Messaggi di Angelab1989

    Penso che sia bello ciò che scrivi anche se non ti sei spiegato molto bene, non so di preciso a cosa tu alluda, se parli in generale della dolcezza trovo che in realtà certi sentimenti ed emozioni non meritino un appellativo come" sdolcinatezze", termine che indica già un eccesso di tipo dispregiativo.


    Considera una cosa, ognuno di noi ha il proprio livello di tolleranza a tutto, idem per le cose troppo "dolci". Ad esempio, a me ciò che è troppo melenso o dolciastro non piace, pur provando tantissime emozioni riesco ad esprimerle con difficoltà, e ammetto che quando qualcuno è troppo diverso di me non sempre credo alla sincerità dei suoi stati d'animo. Però trovo ammirevole quando qualcuno riesce a far passare ciò che sente, ognuno di noi può piangere, qualcuno lo fa con le lacrime altri no.

    Ti dico l'ultimo con cui ho avuto un "rapporto" aveva degli atteggiamenti molto carini nei miei confronti, anche se alcuni amici li definivano eccessivi (si dava molto da fare per compiacermi ecc...). So che alcune conoscenti gli hanno detto che il suo attaccamento a me non era normale, insomma lo hanno convinto che io fossi una roba brutta, una cattivona senza cuore che lo usava solo per pompare il proprio ego. Peccato che quello che c'era fra noi e si stava sviluppando fosse sincero, bellissimo e pieno di passione.


    Anche se la cosa non è proseguita so per certo che le sensazioni provate per me resteranno uniche per lui, e questo almeno mi fa piacere.

    Interessante. Ti dico, io sin da bambina purtroppo venivo già vista come un'adulta non perchè fossi particolarmente furba ma solo perchè capivo certe cose e addirittura alcune zie paterne mi dipingevano come una minaccia (questa quando cresce ti mette i piedi in testa ecc...) io restavo basita senza capirne il motivo. Nonostante il mio aspetto sia abbastanza tenero la gente continua un po' a trattarmi come i miei parenti (occhio a questa, chissà cosa pensa, chissà che combina ecc..). Persino i maschi con cui ho avuto dei flirt mi percepivano come "pericolosa" (sto usando appositamente un termine forte per far capire, ovvio che non farei male ad una mosca) e lo venivo a sapere magari da amici comuni, conoscenze. Un po' mi dispiaceva perchè avevo l'impressione che questi uomini con me si tenessero, che non mi esprimessero al 100% i loro sentimenti. Ho "perso" un uomo a cui tenevo moltissimo per questo motivo.


    E fa sorridere la cosa, perchè sono una che se vede un gattino si scioglie, per dirti, altro che "dura"

    Oggettivamente più rara, però è una forma di violenza che può esistere. Chiaramente credo che qualsiasi uomo fisicamente più forte della compagna non avrebbe problemi a bloccarla se questa volesse menarlo, cosa ben più difficile per una donna che si trova nella situazione contraria. Il punto è che se però la persona ha una condotta imprevedibile (es tirare la caffettiera) può diventare pericolosa pure se sei alto due metri e lei è uno scricciolo. In quel caso converrebbe allontanarsi. Detesto la violenza, ma ammetto che quando ero più giovane, ai tempi delle scuole, non mi tiravo indietro se si trattava di dare un bello sganassone a chi rompeva (che so, il compagno bulletto, per dire). Qualche volta sono pure riuscita a "vincere" nonostante la mia fisicità fosse effettivamente molto meno sviluppata del mio "rivale".


    Ma sono tempi passati, la violenza mi fa ribrezzo.

    Considerate anche che a volte la gente nota di più ciò che spicca, ma non è detto che sia un tratto dominante del vostro carattere. Prendete me, a volte basta poco per farmi intenerire, ho in me un grande istinto protettivo, addirittura già quando io stessa ero piccola e quindi necessitavo di protezione mi ero messa in testa di essere "un capo" e quindi di dover proteggere io la mia famiglia. Eppure questo lato dolce magari viene oscurato da alcuni miei atteggiamenti che possono apparire duri, ma sono solo marginali.

    Perdonami, io mi inc∙∙∙o di più se vedo una ragazza totalmente inerme. E a dirla tutta, di ragazze anche ventenni completamente succubi di fidanzati imbecilli ne osservo moltissime. Magari fossero tutte combattive. Donne bellissime che si fanno completamente rimbecillire da compagni che magari hanno vent'anni più di loro e cercano di farle sentire meno f∙∙∙e, meno giovani, meno tutto. Lì si che mi sale una rabbia immensa. Se vogliamo parlare di me, ti assicuro che non sono una cattiva persona, ne odio nessuno, semplicemente so cosa sono disposta a fare e cosa no, e mi rifiuto di farmi comandare da qualcuno. Considera che in casa mia non si parlava di queste cose, ho vissuto per parecchi anni praticamente isolata dal mondo, la mia realtà era solo una routine di violenza e sopruso che doveva venire accetta senza obiezioni, appoggiata da parenti e conoscenti che pur sapendo "chiudevano un'occhio".

    No, mi spiace ma non puoi attribuire al femminismo ciò che io sono. I miei istinti erano già questi quando di femminismo neanche si parlava, quando ero solo una bambina e tutti, ma proprio tutti, davanti alle mie "pulsioni", si dichiaravano stupiti e pure scandalizzati. Nessuna delle mie coetanee mi ha mai confessato di voler picchiare il padre per i ceffoni ricevuti, anche quando erano eccessivi. Moltissime mie coetanee subivano dal padre da piccole e subivano dal fidanzato quando eravamo adolescenti, addirittura arrivando a dargli ragione. Non dico che il loro padre fosse brutale quanto il mio, ma sicuramente anche loro vivevano delle situazioni poco simpatiche (ammetto che sì, la mia era particolarmente grave). Però che io fossi già così è un dato di fatto.


    P.S. Ho cambiato l'avatar solo una volta però.