Messaggi di pippo672

    Ti dico come ho vissuto la fase del perdono. Durante una seduta, la psicoterapeuta mi ha messo davanti agli occhi, in modo anche abbastanza crudo, tutto il male che mi ero autoinflitto, lo svalutarmi, il sentirmi incapace. E mi detto una cosa del genere (non ricordo le parole esatte): "tu per gran parte della tua vita ti sei bullizzato da solo". Quando sono tornato a casa, non riuscivo a togliermi dalla mente l'immagine del me stesso, svilito e sofferente...per farla breve ho pianto, ho pianto tanto, e ho promesso che da quel momento mi sarei preso cura di me stesso e non mi sarei più fatto del male. E' stato traumatico e doloroso, ma ha funzionato.

    Si. E' una immagine molto bella quello che ci hai dato.

    Purtroppo la mia scarsa autostima è evidente. Da sempre.

    Alcuni "amici" alle medie mi bullizzavano soft ed io non solo non li menavo ma ogni tanto li frequentavo pure.

    A lungo la mia ex mi ha fatto sentire incapace sul lavoro e non solo ed io tolleravo quasi in silenzio... e questo prima di avere i 2 figli eh... quindi non c'era la scusa dei figli piccoli da crescere

    Una persona con un livello di autostima normale non accetta di subire quello che ho subito io. Si ribella concretamente. Tronca.

    Col mio terapeuta ci abbiamo lavorato a lungo e continuiamo a farlo (sono in terapia dal 2011...) con alterne fortune.

    Sarà oggetto delle mie riflessioni. Grazie.

    Ciao Pulmino. Grazie per il post.

    Sono perfettamente cosciente che le "certezze effimere" da sole non garantiscono la serenità. Ma converrai con me che l'incertezza economica sicuramente la toglie.

    Autostima, consapevolezza ed amor proprio ritengo che ne sono carente da sempre. Ho sempre sentito il bisogno di appoggiarmi.

    Famiglia (soprattutto mamma) prima, moglie dopo (da quando ho 16 anni), figli dopo ancora ed infine compagna.

    In assenza di problemi acclarati posso sembrare calmo, tranquillo, sicuro di me (la mia ex dice anche arrogante...) ma quando sento vacillare il terreno sotto i piedi inizio in maniera infantile a cercare rassicurazioni intorno a me.... e se all'inizio vengo sostenuto, piano piano chi è sotto il mio raggio d'azione (compagna) inevitabilmente si stanca...

    Grazie ancora.

    Il passato ormai è andato, non possiamo cambiarlo. Volersi bene significa anche sapersi perdonare gli errori commessi. Puoi ripartire da qui, da adesso. Hai scritto che nel tuo ambiente di lavoro sei apprezzato, anche questo ha un suo valore non da poco. Ti auguro di cuore di riuscire almeno a spuntare condizioni migliori.

    E' questo che non riesco a fare. Perdonarmi.

    Ripartire da qui sarà inevitabile. Vorrei soltanto avere più fiducia nei miei mezzi ed avere meno paura.

    Grazie LeggeraMente.

    Non puoi fare il confronto tra quello che ti hanno lasciato i tuoi genitori e quello che lascerai tu ai tuoi figli. Le condizioni sono completamente diverse.

    Fino agli anni '70 - '80 un qualunque conto corrente bancario ti dava interessi anche del 10%, cosa che ad oggi è inimagginabile.

    Lo stesso dicasi per i buoni o i libretti postali.

    E oggi ci sono molte più spese che in quegli anni non esistevano. Pensa alle spese telefoniche / internet / abbonamenti vari senza i quali vivere oggi sarebbe impensabile.

    Senza parlare del costo della vita in generale.

    Perfettamente d'accordo Bruno. Grazie per il post.

    Il fatto è che fino al 2008 l'azienda andava bene.... tanto che mi sono deciso a rovinarmi con le mie mani facendo due mutui grossi. All'inizio ce la facevo... poi crisi economica... crollo valori immobiliari... mi sono ritrovato con un valore reale inferiore ai mutui.

    All'epoca non è come oggi... finanziavano anche oltre il 100% del valore di perizia. Avevo mani e piedi legati.

    Da quel momento, non ho più saputo gestire... errori su errori... genitori che si svenavano... debiti per coprire debiti.... fino a che non è esploso tutto ed ho tamponato fino ai giorni nostri... ma adesso è veramente difficile che possa proseguire....

    E' di questo che non riesco a perdonarmi. Di non essere stato lucido in quei frangenti.

    Di aver voluto assecondare la mia ex moglie senza farle sapere per filo e per segno cosa stavamo passando.

    Questa è stata la causa della separazione (e come darle torto!)

    Questo è il motivo per cui non riesco a perdonarmi nei confronti dei miei figli.

    Grazie Bruno

    Grazie LeggeraMente.

    Per la casa madre, sicuramente proverò a contrattare le condizioni migliori.... ma non ho fiducia. Sono io che ho bisogno... non loro. E loro sanno gestire bene i loro affari.

    Circa la mia disponibilità, vista come mi hai detto te, forse sono stato così... ma a quale costo...

    Ho l'ansia a mille.... vedo crollare tutto intorno a me... ed inizio a pensare che se avessi lasciato andare tutto 15 anni fa oggi magari starei meglio...

    E' che i figli erano piccoli.... almeno questa era la scusa che dicevo a me stesso per aver provato a reggere allora...

    Io ho 58 anni e sul fatto di "volermi bene" credo che debba lavorare molto ancora.

    Ho conosciuto mia moglie che eravamo giovanissimi ed ho spostato su di lei tutte le mie aspettative ed attenzioni.

    La assecondavo praticamente in tutto o quasi. Duravo fatica a dire di no.

    Da sempre mi sono sobbarcato del peso dei problemi. Ci sono io. Faccio io. Ci penso io. Forse non letteralmente "uomo zerbino"... ma quasi.

    Il fatto è che non sono così solo sul lato affettivo.... ma anche su quello lavorativo... mi accentro quasi tutto col risultato che pesa tutto sulle mie spalle. Dal 1992. Non riesco a staccare mai. 7gg su 7. Quando vado in ferie ho il telefono con me... se necessario lavoro.... ovunque io sia.

    Insomma, mi sono legato mani e piedi da solo. Prima 2 mutui grossi. Poi un lavoro con me al centro ma che la crisi ha fatto calare dal 2009. Prime grosse difficoltà. Aiuto da genitori miei e di lei. Siamo andati avanti ma ci siamo separati. Adesso nuova crisi ma i genitori non ci sono più ad aiutarci. Per cui fine dei giochi.

    Sul lavoro credo di essere apprezzato. La casa madre mi ha proposto di assumermi e di rilevare i clienti... mi ha proposto però una cifra ridicola.... che non risolverebbe praticamente nulla e quindi sono indeciso sul da farsi.

    Da figlia ti dico di toglierti questa paura dalla testa. I tuoi figli ti amano incondizionatamente. I soldi non sono niente di fronte all'amore e tutti i sacrifici che un genitore fa per i figli.

    Non li deluderai mai finché dimostrerai di amarli.

    Grazie Laoncì.

    Ad oggi io mi sento amato dai miei figli.... vediamo andando avanti.

    E' a me che pesa che io "L'Imprenditore" non riuscirò a lasciare nulla ai miei figli mentre i miei genitori molto più semplici di me mi avessero lasciato tanto.

    Mia madre più di una volta mi aveva mandato avvertimenti.... che stavo osando molto.

    Ma io ero oscurato dalla mia presunzione per rendermi conto di quanto avesse ragione.

    Lei ci aveva visto giusto. Sul lavoro... su mia moglie... su tutto.

    Grazie, LeggeraMente.

    Il tuo nome rappresenta perfettamente la mia ambizione.

    Quando dici che dovrei volermi più bene, hai perfettamente ragione.

    Da sempre io ho anteposto la tranquillità degli altri alla mia (e questo, alla fine, fa di me una teiera in ebollizione).

    Ho un terapeuta che mi segue, ma non molto assiduamente, e non per colpa sua... i soldi sono quelli che sono, e lui più di una volta mi ha seguito pro bono. Mi segue da oltre 15 anni ed è una grande persona. Mi ha aiutato e mi aiuta molto.

    Sono p.iva dal '92 pure io, per cui ritengo che anche tu abbia compiuto 20 anni diversi lustri fa...

    A differenza tua, io ho fatto sempre lo stesso lavoro. E non lo dico come vanto... anzi.

    Reinventarmi ora, a 20 anni compiuti diversi lustri fa, non è semplice.

    Ma, come mi consigli tu, riuscire a perdonarmi e vedere in me un amico sarebbe già una grandissima cosa.

    Grazie.

    Grazie per la risposta, Sconsolato.

    Il futuro è incerto per tutti, lo so. Ma io non riesco a vederlo incerto: lo vedo delineato e nero.

    Per fortuna la separazione coi miei figli non c'è mai stata. Separandomi sono andato ad abitare vicino e li ho sempre visti quasi tutti i giorni, tutti e due... sennò sarebbe stato proprio insopportabile il tutto. Sono molto legato a loro e sento che anche loro lo sono con me.

    Della mia situazione non è che mi stanchi io a parlarne con la mia compagna... è lei che mi sembra si stia stancando di ascoltare i miei lamenti. Magari lo fa solo per darmi una scossa... magari sono ripetitivo... ma da lei sentirei il bisogno di essere compreso e accolto a prescindere da tutto. Invece, lei mi invita sempre a darmi una mossa sul lavoro per cercare la svolta (e come darle torto).

    È che ora sono stanco... risolvo una cosa e ne sorgono due. A volte ho come la sensazione di voler fermare il mare con le mani nude.

    E il modo che sta iniziando ad avere lei per spronarmi finisce per farmi sentire ancora più inadeguato.

    O perlomeno è quello che percepisco io...