Ciao a tutti, mi sono appena iscritta perché sono reduce anch'io da una situazione molto simile a quella di molti di voi, sono completamente traumatizzata da ciò che è successo, anch'io sono stata lasciata dopo mesi di folle "amore" da parte di un borderline con tratti narcisistici, questo mio in più aveva ansia, ossessioni, paranoie, fobie, autolesionismo, era socialmente evitante, non riusciva nemmeno ad attraversare le piazze, uscire era un problema ogni volta, si sentiva sempre perseguitato, aveva la sensazione che qualcuno volesse ucciderlo all'improvviso puntandogli un coltello alla schiena, a tratti sembrava schizofrenico, aveva paure improvvise anche in casa sua se sentiva un rumore, sessualmente era pieno di problemi da una parte e strane perversioni dall'altra. Tempo fa ha subito un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e assume psicofarmaci da anni. Ho letto tutti i vostri post e posso dire la mia: al mondo ci sono persone che hanno bisogno di dare amore, e le "vittime" di queste persone altamente disturbate rientrano in questa categoria. Abbiamo bisogno di dare amore, mettici un pizzico di sindrome da crocerossina e qualche carenza d'affetto e sei fregata. Io ci sto malissimo veramente, perché nonostante questo lato pesante aveva anche del bello dentro e mi ha dato molta dolcezza e tenerezza, capisco però che il suo non era amore perché come ha osservato qualcuno, non è amore quello che sparisce dall'oggi al domani con una facilità e freddezza tali proprie solo dei mostri come avete detto voi. Ma ora sto capendo molte cose. Questo non era un uomo sicuramente, questo era un bambino di tre anni (nonostante ne abbia effettivamente 25), e se ci pensate in effetti il borderline è caratterizzato anche da improvvisi scoppi d'ira, cambiamenti drastici di idee da un momento all'altro, paure di essere abbandonati..proprio come un bambino piccolo.. È come se queste persone fossero rimaste a quel livello, ancora bambini, infatti non a caso questo disturbo proviene da un vissuto infantile non risolto. Non vale nemmeno la pena di provare rancore. Queste persone stanno male, non perché ci abbiano lasciati ma perché stanno proprio male in sè, nella testa, probabilmente non si rendono neanche conto di cosa abbiamo fatto per loro, che cosa sia significato questo rapporto per loro, cosa voleva dire avere una persona al loro fianco disposta ad amare anche tutti i loro problemi. Non ci possono arrivare perché sono persone sostanzialmente egoiste e non riescono a vedere al di là della loro sofferenza. Mancano di empatia e anche questo sembra assurdo perché so quanto possono sembrare sensibili, e in un certo senso lo sono.. Ma è tutto rivolto verso loro stessi, nel momento in cui ti idealizzano allora riescono a vedere qualcosa di te, poi quel momento passa e diventano ciechi e sordi e tu dal dolore e dallo shock puoi anche svenire perdere i sensi in preda alle convulsioni come è successo a me, non batteranno ciglio. Io penso a lui e non so cosa potrà fare nella vita una persona così... Uno che non riesce a stare in una stanza chiusa senza farsi venire attacchi di insofferenza, uno che non sopporta nessuno, che odia tutto e tutti, che non riesce a reggere un contesto sociale nemmeno per dieci minuti.. È praticamente un handicappato.. Non ha mai lavorato in vita sua e ha sempre avuto tutto dai suoi genitori.. Spero continueranno ad avere le possibilità di mantenerlo, altrimenti che ne sarà di questa persona? Dovrà chiedere una pensione d'invalidità? Capisco perfettamente come tutti voi vi sentiate, vivo la stessa cosa.. Il rapporto è cominciato in modo intenso e troppo veloce, lui si è quasi imposto nella mia vita, quasi obbligandomi ad uscire, e mi ha accalappiata, con onestà mi ha detto di essere borderline ma poi ha sfoderato tutte le sue ottime qualità e io ci sono cascata e leggendo le vostre storie mi rendo conto che non avrei potuto fare altrimenti. Questo ragazzo passava intere giornate disteso a letto come un sacco di patate in preda alle "invasioni" mentali (i suoi pensieri ossessivi), depressione, sensi di vuoto.. La sua casa era buia e aveva oscurato tutte le finestre in modo che non passasse un filo di luce. Fumava 40 sigarette al giorno e nonostante avesse problemi di salute continuava. Non capisco nemmeno cosa mi spinga a stare male ora. Dovrò purtroppo averci a che fare a breve e chiedo un consiglio su come comportarmi. Devo essere indifferente e fredda? Dolce e comprensiva? Prenderlo a calci? Non so come agire. Grazie a chi vorrà rispondermi, vi sono vicina.