Messaggi di Liz3

    ciao......quello che quello che provo durante in attacco di panico credo sia per tutti la quasi identica cosa, cambiano le fasi e le modalità. Esso inizia subdolo per poi innalzarsi ed assumere un modus operandi classico, fame d'aria, vertigini, sudorazione profusa, senso di uscire pazzo, derealizzazione........quello che cambia è il c.d. organo bersaglio, ovvero una parte di organo definito bersaglio proprio perchè lo stato ansioso si manifesta nel cuore, stomaco, cervello etc. Alcuni attacchi provocano formicolii agli arti, pesantezza di gambe etc. Come vedi il percorso è quasi identico per tutti. Una solo cosa mi incuriosisce e se posso farti una domanda ti chiedo, ma premetto che rispetto quello che hai scritto sui farmaci, ognuno di noi ha una sua idea, esperienza etc...........perchè hai paura dei farmaci? ............ buona serata e spero in meglio.......

    Diciamo che vorrei provare ad affrontare la situazione senza farmaci e soprattutto temo la dipendenza da essi...
    Purtroppo un mio cugino assume farmaci da ben due anni e non sembrano aiutarlo molto anzi è sempre stanco, svogliato, assonnato e gli hanno causato problemi al fegato!
    Insomma vorrei evitarli finché possibile, ma ciò non significa che in futuro io non cominci ad assumerli!:)

    Ciao a tutti (di nuovo)
    Ovviamente quando pensi di stare un po’ meglio si riscatena l’attacco di panico in modo violentissimo!
    Premetto che i miei attacchi di panico (quelli veri, non parlo delle crisi d’ansia che quelle le ho giornalmente) sono molto sporadici, ma ogni volta che vengono ci metto mesi a smaltirli...
    Stamattina mi sono svegliata tranquilla, riposata, mi sono vista un film con il mio ragazzo, poi ad un certo punto ho cominciato ad avvertire un peso nel petto e bruciore (ho pensato avendo mangiato cose pesanti che fosse reflusso e probabilmente lo è) ma poi ho cominciato ad agitarmi, a sudare, sentirmi strana confusa con la testa pesante, cuore in gola, derealizzazione e vertigini.. il tutto così dal nulla!
    Mi sono scolata una boccia di fiori di Bach nel frattempo e sarà un effetto placebo ma un po’ ha funzionato.
    Ora sono sdraiata sul letto e sono sfinita come se avessi fatto chissà cosa.
    Voi cosa provate durante un attacco e cosa fate per calmarvi?
    Sono ben accetti consigli (che non riguardano farmaci perché io non ne assumo).
    Buona domenica ragazzi, spero che la vostra sia meglio della mia xD

    Hai 25 anni mica 40, sei ancora in tempo per recuperare gli esami e laurearti!
    Comunque solo tu puoi sapere cosa fare, ovviamente il consiglio che ti do è di mettercela tutta e prendere questa benedetta laurea perche ce la puoi fare se ci credi!!!!
    Anche io ho quasi 25 anni, sto entrando nel secondo anno fuori corso e mi mancano ancora 5 esami e come te mi sono lasciata i più difficili (per me però non è la triennale ma la quinquennale) purtroppo a causa dei problemi di ansia fortissima di cui soffro da più di un anno mi sono un po’ bloccata e studio con molta difficoltà, prima riuscivo a dare 10 esami in un anno ora a mala pena riesco ad aprire i libri e mi sento un peso dentro casa a non fare nulla perciò un po’ capisco la tua frustrazione..
    Ma forza e coraggio che tutto si risolve ^^

    [quote='Destiny1982','index.php?page=Thread&postID=792826#post792826']
    ma sono l'unica a cui non frega niente di morire e di lasciare qui le persone che rimangono?
    sarò tremendamente egoista, ma da mente scientifica penso che quando morirò non potrò pensare a chi ho lasciato qui, perchè sarò morta. Chi resta soffrirà, ma io non lo saprò mai, quindi non posso soffrire per questo.

    Invece, come hai scritto tuo, mi spaventa tantissimo l'dea di dover convivere coi miei problemi....l'unica cosa che mi fa andare avanti è la speranza che si possano risolvere. Del resto tutti ci aggrappiamo a qualcosa, chi alla psicoterapia, chi alla fede, chi alla meditazione, per sperare di risolvere. Se mi dicessero che dovrò tenermi i miei problemi a vita, sarebbe la volta buona che troverei il coraggio di porre fine in qualche modo alla mia esistenza

    Purtroppo anche io la penso così... ma bisogna tirare fuori la forza, ci sono tante persone su questo mondo che soffrono terribilmente per cose gravissime e nonostante ciò vanno avanti con il sorriso!
    Dobbiamo smetterla di piangerci addosso e dominare la nostra mente una volta per tutte... come? Non lo so ancora, ma crederci almeno un pochino è il primo passo!

    Ciao cara!
    Per quanto riguarda le vertigini/sbandamenti celi ho avuti quasi ininterrottamente per mesi (ho fatto un elettroencefalogramma che risulto ovviamente perfetto) poi sono passate con il tempo ma è comparso un sintomo ancora più fastidioso ossia la fame d’aria di cui parli tu!
    Ormai non c’è giorno che io non sperimenti tachicardia (ho fatto un ecocardio anch’esso perfetto a parte 120 di battiti per l’ansia :D ) e la sensazione di mancanza d’aria accompagnata da nodo alla gola e peso sul petto.
    Di tutti i sintomi che ho sperimentato, e credimi li ho sperimentati TUTTI, questo è sicuramente il più spaventoso e debilitante.
    Comunque leggendo sul forum sembra sia una delle somatizzazioni più comuni dell’ansia!!!

    Allora cambia facoltà tanto sei ancora in tempo.
    O se non vuoi proprio studiare vai a lavorare, l’universita non è obbligatoria e non tutti sono fatti per studiare ore sui libri!!!!
    Ingegneria è difficile e ci vuole Costanza nello studio e soprattutto deve piacerti!
    Vai tranquillo e fa ciò che ti rende felice e sereno
    Te lo dico io che mi sto quasi per laureare in una facoltà che non mi piace per niente (giurisprudenza) e per quanto io abbia ottimi voti solo il parlarne mi mette l’angoscia.
    L’ho sempre fatto solo per compiacere i miei familiari, per dimostrare che non ero una fallita... ma ti assicuro che ora a distanza di anni ne sto risentendo molto psicologicamente perché non ho mai potuto soffermarmi e scegliere cosa voler fare realmente...
    Ed ora non ho la più pallida idea di cosa faró dopo che prenderò questa benedetta laurea.

    ciao.....innanzitutto mettiamo in conto i cambi di stagione e su questo ti consiglio di leggere il mio 3d sulla meteoropatia. Ricorda che la bronchite lascia come strascichi il catarro ed anche per parecchi mesi, ecco perchè senti il classico sibilo. Quando il medico ausculta riconosce immediatamente se vi è una patologia in atto. Se ti serve per stare più tranquilla fai pure una visita medica dal pneumologo, ma vedrai che non c'è nulla. Non so se leggi i miei post, ma ribadisco che la prima cosa che un ipocondriaco non deve fare è andare su internet, guardare programmi di medicina, anche perchè non si parla di semplice influenza e leggere i bugiardini dei farmaci. Non siamo medici, almeno io, quindi non possiamo associare sintomi=malattia e guarda caso associamo malattie gravi, da tumulazione.....scusa la battuta. Non ricordo se sei in cura, ed in caso positivo cosa ti ha prescritto lo specialista. Da ipocondriaco, quindi con personalità di base ansiosa, ti posso assicurare che la nostra soglia di dolore è minima, quindi un qualsiasi piccolo dolore viene amplificato dal cervello e questo fa si che il nostro corpo lo percepisca come "insopportabile". A rendere la cosa più insopportabile subentra il rilascio di ormoni, quali il cortisolo, l'adrenalina etc. che non fanno altro che acuire i dolori. E' difficile dispensare consigli ma da qualche parte devi iniziare (sei studentessa mi sembra) quindi giovane. In bocca al lupo ed a disposizione per qualsiasi chiacchierata............... :thumbup:

    Innanzitutto ti ringrazio per la risposta.
    Io sono estremamente meteoropatica tantè che i miei “sintomi” si accentuano tantissimo in determinate condizioni (cambi di stagione, mal tempo, umidità elevata ecc).
    Comunque si mi è stato detto che dopo un infezione dei bronchi può rimanere del catarro che causa appunto questi rumori respiratori ma da buona ipocondriaca qualsiasi sintomo diventa automaticamente allarmante (probabilmente qualche anno fa non mi ne sarei nemmeno accorta di averlo).
    Purtroppo non sono ancora in cura poiché ho girato per alcuni specialisti prima dell’estate per farmi un idea ma
    non ne sono rimasta molto soddisfatta.
    A breve andrò presso un nuovo psichiatra consigliatomi dal mio neurologo e vedrò cosa fare.
    Crepi il lupo e grazie per la tua gentilezza

    Fa lo stesso.. comunque non era ironica, ma una semplice constatazione.
    Comunque il succo si può racchiudere in una frase riferita all'ipocondria che avevo sentito e che diceva più o meno cosi: "il rischio di preoccuparsi sempre della morte é quello di non vivere mai per davvero". Magari, non avendo usato le parole adatte, non rende a dovere..
    Perdona la mia insensibilità, è che a volte non me ne frega più di tanto.. buonanotte

    Tranquillo.. comunque la frase è più che giusta!
    Il problema è metterla in pratica purtroppo!!!!
    Comunque grazie per la provocazione, magari mi smuove un po’ chissà.
    Buonanotte