo un percorso del genere.

    Io sono stata fortuna perchè ho trovato una psicoterapeuta eccezionale che mi ha letteralmente salvata. Ora vivo da sola e lavoro, sono indipendente e non vedo più i miei da anni. Altri in situazioni simili si sono autodistrutti, droghe, alcool o sguazzano nell'anoressia come mia sorella o nella depressione come mio fratello.
    Io non sono migliore di loro, non sono più forte di loro, forse l'unica cosa che ho fatto più di loro è stato chiamare le cose col loro nome e riconoscere che i miei genitori erano due m∙∙∙e, colpevoli di tutto ciò che hanno fatto e meritevoli di un odio che finirà il giorno in cui schiatteranno e andrò a sputare sulle loro tombe e forse nemmeno lì.
    Per il resto sono stata solo fortunata di aver incontrato quella psicoterapeuta e oggi, se posso, cerco di aiutare altre persone a liberarsi facendogli aprire gli occhi perchè non sono deboli, sono prigionieri di una visione distorta della realtà che impedisce loro di prendere in mano le loro vie e salvarsi.

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