grazie laplache, ho visto e ascoltato con attenzione i tuoi video... sono davvero belli e significativi, ma credo che per raggiungere quella percezione della vita servi un lungo percorso interiore, non facile...keiji11 lo so che siamo noi gli artifici di tutto, sta a noi avere e cercare la forza di rialzarsi... e auguro anche a te di riuscirci di nuovo... io sto cercando di farlo...ma sembra proprio che da sola non ci riesca... ho pensato che rimandare gli esami a giugno e saltare questa sessione mi avrebbe permesso di alleviare l'ansia o la preoccupazione... ma a quanto pare è servito a poco... passo le miei giornate non so neanche a fare cosa, passano e basta... e questo mi fa sentire ancora più in colpa...
Messaggi di briciola85
-
-
no, forse mi sono spiegata male... non ho detto che sono regredita ora a causa di mia madre... mia madre c'entrava nel problema della bulimia che ho avuto anni fa... parlavo di regressione quando dicevo che mi sento in parte come allora... in questi anni mi sono riuscita a creare un piccolo mondo, nel quale vivevo abbastanza bene, con le solite difficoltà che una ragazza può affronatre, altre forse a volte un po' più grandi, nel quale riuscivo ad avere controllo e consapevolezza di me stessa... ora, a 25anni, mi sento regredire: sono ritornata quella ragazza di 16, estremamente insicura, a disagio in presenza degli altri, continuamente "perseguitata" dai sensi di colpa e da quel senso di inappropriatezza... lo so cos'è la bulimia... dio solo sa se io non so cosa significa... comunque sono stata in cura allora da uno psichiatra specializzato in disturbi alimentari, e con il supporto psicologico e con i farmici e scavando in me stessa e affrontando le cause del mio malessere, ne sono uscita con fatica... per quanto riguarda l'università, non mi dispero per un esame non fatto (ho scritto questa mia difficoltà anche nella sezione "mondo della scuola"), ho solo cercato di spiegare cosa mi sta succedendo per capire cosa posso fare...
-
grazie per le vostre parole... mi sono di sostegno... forse è verò... è proprio quello che non riesco a trovare: il modo, gli strumenti per uscirne... mi sento a volte una stupida a collegarmi e ricollegarmi ad internet con la speranza che qlk abbia risposto ai miei post... alla ricerca di qlk che riesca a capirmi davvero, che mi dica: "anche io mi sento come te"!! non riesco ad accettare che sia questo il "mio modo" di affrontare i periodi difficili... studio psicologia ed il mio sogno è (o per lo meno lo era) quello di poter diventare una psicologa capace e in grado di aiutare gli altri... ma a questo punto metto tutto in discussione... come può una persona instabile come me riuscirci? più scrivo su questo forum e più capisco e caccio fuori pensieri che neanche credevo di avere in mente.. forse è per questo che mi sento così bloccata? mi sono convinta di essere una persona tendenzialmente depressa e quindi incapace di fare nella vita ciò che più desidero? è per questo che mi sono bloccata con l'università e mi continuo a ripetere "non ne vale più la pena, non ne sarai comunque capace"? ma dall'altra parte appena apro i libri i pensieri mi lascio sopraffare dai pensieri, scoppio in lacrime, penso al momento dell'esame, mi sale l'ansia e mi blocco.... non so come spiegarvi: dopo aver superato il periodo della bulimia ho sempre cercato di "tenere me stessa sotto controllo" con la paura di ricaderci... sono sempre stata iper razionale, ragionavo appena mi veniva in mente un senso di colpa, avevo una frustazione e cercavo di gestire il tutto per evitare che potesse sopraffarmi e ricominciare... vi confesso che negli anni tante volte mi è venuta quella voglia irrefrenabile di andare in bagno, mettere due dita in gola e vomitare...ma sono sempre riuscita a gestirmi.... so che mi farebbe sentire meglio, cacciare fuori tutto, quella parte di me stessa che non sopporto... ma poi so che entrerei in un circolo vizioso, con la convinzione di sapere quando smettere, ma non sarebbe così... e non voglio!! per tanto tempo ho indossato una maschera, quella di figlia perfetta, solo con l'intento di compiacere mia madre e colmare quel senso di colpa che mi portava a pensare che sei lei aveva fatto delle scelte che però le avevano fatto soffrire era solo per me (poi con la terapia ho capito che non era così ed ho smantellato tutta quella costruzione mentale che mi ero creata)... quando quella maschera è caduta mi sono sentita libera!! ho vissuto degli anni davvero belli... ero me stessa, non mi importava del giudizio degli altri, ero padrona delle mie scelte, dei miei errori e della mia vita... ero io... e vorrei tanto ritrovare quella persona...invece mi sento di nuovo in trappola... in una continua regressione... sono ritornata a quelle insicurezze e frustazioni interiori che non riuscivo a combattere... si sono ripresentati gli stessi fantasmi di allora, forse travestiti diversamente...
-
leggendo un po' le varie storie ho pensato di scrivere.... forse per avere maggiore consapevolezza di quello che mi sta succedendo e di quello che credo sarò costretta a fare... penso di essere ricaduta nella depressione...è una storia che mi perseguita dalla adolescenza... la prima volta è successo quando avevo 16anni... la prima volta che sono andata da uno specialista a causa di problemi alimentari, bulimia.... così ho trascorso quelli che sarebbero dovuti essere "gli anni più belli" nella sofferenza più totale... notti insonni, giornate passate a fissare la credenza con il cibo e piangere, fissare il vuoto, allontanarmi dalla famiglia, dagli amici, dal vivere, farmi del male, mangiare l'impossibile per poi correre in bagno e liberare tutto... tutta me stessa e quel senso di colpa che avevo dentro di me.... antidepressivi per un po' e poi con il tempo ne sono uscita... la seconda volta nel 2006 a causa di una serie di lutti in famiglia avuti nell'arco di 6mesi... non riuscivo a reagire e così di nuovo a chiedere aiuto... ed ora forse dovrei tornarci.... sono mesi che sto male.. passo le mie giornate a pensare a quello che avrei dovuto fare e non ho fatto, a quello che mi circonda, alla mia vita che sto vivendo da spettatrice e non da protagonista... ogni minima cosa mi fa piangere, scoppio in lacrime e non so che fare... mi sono rinchiusa in casa e meno ho rapporti con il mondo più sto bene... mi sento a disagio, inappropriata... ci sono state sere che speravo che la mattina dopo non avrei aperto gli occhi... mi sento oppressa, mi manca l'aria... ho un peso in petto, un fardello che sembra debba portare.... ho 25anni e non riesco ad essere padrona di me stessa... dopo il problema della bulimia, proprio per la paura che determinati meccanismi mentali potessero riportarmi a stare male di nuovo, ho cercato di essere una persona il più possibile razionale... ho cercato di mantenere il controllo di me stessa, dei miei pensieri negati, di avere consapevolezza di ciò che mi stava succedendo.... analizzavo me e i miei sentimenti e cercavo di non farmi sopraffare da pensieri negativi o autodistruttivi... ma ora... non ci riesco.... ho perso il controllo di tutto... non sopporto più nessuno, quello e chi mi circonda... a volte vorrei che sparissero tutti, o che forse sparissi io...sto vivendo una vita che non voglio... in un'altro post parlavo dei miei problemi con l'università, che sono proprio cominciti quando ho iniziato a stare male o forse sono loro che mi portano a stare così? è questo che non ho capito....sono apatica, spesso nevrotica ed aggressiva, distante da tutto e tutti.... è come se niente mi rallegrasse... ho voglia di urlare, di gettare fuori quello che ho dentro... e più prendo consapevolezza che forse sono ricaduta nella depressione più mi odio... più mi rivedo in lei, mia madre, una donna fragile, insicura, incapace spesso di affrontare la vita... ho lottato per non essere come lei... ma più cresco e più le assomiglio...
-
lale non saprei... ma tu che sei alla fine tieni duro... io in realtà sono stufa anche di dover rivolgermi sempre a qlk per superare questi miei periodi... la prima volta quando avevo 16anni, per poi ritornarci a 21 ed ora (se mai mi deciderò ad andarci)... ho voglia di scappare, non resisto davvero più!!! HO VOGLIA DI STAR BENE!! mi sento di aver sempre vissuto una vita, con una famiglia, che non era la mia... mi manca l'aria, il respiro, mi sento oppressa!! ho voglia di urlare, di dire che non ce la faccio più...
-
come ti capisco... mia madre per fortuna negli ultimi anni si è arresa... da quando più o meno ero in seconda superiore... quando la mia maschera di "figlia perfetta" è caduta, quando ormai iniziava a pesarmi troppo, ed ha portato ad una serie di problemi di salute personali, che per fortuna ho superato... ora devo dire che ha capito che non può riversare su di me le sue frustazioni ed insoddisfazioni della vita... e negli anni ho ritrovato una persona invece che sa ascoltare, capirmi, starmi vicino senza giudicarmi... mio padre invece... i figli degli altri sono sempre stati migliori di me e delle mie sorelle... in tutto e per tutto... anche se poi in realtà non lo erano... ma... io ora non so che fare... sto pensando seriamente di andare a parlare con qualcuno... credo da sola di non farcela questa volta...
-
grazie a tutti per il sostegno... moretta, purtroppo sul come fare a risolvere questo blocco non ne ho idea... io ho preso questa decisione: ho deciso di saltare la sessione di marzo, di non dare esami... anche perchè non ci riesco... appena apro il libro scoppio in lacrime... io davvero non capisco cosa mi stia succedendo... ho affrontato nella mia vita davvero situazioni peggiori ma sono sempre riuscita ad alzarmi... ma ora non ci riesco... l'università è diventata un malessere.... sono sempre arrabbiata, frustrata e nevrotica... ed io non sono così... sono sempre stata una ragazza solare, estroversa, con tanta voglia di fare, ma soprattutto di stare bene... nei periodi no ho sempre cercato di domandarmi cosa non andasse, di guardare in me stessa ma soprattutto di avere consapevolezza dei meccanismi mentali che a volte si impongono nella nostra vita... ed ora?! mi sento stanca mentalmente... è come se ogni giorno fossi in continua lotta con me stessa... ladyofdark grazie anche a te per le tue parole... ammiro il tuo coraggio e la tua buona volontà... hai ragione, non bisogna mai mettersi a paragone con gli altri... ma se tuo padre dopo aver assistito alla laurea di tua cugnina ti guarda per una settimana con occhi di disprezzo e a stento ti parla.... è un po' difficile... devo anche lottare con i suoi continui silenzi e atteggiamenti che ti fanno sentire davvero "piccola e insignificante"...
-
grazie Owl20... la domanda che mi pongo è proprio questa: se è quello che voglio fare davvero... ma ora anche se mi accorgessi del contrario sarebbe davvero stupido almeno non finire la triennale con 8esami dalla fine (sempre se ci riesca ormai)... mi alzo la mattina e mi addormento la sera con un peso in petto, non so come spiegarlo... mi manca l'aria... mi viene improvvisamente da piangere... mi sento oppressa e rinchiusa... non so davvero che fare.... credevo fosse un periodo momentaneo, come tanti altri, ma ogni giorno dico: "questo è quello giusto, ora basta", ma finisco per passare le giornate a pensare a ciò che potevo fare.... non so che fare e aver perso il controllo di me stessa mi innervosisce e manda in panico...
-
sono una ragazza di 25 anni, iscritta alla facoltà di psicologia di caserta (ormai fuori corso)... questo per me è un periodo un po' difficile, che in realtà si protrae da quasi 6mesi... il problema? l'università... sono una delle tante ragazze iscritte all'università convinte e sicure della scelta fatta, con tanti sogni, convinzioni e certezze... che pian piano però si sono indebolite...ho frequentato per i primi tre anni circa anche con buoni risultati, vari esami con una media alta... per due anni però mi sono fermata, a causa di un periodo difficile familiare... ho ricominciato con difficoltà e sempre più lentamente... ho iniziato a chiudermi sempre di più in casa, allontanandomi dalla vita universitaria e più il tempo passava più non riuscivo a seguire i corsi e frequentare... più avvertivo in me un senso di inadeguatezza e insicurezza... fino ad ora sono sempre riuscità però a superare quei momenti di stallo che un po' tutti gli studenti hanno... sono riuscita a dare parecchi esami, 22 su 30... il punto però che si tratta ancora della triennale... ora mi sono totalmente bloccata... non riesco a fare più niente... sono in un blocco totale... apro i libri e scoppio in lacrime... leggo e non capisco... ripeto e non riesco a memorizzare... tutto è cominciato quando ho iniziato ad assistere pian piano alle sedute di laurea delle persone che hanno iniziato con me questo percorso... o vedevo i miei amici o parenti laurearsi... è più vedevo gli altri andare avanti più io mi bloccavo... più mi sentivo una stupida, incapace... sono sempre andata bene a scuola, sono sempre stata una delle migliori della classe... mi piaceva studiare... ho iniziato l'università davvero carica, ho combattuto contro tutti che non volevano che scegliessi psicologia... ma io ho proseguito per la mia strada... ho provato i test di ingresso a napoli e non sono riuscita ad entrate, ho tentato a caserta ed è andata bene... che fine ha fatto quella ragazza che si alzava anche alle 5 del mattino per andare a seguire i corsi, che studiava fino a sera tardi, che sì aveva i suoi momenti di sconforto ma si è sempre rialzata ed è sempre riuscita ad ottenere i risultati che voleva... non è rimasto nulla di lei?! credo di essere entrata in un circolo vizioso: più non studio, più mi blocco, più mi sento in colpa e più mi privo di uscire o di altre cose che potrebbero farmi stare bene... ho vergogna di parlare con qualcuno dell'università, molto probabilmente perchè rifletto su di loro la considerazione che ho di me e credo che il loro pensiero sia come il mio... eppure ho superato momenti peggiori nella mia vita, credetemi, ma non so perchè non riesco ad essere di nuovo "padrona" di me stessa... è come non ne valesse più la pena...