Messaggi di Manipura

    Ciao, certamente. Lo vendono in diverse percentuali, a prezzi diversi. Se non l’hai mai provato, stai sul 10-15%. Una o due goccine sotto la lingua prima di dormire o 30 minuti prima. Esistono soluzioni addizionate con melatonina, altre senza, ma sono tutte prive del THC, la sostanza che “sballa”, resta solo l’effetto calmante. Unico contro è che costa un po’, una boccetta al 15% la trovi a 35/40€.

    Scrivo sempre qui per non intasare il forum con nuovi thread, ma c’è una cosa che mi preoccupa riguardo all’università. Come forse ho già accennato qualche tempo fa, sono ormai giunta alla tesi e poi posso finalmente laurearmi. Ho contattato la relatrice a luglio per avere un’idea delle fonti da consultare, visto che a colloquio mi aveva detto di scriverle che poi lei mi avrebbe mandato il materiale. Dopo una settimana mi fa avere del materiale… ma non sull’argomento della tesi! Le scrivo allora che l’argomento era un’altro e mi cade dalle nuvole dicendo di non aver capito che cosa volevo portare. Glielo spiego e finalmente pare aver capito. Fatto sta che su quello che volevo approfondire io mi manda un documento scarno, e altri quattro file non esattamente inerenti. La contatto poi ad agosto per chiederle se potevo apportare una modifica all’ argomento della tesi, le ho scritto i primi di agosto e lei non ha mai risposto. Le ho mandato una nuova mail a fine agosto, presentandole l’indice dell’elaborato, modificando l’argomento anche senza il suo consenso perché il tempo stringeva. Mi scrive di mandarle nel frattempo anche introduzione e bibliografia, io ho atteso qualche giorno per vedere se l’indice poteva andare bene e quindi iniziare a lavorare sui capitoli o se era da rifare. Le mando mail su mail, senza risposta fino a ieri sera, in cui mi dice di essere a un convegno e che non avrebbe avuto tempo di guardare il materiale che le avevo mandato. Il limite per presentare domanda di laurea era ieri pagando solo il bollo (32€), nei prossimi giorni scade la domanda tardiva (con mora di 100€, sul serio????). Finché lei non dà approvazione all’indice non posso iniziare con il lavoro, dato che chi l’ha fatto si è trovato poi a cambiare argomento perché all’ultimo non le andava più bene. Sua è anche la decisione di fare la domanda di laurea oppure no. Sono un tantino disperata :)

    Bravissima, vai alla grande :flexed_biceps: :flexed_biceps: :flexed_biceps: ! Ma perchè estate terribile dal punto di vista psicologico? La palestra ti sta dando delle belle soddisfazioni, stai mettendo su anche più muscoli di prima e hai tutte le potenzialità per gareggiare.


    Ma io devo sapere da dove viene la frase che hai in firma, stupenda sia per il contenuto che per il ritmo.

    L’estate è difficile da ormai un paio di anni, detesto il caldo e l’avere a che fare con la gente, poi la dismo non aiuta. Per le gare vediamo, dipende anche da come sto psicologicamente. Per ora devo pensare a sputar sangue in panca visto che non ce la fanno fare a lezione. Il resto… stacco dovrei essere sui 130 quindi non troppo male, squat non abbiamo idea del massimale, devo ancora testarlo. Il maestro me lo stima attorno ai 90-100, ma non ho mai fatto più di 70 a lezione. Vedrò la prossima settimana se riesco a non morire sotto i 75 e gli 80.


    La frase l’ho presa da un testo che stavo studiando per un esame. Citavano un discorso della Clinton mi pare, lei si rivolgeva alla nazione con un’altra citazione dal musical Hamilton. (Ovviamente me lo ero dimenticata e sono andata a sbirciare)

    Ho fatto dei passi avanti per l’estate, eliminato i 2/3 dei pantaloncini e delle magliette. Punto sulle canottiere, più sono tamarre più piacciono. Se la dismo si fa da parte non mi dispiace un pantalone corto o che cade morbido. Sopra anche se elegante, cerco sempre di mettere canottiere. Sempre per la questione braccia da scaricatore di porto. L’importante è comunque non uscire senza braccialetti.

    Periodo non dico sereno ma quasi passabile. La psicologa è ancora in ferie, ma dalla prossima settimana riprendiamo con le sedute. Sono riuscita ad andare avanti con la tesi. Piccoli passi e forse nemmeno ci sto nella scadenza, ma non c’è male, non mi vedo così persa almeno qui. Discorso lavoro: sempre terrorizzata dal dover lavorare, la mia totale inettitudine con la gente mi impedisce anche solo di cercare un lavoro, non so come tenermelo.

    Palestra: accantonato quasi del tutto il crossfit, ora mi do alla forza pura. Peso da 55,8 a 58,6. L’allenarmi da sola e con la Mia programmazione mi dà quasi serenità. Puntiamo a fare una gara il prossimo anno, secondo il Maestro ce la potrei anche fare. Svilente il fatto di non aver fiato. Pazienza, in due volte ho quasi capito come si sta in panca. Dico quasi perché ci vogliono anni. Ma è quello il mio posto.

    Resoconto di questa estate: terribile a livello psicologico, quasi accettabile da quello fisico.

    Parlerò coi coach e vediamo cosa mi dicono. Il mio rapporto con là pale in breve:


    Ho un amico che fa powerlifting da 14 anni, con tanto di gare quindi un filo ne sa. Mi ha preso sotto la sua ala, anche se abitiamo a quasi 300km di distanza. Dopo un anno di crossfit (in teoria sono diverse le abilità che si sviluppano, ma oltre alla forza il resto è non pervenuto) sono arrivata a staccare 100kg di ignoranza, ma sempre 100 sono. Lui si è offerto di farmi un programmino perché ovviamente, tratto tipico del 97,2% di noi con l’ADHD pare essere il non accontentarsi mai, e come obiettivo mi sono data un 160kg di stacco che sono quasi tre volte il mio peso. Mi bacchetterà con la tecnica perché davvero faccio piangere, compenso tutto a forza. Mi darò anche io al powerlifting (anche se ora al limite è PAUERLIFTING dati gli orrori che sono in grado di partorire), quindi potrò fare come piace a me: alzare i quintali una volta sola e poi riposare per 20 minuti.


    Per l’approccio razionale devo darti ragione: ieri mi sono aperta le mani alla sbarra tanto che oggi solo toccare fa male, e l’aver saltato l’allenamento (che fatalità era di forza) mi manda a un passo dalla paranoia. L’alimentazione.. ci sto più attenta d’inverno, mangio come un cavallo, d’estate un po’ meno anche perché con sto caldo che voglia ho di mangiare? Cerco di compensare la carne che mangio col freddo a suon di yogurt proteici e qualche barretta ogni tanto. Integratori non ne prendo anche perché sono soldi e senza un piano fatto dal nutrizionista servono a poco. Quindi sì, ci sto attenta ma non vado in paranoia se in una settimana mangio tre pizze (mangerei pizza sempre), rigorosamente con salamino piccante e olive nere per far capire allo stomaco chi è che comanda.


    Io personalmente preferirei allenarmi da sola, infatti mi ritaglio un giorno di open dove vado a fare un po’ quello che mi pare, provando a caso dei finti massimali che secondo il coach si dovrebbero fare "in compagnia". Non conosco a quanto pare il lato oscuro della forza, sono abbonata all’angolino buio e angusto incastrato in mezzo a di tutto e di più, sempre perché non voglio che gli altri mi guardino fare cose.


    Riguardo alle cose che faccio: alzate olimpiche, almeno in teoria, le mie assomigliano ad aborti più che altro, alzate del powerlifting (tranne panca che non la fanno mai fare ed è una vergogna), si evitano movimenti di ginnastica alla sbarra o agli anelli che d’istinto tiro di braccia crepando 0,2 secondi dopo aver iniziato, posso tollerare i piegamenti in verticale ma ancora non so camminare con le mani o stare in verticale statica senza muro (da piccola ero talmente coniglia da non aver mai imparato a fare ste cose), aborro corsa, salti e qualsiasi esercizio di fiato perché appunto, fare una rampa di scale mi richiede una bombola d’ossigeno.


    Pensavo anche di darmi al bodybuilding ma la costanza e la disciplina alle volte mancano, soprattutto a tavola. I macchinari non li abbiamo. Le cose base che si fanno di solito in palestra (lat machine, curl vari e altre cose) non so nemmeno cosa siano. Quindi sì anche in palestra sono un pagliaccio come nella vita :clown:

    Userò questo spazio come un diario, che ognuno però è libero di commentare.



    “Non sei il tuo problema, sei solo tu con un problema”


    “Lettera al mio drago”


    Caro drago, sono obbligata a scriverti perché con te è sempre più difficile parlare ultimamente... senza offesa ma sei diventato un po' prepotente. Pensavo di ripercorrere la strada che ci ha condotti fin qui, al punto di rottura. Ti va?


    Non ricordo esattamente quando, ma un giorno ci siamo incontrati. Eri piccolo e indifeso e io ti ho raccolto, ti ho nutrito e ti ho curato. Ci siamo trovati, perché? Probabilmente era una di quelle infinite giornate di solitudine, ero rannicchiata là al solito posto, appuntamento alle 8:00 nell’angolino buio del caminetto di ardesia. Guardavo in su, era buio pesto, ma sognavo di arrampicarmi, spiccare il volo e sparire per sempre. Mi domandavo perché ero invisibile agli altri, perché nonostante i miei sforzi non fossi mai abbastanza. Ero "qualcos’altro".


    Abbiamo passato molto tempo insieme da allora, anche se solo ultimamente mi sono resa conto della tua presenza e della tua forma. Credevo che insieme avremmo fatto grandi cose, ed effettivamente è stato così all’inizio... per tutto. Pianoforte? Equitazione? Nuoto? Scuola? Università? Cosa mi dicevi? “Annientali. Non hai amici. Fagliela pagare, devono pagare per il male che ti hanno fatto”. Spingi forte a testa bassa, sempre di più, anche a costo di spezzarti l’osso del collo.


    Quando provo a contrastarti mi punisci, l’insonnia, l’ansia e i confronti "senza di me non sei niente, troppo inadatta a vivere, troppo vigliacca per morire". Sei diventato troppo forte, troppo cattivo e vendicativo. Mi fai uscire con il terrore della gente. Faccio i confronti con gli altri anche nei sogni, sono sfinita ma a te non importa. Cosa abbiamo fatto poi alla fine? Mollato sempre tutto. Sport, passatempi, opportunità. Io sono troppo debole, non ce la faccio. Per tirare avanti ho sempre mollato, sono sempre scappata da tutto, per scappare da te.


    Vorrei che la tua forza fosse la mia, te lo chiedo sempre gentilmente ma tu poi me la fai pagare. Mi parli solo con pesi enormi. E non so per quanto potrò sostenerli ancora. Ti prego... lasciami andare. Permettimi anche di fallire e di essere un po’ meno di mediocre senza farmela pagare... Tanto so che non lèggerai.

    In effetti stavo per scrivere la stessa cosa! Hai un fisico stupendo, altro che farti schifo. Se io fossi come te avrei tolto di mezzo il 50% dei motivi per cui sono depressa (non dirmi di andare in palestra ;) , l'ho fatto per molti anni, in passato, ma risultati zerissimo, sia sui muscoli che sul fiato, tra l'altro).

    Passiamo alle cattive notizie...Io non credo proprio di avere il tuo disturbo, almeno nessuno me l'ha mai prospettato, anche se effettivamente ho una memoria di m∙∙∙a, se quello è un sintomo. Però avrei potuto scrivere io almeno metà delle cose che hai scritto tu, e di anni ne ho quasi trenta più di te. Quindi, per certe sensazioni non è solo questione di ADHD e non è affatto detto che passino col tempo, visto che nel mio caso sono molto peggiorate.

    Anche io vivo da molti anni in una specie di limbo-prigione e più che di vivere mi sembra di vegetare, perchè la vita vera è diversa. E sì, me la ricordo com'è, perchè purtroppo o per fortuna non sono sempre stata così e ho avuto momenti migliori, che adesso però sono molto lontani. So che i mattoni di quella prigione sono in buona parte nella mia de-mente, come la chiamo io, ma non per questo sono mai riuscita a buttarli giù, anzi, ogni giorno si cementano meglio con nuove paure e nuovi motivi di tristezza.

    Anch'io mi faccio schifo fisicamente e caratterialmente (ma fisicamente ne ho motivo ben più di te), mi sento inetta e incapace per tutto quello che non sono riuscita a fare nella vita e faccio confronti su ogni cosa fra me e gli altri, risultando quasi sempre perdente.

    Già, esattamente come mi sento io. E ho grande rispetto per chi si suicida, infatti, perchè di fatto anche lui riesce a fare qualcosa che io vorrei fare ma non ho il coraggio di fare.

    Ciao! Non è che l’allenamento che facevi magari era sbagliato? A fiato comunque anche io sono molto un clown, massimo ho 100 metri di autonomia, i workout con la corsa quindi mi capisci che li evito categoricamente! Per quanto riguarda il resto: sono in cura adesso da una psicanalista e ho appena iniziato (anche se già un patrimonio se n’è andato hahah), mi ha detto che ho una personalità frammentata, frutto di un malessere che risale a molto, molto tempo fa. Giusto ieri (perché ci piace farci male dopo una notte di crisi andandoci a tirare la zappa sui piedi con il post terapia) mi ha detto che in questo momento le mie emozioni sono come un mare in tempesta e io sono il timoniere di una barca alla deriva. Per quanto mi riguarda nella mia ADHD (che non ho ancora accettato a quanto pare), ci metto moltissimo a metabolizzare le emozioni infatti se qualcuno mi fa un torto mi occorrono anche dei mesi solo per “farmela passare”, e le crisi quando va bene durano una settimana.


    Parentesi suicidio: ci penso da quando ne ho memoria in realtà. La mia ansia e comparazione con il mondo intero è ciò che mi fa stare male in questo momento e perché? Perché per una volta non voglio mollare. E la comparazione perché? Perché voglio più della perfezione ad ogni costo. In tutte le cose che ho fatto ho sempre dato il 110% trovandomi poi costretta a mollare dall’ansia. Risultato? Non ho concluso niente nella vita. Pianoforte? Mollato. Equitazione? Mollato. Università? Fosse per me avrei mollato. Nuoto? Mollato. Adesso la mente in palestra mi direbbe “su dai molla che poi stai meglio”, la dismorfofobia e l’orgoglio invece rispondono “non osare”. Quindi incastro gli orari e divento matta cercando di prevedere quando non ci saranno le persone trigger della mia ansia. Ok, nei sollevamenti tengo testa a quelle che vanno da tre o quattro anni, ma a me non basta mai. Il resto? Il fiato che non c’è? La tecnica che non esiste? L’essere scoordinata come un’ameba? “Forse non fa per te”

    Sollevo anche i pali, a fiato sono una pippa infatti mi passano anche i nabbini, ma coi pesi faccio paura hahah! Caratterialmente a detta della mia psico ho costruito una personalità frammentata data da compensazioni tossiche accumulate nel tempo. Risultato? Mi confronto con chiunque e perdo già in partenza. Le diagnosi tardive sono il male.

    Ps sul fisico: mi vedrò sempre e comunque troppo secca lol