Messaggi di Mauri34

    Ciao Emmi. Conosco - e credo che qui tutti conosciamo - quello sconforto di cui parli, quel desiderio di sparire definitivamente dal mondo. Quel malessere è un campanello d'allarme importante e utile. Come dice il post qui sopra "è una battaglia continua". Occorre quel tanto di coraggio un più per vincere le piccole battaglie quotidiane, talvolta si vince, talvolta si perde. E le sconfitte sono a maggior ragione occasioni per rialzarsi. Perché alla fine affrontare la "battaglia" è già di per se una piccola vittoria.
    Ho notato che qui i pochi post che ho letto, al di là delle ovvie differenze, hanno qualcosa in comune. Tutti diciamo che pur parlando del nostro problema, in fondo sappiamo di non poterci esprimere esattamente per come dovremmo. La discrepanza tra ciò che sembra (o ciò che a noi sembra che sembri, scusa il bisticcio) ci da quel senso di incomunicabilità che ci porta a erigere muri.
    Io direi che forse potremmo lasciar stare questo problema, che poi problema non è.
    Forse il problema di farsi capire dagli altri è solo un escamotage della mente, forse solo per me è così, forse per molti o per tutti. Forse il problema è non capire se stessi. Il dolore ci difende, esiste apposta. Crogiolarsi nel dolore significa solo questo, che lui ritiene di doverci proteggere, a volte più del dovuto. Non ha senso andare contro il dolore, occorre invece avvicinarlo, viverci assieme e superarlo. Emanciparsi dal suo controllo.