Salve a tutti,non è la prima volta che scrivo su questo sito ma stavolta ho davvero bisogno di sfogarmi,ma soprattutto di essere capita... sono una ragazza di 26 anni, ormai non serena da tanto, rinchiusa nel suo piccolo mondo fatto di incertezze e di insicurezze, di piccole fissazioni ma soprattutto bloccata dalla mania di perfezionismo... nella mia vita l'unico obbiettivo è sempre stato quello di cercare di essere perfetta: in famiglia, nello studio, nelle relazioni... inizialmente per compensare le aspettative di mia madre, poi le sue sono diventate le mie, si sono talmente radicate in me che ora faccio fatica a liberarmene... mi sono diplomata con un ottimo voto, mi sono iscritta all'università ottenendo per i primi tre anni ottimi risultati, parecchi esami con voti alti... fin quando sono entrata in un circolo vizioso dal quale ormai non ne riesco più ad uscire... ho abbandonato gli studi per due anni purtroppo per problemi familiari, ma poi ho ripreso... col tempo ho iniziato a chiudermi sempre più in casa, ad allontanarmi dalle amicizie o da qualcunque forma di confronto con gli altri... ho trascorso gli ultimi anni sperando di recuperare il tempo perso, ma più mi rinchiudevo nel mio piccolo mondo più le mie insicurezze crescevano, più il tempo per preparare un esame aumentava, e nonostante riuscissi ad ottenere dei risultati non era mai abbastanza, un esame era troppo poco, ne avrei dovuti dare due, un voto alto non era poi così alto se non era il massimo... non riuscivo a trovare soddisfazione e gratificazione in niente... fin quando un anno e mezzo fa il blocco più totale... non riuscivo neanche più ad aprire un libro, iniziava a mancarmi l'aria e mi venivano le lacrime agli occhi, non riuscivo a stare in compagnia di nessuno, mi sentivo continuamente a disagio e profondamente giudicata... ho iniziato così un percorso con uno psichiatra ma senza grossi risultati... mi sento bloccata nei miei schemi mentali, sono rigida, continuamente angoscita...prevalgono in me solo senso di profondo fallimento e angoscia... sono consapevole di avere un problema: di riuscire a ragione solo su due binari "tutto o nulla", di essere profondamente sensibile al giudizio degli altri, di cercare continuamente l'approvazione delle persone care.... ma nonostante questa consapevolezza non riesco ad uscirne... è ormai più di un anno che non riesco a dare esami: l'unico pensiero che mi passa per la mente è che "non ne vale più la pena"... le cose non sono andate come avevo previsto, e quindi non ha più senso continuare... ma in me è un combattimento continuo tra quella parte che continua a farmi sentire un fallimento continuo e l'altra che cerca ogni giorno di risollevarsi ma che da sola non ci riesce.... lo studio è diventato con il tempo il mio unico "giudice" su quanto valessi nella vita... forse perchè fin da piccola è sempre stato così...ho sempre dovuto dimostrare di essere "qualcuno o qualcosa" per ritargliarmi un piccolo spazio in questa famiglia che mi ritrovo... ho piccole fissazioni dalle quali non riesco a liberarmi (ad esempio non riesco ad studiare se prima la mattina non ho pulito tutta casa, a volte avverto un senso di "sporco" talmente profondo che ho bisogno di fare più docce al giorno, i mie cassetti sono ordinati in maniera maniacale e non sopporto il disordine)... ho un bisogno estremo di controllo su di me e su ciò che mi circonda.... io non so se qualcuno capisce il mio stato d'animo o si ritrova nelle mie parole ma so solo che non riesco più a vivere così....
Messaggi di briciola85
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Purtroppo si sono 30 esami solo per la triennale in psicologia....
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finora ho fatto 22 esami su 30... anche con una media alta... ma me ne mancherebbero ancora 8...
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Salve a tutti... è da quasi 1anno che non scrivo su questo forum e non credevo che dopo tanto tempo mi sarei ritrovata a descrivere nuovamente più o meno lo stesso stato d'animo di allora... vi riporto il mio post di alcuni mesi fa:
"sono una ragazza di 25 anni, iscritta alla facoltà di psicologia di caserta (ormai fuori corso)... questo per me è un periodo un po' difficile, che in realtà si protrae da quasi 6mesi... il problema? l'università... sono una delle tante ragazze iscritte all'università convinte e sicure della scelta fatta, con tanti sogni, convinzioni e certezze... che pian piano però si sono indebolite...ho frequentato per i primi tre anni circa anche con buoni risultati, vari esami con una media alta... per due anni però mi sono fermata, a causa di un periodo difficile familiare... ho ricominciato con difficoltà e sempre più lentamente... ho iniziato a chiudermi sempre di più in casa, allontanandomi dalla vita universitaria e più il tempo passava più non riuscivo a seguire i corsi e frequentare... più avvertivo in me un senso di inadeguatezza e insicurezza... fino ad ora sono sempre riuscità però a superare quei momenti di stallo che un po' tutti gli studenti hanno... sono riuscita a dare parecchi esami, 22 su 30... il punto però che si tratta ancora della triennale... ora mi sono totalmente bloccata... non riesco a fare più niente... sono in un blocco totale... apro i libri e scoppio in lacrime... leggo e non capisco... ripeto e non riesco a memorizzare... tutto è cominciato quando ho iniziato ad assistere pian piano alle sedute di laurea delle persone che hanno iniziato con me questo percorso... o vedevo i miei amici o parenti laurearsi... è più vedevo gli altri andare avanti più io mi bloccavo... più mi sentivo una stupida, incapace... sono sempre andata bene a scuola, sono sempre stata una delle migliori della classe... mi piaceva studiare... ho iniziato l'università davvero carica, ho combattuto contro tutti che non volevano che scegliessi psicologia... ma io ho proseguito per la mia strada... ho provato i test di ingresso a napoli e non sono riuscita ad entrate, ho tentato a caserta ed è andata bene... che fine ha fatto quella ragazza che si alzava anche alle 5 del mattino per andare a seguire i corsi, che studiava fino a sera tardi, che sì aveva i suoi momenti di sconforto ma si è sempre rialzata ed è sempre riuscita ad ottenere i risultati che voleva... non è rimasto nulla di lei?! credo di essere entrata in un circolo vizioso: più non studio, più mi blocco, più mi sento in colpa e più mi privo di uscire o di altre cose che potrebbero farmi stare bene... ho vergogna di parlare con qualcuno dell'università, molto probabilmente perchè rifletto su di loro la considerazione che ho di me e credo che il loro pensiero sia come il mio... eppure ho superato momenti peggiori nella mia vita, credetemi, ma non so perchè non riesco ad essere di nuovo "padrona" di me stessa... è come non ne valesse più la pena..."
Cosa è successo da allora? insomma ad aprile dell'anno scorso ho deciso di farmi aiutare e sono andata da uno psichiatra... sono stata in cura per circa 8 mesi.... con la speranza che nel tempo mi avesse aiutata a superare il momento difficile e a riprendere in mano la mia vita... ma è servito a ben poco...
ora mi ritrovo peggio di prima.... demoralizzata, stanca di combattere con le mie solite insicurezze e demotivata al massimo... i pensieri ricorrenti sono sempre gli stessi: senso di fallimento, inappropriatezza e profonda insicurezza... penso che tra qualche mese farò 27anni e sono ancora alla triennale...mi sento una stupida e un'incapace... ogni volta che apro i libri per studiare la mia mente viene affollata dai soliti pensieri e mi dico "ormai non ne vale più la pena, sei e rimarrai una fallita"... non so più che fare! -
Da oggi ho iniziato ad assumere il daparox 20mg... inizio con mezza compressa al mattino dopo colazione per una settimana, e poi una compressa intera... qualcuno di voi assume questo farmaco? può dirmi come si trova e gli eventuali effetti collaterali? ho letto un po' su internet le opinioni di coloro che l'hanno assunto, e mi sono un po' scoraggiata...
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Gentile dottore,
le volevo chiedere alcune informazioni sul levopraid. Assumo questo farmaco da circa 5mesi, me lo ha prescritto il mio psichiatra per un problema di colite spastico-nervosa. Inizialmente assumevo 10 gocce prima dei pasti, tre volte al giorno, ma negli ultimi 2mesi, dopo un peggioramento della colite, la dose è aumentata a 15 gocce. Ho però una serie di problemi: ho una tensione al seno e secrezioni di siero dallo stesso, ho un ritardo del ciclo mestruale di circa 1mese e mezzo (prima è stato sempre regolare dato che assumevo contemporaneamente la pillola anticoncezionale), col tempo mi sono gonfiata molto, sono ingrassata più di una taglia. Dati questi disturbi il mio medico ha deciso di sospendere il farmaco gradualmente, una goccia in meno al giorno. Ma mano mano che diminuisco la dose ricomincio ad avere problemi con la colite. Lei potrebbe consigliarmi qualche farmaco alternativo per il mio problema, che non comporti però tutti questi effetti collaterali? Grazie -
Ciao raga, come va? come state? spero bene! vi racconto un po' le mie evoluzioni.... la settimana scorsa ho fatto un primo colloquio con uno psichiatra all'ospedale... tramite mia sorella sono riuscita ad anticipare un po' i tempi, e sono riuscita ad avere un incontro informale... e finalmente ho incontrato una persona che fa questa professione con serietà e passione... è un uomo, abbastanza giovane, ma davvero bravo... abbiamo parlato per più di un'ora... e più parlavo e più dall'altra parte ritrovavo una persona che riusciva a capire il mio disagio e ciò che ho dentro, senza essere giudicata nè avvertire quel continuo senso di disagio che provo... ora devo ritornarci venerdì e ci rivedremo ogni 10giorni circa... ho cacciato fuori tutto quello che penso, sento... e dopo mi sono sentita libera... abbiamo capito che il percorso sarà un po' lungo poichè il problema dell'università è solo la punta dell'iceberg, dato che dietro ci sono altri fattori (di cui io ne ero già consapevole ma da sola non riuscivo ad affrontare)... so che non sarà facile, ma ciò che voglio è star bene e spero che sia l'inizio di una strada alla fine della quale potrò ritrovare la mia serenità... e lo auguro davvero di cuore anche a tutti voi!!
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E alla fine di tutto mi sento anche dire da mia madre: "ma perchè? ql è il problema? sei una persona intelligente, non riesci a risolvere da sola questo problema? a sapere da sola cosa vuoi dalla vita?"... mi sento peggio di prima!! credevo avesse capito il mio disagio, ed invece non ha capito proprio nulla!! grazie Morning come sempre per le tue parole di conforto! Non mollo, o almeno lo spero... Stamattina non ho fatto che piangere... mi sento tanto demoralizzata e non capita...
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Benvenuta Ipazia86! Quando ho letto le tue parole sembrava di leggere le mie... non avresti potuto esprimere meglio, sotto molti aspetti, quello che penso e provo... mi dispiace non riuscire in questo momento ad esprimere parole di coraggio e conforto, dato che da lunedì, dopo quello che è successo, sono caduta in un'angoscia e tristezza profonda... ho deciso in questi giorni di rivolgermi all'ambito ospedaliero, sperando di ritrovare un ambiente più serio ed idoneo... così stamattina ho telefonato al primo policlinico della mia città e chiesto informazioni... mi hanno fatto alcune domande, presi i miei dati e mi hanno prenotato un primo incontro per il 5MAGGIO!!! .... dopo aver aspettato già 3settimane per quella specie di colloquio all'asl, ora devo aspettare un altro lungo mese... "i tempi di attesa purtroppo sono lunghi" mi hanno detto... vi giuro, mi viene da piangere... non ce la faccio più... sono mesi che combatto con me stessa, che cerco di darmi coraggio...ma ora sono stanca,mi sento stanca mentalmente... voglio solo star bene, riprendere in mano la mia vita.... è una così grande pretesa?
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Ecco quello che mi è successo stamattina...mi reco all'asl del mio quartiere intorno alle 10, orario prefissato (che mi avevano comunicato per telefono con il nome della dottoressa per un primo incontro) per l'appuntamento... domando ad un impiegato dell'accettazzione che mi dice che devo aspettare nella sala d'attesa... piena d'ansia inizio ad aspettare che mi chiamino... passa avanti a me un altro dottore che mi domanda se avevo già chiesto e con chi avevo l'appuntamento... passa la prima mezz'ora, un'ora, un'ora e mezza... mi decido di chiedere nuovamente... una signora va a domandare alla dottoressa (incurante del fatto che ci potesse essere qlk ad aspettarla come scritto sulla sua agenda) e dopo un'attesa snervante finalmente mi conducono da lei. La psichiatra si scusa dell'accaduto (dopo che mi ero sentita dire dall'impiegata che se non avessi chiesto sarei rimasta lì forse tutta la mattina), mi fa qualche domanda e mi fa parlare per circa 10-15 minuti, dopo di che mi liquida dicendo che aveva un altro appuntamento e che il mio tempo era scaduto, che la prossima volta avremmo parlato di più... esco dall'asl, salgo in macchina del mio ragazzo che mi aveva accompagnata e aspettata l'intera mattina , e scoppio in lacrime... ecco cosa è successo... io non ho parole, davvero... se una persona va da uno specialista è perchè ha un disagio e si aspetta di incontrare empatia e comprensione.. a volte mi domanda chi ce le ha messe queste persone a lavorare?! ho aspettato un mese per questo incontro ed ora mi sento peggio di prima... sto davvero male!