Messaggi di Stellina_80

    Ciao a tutti,
    ieri sera ho letto su internet una pagina che descriveva il DOC.
    Ho capito che sono atti maniacali che servono per calmare i pensieri.
    Poi c'era un paragrafetto che descriveva altri tipi di pensieri che potevano essere considerati ossessivi compulsivi, per esempio. l'eccessiva superstizione (io sono superstiziosa e lo divento quando per esempio. mi dicono "fai così perchè se no porta male!" e comincio a crederci e ogni volta faccio così, certo non 100 volte al gg., però quando capita ci penso), oppure l'eccessiva pulizia (io sono maniacale nel giorno in cui faccio le pulizie, voglio che sia tutto preciso e pulito), in settimana è un po' impossibile perchè con una bimba piccola e un gatto e il tempo è quello che è...
    E poi c'erano altri es. di altri pensieri che io finora non pensavo potessero essere ossessivi perchè sì ogni tanto ricorrono, magari c'è il giorno in cui un po' di più o magari giorni no...........e comunque pensieri che non faccio proprio ogni minuto.

    Attualmente l'unico pensiero che ho e che mi sta dando ansia e che sto cercando di digerire e vedere per quello che è, è un senso di colpa perchè ho avuto una scappatella anni fa e mi sento in colpa nei confronti del marito: a volte capita che quando sono lì tranquilla e non penso a nulla, mi balza in testa il pensiero di dirgli "ti ho tradito" e questo mi genera ansia e tachicardia. Non so se questo può essere considerato un pensiero ossessivo, perchè fortunatamente non è sempre di tutti i giorni, va a momenti... ;( Forse un giorno quando e se avrò metabolizzato questa cosa questo pensiero se ne andrà...

    Però comunque, per capire bene, come si manifesta il DOC o il pensiero ossessivo compulsivo?

    Brava. Mi pare che allora ti sei chiarita bene.

    Invece che "devo farlo", valutare se "e' meglio farlo, oppure no".

    Auguri

    Infatti, proprio questo!!! ;)

    Ieri sera riflettendo ancora, penso di aver capito quindi il perchè di questa mia agitazione fisica. Ogni volta che mi prende quel senso di angoscia (battito cardiaco accelerato e peso sul petto) sono lì a dirmi "no, perchè sto ancora così? Perchè non mi passa? Perchè sono agitata? No, dai deve passare, non ce la faccio così". In pratica, mi danno perchè voglio stare bene subito, quando invece per questo cambiamento ci vuole tempo, calma e fiducia in me stessa. Mi spiego meglio: Io in pratica pretendo di cambiare 30 e più anni di una mentalità in 3 giorni e non riuscendoci è il caos totale. E ieri ho capito e mi sto convincendo che è inutile comportarsi così e che bisogna proprio dare tempo al tempo (nel vero senso della parola), avere pazienza e stare rilassati, perchè altrimenti questo cambiamento si trasformerebbe in una lotta contro i mulini a vento.

    Da ieri sera sono più calma....Speriamo bene, va!! :hail:

    Grazie caro Doctor Faust, auguri anche a te!

    Il primo motivo e' perche' dicendoti di ignorare i "devo", e' come se ti avesso detto di ignorare gli insegnamenti a cui eri affezionata, e che in parte provengono dai tuoi genitori.
    Quindi, inconsciamente, lei ti ha dato un nuovo ordine: DEVI non ascoltare i tuoi vecchi DEVO.

    Mi ha consigliato di sostituire i "devo" e le vecchie convenzioni con altre per rendere questa idea: faccio una cosa perchè MI VA/HO VOGLIA/MI SERVE farla e non perchè DEVO.

    Ha sostituito un ordine con un altro, e questo mette in subbuglio, come tutti gli ordini di cambiamento, che prevedono un a disubbidienza ai vecchi insegnamenti, e quindi ai genitori.

    Correrò il rischio di disobbedire, io sono cresciuta con la convinzione CHE NON SI PUO' E NON SI DEVE SBAGLIARE, VIETATO TRASGREDIRE. Ma le regole (e questo non lo dice solo la mia psicologa, l'ho ha detto anche un altro psicologo/pedagogista) sono fatte per essere trasgredite, bisogna correre il rischio, solo così si imparano le cose della vita.
    Con questo non intendo dire che si debbano trasgredire le leggi o che non si debba stare alle regole per il semplice fatto che lo si reputa conveniente, le leggi sono necessarie e l'ordine rappresenta una parte importante del vivere civile.

    Il secondo puo' essere che avendoti detto di non tornare piu', tu ti senta senza un punto di riferimento e in balia di te stessa, e la cosa produca proprio quell'ansia che provi quando ti senti sola.

    Le due cose assieme mettono inquietudine, perchè aprono una porta chiusa su un universo sconosciuto.

    Forse avrebbe fatto meglio a non tagliare i ponti, dopo averti detto quello che ha detto.

    No, non ha tagliato i ponti come credi. Mi ha detto che non mi serve un ulteriore appuntamento di psicoterapia, nel senso che non ho bisogno più di continuare con la psicoterapia con lei perchè ce la posso fare da sola...............Posso tornare io quando voglio, se ne ho bisogno, anche solo per un confronto.
    Non è uno smarrimento questa cosa per me, anzi, un po' mi tranquillizza quando ci penso perchè io avevo proprio paura che mi trovasse peggiorata, che mi avrebbe detto "no, non ci siamo! ecc., hai bisogno ancora di me" e invece no...

    Concordo con Gabriel.
    Metti il vestito che più ti piace, se non riesci a decidere, chiedi alla tua amica o al tuo fidanzato di scegliere per te.
    Vai a ballare, non preoccuparti se starai male (magari poi non succede niente, che ne sai?). Se stai male, beh, non sei sola, il tuo ragazzo e i tuoi amici saranno pronti ad intervenire.
    In settimana non hai nulla da fare se non portare a spasso la tua cucciola? Deduco quindi sia una cagnolina e che quindi ti piacciono gli animali: quindi perchè non fai volontariato in un canile? Così impegni il tempo e nel frattempo conosci nuove persone.....oppure informati e frequenta dei corsi che sono organizzati dal tuo comune e fai quello che più ti piacerebbe fare...
    Cerca di distrarti dai tuoi pensieri, insomma....

    Ciao Emy,
    mi rincuora sapere di non essere l'unica, onestamente mi sembrava strana 'sta cosa... possiamo dire quindi che ogni volta la psicologa ci scuote ulteriormente, ci dà ulteriori stimoli su cui pensare e riflettere? penso sia proprio questo: pensieri nuovi, emozioni nuove, tutto nuovo che ci fa un po' paura e ci rende insicuri.......per cui procediamo cauti e tranquilli.
    Cerchiamo di avere fiducia in noi stessi e di andare avanti pian pianino, diamo tempo al tempo.......un giorno staremo meglio...
    Ciao e buon cammino

    Ieri mattina sono tornata dalla psicologa per un confronto. Le ho raccontato del percorso che ho fatto da sola, del cambiamento che sto vivendo e che sto cercando di fare, aiutata dai suoi insegnamenti della psicoterapia di 3 anni fa e dal libro che mi aveva consigliato di leggere.
    L'incontro è durato più di un'ora, le ho raccontato tutto quello che ho fatto, le emozioni e i miei pensieri. Mi ha detto che sono stata brava, che è contenta che ce l'ho fatta da sola, mi ha solo dato un paio di consigli da applicare e cioè di eliminare i "devo/non devo, se e ma, forse, sempre e mai, giusto e sbagliato" e di sostituirli con "voglio/non voglio, posso/non posso, è meglio o non è meglio per me" , cioè eliminare il concetto di assolutismo e di perfezionismo. E' bastata una seduta sola, non mi ha chiesto di tornare per fare un percorso insieme (avevo paura di questo, perchè questo vortice di emozioni e pensieri nuovi che ho da un po' di tempo a questa parte mi mette a volte paura e tristezza e per un attimo ho avuto paura di poter peggiorare e cadere nella depressione o avere attacchi di panico) e questo mi ha tranquillizzato perchè vuol dire che non sono su quella strada.

    Però perchè è da ieri mattina che sono agitata? Ho il cuore a mille, un peso sul petto........non capisco... A parte questo nuovo consiglio (che non è poi tanto nuovo, perchè già più una volta mi disse di provare a cambiare linguaggio) per il resto mi ha semplicemente detto che sono stata brava, che ho capito come fare per guardare avanti, ho solo da fare tanto allenamento... Però perchè oggi mi sento così? :sos:

    Il passato è passato, ormai quello che hai fatto non si può più cambiare. Ci puoi stare male tutto quello che vuoi ma non ti cambia nulla. L'unica cosa che succede è che si allontana sempre di più nel tempo.
    Anche io ho fatto una c∙∙∙∙∙a, ci sono stata male, sensi di colpa che mi hanno mandato in psicoterapia, però dopo tutto quello starci male, la c∙∙∙∙∙a non si è mai cancellata, anzi si è allontanata solo nel tempo. E' rimasta là, ferma, e sono solo io a portarmela dietro nel presente ogni giorno.
    Se non l'avessi fatta saresti qui adesso o saresti in un'altra realtà in altre situazioni? Mah... chi lo può sapere...
    Hai capito il tuo errore, hai capito che ci dovevi pensare un po' di più, questa cosa ti fa onore, hai imparato dai tuoi errori, in pochi ci riescono!
    Adesso non ti dannare più, non respingerla questa cosa perchè se no è peggio, perdonati per quello che hai fatto e accettala questa cosa.......credimi è l'unico modo per guardare avanti, e stare un po' più tranquilla.
    In bocca al lupo!

    Sì confermo che il titolo del libro è "Le vostre zone erronee" di W. Dyer.
    Io mi sono trovata molto bene con questo libro, lo porto in borsa ogni giorno e ho una versione pdf salvata sul pc del lavoro, che ogni tanto sbircio. Leggendolo ho constatato che mi rispecchia profondamente, ogni mio singolo pensiero negativo, non c'è capitolo che non mi riguardi, e ho quindi provato a mettere in pratica ogni suggerimento dato dall'autore e devo dire che il cambiamento è in corso, piano piano sto risalendo. L'ho letto e l'ho riletto, dando ogni volta più o meno importanza a vari passaggi. Penso anche che questo libro dovrebbero farlo leggere nelle scuole, fa molto bene.

    Ma è anche vero che ogni tanto mi ritrovo ad avere paura di tutto ciò perchè io queste sensazioni non le ho mai provate, è un vortice che mi ha preso dentro, che mi ha fatto soffrire, pian pianino sto risalendo, ma alle volte mi pare di camminare su un filo di lana, ho paura di sbilanciarmi e cadere e farmi ancora più male.
    L'unica cosa che mi dico in quei casi è di tenere duro, che un giorno troverò anche io la mia calma e digerirò completamente il senso di colpa, insomma devo cercare di avere fiducia in me stessa ed essere positiva....e guardare avanti, per me stessa, per mia figlia e per mio marito. Come si dice in certi casi, dare tempo al tempo. Sono frasi fatte, ma ragazzi, proprio con questa esperienza, ho capito quanto alla fine siano vere queste cose!!

    Ciao ragazzi, io sono sempre stata e lo sono tuttora una persona cosiddetta senza palle perchè nella mia vita ho sempre visto tutto nero, io ero quella del "non ce la faccio" e al 1' tentativo o a volte senza mai provarci gettavo la spugna. Ho avuto comunque qualche momento di gloria, però le consideravo botte di kiulo!
    3 anni fa ho fatto un percorso di psicoterapia. Io nella mia vita sapevo che prima o poi sarei andata da una psicologa, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un senso di colpa che mi schiacciava, mi vedevo come se stessi affogando, stavo malissimo ho avuto una crisi ansiosa depressiva. Lì ho imparato che le cose della vita si possono vedere anche da diversi aspetti e che spesso le cose non sono così brutte come sembrano. Mi ha insegnato che è il presente quello che conta, non il passato (che è passato) o il futuro che deve ancora arrivare (io non ho la sfera magica e non posso sapere come sarà). Da 3 anni vivo meglio, più serena e meno pessimista. Poi nel frattempo è arrivata una bambina e i pensieri si sono concentrati su di lei.
    Alcune settimane fa sono tornate le crisi di ansia. Però a livello fisiologico è stato molto meglio di 3 anni fa, mi sono aiutata con gli insegnamenti della psicologa e con un libro che mi ha consigliato di leggere (che sono praticamente le parole della psicologa). In queste settimane mi sono fatta quindi da sola un po' di psicoterapia. Ho scavato ancora più a fondo, mettendo quasi a posto il senso di colpa, sono arrivata che all'origine di tutto il mio malessere c'è una sfiducia in me stessa. Mi sono capita, in pratica......e ho cominciato a concentrarmi di più ancora sul presente, sul pensiero positivo, su quello che ho fatto di buono, ho cominciato ad obbligarmi a pensare che le cose possono andare bene e a pensare a quello che ho fatto di buono nella vita, mettendo nero su bianco tutti questi pensieri positivi per leggerli ogni giorno, più volte al giorno. Cioè se prima mi dicevo sempre "no non ce la faccio, non sono capace!" adesso dico "ce la posso fare, ce l'ho fatta a risollevarmi già una volta e ce la posso fare ancora! ci devo credere, fidati di te stessa!" in certi momenti ci credo, altri un po' meno e vado a rileggere il mio foglio (sul quale ho scritto pure che le cose che ho scritto non sono c∙∙∙∙∙e, ma vere e che ci devo credere veramente perchè ho provato a me stessa che sono vere!).
    Ragazzi, da una parte è bello questo cambiamento, so che sto cambiando in meglio, però ho paura......perchè io sto lasciando la strada vecchia per quella nuova....chissà....è come se stessi risalendo da un burrone e sono quasi in cima, ma ho paura di fare un passo falso e cadere giù ancora e farmi più male... So che è proprio in questi momenti che devo avere maggior fiducia in me stessa, ma certe volte ho veramente paura...
    Vorrei piangere per sciogliermi un po' ma non riesco, sono due mesi scarsi che c'è il terremoto dentro di me, a volte ho un peso al petto e il cuore che va a mille e vorrei piangere per mollare un po' la tensione ma non ci riesco...
    La cosa triste è che qui a casa non ne posso parlare con nessuno perchè i miei genitori (e anche le zie sorelle di mio papà) purtroppo sono coloro che mi hanno dato sfiducia perchè da piccola mi hanno sempre sgridata ogni volta che sbagliavo (e pure adesso) dicendomi che ero un'oca o che non ero capace di fare nulla, e spesso le mie zie mi paragonavano ad una mia cugina che era di carattere opposto al mio: io più timida e introversa, lei molto più sveglia ed estroversa.......non posso dire nulla perchè comunque i miei genitori nonostante tutto mi hanno sempre aiutata e anche adesso con mia figlia mi stanno aiutando. Non posso dire nulla a mio marito perchè il senso di colpa era dovuto ad una scappatella che ho fatto io nei suoi confronti alcuni anni fa.
    Mi sfogo con voi che so che mi comprenderete al pieno...e poi comunque mercoledì torno dalla mia psicologa.
    Mi sento molto insicura...