Messaggi di Herblindi

    Io come te ricordo il momento esatto che la mia vita cambio per sempre... fine delle superiori, rientro dalla ricreazione con la mia fidanzatina di allora, primo grande amore... cammino e sento salire dalle viscere un ondata di angoscia. Non trattengo le lacrime e crollo di disperazione. Così, senza apparente pensiero scatenante o altro.

    Ci ho convissuto per circa 7 anni. Grave sbaglio. Grave. Tutto si è solo cronicizzato portandomi a sviluppare periodi di ossessioni e altre "simpatiche" paure alternato a periodi di disperazione nonchè brutte somatizzazioni.

    Ho iniziato a curarmi e ho ripreso ossigeno, riuscendo a combinare qualcosa di buono nella vita, ma ormai mr Hyde cammina al mio fianco.

    Quindi? CURARSI.

    Conoscere se stessi e soprattutto Mr Hyde perchè è parte di noi, ascoltarlo in alcuni frangenti, ma spesso zittirlo e metterlo al suo posto e vivere. Un abbraccio.

    Forse lo hai scritto, ma la prima cosa è capire se si è "malinconici" o depressi. Due mondi ben diversi.

    Nel primo caso con una robusta filosofia di vita e culto del bello puoi vivere serena e trovare nella tua profondità molte belle cose e vivere intensamente anche senza fare fuochi d'artificio sociali.

    Nel caso della depressione invece si passa alla patologia, alle cure spesso ai farmaci.

    Se sei in questo caso... curati per prima cosa. Con medici ovviamente.

    Ciao, poche parole per ricordarci che ogni volta che ci diamo delle risposte, anche quelle che ci sembrano illuminanti, il disturbo interviene.

    Le risposte vanno prese con cautela.

    Solo dopo molti anni e con la dovuta maturità si riesce ad essere più obiettivi, ma si sbaglia lo stesso.

    Per questo è essenziale non abbandonare mai i contatti con lo specialista. Anche se non costanti. Ma ciclicamente si deve fare il punto.

    Sia in terapia che per i farmaci. Spesso la cura giusta non è per nulla scontata e bisogna passare anni a provare molecole che fanno il lavoro più preciso per noi.

    La mente è qualcosa di immenso ma è organica, ci sono squilibri che vanno aiutati. In molti casi almeno.

    Oggi l'alimentazione è cambiata, meno potere nutritivo secondo me e anche il cervello ne risente...poi il sovraccarico di stress è qualcosa di orrendo, non vedo alcun settore di lavoro esente.

    Senza aiuti restare in equilibrio in società è durissima.

    Ad ogni modo alla fine di tutto fatevi una promessa: conoscete voi stessi.

    Cari saluti

    Emil

    Ciao a tutti, una vita che non scrivo... Ad ogni modo, tutto sta al livello della relazione. Due persone che si amano davvero lottano per il proprio benessere; il sesso deve essere un legante, ma le fondamenta si basano su ben altro. I farmaci impattano molto sulla sfera sessuale, ma il disturbo? Credete che non curarsi ci faccia fare l’amore di più e meglio? Assolutamente no, ovviamente.


    L'importante è far vedere con le azioni al proprio partner che cerchiamo di migliorare la situazione per noi in primis, non solo per la sua soddisfazione.


    La cosa più difficile per chi soffre di problemi mentali è amarsi e provare piacere nelle cose materiali che tutti amano... (cosa che alle persone "normali" appare un'assurdità).


    L'altra sera, parlando con mia moglie delle motivazioni per migliorare il proprio lavoro e in generale la propria vita, con atteggiamenti intraprendenti e cose simili... l'ho guardata e mi è venuto naturale dirle: "Amore... ma io credo proprio di essere un'Addams... mi viene quasi odio per queste cose..." e poco dopo giù a ridere. Per fortuna l'ironia resta.

    Ciao. Soffrendo di DOC, come hai detto, posso dirti che è quello che sta enfatizzando e disturbando il tutto. Tutto diventa subito ossessivo: la tizia da semplicemente piacente diventa "La Donna" del desiderio, le tue emozioni normali (perché è normale provare attrazione per altre persone) diventano subito estreme... e avanti così. Riconosci il DOC quando arriva, altrimenti trasformi trote in delfini o viceversa.

    Ciao a tutti, un caro saluto, alla soglia dei cinquant'anni mi ritrovo a fare i conti con la sessualità, forse per la prima volta in maniera sincera e seria, con la premessa che da qualche anno la libido si è molto ritirata e con una seconda premessa, più importante, che da almeno 25 anni lotto con disturbo ansioso-depressivo sfociato in disturbo ossessivo.


    Negli anni sono sempre riuscito, lavorando su di me e mostrando solo una parte nelle mie relazioni, a mascherare una visione del sesso che mi porto da bambino come una cosa da cui vergognarsi. Quindi mi sono divertito, ho avuto relazioni appaganti altre meno, ma riuscivo bene a "mascherare" e anche in diversi casi a godermi il piacere.


    Oggi basta.


    Con mia moglie abbiamo un rapporto sincero e vero. Nulla da dimostrare. Ma i problemi ci sono. Le ho sempre detto e lei ha vissuto con me questa mia modalità conflittuale col sesso e più passa il tempo più vivo periodi decisamente asessuati. Sono affettuoso, la amo, lei si sente amata, ma non desiderata sessualmente, ed è comprensibile che ne soffra. Aggiungo che ho momenti di libido molto forti che si alternano a lunghi periodi di assenza di desiderio.


    Gli antidepressivi, so bene, alterano seriamente tutto questo, li prendo da vent'anni, ma la verità è che il dolore psichico mi ha spesso portato a momenti di pura e disperazione in cui ho trovato giovamento nella spiritualità, nel comprendere le cose sotto un punto di vista fuori dalla materialità. La natura, la profondità di certe sensazioni sono il cardine del mio carattere... ma tornando materiali... siamo anche di carne e l'amore è anche sesso... bisogna trovare una mezza soluzione.


    Grazie per le eventuali esperienze che volete condividere, costruttive se possibile (non mi consigliate una ventenne perché l'ho già avuta e, pur riconoscendo che grandi quantità di ormoni giovanili aiutino, non è per nulla la soluzione che cerco).


    Ciao.