.....infatti, l'impressione è che forse un pochino si è sovrastimata la mia "patologia". Dal dottore andrò spero mercoledì prossimo ma intanto la situazione è questa, non riesco ad interrompere. E il sonno è adesso il mio grande problema e da li nascono poi tutti i disturbi, ma non credo di essere depresso. Certo che per anni prima della rottura del rapporto e poi dell'inizio della terapia forse un pochino demotivato lo ero. Anche dal punto di vista sessuale. L'erezione notturna era diventata un ricordo....adesso è ripresa, anche se poi non necessariamente questo è associato ad un forte desiderio sessuale. Un desiderio che per la prima volta ho riassaporato con una ragazza qualche mese fa, che però, peccato, per molti altri motivi ho deciso non essere la donna che fa per me. Comunque sia, quella cappa in testa che mi ha comportato crisi di pianto, insonnia e d altro se non era proprio depressione, qualcosa di simile sicuramente. E poi non c'è niente di più bello di desiderare nuovamente di incontrare persone, scambiare quattro chiacchiere col vicino di posto in treno, alla libreria, e dove capita.......
Messaggi di trotterello
-
-
CIao a tutti, ho già scritto su questo forum l'estate scorsa. Dopo una lunga storia, 17 anni, terminata ho avuto problemi di insonnia e leggera depressione. Valutando gli accadimenti con maggior distacco credo di poter dire che i fenomeni nervosi che ho avuto sono stati in realtà un acursi di sintomi che già avevo più o meno costantemente da anni. Tutti fenomeni che avvenivano nella fase di addormentamento, improvvise sudorazione, improvvise e brevi vertigini, insonnia saltuaria, leggera ansia, contrazioni muscolari, tutte piccole cose che però ho sottovalutato. Ad ottobre l'insonnia è diventata insostenibile e ho cominciato ad avvertire pressione alla testa ed ovviamente una sorta di cupezza. Gli stessi pensieri che faccio tuttora, oggi, avevano una connotazione negativa, allora. Da 5 mesi faccio una curetta, integratore Guna Brain al mattino, Eutimil, 10 mg a pranzo, Stilnox 5 mg sera. Sono stato molto bene e solo a tratti ho percepito leggerissimi fenomeni. Ho provato quindi ad interrompere gradualmente la cura ma non ci sono riuscito. Ricompare immediatamente l'insonnia e da li pian piano tutto il resto. Premesso che ho capito che solo una piena realizzazione nel lavoro e soprattutto la ripresa di una vita affettiva valida potranno rimettere a posto completamente le cose ( per la prima ci siamo quasi, circa la seconda la vedo dura) come mi consigliate di fare? Come fare per ridurre gradualmente queste benedette pilloline?
Ciao a tutti -
torno purtroppo solo per dire che esco sconfitto da questa battaglia, ne esco con le ossa rotte. Insonnia e depressione. Ho sperato in questi mesi che lei riuscisse ad aprirsi completamente e lasciarmi guardare dentro il suo vissuto. Non ci sono riuscito, forse per fortuna. Abbiamo fatto anche un incontro di coppia da uno pscicologo dell'asl che non è servito a niente. Lei dopo cinque mesi dice sempre di voler iniziare le sedute di psicanalisi ma ancora non lo ha fatto, e a giorni partirà per un viaggio in terra santa. Continua a dirmi che devo andare anche IO da uno psicologo e probabilmente sarò costretto a farlo, proprio per l'insonnia, di cui avevo sofferto blandamente nel corso degli ultimi 10 anni, ma adesso è diventata invalidante.
Devo pensare a me adesso!! Ancora un saluto a tutti -
ciao devastata, sei una BELLA persona. In bocca al lupo
-
Col titolare ci parlai poco dopo il litigio; finì che quasi mi metteva le mani addosso. Parlammo pochi minuti e aspettava solo il momento per potersi inalberare e cominciare a provocare. Era mia intenzione capire intanto come gli fosse venuto in mente di chiedere alla MIA ragazza di coprirlo qualora qualcuno avesse chiesto di lui in un albergo dove era registrato ma in effetti non c'era (è evidente che era una palla e doveva a tutti i costi sostenere la parte della persona inquisita, e che non poteva stare a perdere tempo con i problemi di una coppia in crisi)
Avrei voluto chiedere qualcosa di più ma non mi fu possibile....
Piuttosto dovrei convincere il fratello a confrontarsi con la sorella, anzi con le sorelle. Sono certo che lui sappia molte più cose di quanto voglia farmi credere. Come fare? quale corda toccare?
Stamattina guarda caso mi ha chiamato, credo su insistenza della mia ragazza, dicendomi che per il debito nei miei riguardi mi terrà aggiornato costantemente dell'evolversi della situazione. Questo significa che c'è!
Quando gli parlai qualche tempo fa ammise di aver attraversato un periodo della sua vita in cui raccontava allasua ragazza, attuale moglie, frottole, tante frottole. Avrà dovuto anche lui rimuovere traumi adolescenziali? E questo può portare a vivere nella menzogna? -
-
temo sia stata lei a scrivere il tread, stessa mano, stessi vocaboli, stessa storia (romanzata)
che dire, è esattamente ciò che pensavo!!!! -
e se vi dicessi che a scrivere questo tread è stata la ragazza di "la mia ragazza violentata....ma purtroppo non ci credo"?
Cosa mi dite?
il giorno prima avevo girato i link del forum ad una amica comune che ci ascolta entrambi in questo momento di crisi. -
X elair
la relazione ci è stata, tranne i primissimi giorni non lo ha mai negato, ma si sarebbe interrotta almeno un anno prima di quest'episodio. Lo ha ammesso anche con una coppia di amici, con mia madre, con i suoi, insomma lo sanno tutti incredibilmente. La sua posizione è che però se si tradisce la colpa è del rapporto e quindi di entrambi (ma questo è secondario se decidessi di perdonarla su questo punto)
1) In questo momento lei mi appare come un mostro capace di qualsiasi menzogna, di utilizzare tutte le armi psicologiche (proiezione, ribaltamento della realtà,) capace di insinuarsi con cinismo in ogni piccolo spazio che le concedo. Se lo stupro fosse vero se non altro potrei dire di essere di fronte ad una persona che forse non mi ha amato come diceva ma che è NORMALE. Inoltre gli andrebbe riconosciuto una certa dose di coraggio per averne parlato. Poi magari ci lasciamo lo stesso, ma ci sta.
2) Il periodo del tradimento e ancor di più quello in cui sarebbe avvenuto lo stupro fu un periodo in cui si allontanò chiaramente (anche se conservo ancora un bigliettino del nostro anniversario in cui diceva di "amarmi ed onorarmi .....".
Completamente immersa nel lavoro, sembrava essere diventata una manager di un'azienda con 3000 dipendenti; in effetti stava solo collaborando all'organizzazione di piccoli eventi; si trattava di "rievocazione storiche in vestiti d'epoca" in alcuni paesini. Voleva a tutti i costi dimostrare a se stessa e agli altri quanto valesse. Lungi da me sminuire il suo lavoro ma ovviamente io denunciai il mio disagio a vederla così impegnata e lontana dal rapporto; certo non l'ho "presa per le orecchie". Certo è che da allora in quei luoghi non è voluta più tornarci! (all'epoca diceva di essersi esposta con i commercianti del luogo che poi non sono stati pagati dal titolare)
Insomma, pensare che sia successo una cosa così tremenda in quel periodo ci sta pure, ma quello che non torna è il DOPO.
Ha continuato a lavorare per un essere di una tale perfidia ancora per un anno, poi guarda caso fallimento e la società viene rilevata dall'attuale datore di lavoro! Stessi meccanismi, particolare affiatamento, ruolo guida del nuovo titolare, qualcosa che succede 2 anni fa che le fa prendere atto che lo stupro di 3 anni prima era avvenuto sul serio, contatti in forma ANONIMA di un centro antiviolenza proprio tramite il nuovo titolare, un paio di anni in cui cerca di preparare il terreno per dirmi questa cosa, il weekend sospetto, e tutto il resto.
HO BISOGNO CHE MI SPIEGHI NEI DETTAGLI
1 Il rapporto con quella persona. Come è possibile che questo tipo non abbia avuto il minimo timore di essere denunciato?
2 Un racconto dettagliato di ciò che è successo due anni fa e degli incontri avuti con l'avvocato e la psicologa del centro antiviolenza. Lei è capacissima di raccontare precisamente, a differenza mia, gli accadimenti ma guarda caso sull'incontro con la psicologa pare non abbiano praticamente parlato. Arrivò a sostenere che in fondo gli psicologi guardano il tuo atteggiamento, come siedi, i tuoi gesti.....c∙∙∙∙∙e.
Nei due incontri che ha fatto adesso con la nuova psicologa del consultorio dove sta andando ha dovuto solo parlare, parlare, parlare.
3 il rapporto col nuovo datore di lavoro. Da due anni guarda caso non ne parlava più, sembrava quasi non esistere. Poi esce il weekend, esce che stavano valutando la ricaduta penale di quest'pisodio, un anno fa (l'unica volta che l'ho rivisto dopo vacanze e cene comuni) noto che si allontanano a parlare da soli; adesso mi dice che parlavano proprio di certi tizi che avevano visto quella sera e che probabilmente avevano preso parte allo stupro. TUTTE PALLE? molto probabile!
3 arrivare a denunciare il fatto, ma questo capisco bene che è una cosa molto più delicata -
Ti ascolterò LIA!!
Ho rivisto il film degli ultimi 6-7 anni, e in effetti lei si è allontanata sempre più, sia sessualmente che affettivamente. Io sono intervenuto troppo tardi.
RIcordando certe cose ho capito che di amore ne era rimasto ben poco, sono anni che lei rema al contrario. Erano rimasti in piedi solo quei meccanismi di gelosia che stupidamente io continuavo a vedere come dimostrazioni d'amore, ma non lo erano. Adesso ha trovato il coraggio, o vigliaccheria non saprei, di dirmi queste cose probabilmente per farsi lasciare. Avrebbe preparato diversamente il terreno se voleva che superassi un tradimento, uno stupro e quant'altro. E' esattamente quello che diceva MARIO qualche post fa. Se non le ho creduto è perchè non mi ha fatto sentire innamorato, è proprio così. NON MI HA FATTO SENTIRE INNAMORATO!
Erano mesi che l'inquietava l'idea che in casa non sarei stato collaborativo, non apprezzava il mio rapporto con i soldi, diceva che ero tirchio, e adesso che mi vede ormai lontano anni luce finge di averle provate tutte per ricucire il rapporto.
SPERO DI DORMIRE STANOTTE, e domanio sarà un giorno nuovo!!!
CIAO A TUTTI! E GRAZIE