Messaggi di koolmeister

    Posso capire il disinteresse, ma se fosse veramente questo il motivo direi che non ricambiare un semplice "ciao" rimane a tutti gli effetti un comportamento da maleducata.


    Alla domanda "Come dovrei interpretare?", ti direi di evitare proprio di interpretare perchè probabilmente il vero motivo non lo saprai mai. Sicuramente io eviterei di risalutarla, e se dovesse per caso farlo lei farei finta di non averla mai vista ^^.

    Comunque potrei ipotizzare che magari anche a lei ferebbe piacere un'uscita con te, ma come dice e quando vuole lei xD immagino ad esempio una mostra, una conferenza che possa interessarle (chee magari collima anche coi tuoi gusti) e ti chieda se sei interessato ad accompagnarla. Uscite fatte così tanto per conoscersi magari la spaventano o comunque la possono far sentire a disagio. Sono ipotesi eh, a volte anche la "app di incontri" può avere un significato ambiguo. Molti la possono intendere dal punto di vista sentimentale, io ad esempio la posso considerare come mezzo di ricerca per qualcuno con le mie stesse passioni, col quale fare esperienza insieme.

    Credo di averlo già riportato nelle pagine precedenti, comunque all'inizio della "conoscenza" mi stava raccontando che quel giorno le sarebbe piaciuto partecipare a due convegni, uno che terminava verso le 19/19.30 e l'altro che iniziava alle 21.

    Le avevo così proposto in modo molto diretto di vederci per mangiare qualcosa al volo tra un convegno e l'altro e poi accompagnarla a quello serale. Non ricordo precisamente le sue parole, ma è stato qualcosa del tipo: "È una conferenza pubblica aperta a tutti, sei libero di venire".

    Ecco, a ripensarci adesso mi viene anche da ridere a pensare come abbia continuato a provarci con lei, visto che in quel momento mi era sembrata una risposta parecchio antipatica. In seguito mi aveva spiegato che non voleva che mi sentissi obbligato a farmi piacere le cose che piacevano a lei :rolleyes:. È chiaro che io ci sarei andato per incontrare lei, ma anche per provare qualcosa di nuovo visto che di poesia russa mi intendo zero ^^.


    Comunque nel frattempo non si è fatta più sentire, anche se è sempre una delle prime a guardare le mie storie su Instagram a distanza di pochi minuti, segno che allora forse così impegnata non è 8o.

    Veramente voi riuscite a dire tout court "Non mi interessi, aria!"?

    E' chiaro che il silenzio o l'inventarsi impegni è un modo educato per esprimere un messaggio e il messaggio appunto passa lo stesso molto chiaramente.

    Io do per scontato che, essendoci "incontrati" in un app di dating, anche lei stesse cercando qualcuno.

    Do anche per scontato che essendoci stato un interesse iniziale reciproco (altrimenti non avremmo potuto iniziare a comunicare), deve esserci stato qualcosa di me che le è piaciuto (così come a me è piaciuto qualcosa di lei).

    E se dopo il primo incontro mi ha scritto di essere stata bene e "a suo agio", io prendo per buone quelle parole.

    Non è la prima con cui sono uscito con una ragazza tramite queste app, di solito se dopo il primo incontro non si è intenzionati a proseguire la conoscenza si è sempre chiari al riguardo. A volte si scrive il classico "possiamo restare amici", a volte non ci si scrive proprio più.

    Nel suo caso ha continuato a scrivermi e a cercarmi via messaggio, ma a tergiversare ogni volta che io tiravo fuori il discorso del vederci.

    La proposta di vedersi venerdì scorso era venuta da lei, dopo che io le avevo chiesto (per l'ennesima volta, probabilmente sbagliando) che giorno fosse stata libera.

    Poi alla mattina, come la volta precedente, ha iniziato a tirarsi indietro (il mal di testa, la stanchezza, il freddo...).

    Se, come dici, avesse voluto fare passare un messaggio in modo educato avrebbe potuto scegliere tanti altri modi.

    Ho provato fastidio solo a leggere dei messaggi e dell'episodio!

    Infatti anche a me dei messaggi così mi avrebbero fatto indispettire, e non poco!

    Al momento provo sì fastidio ma anche vergogna per essermi fatto mettere i piedi in testa in questo modo da una quasi sconosciuta.

    Già dai primi giorni avevo notato e subìto comportamenti che non mi piacevano, ma il fatto che si discutesse di filosofia, di libri, di cinema, me l'ha fatta considerare una specie di mosca bianca rispetto a quasi tutte le altre e ho finito per non volere vedere quelle che per me erano red flags.


    Come ho già scritto, per me la situazione ormai è chiusa, ho cancellato il suo numero e non ho nessuna intenzione di ricercarla. Non ho idea di come mi comporterei se dovesse riscrivermi lei, da un lato spero davvero che non lo faccia.

    Adesso non mi resta che combattere con i miei sensi di colpa, con quella vocina che ogni tanto mi fa ripensare a lei e mi dice che sono stato troppo insistente, troppo accomodante o troppo qualcos'altro e che quindi sono stato io a farla "scappare".

    Non è che ti attira di più perché col suo comportamento scostante ti lascia dei vuoti interiori, dei "buchi" in sospeso che poi cerchi di compensare e riempire cercandola? Perché se è così rimani legato a causa del male interiore che ti crea, della sete insoddisfatta che pensi di riuscire a rimediare la volta dopo, ma la volta dopo in cui tutto sarà rimediato probabilmente si trascinerà in eterno nel futuro.

    Grazie per essere riuscita a scriverlo così chiaramente, la "sete insoddisfatta" è la metafora perfetta di quello che mi succede ultimamente ogni volta che l'ho sentita.

    Pure secondo me lei manifesta scarso interesse. Chi tergiversa solitamente non è interessato. Prova a pensare a come ti comporteresti tu al suo posto, intendo dire se fossi in contatto con una persona che non ti attrae particolarmente e che continua a cercarti, forse agiresti come lei.


    Penso che la carta migliore che tu possa giocare a questo punto è il distacco. Se lei ti cerca ancora rispondi con cortesia ma senza cercare un nuovo incontro.

    Sono consapevole del suo scarso interesse. All'inizio mi sono anche soffermato a pensare se fosse uno scarso interesse per me o se fosse una persona piena di impegni, tra piscina, lavoro, seconda laurea e tutto il resto, ma ho capito che alla fine per me non farebbe differenza. L'unica cosa che devo prendere in considerazione è il disinteresse e la mancanza di tempo e/o di elasticità per trovare 1/2 ore per uscire insieme, la motivazione non mi riguarda e pensarci non fa che peggiorare la situazione.

    Sicuramente il distacco è la strada che sto seguendo, ieri dopo l'ennesimo rifiuto a vederci in cui mi aveva elencato tutti i suoi impegni giornalieri (senza proporre alternative come al solito), le ho risposto semplicemente "non c'è problema". In passato probabilmente le avrei proposto io altre soluzioni, mettendomi a disposizione e provando ad incastrare i miei impegni con i suoi (cosa che comunque in passato non era servita a niente se non ad allungare il brodo) ma l'ennesimo rifiuto questa volta è stato come una doccia fredda.

    Ammetto che un po' mi manca il nostro scambio di messaggi giornaliero, nonostante ripensandoci fosse abbastanza a senso unico, ma mantenere quel tipo di contatto iniziava ad essere più una tortura che un piacere.

    A me il suo messaggio-fiume sul mistero è sembrato esagerato, ma forse ho interpretato male io. Un po' "too much drama". Bastava dire una cosa come: "sono fatta così ma credimi che mi ha fatto piacere la tua proposta e sono contenta di uscire insieme", soprattutto all'inizio di una conoscenza.


    Non so se è interessata ma secondo me è fondamentale rivedervi, se vedi che rimanda allora capirai che non vale la pena insistere.

    Too much drama, la stessa cosa che ho pensato io.

    Ma d'altronde anche il giorno dell'unico incontro credo fosse sul punto di tirarsi indietro, mi aveva lasciato in sospeso fino all'ultimo e poi mi aveva scritto che aveva mal di testa. Il suo essere "sfuggente" si nota anche nel modo in cui comunica per messaggio, anche quel giorno non mi aveva scritto "Scusa non mi sento tanto bene, possiamo rimandare a questa sera/domani?". No, il suo messaggio è stato "Sono tornata a casa con un gran mal di testa, forse è meglio che faccio un riposino", con l'appuntamento fissato di lì ad un'ora ed io che non capivo se mi stesse dando un due di picche o meno. Poi quando le ho detto che io ormai ero partito si è convinta a venire, ma è arrivata in ritardo e dopo meno di un'ora mi ha salutato perchè aveva una conferenza su Virgilio che non voleva perdere.


    Scusate di nuovo la lunghezza, ma mettere nero su bianco anche i vari dettagli mi aiuta un po' a vedere le cose con più distacco e obiettività rispetto a tenerle in testa.

    Non chiedere a noi, queste sono le domande azzeccatissime che devi fare a te stesso! È il percorso di maturità che ognuno di noi è chiamato a fare... sennò ti ritrovi a quarant'anni a seguire ciecamente schemi comportamentali che già seguivi a quindici.


    Prova a darti una risposta, anzi due (la seconda è generalmente più interessante) a queste domande.

    Il bello (o il brutto) è che la risposta forse già la so.

    Ho avuto un'infanzia in cui mi sono sempre dovuto guadagnare l'affetto di mia madre e di conseguenza mi ritrovo quasi sempre ad inseguire le stesse dinamiche anche nelle relazioni sentimentali.

    Qualcuno dice che capire il problema è già metà della soluzione, nel mio caso invece finisco sempre per ricaderci nonostante nel tempo abbia acquisito una certa consapevolezza.

    Concordo con Uchiha93, anche per me non le interessi, vuole essere gentile e non riesce a rifiutarti di netto perché spera di non feriti ma vuole svincolarsi. Se vuoi metterla alle corde finché non si toglie la maschera per tua pace interiore puoi farlo, però altrettanto sappi che se l'ipotesi formulata è corretta rischi un suo scoppio rabbioso improvviso e poco gradevole. Io ti sconsiglio di continuare a "tampinarla", ma se proprio non riesci a fare altrimenti, per assenza di rispetto verso te stesso, frequenta anche altra gente altrimenti ti imbottigli da solo in un imbuto a senso unico dall'esito incerto, e se e quando il palloncino dei tuoi sogni scoppierà ti troverai a mani vuote. Se invece nel frattempo avrai accumulato un tesoretto di esperienze con altre, tirerai fuori un altro coniglio dal cilindro senza sprecare tempo. Non duriamo in eterno per cui è saggio ottimizzare il tempo, se si può.

    Il fatto di non interessarle mi è abbastanza chiaro. La possibilità di rifiutarmi l'ha avuta, quindi non capisco perchè riscrivermi come stamattina "ma quindi mi stai richiedendo di uscire?". Se non avesse scritto niente, io non l'avrei più cercata anche perchè nel frattempo avevo cancellato il suo numero.


    Dovrei essere io a rifiutarla, d'altronde come potrei anche solo pensare di costruire eventualmente qualcosa con una persona che mi sta trattando in questo modo, eppure nonostante stia sentendo anche altre ragazze lei è quella che mi "attira" di più.

    Nuovo aggiornamento della situazione con A.

    Innanzitutto so per certo che ha subito veramente l'intervento di appendicectomia, visto che ho chiesto la conferma ad un'amica che lavora in quell'ospedale. Non che avessi avuto dubbi.

    Durante la sua degenza a casa sicuramente ho notato un suo avvicinamento, sempre a livello virtuale, con messaggi scritti e vocali più frequenti. Spesso era lei a cercarmi per prima, anche se quasi sempre per raccontarmi o mostrarmi cose sue, e senza fare quasi mai domande a me. Ammetto di avere pensato che mi cercasse di più per via della noia del dovere rimanere a casa.


    Dopo la visita di controllo in cui le avevano dato il via libera per tornare al lavoro, le ho chiesto di nuovo di vederci. Con un po' di "difficoltà" (soliti suoi impegni e senso di stanchezza) ci siamo accordati per vederci lo scorso venerdì per cenare insieme e poi fare un giro. Venerdì mattina ricevo un suo messaggio: "E' veramente freddissimo, io non ce la posso fare a stare fuori. Devo riprendere il giubbotto invernale". L'ho preso come l'ennesimo tentativo di tirarsi indietro per l'appuntamento, ma ho solo risposto "Si metterò il piumino anche io".

    Qualche ora più tardi, dopo pranzo, nuovo suo messaggio: "Oggi mi sento una schifezza. Pensavo che mi farò un pisolino perchè questa notte ho dormito poco e male. Se ti va bene possiamo fare una passeggiata post cena e basta della durata che capita". Ci rimango male, anche perchè alla mattina si lamentava del freddo e adesso mi stava proponendo di vederci all'aperto.

    Le ho fatto quindi una proposta, forse azzardata ma spontanea, di passarla a prendere con il mio piccolo camper, di andare a parcheggiare da qualche parte in riva al mare e di mangiare lì dentro insieme e poi magari fare qualche gioco di società (che a lei piacciono). Sua risposta: "Se vuoi mobilitare un camper per me non posso mica fermarti". Anche qui ci sono rimasto male per il suo scarso entusiasmo, le ho chiesto quale fosse il senso di una risposta simile e lei: "Era un modo cinico per dire che va bene, non ho fatto altro che scrivere che apprezzo, questo è il mio modo di comunicare ma non significa che non so essere dolce. Ma come ho detto l'altro giorno, le cose a volte precipitano verso un altro frangente anche all'improvviso. Questo è il bello delle relazioni umane, mancanza di schema. Se ti crea fastidio come mi comporto non siamo mica obbligati a vederci. Io non so mica se tu sei un occasione oppure no, non ti conosco e faccio come riesco in questo particolare momento della mia vita. Se ogni messaggio deve essere spiegato senza lasciare un po' del mistero che le relazioni comportano, diventa tutto troppo difficile perchè io nelle meta-analisi non ci voglio più stare."

    Io sono rimasto basito, le ho risposto che se ci stiamo accordando per un appuntamento mi aspetto chiarezza, non mistero e che nemmeno io sapevo se fosse un'occasione oppure no e lo scopo dell'incontro era proprio questo. A quel punto mi ha mandato un vocale in cui mi ringraziava di "avere provato a farla ridere e del tempo che le avevo dedicato" ma che a queste condizioni era meglio chiuderla qui.


    Anche qui immagino avrei dovuto metterci una pietra sopra, invece il giorno dopo le ho riscritto dicendo che mi dispiaceva finisse così e che probabilmente avevamo passato troppo tempo al telefono invece che vedendoci di persona, visto anche che nell'unico incontro eravamo stati entrambi bene.

    Altro breve scambio di messaggi, diluito su più giorni, in cui mi ha anche scritto "Se le cose fossero filate più lisce per vedersi anche mentre sono stata male sarebbero potute essere diverse, chissà. Però non pensare che io pensi sia colpa tua! Non credo sia colpa di qualcuno di noi." Quel "chissà" ha di nuovo triggerato forse la mia scarsa autostima, facendomi tornare alla carica e facendole capire che io avevo ancora voglia di incontrarla.

    Stamattina mi ha scritto: "Quindi non ho capito se stai dicendomi di volere uscire di nuovo. Cioè ritentare di chiedermi di uscire". Mia risposta: "Certo che sì, anche oggi stesso". E lei "Non riesco ad immaginare un momento di libertà in questa giornata tra le lezioni del mattino e i consigli di classe del pomeriggio, E dire che oggi sarebbe il mio giorno libero... Poi in tutto questo puntavo a riposarmi o sistemare le ultime cose da prendere per il campeggio".


    Chiedo scusa per la lunghezza, ma ci tenevo a riportare i suoi messaggi così come li ho ricevuti.

    Mi chiedo: perchè sono così attratto da qualcuno che continua a dimostrare di avere un interesse così basso nei miei confronti? Perchè non riesco a voltare pagina, magari anche bloccando il suo numero per non correre il rischio di ricadere in questa spirale del non sentirmi desiderato ogni volta che torna a cercarmi?

    Quindi voglio darle ancora una speranza.

    Leggere gli ultimi post, ma soprattutto questa frase, mi ha fatto ribaltare tutte le idee che mi ero fatto leggendo i primi messaggi.

    Lei avrà anche tutti i suoi problemi, ma cosa significa "volere dare una speranza" ad una che ti ha detto più volte di non volere avere una relazione con te?

    Come hanno detto utenti molto più esperti di me, mi sembra che tu stia camminando sul filo del rasoio e come loro ti consiglio di fare un passo indietro (anzi, dieci passi indietro).

    Io penso che la pigrizia, ma soprattutto la mancanza di concentrazione, dipenda dall'uso smodato del telefono.

    Ormai scorriamo su quegli schermi come fossimo davanti ad una slot machine, cercando sempre qualcosa di nuovo che possa soddisfarci per qualche secondo per poi tornare a scorrere.

    La soluzione che ho trovato io, piuttosto banale lo so ^^, è quella di non tenere sempre lo smartphone a portata di mano. Ad esempio se una sera voglio guardarmi un bel film alla TV, lascio il telefono in camera. Oppure se porto il cane fuori per un giretto di un'oretta, esco senza telefono.

    Sono anche io lontano dal risolvere il problema completamente, però credo possa rappresentare un punto di partenza.

    Chissà se qualcuno dei tizi che sento si fa queste paranoie per me quando non rispondo...

    Sai penso che dipenda dal modo in cui "senti" questi tizi. Nel senso, con questa ragazza ci sentiamo ormai da un mesetto, ok ho già ripetuto varie volte che c'è stato un solo incontro, ma c'è sempre stato uno scambio di messaggi giornaliero più o meno corposo. A memoria direi che i giorni senza sentirci sono stati pochissimi, forse all'inizio. Adesso che è in ospedale dopo un intervento, se le chiedo come va e non mi risponde quindi un po' mi preoccupo. Sbaglio? Forse si, perché vedo che posta storie su Instagram con riferimenti alla sua degenza quindi non deve stare così male. Si vede che per qualche motivo non avrà avuto voglia di riscrivermi.


    Comunque inizio a pensare che aggiornare questa discussione, nata per altro con motivazioni diverse, non faccia che aumentare la mia "fissazione" verso di lei. Mi ritrovo a pensarci ancora più del dovuto, a fare supposizioni e a leggere le vostre. Vorrei vivere la situazione con più leggerezza e distacco, quindi credo che eviterò per un po' di scrivere.

    Magari vi farò solo sapere se, come ha scritto Acronimo, riuscirò a vederle la cicatrice :beaming_face: