Vi aggiorno dopo quasi 2 anni dall'ultimo post:
Sono stato nel limbo più totale fino a dicembre, il ritorno dall'australia di un mio amico ha giovato molto perchè abbiamo passato diversi giorni insieme visto che nemmeno lui trovava lavoro. La prima chiamata a fine gennaio 2017, poi cambio lavoro a inizio febbraio per poi trovarmi un tirocinio come addetto buste paga e altri 7 mesi di contratto. Sono resuscitato completamente! Ok, problemi con l'insonnia, l'ansia di un lavoro comunque complicato (la maggior parte lo sono, ma io avevo il cervello assopito e si è risvegliato).
Poi tutto sembrò girare per il verso giusto, andavo a lavoro contento, con le ragazze andava benone ma non mi volevo impegnare, felice e spensierato.. sembravo la persona felice che ero in adolescenza con la consapevolezza e la possibilità di permettermi di spendere e divertirmi. Poi ho trovato anche l'amore.. ebbene si, è quasi un anno e ammetto che è stato tanto inaspettato quanto bello.
Però attualmente la situazione si è involuta e sto pian piano cadendo nel limbo di prima: purtroppo il lavoro è terminato per via di turni che mi hanno annullato la vita e per di più la solidità dell'azienda è arrivata allo sbando per cui ora sono sotto disoccupazione. Ho trovato un'impiego come commerciale ma è di collaborazione e verrò pagato a settembre dopo la disoccupazione, prenderò si e no una mensilità normale in 2 mesi di lavoro (attualmente è quasi finito, il 30 giugno dovrebbe chiudere la collaborazione ma potrebbe aver bisogno ancora di me. Quindi nonostante abbia messo da parte una discreta somma a ottobre io mi ritroverei con un gruzzolo in banca ma essere senza lavoro. Attualmente ho trovato un finanziatore che sarebbe interessato ad un mio progetto e stiamo pian piano lavorando sul business plan, se verifichiamo la fattibilità lui mi finanzia tot mila euro e partirei con l'attività.
La mia ragazza ha finito l'università e dopo quasi 4 mesi ha trovato un buon impiego, avremmo il desiderio di andare a convivere e stiamo per confermare un affitto, alcuni miei famigliari pur di vedermi felice mi aiuterebbero nel caso io avessi bisogno di aiuto con le spese finchè non sono indipendente... e comunque sia con quello che ho messo da parte potrei tranquillamente stare tranquillo per un anno intero, ma ovviamente meno vado ad intaccare i miei risparmi, meglio è. E pure la mia ragazza mi aiuterebbe senza alcun tipo di problema, anzi, è stata lei a darmi il coraggio di provare a mettermi in proprio!
Il problema in questo periodo è la mia testa. Ovvero, sono paranoico per i soldi, per la convivenza e per l'attività. Con l'atteggiamento positivo di tempo fa avrei affrontato il tutto in maniera positiva, ora mi sveglio col macigno, con la paura non reale di finire sul lastrico perchè alla fine mi aiuterebbero (altro mio difetto è di non chiedere mai aiuto). E poi ho più di 1 anno di esperienza in amministrazione del personale, secondo tutte le persone con cui parlo (psicologo compreso) bisogna che mi concentri sull'attività e poi, se non si raggiunge la fattibilità di incominciare a mandare CV perchè una figura maschile in ambito paghe è ricercata.
Ultimamente ho anche modificato in peggio il mio bioritrmo, prima delle 03:00 non dormo e mi sveglio tardi con questo peso addosso che non mi permette di essere obiettivo nella mia vita. Calcolo al centesimo ogni mia spesa, sembro un pazzo. Ho di nuovo ansia e la testa che macina perchè io posso essere d'aiuto fino ad un certo punto per il business plan. Avrei anche entrate accessorie nel caso riuscissimo ad andare a convivere!
Se devo paragonarmi a 2 anni fa sono in realtà pieno di scelte e possibilità. Ma purtroppo l'ansia, l'insonnia e l'autostima a 0 mi fa vedere tutto impossibile e con lo psicologo non riesco a trovare la strada per riportami agli standard. Ho anche una ragazza meravigliosa con un dialogo mai avuto prima, mi capisce e mi da consigli per cercare di migliorare il mio stato depressivo. Ma come mai sto cavolo di cervello è tornato a farmi questi orribili scherzi??
Vorrei tornare ad essere carico come quando avevo trovato il lavoro delle buste paga, peccato che sia diventato alla lunga un inferno e un ambiente che mi ha destabilizzato perchè avrei voluto un indeterminato per essere a posto economicamente nella vita.. e invece no...
Messaggi di Gardox_1986
-
-
Quanto mi ci rivedo in te: penso spesso al passato perchè non vedo un futuro roseo. 30 anni, senza lavoro, a casa dei miei, dai 24 anni in poi depressione, ansia, panico, gastrite cronica, colon irritabile, mi sento un pesce fuor d'acqua in mezzo alla gente e al sol pensiero di sapere che molti dei miei amici lavorano e io non riesco a trovare un tubo mi fa inevitabilmente pensare al passato quando ancora non sapevo cosa fosse l'ansia, la depressione e soprattutto la preoccupazione.
Aggiungiamo il fatto che sono stato lasciato non da molto e sto soffrendo il contraccolpo è inevitabile che si facciano questi pensieri, nonostante sia in terapia da Agosto (in passato ci sono stato in cura per 3 anni), contando poi che i mesi invernali sono (per me) strazianti da vivere.
Ci si paralizza proprio il cervello e invece di guardare oltre e cercare di rimboccarsi le maniche ci immergiamo totalmente nel passato. Cosa che il mio psicologo reputa ovviamente inutile perchè non permette di vivere la giornata, che sia bella o brutta, come la vogliamo.
Di conseguenza, nel mio caso, partono pensieri parecchio negativi e di autosvalutazione totale, come se non fossi in grado di fare nulla al mondo.
Eppure ho giocato fino in serie B a pallavolo, nessuno mi giudica perchè non ho un lavoro, anzi, le persone cercano di venire in contro e di comprendere, ho convissuto per 7 anni con una ragazza e poi 1 con l'ultima, la vita l'ho vissuta al momento.. se l'ho fatto prima, perchè non lo posso a fare adesso?
Bisogna interrogarsi su ciò. Anche perchè ci sono diverse persone che, incredibilmente, vorrebbero essere nella mia situazione per incominciare a scrivere una nuova pagina di un nuovo libro. Ma io ancora non riesco a vederla in questo modo e mi rifugio nei ricordi.
Davvero, ti capisco in pieno. Io dal canto mio ho dei rimorsi per non aver avuto il coraggio di fare in momenti cruciali della mia vita, grazie alla mia onnipresente ansia e depressione che mi fanno credere di essere un incapace totale.
Adesso faccio i conti con l'età (mi sento ancora giovane aldilà delle problematiche psicologiche/fisiche che ho) e con le opportunità che mi si possono trovare davanti e a dovermi reinventare completamente che è la cosa che mi spaventa di più. Ma nonostante tutto, nei momenti di lucidità riesco a comprendere la "fortuna" che altri mi affibbiano, quindi si tratta di restare lucido e di impegnare la mia vita e, soprattutto, la testa con impegni di qualsiasi natura.
"Mi sarebbe piaciuto diventare “qualcuno”, o almeno averci provato, perchè sento che questa mia vita io l'abbia buttata via."
Diventare qualcuno.. è difficile.. qualcuno per chi? Per il fatto di aver buttato via parte della vita.. si, lo penso pure nel mio caso ma.. cosa ci si può fare??
Ansia123 racconta perfettamente come bisognerebbe viverla perchè è il modo giusto di affrontare le cose, in pratica non è così scontato, ma cercando di focalizzarsi su se stessi ci si riesce prima o poi. Ripeto, ce l'abbiamo fatta in passato, perchè non ce la dovremmo fare ora e condannarci ai ricordi? -
Aggiorno la situazione: L'ho chiamata, dopo una sfuriata iniziale con insulti e colpe (le ho procurato depressione, che prima che mi conoscesse lei non sapeva cosa fosse l'ansia e io gliela ho procurata,sono stato la causa dei suoi mali, interrompere le comunicazioni con lei è stato un gesto da cog..... ecc..) non ho risposto assolutamente a nulla e cambiando argomento si è incredibilmente calmata, dicendo che non farà niente di tutto ciò, che aveva sto pensiero e doveva sentirselo dire da me che io non controllavo il telefono.
E' finita tra racconti e risate (vi giuro che mi sembra che sto giro sia stato io a manipolarla, quando partiva con le offese cambiavo argomento e dall'incazzatura passava al ridere in una maniera.. malsana.) Infine mi ha dato consigli di vita fuori di testa e io che dicevo che aveva ragione.
PENSO che la questione sia risolta, grazie a tutti i vostri consigli perchè già sono di mio stremato dalla relazione che ho avuto con lei, riparlandoci mi sono reso conto di quanto sia difficile comunicare con una persona che pensa che io sia stata la causa dei suoi mali, come se fossi satana o peggio.
Per poi dirmi che mi voleva bene ma ora non più.. e poi che mi vuole bene ancora
Adesso ha un'altra vittima, cosa che mi ha confidato e le ho augurato che sia la persona giusta per lei (improbabile, ma glielo auguro sul serio) e vi giuro.. non sto affatto male a saperlo, anzi, si concentrerà su altro e io esco ancor più consapevole del fatto che aver durato un anno è stato incredibile.
Tra le altre cose voleva ovviamente incontrarmi di persona ma mi sono inventato che purtroppo devo partire per un lavoro e che sarò fuori parecchio tempo, che se ne parlerà in futuro.. sperando che si dimentichi! -
Avrei bisogno di un consiglio. La mia ex ora è in preda a non so quale delirio, mi ha mandato una mail, dicendo che io parlo male di lei (?????) ho le foto del suo cellulare e lo controllo (???????) e minaccia di denunciarmi alla polizia del fatto che le controllo il telefono e che ho alzato le mani su di lei ma è più di un mese che non la vedo e la sento!!! Cosa devo fare? Rispondere e tranquillizzarla oppure ignorare??
-
Io penso che il borderline non senta niente. Se sentisse qualcosa non lascerebbe. Loro si attaccano come delle cozze allo scoglio e non mollano la presa, tanto che appena fanno un idiozia vengono a chiedere scusa con le lacrime..per paura di essere abbandonati.
Quando si rendono conto che non gli servi più..si staccano e per questo credo che non provino niente...
Credo che in parte il borderline dopo aver distrutto..inizi a provare quasi frustrazione nella non reazione dell'altro..che ormai dopo averne passate di tutti i colori..non riesce più nemmeno a reagire.
E penso che la passività dell'altra persona..induca il borderline a staccarsi da lei e a non provare più niente. Il distacco nasce quando c'è bisogno di carne nuova da macellare....Ecco nel mio caso è stato proprio così allora. Litigate furibonde, inizialmente prendevo e me ne andavo. E li lei sempre con sta storia del "non mi abbandonare" piangeva e faceva di tutto per rimediare, come se fosse veramente pentita del caos creato.
Poi dopo un po ero arrivato ad un punto dove tutto mi entrava da 1 orecchio e usciva dall'altro. Io ormai ero depresso e ansioso e non ero più quello di prima, vivendo una vita non mia. Non ero quasi in grado di reagire e difatti mi diceva che avevo dei problemi e me ne diceva di ogni.
Da li inizialmente mi ero staccato io perchè stavo male e volevo capire un'attimo come mai lei non riusciva a capire il danno che mi procurava. Poi mi ha classificato come "scarto" e si è attaccata ad un altro.
Parlando della distruttività del borderline con qualsiasi rapporto, oltre che sentimentale anche quello di amicizia, la mia ex è riuscita a rovinare l'amicizia che aveva con la nostra amica in comune (e la sua unica direi, visto che è riuscita a mantenere il rapporto tra alti e bassi dopo per un anno e mezzo). Adesso la vittima è suo fratello appena maggiorenne e giustamente la mia amica sapendo come è non vuole assolutamente che lei distrugga la sua vita.
Lui per la sua età non capirà mai e si sa come è, una più grande che ti seduce e ti tira nella sua tela è qualcosa di galvanizzante/incredibile. E' già stato manipolato in pieno e ha messo la famiglia e la sorella contro.
Alla domanda della mia amica "ma cosa è stato per te un anno insieme al tuo ex?" la risposta: "non so nemmeno cosa ci sia stato tra di noi". CIoè come se non fossi esistito, o meglio, non riconosce più quello che c'è stato. E' proprio per quel motivo che lei non vuole lasciare nelle sue grinfie il fratellino dopo una risposta simile, sapendo il disturbo che ha.
Cosa può fare lei in questa situazione? io penso nulla e aspettare che lei distrugga il rapporto da sola come ha fatto con tutti in precedenza. Ma che conseguenze per lui...
Comunque continuo ad essere sempre nello stato del "contagiato" e non provare nulla, ad avere sempre sensi di vuoto e depressione. Pur essendo in terapia non ho idea di quanto ci metterò a tornare quello di una volta, sembra una strada in salita -
Vi ingannerà dicendovi che vi aspettava da una vita, che l'avete smosso dentro dalla prima volta che vi ha visto passare con quel vostro fare che l'ha subito colpito dritto al cuore, facendogli provare qualcosa che non aveva mai provato, qualcosa di troppo grande, vi dirà che non ha mai amato così profondamente, che se un Dio c'è beh sta iniziando a crederci perché non potrebbe spiegarsi altrimenti il miracolo di avervi incontrato, che è sconvolto dalla forza di un amore tanto grande che non credeva possibile neanche nei sogni, che per lui siete troppo grande e non riesce ad abbracciarvi tutta, che si sente innalzato da questo amore, poi si metterà a piangere commosso dalla bellezza del vostro amore così prezioso, e sempre piangendo vi dirà che non vi merita (verissimo), che grazie a voi ha finalmente capito cosa vuol dire vivere e tutte queste bellissime c∙∙∙∙∙e.. BALLE
Che nervoso!! stesse identiche parole della mia ex, UGUALI!! Che aveva già capito dalla prima volta che mi ha visto che ero quello adatto a lei (ma intanto c'erano altri nel primo periodo, che singolarità) e pianti annessi.
Comunque il mio psicologo sta cercando di farmi a tutti i costi virare i miei pensieri sul presente invece che fissarmi sul passato/futuro, in linea generale ma anche sulla mia ex. Praticamente etichettare come pensieri del passato o futuri come "inutili o non pertinenti" in quanto, giustamente, non si possono cambiare o prevedere e generano ansia/depressione. Cioè sto cercando inoltre di controllare ciò che non posso controllare: sapere il perchè la mia ex ha fatto così e mi ha lasciato non accettando il fatto (ovviamente non gli dico che so che è border/narcisa/istrionica visto che è in cura da lui), sperare che altri si accorgano come è lei veramente perchè non si facciano del male a loro volta (amica in comune compresa che si sta facendo manipolare da tempo), di svegliarmi il giorno successivo sperando di aver cancellato il senso di vuoto / depressione che ho. Soprattutto sui perchè lui si focalizza: "puoi avere la Risposta? No. Quindi che senso ha chiederselo? Nessuno."
Mi fa sentire un idiota perchè ha pienamente ragioneCome anche un altro utente ha raccontato in questo thread (e in molti altri): il partner border dopo la fine della relazione si ri-attacca a qualcun altro e ricommette gli stessi identici errori. Spesso "si rivale" sul partner precedente fingendosi felice e millantando una nuova fantastica vita.
Infatti quando ho saputo che mi ha lasciato del tutto per il collega di lavoro mi si è schiantato il cuore. Capendo poi come funziona adesso, so che sto poveraccio sta passando le pene dell'inferno visto che è il partner "base" ma lei frequenta sistematicamente altri perchè non ha voglia di impegnarsi visto che è ancora presto, lo sta sottomettendo facendogli accettare questa cosa. E lui, avendo lasciato la sua ex, è sicuramente una vittima estremamente appetibile in quanto ha commesso un tradimento ed era travolto dai sensi di colpa.
Nei post precedenti dicevate che solitamente il border prende su una persona che già di suo non sta bene al 100%. Però io quando la iniziai a frequentare stavo bene, avevo troncato del tutto con la mia ex storica e forse avevo un po troppa voglia di avere dolcezza e coccole da parte di una nuova ragazza, ne ero come "bisognoso" ma non lo facevo vedere del tutto. Evidentemente ha intuito questa debolezza e l'ha sfruttata.. è terrificante come ci riescano con disinvoltura. -
Un effetto collaterale che ho iniziato a provare dopo questa esperienza da incubo è una certa desensibilizzazione.
Appena una ragazza solo pensa di ferirmi "scappo" terrorizzato.
Poi mi rendo conto che se un gatto miagola non posso di default pensare di aver a che fare con una tigre.
La cosa tragica è che lo spavento è stato tale da non riuscire più a modulare determinate emozioni.
Scusate se mi sovrappongo alla discussione in modo apparentemente scollegato. In realtà sono le cose che scrivete a tirarmi fuori certe prese di coscienza...grazie ancora a tutte/i.Non ti scusare perchè così mi fai capire che non sono l'unico, anche se per me è passato solo più di un mese. Ho avuto occasioni e me ne sono tirato sempre fuori proprio per questa paura!
Ed oltre aver sviluppato una sottospecie di anoressia sessuale a cui per ora non do importanza in quanto in fase depressiva mi era già successo.. che poi scopro che al momento di frequentare qualcuna sparisce regolarmente. Ma ora ho proprio quel blocco verso il mondo femminile, amiche si ma non di più.. sparirà anche questo prima o poi, spero. -
La manipolazione di cui sono in grado queste persone è al di sopra di qualsiasi strumento di difesa conscio o meno.
La discriminante è se "ci cadi" o meno. Dal momento in cui cadi nella manipolazione, anche se te ne rendi conto e anche se sei esperto: è troppo tardi per uscirne indenni o per restare integri.
Il trucco sta nel riconoscere questo tipo di soggetti PRIMA ed evitarli. Dal momento che eri già stato ampiamente manipolato: è normale che tu abbia agito come probabilmente mai più agirai in vita tua.
Quando si è sotto un tipo di manipolazione "violenta" e basata sui sentimenti come questa: tutto è possibile.. anche fare il contrario di quel in cui si è creduto per una vita intera.Ma io l'avevo etichettata inizialmente come una che mente perchè voleva divertirsi e basta, difatti stavo tagliando i ponti. Vedendo che poi fece di tutto per avermi, vedendo come mi ha trattato all'inizio che ci siamo messi insieme ho pensato "magari stando con me può cambiare." Forse l'ho presa anche come sfida, lo ammetto, ma ormai cominciavo a provare piano piano qualcosa per lei e vedevo che aveva cancellato tutto il resto.. mi sembrava che il cambiamento ci fosse stato. E' normale che all'inizio, facendo determinate cose (dare accesso ad entrambe ai social/telefono, che se infondo ci penso con una qualsiasi altra ragazza non sarebbe accaduta una cosa così.. singolare e non normale) e non sapendo come è realmente questa persona ci ho provato a riporre fiducia che prima non mi dava. Già da questo punto si vede che ero stato manipolato ben bene, col senno del poi e mi ci sono ficcato io nel casino......
Ora che so come funziona di certo non ci ricasco di nuovo. Nemmeno se venisse domani in ginocchio a pregarmi (cosa che non accadrà mai perchè ormai io sono un oggetto obsoleto che ha rovinato il rapporto, secondo i suoi pensieri. Non più utile alla sua causa.)Non mi stupirei se ti avessero lasciato a casa da lavoro anche per gli effetti indiretti della sua presenza.
Per rispondere alla tua richiesta di consiglio: in questo caso purtroppo tu sei uomo e lei è donna, per cui la società tenderà sempre a dare ragione a lei ed a considerarla come la "parte debole".
Evita di usare comportamenti anche solo verbalmente violenti, perché potrebbe usare quelle parole e quei comportamenti per farti risultare come uno stalker e rischieresti guai (anche legali).
E' abbastanza ovvio che sta cercando di provocarti per completare la sua (spero inconscia) opera di distruzione. Aspetta solo che tu sbotti di rabbia e ti lasci scappare la parola o il gesto sbagliato: dopo di ché arriva il colpo di grazia.
L'unico modo di reagire a questi tentativi di contatto è "non reagire". Leggiti un libro del Dalai Lama (dico seriamente) e cerca di tornare a un rapporto sano col sesso, in modo da poterti sfogare con altro.E pensa se mi mettevano a lavorare nella sua stessa azienda come poteva andare a finire quest'ora.
Assolutamente non uso nessun tono, ne violento, ne dolce, la ignoro completamente. Difatti lei si chiede per quale oscuro motivo io non la calcolo più, ovviamente lei voleva un rapporto di amicizia, che non era in realtà di amicizia ma di sfogo per i momenti di solitudine: dopo avermi lasciato mi chiedeva di dormire da lei alla notte, inizialmente quando andavo a recuperare alcune mie cose dal suo appartamento, si metteva sempre semi nuda in maniera provocatoria. Vedendo ciò l'ho allontanata pian piano, non sentendola più e bloccandola ovunque. Anche perchè sapevo che voleva continuare a manipolare e poi già si frequentava con la sua prossima vittima e ciò non l'ho accettato. Difatti questo povero ragazzo è stato a sua volta manipolato e già in preda a tutte le bugie possibili e immaginabili, non sapendo come agisca da single.Se il rapporto è durato meno di 6 mesi (un anno al max) può essere che tu non sia predisposto. Se invece è durato di più: si può dire che tu abbia una predisposizione caratteriale a sopportare (se non addirittura a cercare) situazioni di questo tipo.
I 6 mesi/anno andrebbero misurati con frequentazioni ricorrenti infrasettimanali (un anno) o con la convivenza (qualche mese): i "tira e molla" non contano.Fra una cosa e un'altra.. è stato un anno di convivenza. Fra lo stare da lei o da me, infine insieme nello stesso appartamento è stato 1 anno esatto vedendoci quasi tutti i giorni. Ma io mi ero esaurito prima ed ero a fine rapporto abbastanza irascibile/scontroso causa la sua insensibilità verso le mie problematiche che per me erano diventate insostenibili, poi sono scoppiato dicendole di ogni e allontanandola momentaneamente da me. Da li in poi 2 mesi infernali dove mi ha girato e rigirato in tutti i modi, provava godimento totale nel farmi soffrire e a fare la vittima.
Io non voglio essere predisposto più a questo genere di relazioni, bruciato una volta non ci casco dentro nuovamente. Anche se purtroppo non riesco a voltare pagina e darmi del tempo per ricaricarmi da questa esperienza, o meglio, vorrei affrettare questa cosa e non ho pazienza perchè ora pure io in solitudine mi sento a disagio, in quanto tendono i miei pensieri a riproiettarmi costantemente in quelle situazioni di ingiustizia totale. Oltre che un vuoto incolmabile dentro di me che è presente sempre in solitudine. E' come se io dovessi stare assolutamente a contatto con delle persone per non sentire questo vuoto.. sembra davvero che mi abbia contagiato.. -
La cosa pazzesca è che in "altri" frangenti della mia esistenza sono uno che non si fa mettere i piedi in testa da niente e da nessuno....sono pronto a farmi ammazzare.
Lo sono stato pure io fino all'incontro di questa persona, qui vorrei capire come sia stato possibile. Se altre ragazze facevano una cosa simile le avrei mandate a quel paese da un pezzo, essendo anche un po orgoglioso. C'è qualcosa che mi sfugge al di la dei traumi che magari possono avermi reso una persona che da.. ma nelle storie precedenti ricambiavano come è solito, chi più o chi meno ma ricambiavano.
Può contare il fatto che la mia prima depressione è stata causata dal fatto che non volevo ferire la mia ex storica? Ovvero, io dopo tanti anni non provavo più amore ma pensare di dirglielo mi ha creato un senso di colpa così forte che mi ha devastato dentro, perchè sapevo che le sarebbe crollato il mondo addosso e poteva reagire male (lei di certo non pensava a farla finita o a cose del genere ma è stata tanto, tanto male. 1 anno e mezzo. e ancora ripensandoci provo un po di colpa ma so che ora è felice con un altro, ciò mi risolleva e sono contento per lei!)Vissi esattamente per filo e per segno le "avventure" di Gardox
Mi dispiace per quello che hai dovuto passare.. sarà stato un'inferno/paradiso dove non ci si capiva più niente. E ti ha lasciato con un vuoto dentro, idem per me. Dopo quanto ne sei uscito da questa situazione orribile?
Ieri sera l'ho incontrata in discoteca. Lei guardava ma il mio sguardo cercava di non incrociarlo, perchè il mio amico mi fa "ma che cosa ha contro di te ha una faccia da serial killer???"
Lei va dal mio amico e le parla dicendole testuali parole: "Io so che lui parla male di me (no, racconto alle persone che me lo chiedono i fatti come sono andati realmente, non vuole che si sappia che è andata a letto con un altro e che si sentiva con una marea di altri ragazzi) ma sono cavoli suoi perchè se è finita è tutta colpa sua e sono a posto con me stessa"
Lui: "scusa se sono franco ma mi spiace, non la penso come te. E penso che molte persone te l'abbiano detto, ma tu non ascolti nessuno a quanto pare".
Lei: "le persone non possono capire, non ci arrivano, per me son tutti scemi se non capiscono"
Lui: "quindi per un parere diverso dal tuo mi dai dello scemo???"
Lei: "Non ho detto questo, ho detto che lui non ha mai ragione e basta." (come non ha detto questo?????)
Lui: "Guarda non proseguo il discorso perchè non ne ho voglia, pensa a quel che credi. Ma non è di certo come dici tu".
Lei INCAZZATISSIMA se ne è andata da un tipo con cui ovviamente flirtava, ma stranamente, per quanto fossi in ansia inizialmente nel sapere di doverla incrociare.. non mi ha dato fastidio per nulla!
Dopo mezz'ora torna dal mio amico col sorriso sulle labbra dicendo che deve dargli delle mie cose che sono ancora in appartamento, che è troppo ubriaca per stare in piedi e a chiedere chi fosse quella ragazza con cui parlavo per tutto il tempo (una conoscente con cui mi scrivo ogni tanto).
Almeno questa volta non è stata violenta, ma proprio coincide con ciò che è: sbalzi d'umore incredibili, contraddizioni, il voler aver ragione a tutti i costi e quella vena istrionica di dover essere sempre al centro dell'attenzione.
Lo psicologo aveva ragione, probabilmente non affrontando la situazione del doverla incontrare alimentavo il disagio.. oggi è nettamente diminuito, anche se devo continuare a lavorare per riprendermi dalla bufera passata in questi ultimi mesi..
Ringrazio anch'io tutti per le storie e i consigli che date perchè piano piano sto aprendo sempre più gli occhi sul fatto che tanto non poteva finire in modo diverso, che queste persone avranno sempre delle vittime sotto le loro grinfie e non riusciranno a creare mai un legame stabile. E qui tolgo totalmente qualsiasi dubbio sul fatto che possa essere stata colpa mia (certo quando litigai l'ultima volta fui pesante ma non giustifica affatto tutti i gesti che ha compiuto in seguito).Dimenticavo di chiedervi, in cosa vi sentiti "cambiati" dopo un'esperienza del genere?
Se ci rifletto, ho paura di aver assorbito irreversibilmente, parte di quel "vuoto" in grado di trascinare gli altri in un vortice di (apparentemente) "luccicante" sofferenza...una sorta, passatemi il termine, di contagio.E' esattamente quello che mi sento io. Mi fa venire i brividi. Come se io non possa più tornare la persona di prima. Mostrerò al pubblico quella persona che conoscono da sempre, ma dentro di me è tutt'altro e non capisco se è una situazione momentanea o permanente.
-
Anche per me è veramente dura accettare il decorso delle cose e il repentino cambiamento di una persona che da meravigliosa si è trasformata in mostruosa, ma non direi che le persone affette da disturbo borderline sono vuote e non provano sentimenti, e penso che chiunque ne abbia avuto a che fare lo sappia in cuor suo. Queste persone hanno grandissima sensibilità ed empatia (non so se la ragazza di Gardox sia effettivamente borderline o più istrionica appunto come suggeriva l'amico psicologo). Il mio ex poteva mettersi a piangere mosso da tanta bellezza in mezzo ad un bosco. Se in una stanza buia entrava un raggio di sole, si commoveva. Non poteva guardare film perché assorbiva tutte le emozioni, si sentiva "bucato" e poi stava male, vivendo quelle emozioni come sue e ricamandoci sopra per giorni. Sono in qualche modo molto empatici. Allo stesso tempo soffrono di sensi di vuoto che arrivano da un momento all'altro, ma non li definirei persone vuote, anzi penso abbiano moltissimo dentro. Ne sono sicura. E parlo da persona ferita che al momento definirebbe il suo ex borderline come un enorme str onzo. Ho conosciuto tante cose di lui e tanta profondità e ricchezza, anche nel suo vuoto.
oggi non ce l'ho più fatta e sono andata dallo psicologo da cui è seguito il mio ex, e che però non sapeva nulla causa pausa estiva. Gli ho raccontato tutta la storia in cerca di aiuto, mi ha detto che queste persone sono essenzialmente Malate, e che trascinano nella pazzia e nella distruzione chi sta loro intorno, famigliari, amici, partner. Volgarmente, il matto è bravo a fare il matto, ma il sano lo diventa. Mi ha detto che è difficile da capire e accettare ma queste persone sono divise in due, e certo, io ho probabilmente contattato il suo sè sano, per un certo periodo, quello che mi ha dato amore e dolcezza, ma purtroppo non esiste solo questo. Io ho fatto un percorso con questo ragazzo fino ad un certo punto, dopodiché qualcosa all' interno della sua mente si è scisso ed ha intrapreso un altro percorso, fatto di ossessioni e gelosie spropositate e accecanti che si sono mangiate tutto il resto, e puoi spiegare quello che vuoi ad un ossessivo, puoi spiegargli per filo e per segno come stiano le cose in verità totalmente differenti dalla sua visione, ma se la cosa va contro le sue ossessioni non la accetterà. Questo suo psicologo mi ha detto che io sono subentrata a riempire un vuoto che in lui si è creato nell'infanzia, le dinamiche di "abbandono" da parte della madre, ma che purtroppo nè io nè nessun altro potremo riempire. Gardox, che infanzia ha avuto la tua ragazza? Questo spiegherebbe molti suoi comportamenti. La persona borderline in genere vive un rapporto instabile con i genitori negli anni dello sviluppo: in risposta ad uno stesso atteggiamento potrebbe ottenere in cambio una sberla come una carezza. Allo stesso tempo, è come dire ad un bambino: disobbediscimi! Se lui disobbedisce, ti sta di fatto ubbidendo, se ti ubbidisce sta disobbedendo e quindi ubbidendo.. Insomma il bambino impazzisce. e qui nasce la personalità borderline.
Questo psicologo mi ha detto che al momento non posso fare NIENTE, se non cercare di salvaguardarmi e pensare a me stessa, al valore della mia persona, a cosa voglio dare a me stessa. E il consiglio che mi ha dato è stato quello di interrogarmi sul perché sono stata attratta da un simile elemento. Gardox ho letto in breve la tua storia e i traumi che anche tu hai dovuto subire nell infanzia, ti sono sinceramente vicina e sono sicura della bellezza della tua anima ferita. Io vengo invece da una famiglia abusiva psicologicamente e fisicamente. Probabilmente persone come te e me sono abituate alla sofferenza, essendoci cresciuti dentro, per questo forse ricercano inconsciamente le stesse dinamiche nelle relazioni amorose in età adulta. Ora noi non possiamo fare niente. Dobbiamo pensare a rimetterci in sesto. Se queste persone dovessero ripresentarsi, allora lì varrà la pena di interrogarsi e chiedersi che fare, a nostro rischio e pericolo. Ora tutto quello che possiamo fare è pensare a riacquisire una dignità e un'integrità.Caspita anche la tua storia lascia i brividi Hilali. E hai c'entrato il punto, abbiamo avuto un'infanzia e adolescenza che ci ha segnato e mi dispiace tantissimo per la tua situazione perchè capisco come ti puoi sentire dentro.
Noi doniamo l'anima e noi stessi ma di fronte a questa situazioni sembra che siamo cascati in una trappola ben congeniata, nel mio caso forse mi ci sono voluto buttare io.
Ed è qualcosa di indescrivibile a parole, io mi limito a dire depressione, rabbia, delusione ma ho un vortice di emozioni negative che il mio psicologo sta cercando di "curare" perchè ora sono come bloccato psicologicamente verso qualsiasi emozione positiva e non riesco più ad avere fiducia nel prossimo. Ha detto che l'iter non sarà semplice ma come ne sono uscito una volta ci esco anche la seconda.
La sua infanzia? Una madre con la propensione al litigio e alla violenza. A 11 anni lei e 13 la sorella.. le ha messe a vivere da sole. Ha avuto sempre conflitti con sua madre mentre la sorella ci andava più d'accordo, come se fossero amiche e lei ha patito questo. Ha patito anche la violenza della sorella nei suoi confronti.
Sua sorella ha un carattere assurdo: era gelosa di me, non ci lasciava da soli quando veniva in estate in Italia. Se voleva che ci lasciasse da soli dovevamo andare a prenderle che ne so.. un fustino di birra (una roba infantile mai vista prima e ha 23 anni). Litigavano un giorno si e uno no.. un macello.
La madre ha avuto 3 figli con 3 uomini diversi e tuttora a 50 anni ne frequenta 2 dai quali si fa aiutare. Mi ricordo che l'anno scorso era fissata col lavoro, e la mia ex ancora la lingua non la sapeva al 100%, si vergognava, scappava dai posti di lavoro in cui la metteva. Sua madre l'ha saputo e l'ha picchiata mentre io ero nascosto nella stanza della sua amica (abitava in un appartamento con altri inquilini, tra cui la sua amica.. e all'inizio non voleva presentarmi a sua madre).
Quindi si di traumi ne ha avuti e quando ne parlava, ne parlava con cattiveria ma con una vena di insensibilità. Come se.. ormai ho subito di tutto e nulla mi può più scalfire, anzi, ormai ho un muro davanti. Come se queste cose fossero tipo la normalità.. ero affscinato come si poneva su questi argomenti.. mi aspettavo lacrime agli occhi oppure una vena tristezza e invece lo faceva in una maniera strana per come la vedo io!
Ma anche lei si commuoveva a volte senza motivo: mi guardava e piangeva dicendo che lei non mi meritava affatto, che ero troppo per lei e che così bene non era mai stata in vita sua. Sembrava che fosse qualcosa di eccessivo per lei per le sensazioni che le provocavo.
Per il regalo di un cellulare, dopo la convivenza, piangeva e diceva che non meritava tutto ciò e che io ero troppo e mi chiedeva come facevo a sopportarla (e poi giurava amore eterno ecc).
Lei era sensibile su ciò che voleva lei e insensibile su ciò che non le interessava o non le scaturiva niente o non riconosceva dentro di se.
E appena in convivenza ha cominciato a controllarmi periodicamente il telefono, le ricerche google su cellulare e pc, a indagare in tutte le mail spedite e inviate negli ultimi 2 anni, a controllare TUTTE le cartelle del PC.. io non capivo cosa stava succedendo perchè non le avevo dato motivo di dubitare di NULLA. Per poi esplodere in episodi di rabbia dove credevo che da un giorno all'altro mi potesse tirare addosso un piatto o chissà che cosa.
Per poi fare un esempio, due giorni dopo i vari controlli, durante l'intimità sentirmi dire "magari quando sei fuori di casa invito il vicino del piano di sotto qui da me"......... cioè li mi sono dato un'i∙∙∙∙∙∙∙a di quelle che non potete immaginarvi. Ero furibondo e lei si giustificava "ma era uno scherzo, calmati!" e ha fatto una fatica, ma una fatica allucinante a chiedermi un semplice "scusa".
Cioè fai la maniaca nei miei confronti poi mi sputi in faccia una provocazione che se fosse stato un altro l'avrebbe lasciata li su due piedi.
Mamma mia, a ripensare a tutto ciò mi viene il nervoso. Io provo a concentrarmi su altro ma quando mi sveglio incomincia il vortice dei pensieri verso il passato, senza un lavoro ora è veramente dura, perchè sto cercando di impiegare il tempo in modo costruttivo ma il mio cervello vira su tutto ciò che ha combinato nei miei confronti, rendendomi la giornata un inferno.
"puoi spiegargli per filo e per segno come stiano le cose in verità totalmente differenti dalla sua visione, ma se la cosa va contro le sue ossessioni non la accetterà"
Sante parole Hilali.
E certe volte se ci provi, tipo la sua amica, che le ha detto che si è comportata malissimo con me e si comporta malissimo con tutti i ragazzi reagisce in maniera dura, incazzandosi e chiudendo il discorso volendo aver ragione.
Stasera la incontrerò in discoteca al 100%. E so già come andrà il teatrino: un mucchio di ragazzi attorno, se mi vede combinerà qualcosa di poco piacevole (scenata sicuramente) ma non intendo non frequentare luoghi in cui sono sempre stato per evitare lei. Questo è il consiglio dello psicologo e sto cercando di seguire per quanto mi risultino difficili molte cose.
C'è chi mi dice che quando me ne renderò conto stapperò lo champagne.. peccato che quel giorno mi sa che dovrò aspettarlo per chissà quanto tempo.