Partendo dal presupposto che la nostra società è fondata sulla parola AIUTO, io ho vergogna a chiedere aiuto per questioni legate al gioco, quindi non devo più giocare. Stasera non ho niente e non posso uscire col mio amico per tale motivo, ma non glielo dico, tengo tutto per me, trovo una scusa.
Messaggi di GaPatologico
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Quando entri in una sala slot VLT, hai già perso, perché le macchinette sono sviluppate per contarti i soldi in tasca, darti qualche vincita per poi farti perdere tutto inesorabilmente. Tutto quello che hai in tasca, fino all'ultimo euro. Perché non smetti di giocare finché non hai finito tutti i soldi. Allora, se mi stampo questi pensieri nel cervello, siccome la mia unica dipendenza sono diventate le slot VLT, dovrei farcela a non andarci più. Tenete conto che sto rischiando di rimanere senza medicine vitali per me, perché non ho soldi.
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Prima della dipendenza, che obiettivi avevi?
Nessuno, ma almeno non giocavo. Allora, per farla breve, io soffro di una grave forma di depressione psicotica, in trattamento farmacologico con vari psicofarmaci. Vado a lavorare e lo stress che accumulo durante il giorno, perché obiettivamente non dovrei lavorare, lo sfogo sulla slot. Non c'è modo di essere felice per me: ricado sempre nel baratro più assoluto.
Due mesi fa una VLT mi pagò 3k. Li incassai, li diedi a mia sorella e in un mese li ho giocati tutti, perché glieli chiedevo e me li dava. Secondo me, la prima cosa è allontanarsi da qualsiasi forma stressante, qual è per me il lavoro. E secondo, non giocare. Ma se sei sempre stressato...
Di sto passo non smetterò mai.
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Io soffro di un disturbo mentale depressivo grave, in trattamento con psicofarmaci. Faccio molta fatica ad organizzarmi la giornata, il mio cervello processa una cosa alla volta e va spesso in tilt per lo stress. E quando va in tilt, posso restare attaccato a una slot che non paga fino a perdere l'ultimo euro in tasca.
Il problema è non giocare più a NIENTE. Sarebbe bello dire a casa: "Stasera andiamo a mangiare una pizza fuori, tutti", e pagare di tasca mia. Invece continuo a giocare e a perdere. Quei soldi, che potrei investire in altro modo, vanno nelle macchinette. Ma per smettere bisogna smettere, e io non riesco a trovare quella fermezza per dire: "Io non gioco più".
Penso ai miei tanti anni di lavoro e penso che stamattina non ho neanche dieci centesimi nel portafoglio. Non ho niente. Ho lavorato con tanto impegno, perché non sono neanche molto capace... per fare cosa? Giocare tutto? Allora sono sprofondato, e il mio cervello mi dice che devo sprofondare ancora, per sentirmi ancora più fallito. Perché non ho obiettivi e non riesco a pormeli. Ormai tutti sanno, in famiglia e non, che mi gioco tutti i soldi. È vergognoso.
Ho cercato aiuto nel mio psichiatra privato, ma ho scoperto che anche lui gioca e... donne, soprattutto. E un medico che ha questi vizi è malato. Ma lui, in dieci minuti, guadagna 80 euro; io ne guadagno 50 in una giornata intera... vabbè, scusate questi discorsi scontati, ma è per farvi capire il mio problema in modo più specifico.
Devo combattere il craving. Non risolvo con la buona volontà, mi ci vuole un aiuto esterno che non riesco a trovare. Ormai gioco così da vent'anni. Vent'anni di gioco, perdite assurde... penso di aver sforato i 100k. Ho una macchina vecchia. Non ho niente. Quando penso di aver perso così tanti soldi, vi lascio immaginare come mi sento.
Forse il trucco è non uscire più di casa. Quante volte mi prefiggevo l’obiettivo di andare a comprare vestiti, scarpe... ma a casa non portavo niente, fermandomi a giocare in sale slot sconosciute solo per il gusto di perdere tutto. E ovviamente, a casa non ci portavo niente. Non è giusto.
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Guarda, a volte penso di non essere ludopatico, questo dopo essere tornato a casa sconfitto dalle slot.
Ritorno alla vita normale, la tristezza si affievolisce, ma il giorno dopo ritorna il craving, in un vortice che, secondo me, mi porterà alla completa rovina.
Facile dire che te ne esci: basta un craving improvviso e soldi disponibili, e ti giochi anche le mutande.
E poi?
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Posso chiederti come hai cominciato? Come sei diventato ludopatico?
Dal tennis 🎾... a tutti i giochi possibili fino al ping pong. I soldi li brucio. Mi faccio schifo, oggi altro craving e altri 120 buttati in una slot.
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Beh, a dire il vero sono consapevole di essere un perfetto ludopatico, ma non riesco a uscirne. Gioco alle slot e alle VLT. No online. Mi sono autoescluso da tutti i siti AAMS. I soldi li giocavo al blackjack live con puntate altissime, oppure su partite di pallavolo sconosciute.
Ora la mia nuova dipendenza sono le slot e le VLT. Sono in cura con diversi tipi di psicofarmaci, ma non faccio psicoterapia né per la ludopatia né per la depressione. Non riesco a organizzarmi nella giornata e sfogo i malesseri nelle sale slot. Questo circolo vizioso... Vabbè che sono single e non voglio assolutamente iniziare relazioni, se poi rimango senza soldi come fanno molti. Però loro, a differenza mia, hanno una professione valida. Io vado a fare l’aiutante elettricista con un parente, perché la mia malattia mentale non mi fa imparare bene nessun tipo di lavoro.
Inutile piangersi addosso, lo so, ma ora che ho perso un punto di riferimento, mio padre, che capiva e, quando non avevo neanche un euro, me ne dava dieci per farmi campare, non per farmi giocare... Ora non ho più nessuno. E a mali estremi io che faccio, un gesto estremo?
Assumo anche pillole che sono a pagamento, e se finiscono i soldi, io senza queste medicine non posso stare (benzodiazepine). La situazione può diventare drammatica. In passato non nego di aver cercato prestiti ad amici e parenti, anche molto ricchi, e nessuno mi ha mai fatto credito. Forse meglio così, però il problema ludopatia non l’ho neanche risolto. Al Sert pubblico ci andai una volta, ma è una presa per i fondelli.
Devo assolutamente fare qualcosa, se non voglio rimanerci stecchito.
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Stai andando in terapia?
No, ma funziona? Più che altro bisogna aumentare l'autostima e la qualità di vita. Ma con una depressione maggiore grave è tutto più difficile, che poi tutti i giocatori ce l'hanno...
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Sono ancora io. Riflettendo sul fatto che, se non avessi mai giocato, avrei circa 100k disponibili, mentre stamattina ho giocoforza dovuto scendere a lavoro senza un euro in tasca. Sto senza soldi.
Io soffro di disturbo depressivo, in cura con psicofarmaci. Facile dire "non gioco più", il problema, come già sapete, è quando ti viene il craving e io non riesco a trattenermi.
Io gioco alle VLT. Qualche volta pagano. Ho deciso di farmi aiutare, ma non riesco a iniziare un percorso serio di rinascita.
Poi volevo sottolineare il fatto che non riesco a organizzarmi, a pianificare le attività quotidiane con un po' d'astuzia, ma mi comporto sempre da fesso. Dovrei cambiare atteggiamento, ma dopo anni è difficile.
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Buonasera, mi sono appena iscritto. Sono un giocatore d'azzardo patologico, di quelli incalliti.
Non ho altro da aggiungere ai vostri discorsi. Solo che il craving, secondo me, non si sconfigge mai del tutto, per cui i soldi vanno dati a terze persone di fiducia, altissima fiducia.
Ultima cosa: la gente se ne accorge che sei malato di gioco. Da me tutti lo sanno e provo un senso di VERGOGNA assurdo, forse peggio di chi va a rubare.