Messaggi di Giak

    bruce0wayne in realtà non posso permettermelo, non ho grandi risparmi.. ci saranno TFR e naspi all'inizio..


    Quello che non posso più permettermi è la rabbia che ho in questo momento, oltre il lento marcire dentro un posto di lavoro che vive di menzogne ed illusioni..


    Il mio pensiero è che se una struttura dopo due anni non considera la valutazione di un tempo indeterminato, evidentemente non lo farà neanche dopo, pertanto occorre cambiare aria e ricominciare altrove.

    Acronimo al momento sarebbe un'ottima rivalsa, perchè loro non si immaginano che io respinga il rinnovo..è un po' come dice bruce0wayne il giovane visto come "sacrificabile", qualunque offerta deve essere accettata..


    Poi giovane manco tanto visto che ho 37 anni, purtroppo anche l'età non mi aiuta, oggi la flessibilità non ce l'ho più, per flessibilità intendo anche quello che mi viene raccontato, non ci credo più..dopo 24 mesi se un'azienda non stabilizza evidentemente il modo di operare è questo, io deduco che hanno questa idea, tirano avanti finchè possono, si garantiscono le prestazioni del lavoratore, dall'altro lato però lo stesso lavoratore non ha potere di nessun genere..nessuno scatto di anzianità, nessuna qualifica "giusta"..loro invece ti posso assicurare che sono comodi e saldi nelle loro posizioni, credo che ai loro fratelli/mogli/fidanzati/amanti etc non consiglierebbero di rimanere dopo due anni.

    Grazie bruce0wayne ed anche grazie a tutti coloro che hanno avuto un pensiero per questo thread.


    Mi è servito avere opinioni altrui su questa mia situazione, come immaginate essere coinvolti direttamente non aiuta su una lucida visione dell'argomento.


    La mia risposta ad un eventuale nuovo tempo determinato sarà negativa, uno dei motivi che dirò sarà proprio "non si può adesso incolpare una finanziaria" oltre ovviamente a tanti altri. :beaming_face:


    C'è un limite alla decenza che spesso in certi ambienti viene superato, semplicemente funziona così.

    bruce0wayne hai fatto centro scrivendo "dare la responsabilità della brutta notizia a qualcuno al di fuori della cerchia"..


    Io ho conosciuto persone over 40 che hanno cambiato lavoro e sono state prese tranquillamente a tempo indeterminato, ci sta il periodo di prova, il tempo determinato non è un male serve ad entrambi per capirsi ed annusarsi a vicenda.


    Nel mio caso 24 mesi sono più che sufficienti.

    In merito a questo thread c'è un aggiornamento.

    Visto che nessuno si faceva sentire l'ho fatto io ed ho chiesto.

    La risposta molto vaga è stata "occorre valutare la finanziaria nuova anche per le agevolazioni sulle assunzioni".

    Premesso che io sono un trentasettenne, in merito alle assunzioni ci sono decontribuzioni solamente per under 36, quindi non c'è molto da discutere, o c'hai quell'età li altrimenti non ci si rientra.


    Adesso io non ho insistito, ho risposto che "ok quando sapete qualcosa aggiorniamoci", ma la sensazione è che questi qui vorranno continuare a far ripartire il solito contratto a tempo determinato.


    Per me è talmente semplice la cosa, chiedo a voi, se dopo due anni consecutivi ancora si mette davanti il discorso "vediamo gli sgravi etc" sono io il solito pessimista e mal fidato che vedo solamente l'ennesima presa in giro? Oppure è giusto che dopo due anni (che sono lunghi) continuare a temporeggiare?

    Perché veramente adesso ci mancava l'eventuale decontribuzione, poi che altro potrà esserci?! Il collasso gravitazionale? Boh.


    Grazie a chi vorrà rispondermi.

    ipposam fermo restando che dopo 24 mesi uno dovrebbe per un minimo di amor proprio una stabilità, quindi a prescindere dai miei accordi col datore di lavoro non mi sembra una discriminante di poco conto.

    In ogni caso io firmai la prima volta a 12 mesi, dove mi dissero che se tutto andava bene sarei diventato indeterminato, poi al dodicesimo mese prorogano un altro anno (questo attuale). A fine dicembre 2022 saranno 24 mesi dove lavoro full time, ho sempre dato la disponibilità anche su situazioni non proprio comode, proprio per cercare di fare capire che su di me potevano contarci, adesso è ovvio che io pretenda di avere la verità, quindi che si fa'? non mi stabilizzano?

    Benissimo per me sarebbe l'ennesima conferma che non vado d'accordo col mondo del lavoro, però a questo punto preferisco andarmene altrove o come ho già scritto "ripulirmi" di energia tossica a dir poco, rispetto a dare ancora una volta fiducia a qualcuno e logorarmi..fine.

    bruce0wayne tranquillo se c'è una cosa in cui non transigo è quella del lavoro, già successo che provavano a fregarmi, non solo non ci sono riusciti ma alla lunga hanno pagato quello che dovevano, sono assolutamente in grado di accorgermi appena qualcosa non torna, mi possono fregare un mese non certo due. Al momento sono talmente privo di qualsiasi stabilità che potrei essere disposto anche a valutare qualcosa all'estero o prendermi un anno per me, viaggi, lettura e coltivare ciò che ho messo da parte, considera che sono un full time. Poi si vedrà.


    Ritornando al mio discorso di precariato, sono una persona STANCA, la mia analisi ormai si è spostata su una sorta di oggettività della situzione, ovvero dopo 24 mesi in un'azienda in maniera consecutiva, se non stabilizzano può significare due cose:

    1. Non lo faranno mai, hanno già un telaio indeterminato che già pesa in virtù dei costi benefici, persone non ricollocabili, pesi morti e quindi a livello economico assicurare un tempo indeterminato potrebbe essere un problema.

    2. Hanno una via d'uscita in ogni caso, sanno di rischiare con il lavoratore per quanto possa essere preparato, nessuno è indispensabile (me compreso), quindi male che và inseriranno il ventenne pagato con stage, rimborsi etc a lavorare a 5/600 euro al mese e quindi in qualche modo tireranno avanti.


    Al momento mi risulta molto complicato firmare un nuovo contratto precario all'interno della stessa azienda, inzio ad avere enormi sbalzi d'umore (credo sia normale) verso anche persone che non hanno alcuna colpa, intendo sia colleghi che anche clienti.

    Ovviamente cerco di mascherarlo bene, ma appena smetto di parlarci mi viene da mandarli tutti quanti a quel paese, conoscendomi continuare così non sò a chi gioverebbe, a me non di certo.


    gloriasinegloria come ho già scritto non penso ad un lieto fine ad ogni costo, l'unica cosa certa è che ammesso che ci sia un limite alla dignità di un lavoratore, la mia probabilmente è stata già calpestata più volte, non mi illudo più di niente, credo solo che al momento sò di potermi meritare una stabilità, posso sembrare presuntuoso ma non è così, ognuno di noi sà se è nel torto o nel giusto, non avere un indeterminato sarebbe per me un'ingiustizia.

    bruce0wayne lo so quello di cui parli, dopodiché l'unica giustizia che conosco è quella personale, tu mi fai lavorare un mese sottopagato? Nessun problema, dopo un mese ti faccio vertenza, poi una volta fuori dopo 6/7 mesi che non ci vediamo ti spezzo le gambe..


    Io ho un grosso problema, non sono politicamente corretto, mai avuto un problema a livello lavorativo sotto il punto di vista di ore lavorate, mansioni, ferie o permessi goduti.

    bruce0wayne un indeterminato sottopagato non esiste dove mi trovo, i contratti di categoria sono chiari se tu firmi nell'area del commercio e servizi, chi fa' le buste paga applicherà questo, dopodiché possiamo discutere fino a domattina se oggi lo stipendio è congruo considerando inflazione etc, ma sottopagato non esiste.


    Il mio ragionamento riguarda una pace mentale ed indirettamente anche fisica, anni di precariato distruggono tutto, paradossalmente per me può parlare chiunque Meloni, Draghi, Conte, non mi tocca più niente, non sono neanche andato a votare (x la prima volta) questo è stato un aspetto derivante dal nulla che ho avuto in cambio dalle istituzioni, non mi fido più di niente, guardo i fatti, solamente quelli; mi possono lisciare il pelo quanto vogliono per me sono e rimarranno incommentabili tutti quanti, questo discorso come si nota pieno di rabbia riguarda anche i miei capi oltre le istituzioni in genere.

    Grazie ancora dell'attenzione, la sensazione che avverto da molte risposte è che deve esserci per forza un lieto fine, cioè "fai girare cv che qualcosa esce", "situazione che prima o poi cambierà".

    Io invece sono molto realista, penso che chi entra in un vortice come questo in cui sono dentro io, l'uscita è quasi impossibile, cioè se dopo 24 mesi ancora l'azienda tentenna per duemila motivi è ovvio che al 36 esimo mese sarà uguale, idem dopo 48 mesi, si tratta di un modus operandi ormai chiarissimo in Italia e soprattutto su certe zone d'Italia.


    Al momento la mia decisione è molto lontana, in questo momento non firmerei un nuovo determinato, perchè viene fuori in me una sorta di dignità/amor proprio (quel poco rimasto) che direbbe può anche bastare così.

    Poi a volte penso che piccarsi per qualcosa in certi ambiti ha poco senso, cioè instaurare una sorta di braccio di ferro.

    La guerra si dovrebbe fare ad armi pari, io al momento posso essere un soldato con la spada di carta contro un esercito, la sconfitta è certa.


    Ritornando all'inizio credo che per me, nell'ambito lavorativo non ci sarà mai alcun lieto fine, solo un adattarsi continuo a tutto e tutti e nel mentre marcire, al momento è un percorso che mi è riuscito perfettamente.


    Ciao