Io vi leggo e vi abbraccio.
Non ho molte parole da dedicarvi perché sono sempre nel mio loop.
Ma vi penso
Io vi leggo e vi abbraccio.
Non ho molte parole da dedicarvi perché sono sempre nel mio loop.
Ma vi penso
Ciao a tutti, sono sicura state tutti bene.
Io sono sempre nel mio trip ossessivo, ho evitato di scrivere per non essere pesante, non è cambiato nulla, anzi mi sembra peggio, perfetto direi. Domani finalmente andrò dall'altro psichiatra e mi auguro che mi dia qualcosa che insieme all'antidepressivo mi aiuti veramente a uscirne, soprattutto spero che la mia testa lo accetti e faccia quello che deve fare.
Vi penso.
Un abbraccio.
Ciao papavero, ti leggo tutte le volte, anche se non rispondo, perché non saprei cosa dire in merito ai farmaci (in verità ne ho presi pochi) e quindi non sono avvezza. Però ora, mentre lavavo i piatti, mi è venuta in mente una frase detta dalla mia psicologa tempo fa. Premetto che non conosco il tuo vissuto, la mia psicologa sì. Mi disse: tu non conosci la tranquillità. Effettivamente non la conosco. In quel periodo, quando facevo analisi, venivo da un momento in cui anche un brufolo mi faceva andare in panico. Ogni sintomo era morte certa. Oggi ripensavo a questo e mi accorgevo che un semplice mal di gola, che ho adesso, mi scatena paura. Esempio: oddio! Adesso mi blocca il respiro, soffoco! Sono attimi, ma quegli attimi mi scatenano ansia. Poi ritorno "in me" e mi dico: ma davvero fai? È un semplice mal di gola, un raffreddore, e mi calmo e passano i sintomi dell’ansia. Pensavo al non conoscere la tranquillità, purtroppo è così. La mia vita è stata un inferno
quindi effettivamente conosco solo l’inferno. Perché se mi fermo a pensare non ci sono cose gravi in questo momento, ma solo semplici disturbi, curabili.
Ciao leila19, grazie anche a te di essermi vicino . Dalle parole che leggo sì, neanche tu devi aver passato dei bei momenti e credimi, anche se non ti conosco, me ne dispiaccio.
Io devo essere sincera, ho sempre probabilmente avuto un'ipocondria latente, più orientata verso il DOC senza compulsioni, dalla quale più o meno ne uscivo sempre abbastanza in fretta e senza strascichi. Calcola che il mio primo attacco di panico l'ho avuto a 14 anni, ora ne ho 47; devi dire che di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, tra cui anche la derealizzazione, altro sintomo tremendo.
Dico questo per dire che, come ripeto, caz∙∙rola, ne sono sempre uscita, ma una cosa come stavolta mi ha davvero disarmato.
Pensa che oggi ho mandato ancora una foto all’ORL perché ho visto un’altra cosa strana.
Purtroppo, e giuro non lo auguro al mio peggior nemico (forse a qualche ex sì ), la bocca, non essendo un organo interno, la puoi continuare a vedere quanto vuoi ed è questa, secondo me, la difficoltà nello spezzare l’ossessione.
Scusami, mi sono dilungata. Comunque io non credo che la vita sia un inferno e sotto sotto sono convinta che lo sai anche tu.
Io ho deciso che, se ne esco, inizierò ad essere veramente molto più grata al presente e a tutte le piccole cose che ora non percepisco.
Un abbraccio.
Mostra di PiùMa certamente. Confrontarsi nel gruppo aiuta molto. Ma la cosa è reciproca.
Vedi c'è sempre una certa "vicinanza" fra chi soffre - più o meno momentaneamente - dei disturbi. Perché di questo si tratta disturbi, legati a conflitti interiori, tipici delle societa' evolute.C'è quella che si chiama solidarietà della "tribolazione"
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Grazie della stima. Ricambiata. Leggo cose intelligenti: premura per te stessa, apertura con la psicologa, infine consideri un ulteriore parere medico. Credo per mia esperienza che stai facendo tutto correttamente.
Sull'ossessioni non posso esserti molto di aiuto. Le mie in genere si concludono con il parere medico. Mi faccio visitare. Poi basta. A prescindere se ci immediatamente remissione dei sintomi.
E' il periodo di incertezza che mi destabilizza. Ma in questo, devo rassegnarmi che e' normale.
A mio avviso, lo ripeto, posso sbagliarmi come no, credo sia un disturbio molto legato al fattore psicologico. Sono concorde con la tua specliasta. Forte componente di recondita insicurezza. In questo mi ci rivedo in alcune manifestazioni dei miei disturbi che si appalesano come ansia.
Nel giusto periodo, focalizzati i triggers, affiancata da una terapia medica, riprenderai progressivamente stabilita'. Dai, coraggio. Passo per passo. Tanto i disturbi - TUTTI - sono ciclici. A prescindere
Pulmino73 presente!
Grazie, come sempre, delle tue parole e della tua presenza.
Sicuramente hai centrato l'obiettivo della recondita insicurezza... Mi rendo conto che, anche se ho già 47 anni, il mio lavoro è ancora lungo, ma non ho fretta, o meglio, adesso ho solo fretta di sistemare l'ossessione della bocca. Spero davvero che mercoledì, quando andrò dall'altro psichiatra, mi dia una cura per uscirne. Credimi, questa cosa mi spaventa molto perché anche io, prima fatti i controlli, passavano oltre; ora invece mi sono proprio incagliata qui.
Ho un po' di paura perché mi dico: e se neanche i farmaci mi aiutassero?
So di essere pesante, ma non si sa mai come il cervello può reagire, e siccome io sono una testona, ho paura.
Tra l'altro, secondo me, a furia di guardarmi e toccare sono due giorni che ho male alle guance e via di altri mille pensieri.
Ieri è stata una giornata davvero brutta. Poi domani inizia agosto, il mese che odio di più: tutti partono ed io mi sento ancora più sola.
Un abbraccio forte.
Mostra di PiùNon vedo il problema di aggiungere un antipsicotico. Anzi è prassi piuttosto comune.
Da abbinare proprio all'antidepressivo SSRI.
Ad esempio, un anno fa, io ho preso il Deniban 50mg insieme al Cipralex 10mg per un po', dato che ha un effetto ansiolitico. Poi l'ho dismesso.
Sarà comunque lo specialista a valutare.
Se è efficace ti accorgerai quasi subito dei giovamenti. E comunque una rivalutazione medica va sempre fatta. Ci sta, insomma. Facci sapere!
Pulmino73 ciao.
Devo dire che leggere le tue parole mi rincuora. Quando mi ha detto dell'antipsicotico sono andata un po' in crisi, perché sono farmaci che ho sempre visto lontani da me, nel senso che forse, inconsciamente, li vivo come una sconfitta.
Sapere che una persona come te, di cui ho moltissima stima e che reputo davvero intelligente, ne ha fatto uso mi fa sentire meno sola.
Mi auguro, dal profondo del mio cuore e cervello, che mi aiutino davvero a uscirne.
Buongiorno a tutti, torno ora dalla psicologa e devo dire che, nonostante sia solo la terza volta, mi trovo molto bene.
Oggi mi ha detto una cosa molto importante, data la mia condizione, dove l'ossessione non molla la presa: di contattare un altro psichiatra che mi valuterà. Ma, essendo questa ossessione così persistente, che mi sta portando anche depressione, secondo lei sarebbe bene aggiungere per un certo periodo un antipsicotico che mi blocchi l'ossessione e, da lì, iniziare il nostro lavoro, perché così risulta inefficace. Non riesco a seguire le varie "strategie", sono troppo "spompa".
Volevo chiedere se anche a qualcuno di voi, oltre all'SSRI, è stato affiancato un antipsicotico.
Non pensavo di essere così messa male.
Sono un po' spaventata, ma se questo servirà per stare meglio lo accetto.
Secondo te conoscere meglio come funziona un tumore, cosa lo può causare...può aiutarti o peggiorerebbe la tua fissazione?
Tante volte conoscere la cosa che ci fa più paura ci aiuta a ridimensionarla...
Bella domanda, che mi sono già posta, si in parte è vero, ma non saprei risponderti.
Come mai questa domanda?
Mostra di PiùCiao papavero
Mi dispiace leggere che oggi stai peggio..
Sono alti e bassi.
Come hai superato i vecchi bassi, supererai questo. Sei forte. Ogni giorno che passa è una vittoria, anche se non la percepisci come tale.
Il tuo cervello è fisso lì. Non ti vuole far pensare ad altro perche per pensare ad altro forse devi soffrire ancora un po'..e non sei pronta.
Ti volevo chiedere, ma come mai pensi proprio a un tumore e non a un'altra malattia? Lo hai letto su google o lo pensi tu?
Laonci' grazie per le tue parole, in verità il primo basso è stato ieri che è tornato subito molto alti oggi .
Il tumore è un po' la mia fissa in generale, mi spaventa molto e quindi è lì che vado a parare.
Mostra di PiùMi fai arrossire. Forse dovrei dire "grazie" anche alla mia ansia. Ma non lo farò mai, nemmeno sotto tortura.
Mi sta sui cogliomberi. Ha provocato nella mia vita un gran trambusto. È piombata a 27 anni, senza che ne avessi sentore né conoscenza. Dopodiché, ti strega, ti ammalia e ti rapisce, al punto tale che non dimentichi più.
La mia ansia - per esempio - la pensavo, fino a non molto tempo fa, come un'intrusa. Colei che mi rovinava le giornate, mi faceva paura e la sfidavo a colpi di medicine e evitamenti. Uscendone mai vincente, al massimo con un pareggio.
Ma sono stato fortunato, perché l'intuito mi ha sempre detto di non fermarmi. Passerà. Poi ho trovato nel 2009 questo forum e conosciuto altre persone come me. Ho preso coraggio, ma sono anche ricaduto. Ci sta. Come mi sono rialzato. Sempre una volta in più.
Dopo tanti anni il rapporto si è fatto più stretto. Non è più andata via. Anche perché lei è comunque parte di me. A volte è rumorosa, a volte se ne sta silenziosa sotto sotto. È comunque una parte sconosciuta, che mi mette ancora un po' paura - un po' meno rispetto a prima - perché non la puoi domare con la razionalità. Mi concentro e la mando via. Faccio un bagnetto, mi prendo una vacanza, e sono quello di prima.
No no. Non funziona così. Però puoi dirle: "Okei, io sono questo. Rallento, mi faccio passare addosso, travolgere, ma continuo - se non ti dispiace - a fare lentamente quello che facevo. Non mi fermo, anche se per rispetto - come ho già detto - rallento."
Ed allora? Quando incontriamo l'ansia, incontriamo la nostra anima. C'è qualcosa di profondo che ci unisce. Capire questo già aiuta. I suoi disturbi sono il suo modo di esprimersi, sguaiato, fino a quando non la ascolti. E ti arrendi. Mettersi in contatto con la propria anima credo sia affascinante. Infatti, ecco l'impegno per i prossimi tempi.
Forse mi ripeto. Mi scuso. Ma questo è il mantra che ripeto con ostinazione a me stesso come a voi, frutto dell'esperienza oramai ultraventennale.
Sempre parole profonde su cui riflettere.
Sai che fino a questa mattina pensavo anche io di stare un filino meglio e invece questa mattina, ancora mi sarò già guardata 10 volte è uno strazio, ma cerco di rileggere le tue parole e trovare conforto.
Un abbraccio.
Mostra di PiùImpegnato! Mi riferisco a questo esatto momento, in cui ti rispondo. Il livello di ansia si è abbassato molto.
Il lavoro di psicoterapia somatica continua e mi affascina. Domani avrò il secondo incontro.
Cambiare, crescere, imparare ad essere "migliori" richiede molto impegno, energie e determinazione. Applicarsi. Ma è la mia sfida!
E su questa voglio confrontarmi per raggiungere una maggiore pienezza di me - come individuo. E' diventato il faro della mia vita, di assaporare la mia unicità e vivere momenti di autentica serenità. Almeno ci provo.
Nel frattempo mi tengo le mie cure mediche, coperte di Linus, che sono il Cipralex a 10mg e Mutabon Ansiolitico. Alle quali non voglio - scelta mia - tentare di rinunciare. Dosaggi che non mi condizionano nemmeno la sessualità. Quest'ultima invece molto legata all'autostima (secondo me): leggasi "mi piaccio o no".
Torno a te. Il fatto che tu dorma è un buon segnale. Sulla tristezza non spenderei molte parole. Si tratta di nuvole. Ed le nuvole, fra gli sprazzi di sole, sono bellissime. Soprattutto quando le guardiamo dall'aereo. Soffici, dolci, sinuose. Questione di punti di vista.
Da quel che leggo, a mio avviso, sei in pieno recupero. Già il fatto di dare un confine alle tue paure. Prova adesso a dedicare uno spazio preciso di 5 minuti, la mattina o quando vuoi. Guardati e riguardati. Dopo basta. Per oggi. Domani stesso discorso.
Per il resto credo che tu possa aprirti completamente alla tua specialista. Le paure, oggi, concentrate nell'osservarsi spasmodicamente la bocca, sono certamente espressione di voglia di vivere con maggiore intensità la tua vita. E' il segnale che il tuo Sé vuole maggiore attenzione ed indulgenza.
Che belle parole che mi hai e ci hai regalato.
Da queste ultime ti ammiro per la tua lucidità mentale e voglia di stare bene. Anche il mio unico scopo è assaporare con serenità e imparare a godere delle piccole gioie e dei momenti davvero semplici che la vita ci offre.
Per quanto riguarda le parole che mi hai dedicato, sono vere. Io ho una grande voglia di vivere e una grande voglia di stare bene!
Mi auguro vivamente di riuscire a guarire da questa ossessione che mi ha rubato la vita da quattro mesi, e se così non sarà, evidentemente la mia vita doveva andare così.
Sappi che ho scrinsciottato il tuo messaggio per darmi forza nei momenti bui.
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