Messaggi di Dandina1992

    Io sono sempre stata una persona fissata con la perfezione. Sempre. Tutto quello che è fuori posto, imperfetto (in me) non riesco a sopportarlo. Mi fa sentire inadeguata, sbagliata. La sola idea di fare qualcosa di sbagliato/imperfetto davanti agli altri (tra cui parlare), mi dà ai nervi. Ricevere un giudizio negativo (tante volte è successo in passato) mi dà tanta angoscia. Credo sia paura del giudizio altrui. Paura di non essere accettata. Paura di essere considerata inferiore.

    È giusto che ti dicano che devi reagire da solo?
    Quando sei giù, ma talmente giù da non riuscire/volere far nulla (non perché non si ha voglia, ma perché è la forza che manca) è "giusto" che ti dicano che il "colpevole" di mancanza di forza/volontà sei tu? Che sei tu quello che non vuole combattere, reagire? A me, personalmente, fa arrabbiare quando mi "accusano" del mio stato. Quando mi dicono che la colpa è del mio carattere. Mi fanno sentire ancora più giù quando mi "obbligano" a reagire da solo. Lo trovo anche ingiusto. Non trovo che sia ingiusto reagire, attenzione, trovo che sia ingiusto reagire da soli. Se non ce la faccio sa sola, che posso farci? Trovo che sia ingiusto dire ad una persona che non riesce a farcela da sola che non riesce a farcela da sola per colpa di un carattere troppo "debole", troppo "riservato", troppo "chiuso". Se questo è il mio carattere cosa posso farci? Perché accusarmi di essere fatta così? Voi cosa ne pensate?

    Scusate l'assenza.
    Ecco... diciamo pure che trovo alquanto difficile parlare di quello che mi sta affliggendo. Da un lato perché si tratta di qualcosa che reputo assurdo ma che purtroppo c'è, dall'altro perché non riesco a trovare le parole adatte. Però voglio provarci lo stesso: la mia "fissazione" riguarda le parole, i dialoghi. Ogni qualvolta parlo, ascolto parlare, leggo oppure guardo semplicemente la tv, DEVO stare attenta a tutto quello che dico/ascolto. Non lo faccio di proposito, proprio non posso farne a meno. Quando parlo, inoltre, ho paura di sbagliare. Quindi analizzo nella mia mente tutto quello che dico, parola dopo parola perché non voglio sbagliare. Nel momento in cui mi capita di farlo e capisco di averlo fatto, DEVO ripetere nella mia mente la frase finché non ho trovato un modo di dirla in maniera corretta. È una sorta di loop mentale. Non so come sia potuta arrivare a tanto. Non riesco a darmi una risposta e forse nemmeno esiste una risposta. Forse semplicemente c'è qualcosa nella mia testa che non funziona più. L'unica cosa che so con certezza è che non vivo più. Mi sento sempre triste, in perenne stato di ansia e stanca di avere il cervello sempre in stato attivo. Riesco a trovare sollievo solo quando dormo.

    Allora, c'è un lieve passo avanti: ne ho parlato con i miei (o meglio, con mia madre che a sua volta l'ha detto a mio padre). È successo stanotte, dopo l'ennesimo attacco d'ansia. Ad un certo punto ho sentito di doverlo fare, perché non ne potevo più di tenermi tutto dentro, e l'ho fatto. Credo che abbiano capito. Ora aspetto di fare il prossimo passo.

    Buonasera a tutti (o forse dovrei dire buonanotte, data l'ora).
    Lo so che è un po' tardi, ma ho bisogno di scrivere ora, altrimenti potrei non farlo più. Scrivo qui perché ho bisogno che qualcuno mi dica cosa fare, che qualcuno mi dica se è normale il modo in cui mi comporto oppure se è tutto sbagliato. Insomma, ho bisogno che qualcuno mi aiuti. Cercherò di essere sintetica.
    Sto male. Ma davvero tanto. Da circa tre anni, ma ultimamente sono peggiorata. Una caduta (ricaduta) rovinosa. In questi ultimi giorni ho la vaga sensazione che se non intervengo in qualche modo, rischierò di impazzire. Non so bene cosa abbia. O meglio, lo so. Quello che non so è come si chiami. Ho continui pensieri/convinzioni ossessivi, assillanti. Pensieri che occupano le mie giornate. Stanno là, non mi lasciano in pace. E mi fanno stare molto male, perché non li accetto. Perché ho paura che corrispondano a realtà. In aggiunta a questi pensieri, ho una fortissima ansia. E talvolta, attacchi di panico. Io non so più che pensare. So solo che non vivo bene così. Vorrei tanto spegnere il cervello, smettere di torturarmi con continue paranoie, ma non ci riesco. Ho letto in giro che chi ha pensieri assillanti, di norma è affetto da Doc. Potrebbe essere il mio caso? So che dovrei rivolgermi a qualcuno, ma non ne ho il coraggio. Non riesco a dire a nessuno quello che ho. Ogni tanto ci provo con i miei, cerco di spiegare come stanno le cose, ma nel momento in cui, fattami coraggio, inizio a farlo...inspiegabilmente mi blocco ed evito di andare oltre. Dovrei superare questa paura di dire che sto male e rivelare tutto? Dovrei parlarne non solo con i miei ma anche con un medico? Se sì, in che modo? Forse sono domande stupide, ma davvero non so come meglio intervenire. L'unica cosa che so è che sto sempre peggio.

    Ciao dandina.io sto passando il tuo stesso identico periodo e come te mi sento molto sola..anche io per non far preoccupare i miei cerco di cavarmela da sola non parlandogli dei miei problemi fino in fondo..ho cominciato una terapia da una psicologa ma non gliel'ho neanche detto perché soprattutto mia madre non capirebbe..dovrei dare troppe spiegazioni,si preoccuperebbe,comincerebbe a dirmi che mi devo dare una mossa e ora non ce la faccio a preoccuparmi anche di questo..l'unico consiglio che posso darti é quello che ti ha dato anche Lolli.dobbiamo sforzarci di uscire anche se non ci va o se ci sentiamo male..io motivi per uscire non ne ho..studio ancora,non ho un lavoro,non ho amico se non il mio ragazzo di conseguenza uscire mi diventa ancora più difficile perché non ho stimoli,ma mi sforzo..mi faccio anche un semplice giretto in macchina e torno a casa..si comincia così..pochi minuti alla volta,almeno l'apatia piano piano se ne va.comunque se vuoi parlare io sono qui

    Anche io il più delle volte evito di parlare con mia madre per non farla preoccupare.
    Hai ragione, dobbiamo sforzarci di uscire. Nemmeno a me va spesso, e non sempre ne ho motivo, però non posso passare gran tempo delle mie giornate chiusa in casa.
    Grazie del supporto. :)

    Ciao hai provato a chiedere aiuto a uno specialista. Tutti abbiamo bisogno di aiuto non c'è niente di male

    Sì, sono andata per un periodo di tempo da uno specialista, ma per altri motivi. Forse dovrei riprendere la terapia...

    Eh lo so... dovrei affrontare tutti i miei blocchi, ma è difficile...
    Non è giusto stare così, nessuno dovrebbe stare così. La cosa brutta è che non riesco a parlare del mio malessere con i miei. Io vorrei, ma non voglio che si preoccupino o che mi prendano per matta. Però sono stanca di dover affrontare tutto da sola...

    Sera a tutti!
    Torno a scrivere qui dopo un periodo di assenza.
    Ultimamente non me la passo tanto bene. Alterno giorni in cui sono più o meno tranquilla a giorni in cui non lo sono per nulla. Sono sempre sola, esco poco e vivo in un continuo stato di angoscia e tormento interiore. Cerco di non darlo a vedere, ma ormai sono stanca. Ho rinunciato a tante cose, ho perso amiche e amici, passo le mie giornate in casa. Sono sempre stanca e spossata, non ho voglia di uscire. Alla sera poi... mi prende una profonda tristezza (il più delle volte immotivata). Non so come uscire da questa situazione. Dovrei rifarmi degli amici, uscire di più, riprendere gli studi, trovarmi un lavoretto, smetterla di poltrire a letto... ma mi mancano forza e coraggio. Chi di voi si sente o si è sentito così? Cosa fate o avete fatto?

    E niente... da stamattina sto di nuovo punto e accapo. Mi sono svegliata ed ecco:ansia, tachicardia, nausea, senso di smarrimento... E come se non bastasse, mi ha chiamato mamma e parlando mi ha detto che da quando sto qui i miei cagnolini sono tristi. Ho dovuto staccare con una scusa, mi sono sentita male e preoccupata. Davvero non so più cosa pensare di questa situazione. Nei mesi passati ho fatto cose che mai avrei pensato di poter fare. Stavo bene, riuscivo a gestire l'ansia e a tenere sotto controllo tutte le mie stupide preoccupazioni e i miei complessi. Pensavo finalmente di aver imparato, di aver capito il trucchetto per vivere meglio. E, invece, da quando son qui, tutto mi è ripiombato addosso. Non so come tenere a bada quello che ho dentro e non so come sfogarmi. Ma perché sto così? Perché non riesco a vivere tranquilla, a godermi la vita? Perché devo vivere nell'angoscia e piena di mille preoccupazioni? Perché non riesco a fare quello che più mi piace? Nonostante sia una persona forte, questi "mostri" interiori mi rendono vulnerabile. Non mi basta più la forza di volontà. Sento che a poco a poco sta scemando...