Pensieri fortemente intrusivi e indesiderati che si generano dal nulla e che provocano senso di colpa e vergogna. La paura che accadano innesca un isolamento che, infine, ha prodotto uno stato depressivo. È una prigionia perché la mente fa quello che vuole e, dopo anni di terapia psicodinamica e di TCC (cognitivo-comportamentale), non sto meglio. Anzi, i dosaggi dei farmaci sono aumentati, per permettermi di sopravvivere e di mantenere il mio lavoro e una certa indipendenza.