Ciao a tutti, sarà difficile mettere giù due righe dove esprimo i miei pensieri, ci provo.
Ultimamente mi sento sempre più deluso da me stesso, vorrei essere un'altra persona, o meglio, avere un altro carattere. Tutto questo nasce dal fatto che io dipendo troppo dalle altre persone e mi odio per questo, soprattutto nelle relazioni 'amorose' Tendo a dare tutto quello che ho da offrire subito, a essere sempre presente e mi rendo conto di essere oppressivo a volte. Ho sempre una paura costante che l'altra persona sparisca, mi sfugga dalle mani. A volte basta anche soltanto che non mi scriva per qualche ora e inizia a salirmi il panico, la mia testa inizia a viaggiare. Eppure un anno fa, al termine di una relazione disastrosa, mi ero ripromesso che questo non sarebbe più successo. Così ho iniziato a dedicarmi a me stesso: ho iniziato a fare palestra e mi ci sono appassionato, ho cercato di coltivare i miei interessi, di impegnarmi nel lavoro. Eppure tutto questo non è servito a niente, ogni volta mi affeziono subito all'altra persona e puntualmente prendo una bastonata nei denti. Manco di rispetto a me stesso, ho poca fiducia e autostima, il mio umore può dipendere semplicemente dal "buongiorno" Mancato di un'altra persona. Lo so è uno schifo che un uomo scriva queste cose, e sicuramente non sono qualità che attirano una donna ne sono consapevole, col tempo ho imparato a mascherarle bene, a recitare bene la parte dell'uomo sicuro di se stesso (Il mio aspetto fisico/estetico mi aiuta molto sotto questo punto di vista) Ma quando sono da solo, quando torno a casa dopo un'uscita, sto male, quando leggo una parola sbagliata sto male, se salta un'uscita sto male.. Insomma le mie sicurezze si basano su un castello di carte pronto a cadere al primo soffio di vento, e ho una grande voglia di riscatto, di cambiare completamente la mia vita.. Scusate probabilmente questa discussione non ha senso.
Messaggi di Andrea_MiTo
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Lo avevo fino a un'anno fa, poi mi sono cancellato. Il motivo è che mi dava veramente troppo fastidio, passavo molto (troppo, se non tutto) Tempo a scorrere i profili altrui e a guardare le loro foto o leggere i loro stati. Senza sto molto meglio anche se paradossalmente ho molte meno possibilità di conoscere gente, perché quando vedo una persona la vedo e poi basta, al massimo la chiamo o ci chatto via wahtsapp ma non vedo foto di cosa fa, cosa pensa, cosa dice... Secondo me è molto meglio così. Facebook quando ci sei dentro sembra un sito essenziale, appena ne esci fuori tempo una settimana e ti dimentichi che esista.
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Secondo me invece è meglio così, trovo triste una coppia che una volta accoppiati dicono: bene ciao ce ne stiamo sempre a casa da soli e chi si è visto si è visto. Anche perché la monotonia non fa mai bene.
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Ciao a tutti, cosa ne pensate della gente che sparisce improvvisamente per settimane o addirittura mesi? Gli ultimi 4 anni a questa parte ho avuto modo di conoscere e frequentare parecchie persone conosciute online, faccio questa premessa perché queste faccende mi son capitate soltanto con persone conosciute su forum o più generalmente su internet. Diverse sono sparite, l'ultima proprio qualche giorno fa, sono andato a trovare questa persona, andava tutto bene abbiamo passato una giornata piacevole assieme, ieri ho visto che è letteralmente sparita. Il telefono suona spento, su WhatsApp risulta cancellata (Esce la voce "invita questa persona a usare WhatsApp) Agli sms non risponde, boh. Non è la prima volta che succede, non con questa persona ma con altre persone, così, improvvisamente non si fanno più sentire.. Poi tornano dopo giorni, settimane o mesi.. Ma io mi chiedo perché?? Che tu abbia avuto un problema improvviso, un'imprevisto, una caduta di umore, ma che senso ha sparire senza dire nulla io non capisco proprio. Più divento adulto e più mi accorgo di quanto possa essere pericoloso per la propria salute mentale coltivare amicizie online.
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Comunque hai ragione Mercuriana, ultimamente mi sto impegnando per cercare di passare più tempo con questa mia amica e il suo fidanzato, nonostante la conosca ormai da anni e ci siamo confidati molte cose, passando parecchie ore o anche una giornata in loro compagnia, mi accorgo che sono tutt'altro che perfetti, sono semplicemente "normali" Come tutte le coppie di ragazzi. E allora penso che forse io li sto idealizzando troppo, li sto mettendo in alto come se fossero su un altro piano a me irraggiungibile. Ma nonostante sia consapevole che il mio modo di pensare è errato, non riesco a tirarmene fuori, constatare che li sto soltanto idealizzando e che loro sono persone come me coi loro problemi e le loro gioie non mi aiuta a smettere di sentirmi triste per la situazione di solitudine in cui mi trovo :\
Anche se piano piano qualche progresso lo sto facendo, sto passando dall'aspettare di essere invitato a uscire da qualcuno al proporre io le uscite quando ho voglia. Forse non mi rendo conto che se sono solo è soltanto colpa mia? Eppure mi sembra che molti miei coetanei non si facciano in quattro per organizzare uscite, ma escano lo stesso 5 volte tanto me. -
Non per fare il bastian contrario ma purtroppo non credo che questa amicizia sia un'opportunità di conoscere qualche persona nuova. Prima di tutto perché io sono praticamente il suo unico vero amico (A detta sua non mia) Quando usciamo spesso siamo solo noi tre, io lei e il suo fidanzato... Ma di questo non mi importa a me va benissimo così con loro, è un'amicizia senza nessun secondo fine. Poi considera che io lavoro in un grosso centro commerciale e ho l'opportunità di conoscere decine di persone nuove, colleghi e colleghe, ogni giorno. Il mio problema non è la mancanza di opportunità, di quelle me ne capitano potenzialmente a bizzeffe, il mio problema sta nell'incapacità di sfruttarle per ottenere quello che vorrei.
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Ciao Mercuriana grazie per la risposta molto esaustiva. L'ho chiamata invidia perché è un qualcosa che mi rende triste non felice, cioè, io sono felicissimo per lei per tutto quello che ha e spero che abbia sempre di più, però sono triste per me. Comunque lo so il mio problema è sempre lo stesso: sono insicuro, pecco di autostima e carattere, purtroppo è da sempre che sono così anche se in questi anni sono cambiato tanto, sono passato dall'essere una persona estremamente chiusa, introversa e trascurata a essere molto socievole con tutti, al non aver problema a parlare con chiunque e a curare il mio aspetto e il modo di vestirmi (Prima a scuola vestivo coi vestiti xxxxxl smessi di mio zio). Però casco sempre negli stessi errori. L'unica vera sicurezza che ho in me stesso è il mio aspetto fisico, lineamenti del viso, altezza.. Lo dico senza nessun motivo di vanto ma avrei potuto tranquillamente intraprendere una carriera come modello se avessi il carattere e la voglia di fare un lavoro simile. Ma questo ovviamente non basta assolutamente, tanto è vero che le mie relazioni sociali, soprattutto sentimentali, sono scarsissime, in 23 anni ho avuto una sola relazione di 5 mesi con una ragazza conosciuta sul web e basta.
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Ciao, se può esserti di aiuto a me quando arrivano dei momenti in cui mi sento veramente preso dallo sconforto e dall'invidia verso le situazioni che vivono gli altri, mi fermo un attimo, respiro e mi domando: ma perché non vuoi bene a te stesso invece?? Perché devi guardare cosa fanno gli altri quando tu non hai nulla di meno?!?! Perché manchi di rispetto a te stesso paragonandoti sempre agli altri e sentendoti una nullità?! Io sono di indole abbastanza orgogliosa, queste domande che faccio me stesso mi mettono in una posizione di sfida personale e mi danno una carica morale.
Però è sempre difficile, anche se sto cercando di cambiare atteggiamento non è per nulla facile, sono sempre tanti i momenti in cui mi sento giù di morale perché sono solo e in quei momenti non posso fare a meno di pensare agli altri... -
Io penso che il problema non sia l'uscire da soli, ma quello che vai a fare. Ad esempio io esco sempre da solo in bici, mi faccio delle pedalate anche diu 3/4 ore per 50/60km completamente da solo, e mi fa bene, oltre che fisicamente uscire vedere altre persone stare furoi casa mi fa stare di buon umore anche se sono da solo. Altre cose ovviamente non potrei mai farle da solo, ad esempio non andrei mai in un bar da solo, o al cinema da solo..
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Lo credo anche io, l'unica cosa che patisco veramente è la solitudine perché poi quando esco mi sento assolutamente bene. Il problema è che quando la serata sta per finire mi inizia a prendere una sensazione di angoscia, inizio a pensare: ok dopo questo sprazzo di normalità adesso ritorni nella tua gabbia.