Messaggi di Lunargentea

    Ora sto alternando 1/4 e 1/2 al giorno da un paio di giorni però mi sento come se mi stesse per crollare il mondo addosso, ho un' agitazione dentro che non riesco a mandar via. C'è da dire che i 20 mg al giorno che prendevo non mi permettevano di condurre una vita "normale", ero sempre chiusa in casa comunque. Ora ogni tanto mi viene da piangere sento di non farcela di portare a termine la gravidanza e ho paura.

    Salve dottore, ho quasi 20 anni e ho scoperto poco più di una settimana fa di essere incinta. Ho deciso di tenere il bambino e il mio medico di base è stato categorico, non vuole che io prenda il Sereupin e mi ha detto di toglierlo nel giro di due o tre giorni. Mi sono spaventata sinceramente, attualmente dovrei essere in 8 settimane di gestazione (di preciso non so perchè devo ancora fare l'ecografia) e sono mesi che prendo 20 mg di Sereupin al giorno. Ho provato a toglierlo in tre giorni ma sono stata malissimo a causa degli effetti da astinenza così sto andando più gradualmente e ora, in qualche modo, sono quasi riuscita a togliere il farmaco del tutto. Il problema è l'ansia, mi sento peggiorata, faccio fatica a mangiare (oltre alla nausea gravidica ho pure l'ansia che mi blocca), faccio estrema fatica ad uscire di casa. Volevo chiederle lei cosa ne pensa dell'assunzione di Sereupin durante la gravidanza? E' davvero così deleterio per il nascituro? In alternativa potrei prendere qualcos'altro di più "blando" per lo meno per aiutarmi ad uscire di casa? Lei cosa consiglierebbe?
    Grazie mille.

    Pienamente d'accordo!! :thumbup:

    In realtà perderei 2 ore al giorno al massimo anche perchè la facoltà è fuori città e potrei andare avanti e indietro direttamente in macchina (visto che, tra l'altro, ho paura del treno), anzi, in macchina ci metterei tre quarti d'ora a viaggio.
    Infatti stradablu, i miei mi dicono infermieristica perchè è vicino e assomiglia a medicina.. -.-"

    Mia mamma mi ha fatto quel discorso perchè sotto sotto SA che non sono in grado di farmi i 45 km tutti i giorni (per l'ansia) per questo cerca in un certo senso di -proteggermi- dall'eventuale (e quasi certa) delusione di non farcela optandomi per qualcosa di più fattibile.
    Fattibile inteso non in termini di studio ma di distanza appunto. Se ci riuscissi ad andare a Verona sarebbero ben contenti di mantenermi a medicina, seppur con tanti sacrifici. I miei mi hanno sempre detto (sulla questione universitaria) di lasciar relativamente perdere la questione economica, ma di puntare su ciò che sento di voler fare. Infermieristica proprio no..

    Mi hanno chiesto di adattarmi -per il mio bene-.

    Logopedia, fisioterapia, infermieristica ed educatore professionale..sono quattro!! :)
    Lavoro istantaneo :hmm: direi infermieristica e fisioterapia, le altre due non so.
    Per il test ha un massimo di tre scelte, e conviene decidere in base -a ciò che ti piacerebbe studiare/ fare- al di la del lato economico.
    Certo che se diventassi fisioterapista, ad esempio, e ti apri un studio privato guadagneresti di più che lavorare presso un'azienda ospedaliera. E' tutto relativo insomma. :)

    Ciao a tutti :)
    Ho quasi 20 anni e al momento non faccio niente, nel senso non studio e non lavoro; sto cercando di prepararmi per il test di medicina di settembre anche se sono molto demoralizzata, non tanto per lo studio ma per l'ansia legata alla distanza da casa. Per farmi capire (anche se non è questo il motivo del thread ma una premessa è d'obbligo) l'università dove vorrei andare (a Verona) dista a 45 km da casa mia. Per me sono tanti, troppi.. e sono molto giù e credo proprio di non potercela fare.
    Oltre a medicina avrei altre idee tipo: fisioterapia, biotecnologie e dietistica (quest'ultime due si trovano a Padova, ancora più distante).
    Per cui--> medicina o fisioterapia.
    So già che non ce la farò e i miei mi dicono: "Perchè punti sempre così in alto?"
    Nel senso..loro mi consigliano (o meglio vorrebbe che facessi, della serie -piuttosto di niente-) infermieristica, che è sempre a Verona però il corso c'è anche in un paese a 16 km da casa mia (sempre dell'uni di Verona).
    Certo la distanza è ottima, il punto è che non mi piace!! :S :S
    E mia mamma: "Ma come fai a dire così se non provi??"
    Poi mi ha fatto un discorso dandomi della -cattiva- e paragonandomi ad un disoccupato che pur di lavorare si adatta anche a fare qualcosa che non gli piace, quindi, secondo la sua logica anch'io devo -adattarmi pur di studiare-.
    Eh già peccato poi che l'infermiera "dovrò" farlo per tutta la vita. :S
    I miei mi danno della -testarda- per questo motivo..ma io non capisco---> sono io che sbaglio e, come da titolo, sono io la -cattiva-?

    :wacko:

    Grazie :)

    Non resto per abitudine ma perché voglio bene a mio marito. Ho solo incontrato un uomo che mi ha fatto girare la testa perché più bello e più intelligente. Un uomo che purtroppo non se l'è sentita di stare con me, ma che io non riesco comunque a dimenticare. Poi mi sembra chiaro che è meglio tentare di recuperare il mio matrimonio piuttosto che stare da sola.

    Non ho parole. :|