Messaggi di Servo_del_destino

    Anch'io d'accordissimo con Elair e con te!
    Però credo sia difficile per tutti adattarsi a questo "sistema", perchè comunque siamo circondati da persone che ti fanno pesare il fatto di non avere le doti attualmente importanti.
    Credo sia difficile anche per chi non lo condivide, per natura. In un modo o nell'altro una reazione c'è sempre di fronte alle persone che la pensano in quel modo, perchè lo stesso ignorarli fa sì che si ignorino in quanto umani e non in quanto oggetti, e da lì la motivazione con il disprezzo del caso.

    Penso comunque che sia interessante ragionare sul perchè di questa "corrente di pensiero".
    Io personalmente penso che, banalmente, si sia perso il senso umano tra la gente e l'unica forma di sensibilità che è rimasta è quella che si lega al narcisismo o al piacere materiale. In poche parole penso che il tipo di persona insoddisfatta perchè non è Brad Pitt o Angelina Jolie sia una persona "sola", che non si interessa di coltivare i sentimenti nel dialogo o nella "spiritualità", proprio perchè non possiede gli strumenti necessari.. sarò cattivo, ma penso che questo tipo di persona non sia abbastanza "intelligente" per farlo.

    Ho trovato questo forum dopo varie ricerche e mi sono subito registrato per esporre il mio problema..
    Ho 17 anni e sono fidanzato da circa 7 mesi, amo la mia ragazza ed è la mia prima storia importante, vissuta in modo maturo. Dopo circa 2 mesi abbiamo provato a fare l'amore per la prima volta, ma non ci siamo riusciti perchè ho perso completamente l'erezione. Cosi è successo altre volte, finanche quasi non voglio più vederla, ma io voglio stare con lei. Scusatemi se sono poco chiaro è che è difficile per me spiegare quello che provo, infatti una crescente paura mi sopraggiunge ogni volta. Dopo le prime volte o per meglio dire i primi fallimenti, mi sono subito recato dall'andrologo per sentire un suo parere, ho insistiti perchè mi facesse fare le analisi nonostante fosse completamente sicuro che il mio problema è causato da un ansia di prestazione. Inoltre ad aggravare la situazione ci si mettono le solite domande di tutti gli amici, che ogni volta che mi vedono se ne escono con frasi ("come mai ancora non l'hai fatto?", "oggi lo fai?", "ma quando hai intenzioni di farlo.. vuoi morire vergine?") Questo perchè non ho parlato con nessuno del mio problema tranne che con la mia ragazza ma in modo abbastanza superficiale, e i miei quattro migliori amici che mi consolano ogni volta essendo capitato (ma per una volta sola) a due di essi!

    Cosi chiedo a voi consigli, cosa fareste voi al posto mio?

    Caro Mark,
    penso che tu ti sia lasciato troppo influenzare dalle affermazioni dei tuoi coetanei (17enni).
    Sai, spesso, a quell'età, le persone si creano una maschera per difendersi dalle proprie paure.
    I tuoi amici faranno tanto i grand'uomini, ma è solo una maschera, perchè in realtà se la fanno sotto e sono molto insicuri. E' un meccanismo di difesa.
    Non pensare comunque che i tuoi amici siano tutte persone in grado di dare 27 orgarmi in mezz'ora a una ragazza.. fidati, la maggioranza di questi non gliene darà neanche uno.
    Solo che tu prendi per vero le loro affermazioni e il loro modo di atteggiarsi. Ma sappilo comunque.. è solo una montatura. Non c'è miglior difesa dell'attacco e così la loro aggressività o atteggiamento spavaldo in realtà nasconde una grande paura e grandi insicurezze.
    Tu pensa a coltivare un rapporto anche nel sentimento con questa ragazza (se ci tieni) e non solo nella sessualità. Vivi la sessualità in maniera spontanea, senza pensare che sia una sfida.. sennò non te la godi! Anche per il fatto che se la tua ragazza ti ama non penserà alle prestazioni, e troverà il bello del momento comunque sia.

    beh di una donna impegnata? cavolo è dura da digerire ma se capita è un bel problema...combatto ormai da giorni con l'inutile etica e la voglia di trasgressione...
    so che molti mi criticheranno per questo...inserirsi in una relazione consolidata non è moralmente corretto... ma al diavolo la nostra bigotta morale, al diavolo i comandamenti e il suo non desiderare la donna d'altri...se il sentimento che si prova per l'altra è amore, di quello più puro e nobile, chi siamo noi per giudicare?

    in fondo siamo esseri ricchi di attimi ed emozioni...chi vive a pieno il presente è colui che vive davvero...

    Ma certo... chi siamo noi per giudicare? E il suo compagno chi sarà mai per giudicare? In fin dei conti vuoi solo disfare un rapporto consolidato.. Io non so quanto tu conosca questa ragazza, ma forse stai confondendo l'innamoramento con l'amore.. Fidati che c'è una bella differenza tra il tuo innamoramento e un amore in una relazione che dura da tempo. Quindi direi che probabilmente non stai pesando bene il danno che faresti con ciò che invece otterresti.
    Direi che è veramente molto egoista come cosa.


    Ma alla fine si sa dai.. Al giorno d'oggi ormai a chi gliene frega di chi? Non si sta neppure a pensare al dolore che si potrebbe infliggere al prossimo, ma la sensibilità c'è per sè stessi, e solo per il dolore che si prova in sè stessi!

    Così come per te che per un sentimento che potrebbe essere passeggero manderesti, potendo, all'aria una relazione..

    Trovati un'altra!

    Salve a tutti,
    scrivo su questo forum per chiedere gentilmente consigli che riguardano un problema che ho con la mia ragazza (anche se forse il problema è solo mio, o forse addirittura non è un problema... si vedrà!)

    Sono un ragazzo di 23 anni e sto con una ragazza di 21 da un anno e un mese circa. E' stato un anno fantastico per noi e per me decisamente l'anno più bello della mia vita. Per esporvi il problema dovrò prima raccontarvi degli avvenimenti della nostra storia.
    Quando ci siamo conosciuti ci siamo piaciuti fin da subito e io le ho subito chiesto il numero di cellulare (sono stato azzardato, ma ho notato da subito in lei una grande attrazione non solo fisica ma anche nelle mie parole, tant'è che alla prima chiacchierata, anche finiti gli argomenti non si "staccava" da me, e per me è stato lo stesso con lei)
    Ci siamo messi d'accordo dopo poco di uscire e al primo appuntamento, con grande stupore suo, ho capito dopo poche domande che aveva subito un abuso in passato.

    E' successo 3 anni prima, in auto e il suo di allora fidanzato ha tentato di avere un rapporto completo con lei contro la sua volontà, (ha tentato di penetrarla). Non ci è riuscito (lei dice di essersi riuscita a liberare) e la deflorazione (lei è vergine) non è avvenuta. A mio avviso vista la costituzione fisica del tizio in questione che lei mi ha descritto sinceramente penso che sia stato lui a fermarsi. comunque lei mi ha detto che dopo che è successo lei lo ha lasciato, ha iniziato a perdere kg su kg per depressione, ha iniziato una psicoterapia con la psicologa della sua scuola, dalla quale si è sentita presa in giro e incompresa, così com'è accaduto con amici o parenti a cui ha raccontato la vicenda (addirittura anche i genitori!) Qualcuno di quelli a cui l'ha raccontato ha detto persino che è stata colpa sua !
    Lei mi ha detto che lui è stato un amore di quelli molto passionali.

    Insomma l'ho scoperto al primo appuntamento e lei pensava che io l'avrei scaricata subito dopo aver capito questo. In realtà le ho dato tutta la mia solidarietà da lì in avanti (fino a un certo momento) e qualche tempo dopo volevo sapere il nome del tizio per "dirgli la mia".

    In effetti il secondo appuntamento ero in auto e le ho chiesto se volesse fare un giro. Lei era terrorizzata, perchè diceva di essere rimasta traumatizzata da quell'abuso, che è avvenuto proprio in una auto. Negli appuntamenti successivi sono riuscito a metterla a suo agio, abbiamo inziato a prendere confidenza e siamo riusciti tranquillamente a fare giri con la mia auto.
    Mesi dopo siamo arrivati al petting e lei si bagnava molto (cosa che lei dice non è mai avvenuta con gli altri ragazzi che ha avuto (compreso quello che ha abusato di lei)).
    Se penso al fatto che siamo riusciti a passare dalla sua paura di salire in auto con me al sesso orale (mio e suo) penso sia stato un grosso passo avanti!
    Però cosa succede? Che poco tempo fa sono arrivati in me dei dubbi, dovuti al fatto che una volta mi ha chiesto di provare ad entrare solo un pochino col mio pene nella sua vagina.
    Dopo questo mi son chiesto : ma siamo sicuri che sia ancora traumatizzata? Siamo sicuri che lo sia veramente mai stata?

    La sua giustificazione nel non volere fare sesso così è cambiata. Diceva di non essere, secondo lei, ancora matura sessualmente.
    Devo aggiungere comunque che lei è disponibile sessualmente con me in tutto e per tutto. Quando ho una voglia lei la soddisfa, ad eccezione della penetrazione.
    Devo aggiungere anche che quando le chiedo se posso darle sesso orale a lei viene ansia. Me lo lascia fare ma si vede che non se la sente. Penso che non abbia nemmeno mai avuto un orgasmo con me.
    Quindi questi dubbi fanno sì che io pensi di non attrarla.

    Quindi la mia domanda è : Dopo ciò che vi ho raccontato è possibile che una ragazza vergine non senta il bisogno di avere un rapporto completo col proprio partner dopo più di un anno ? E se vede la penetrazione ancora, dopo più di un anno, come un'invasione può darsi che io non l'attragga ? Inoltre anche per quanto riguarda il sesso orale : come mai secondo voi non lo gradisce ? Il trauma che le è venuto in seguito all'abuso (sono passati 4 anni) è coerente col fatto che facciamo petting e che mi ha chiesto di provare ad entrare un poco in lei col mio pene ?