Messaggi di Altra-menti

    Ciao Creamy. Ho capito bene quello che intendi dire e anch'io ho rimuginato su queste cose per alcuni periodi.
    Be', di alcune esperienze mi sono rifatta, di altre no.
    In realtà ti dico che penso che ad alcune persone le classiche "esperienze adoloscenziali per crescere" non servano. Chi si accorge già da piccolo di pensa re "un po' meglio" dei coetanei, probabilmente avrà meno bisogno di maturare.

    -maturità mentale: sono circondata da persone che mi dicono che di testa domostro più dell'età che ho, e me lo dicevano anche anni fa. Ho iniziato a "sentirmi adulta" dopo la morte di mia mamma a 24 anni, quando sono rimasta a vivere da sola e ho iniziato a fare delle scelte importanti. Per me il passaggio è stato lì.

    -socialità: ho imparato a socializzare osservando gli altri farlo, lavorando duramente per superare la timidezza e aprendomi al confronto con quante più persone, anche studiando la "massa" e cercando di adattarmi, ma senza perdere me stessa. Ho vissuto una crisi "di opinione" cioè ho dovuto mettere in discussione quello che credevo essere "giusto" per definizione, confrontare le mie aspettative su ciò che per me era importante con la realtà esterna a me, sentirmi confusa, strabordare nel punto di vista dell'altro che prima avrei chiamato "nemico" e accarezzarne le verità.
    Ma soprattutto, ho imparato a socializzare sbloccando me stessa, permettendo a ciò che sono di fuoriuscire, lasciando che i lati di me che erano sepolti dalla paura non si sentissero giudicati. Per i defetti ho smussato con l'autoironia.

    -relazioni: qui già sai che sono a punto 0 con le relazioni vere e proprie.

    Per gestire le ambiguità, l'ingenuità ecc, ho imparatp tantissimo sul lavoro.

    Alla fine io credo che la cosa principale sia essere fieri di ciò che si è ed essere riusciti a trarre la massima crescita dalla vita come ci si è presentata davanti, a priscindere se per scegliere la casa devi chiedere consiglio ai tuoi (fossi sposata chiederesti aiuto al marito...anzi forse sceglierebbe il marito :hmm: ) o se prendi una multa a 34 anni perchè hai bevuto un bicchiere di troppo e ti hanno beccato come un'adolescente...

    Alcune persone che hanno vissuto pienamente l'adolescenza poi si bloccano poco più avanti e restano lì.
    Tutto insegna, ma non credo che la prima sigaretta sia il capitolo senza il quale non puopi più dipanare la trama dei tuoi 30 anni.

    Tu sei importante e queste persone lo sanno. Per questo non devi mettere fine alla tua vita. Sei giovane, almeno togliti la curiosità di sapere che strada farai.
    Non deve finire qui.
    Tu vuoi sollievo da queste tremende sensazioni che ti pervadono e ti si stringono attorno alla mente come tenaglie. E' una lotta molto dura. Purtroppo devi trovare la forza di accogliere la derealizzazione e l'ansia. Devi lasciarle "vincere" su di te e non reprimerle, non scacciarle. Dicono delle cose importanti. E non temere di perdere il controllo su di te o sulla situazione.
    Appunto,ci vorrebbe uno psicologo in gamba che ti guidasse.

    bè, è qualcosa.
    Per imparare a suonare cio vogliono costanza, concentrazione e impegno e nella situazione psicologica in cui non puoi disporre delle energie psichiche necessarie.
    Intanto scrivi quelle.
    Questo amico con cui esci è a conoscenza della situazione? Ti senti capito?
    E tua mamma come reagisce a tutto ciò?

    Io quando pensavo di uccidermi ho sbagliato: non ho chiesto aiuto. Tu l'hai chiesto.
    Non lo chiedevo perchè non sapevo come avrebbe reagito mia mamma.
    Perchè mi vergognavo che altri parenti sapessero come stavo.
    Perchè avevo paura di non trovare l'appoggio adeguato dai professionisti.
    O perchè non ero in grado di esprimere davvero ciò che sentivo.
    Cose che stai sperimentando anche tu.

    Però col senno di poi se immagino cosa avrei fatto, mi rispondo che avrei solo dovuto insistere e trovare gli appoggi giusti.

    L'ansia a tavola l'ho avuta anch'io. E' bruttissimo.
    Se non vuoi dire a tua madre che pensi di suicidarti per non farla stare troppo male, dille che vorresti cambiare terapeuta, che quello che ti segue non dà importanza a ciò che dici.
    Digli che gli racconti ituoi pensieri ma li prende sottogamba mentre tu fatichi a mangiare.
    Sei giovanissimo, se ne può uscire. Te lo dice una che a 16 anni oltre all'ansia e allo shock anafilattico da formaggio grattuggiato aveva anche voci, allucinazioni. il demonio nel water...e oltre allo Xanax ho preso ben di peggio.
    E' dura, ma puoi riprenderti la vita in mano.
    Se ti stai chiedendo come, vuol dire che sta già cercando la strada per farlo.
    Scatterà qualcosa in te e a quel punto non ti devi arrendere mai.

    Io il suicidio l'ho premeditato e praticamente tentato. La tua famiglia non si merita questo. Ti amano. Quel muro orrendo e invalicabile che hai davanti si toglierà. Per ora, nel presente, per rendertelo sopportabile aggrappati a qualcosa che ti dia sollievo.
    C'è qualcosa che riesci a fare e un po' ti piace?

    Ciao. Mia mamma è morta 4 anni fa, ne avevo 24.
    Ho passato mesi e mesi e rivivere filmati mentali dei giorni dell'ospedale, di come la malattia la stesse cambiano rapidamente. La paura, l'angoscia della perdita, di non poter lenire il suo dolore.
    Ho ripensato alla sua persona guardando tra i suoi vestiti, i suoi oggetti. Ho ripensato alla sua essenza e ai suoi profumi.
    Soprattutto non ho digerito il suo dolore.
    Quindi sì, ciò che ti sta capitando è normale.
    Anche io come te ho ricordi brutti. Se risalgo alla memoria alla ricerca di una mamma felice e sorridente, devi giungere fino a frammenti degli anni 90.

    Riesci a trovare un canale per esprimere questo dolore? Due anni sono comunque un lasso di tempo lungo e se è vero che i genitori mancheranno per sempre, è anche vero che se la tua sofferenza continua ad essere costante e quotidiana forse non riesci da solo a elaborare questi sentimenti.

    Aiutare gli altri è difficilissimo.
    Ognuno è diverso da chi gli sta accanto, ognuno si sente importante e amato in modo diverso.
    Sicuramente chi dà conforto, riversa nella relazione con l' aiutato una parte di sè bisognosa.
    Ma dà anche una parte di sè sana, forte, capace di sostenere chi, in quel momento, non può sostenersi da solo.
    E di aiuto su questa Terra c'è n'è indubbiamente moltissimo bisogno.

    Sentirsi ascoltati è un bisogno che hanno tutti, la solitudine è devastante.
    Però saper ascoltare, con le emozioni e non con la testa, è un dono che non tutti hanno, è un dispendio di energie che ogni tanto vanno ricaricate, E poi se si ascolta con il cuore si deve tenere conto che ognuno ha un cuore unico e che molte persone in stato di bisogno non hanno la forza o gli strumeti per dire cos'hanno dentro. E' il caso di quelle persone che aspettano e non sembrano gradire la presenza delle volontarie.
    Io ho visto molte persone distrutte dentro che di fronte ad una proposta d'aiuto reagivano con rabbia, chiusura, rifiuto. Ho visto molte persone che avrebbero voluto essere d'appoggio balbettare spiazzate a seguito di un racconto doloroso e non sapere che parole scegliere. Sentirsi inadeguate.
    Ci sono bisogni a cui sembra che tu non possa rispondere. Dovresti fare una carezza, un sorriso, ma ti senti così a disagio, ti senti come se stessi recitando una parte banale di fronte al dolore di qualcuno che non puoi risolvere.
    Quindi sì, l'altruismo e l'aiuto sono indispensabili, dare tempo e ascolto è la cosa principale, ma certamente a volta auta più se stessi.

    Ciao. Anch'io soffro di una sindrome pre-mestruale, però non prenderei mai nessun tipo di psicofarmaci a causa del mio vissuto personale. Allo stesso modo sarei restia dall'iniziare una terapia con ormoni perchè penso che l'equilibrio ormonale sia molto delicato e andrebbe preservato nel modo più naturale possibile.
    Dall'altro lato però, mi rendo conto che il mio problemino è per certi versi persino invalidante.

    Hai pensato che gli sbalzi d'umore potrebbero essere la conseguenza di una carenza di alcune vitamine o sali mnierali?
    Il magnesio per esempio è molto importante per l'equilibrio dei neurotrasmettitori (che esistono per ceeto, anche se non credi nell'efficacia degli psicofarmaci) e per le funzioni neurologiche (sonno, concentrazione, memoria).
    FRa pochi giorni inizierò ad assumere integratori di magnesio, li assumerò circa per 10gg prima del ciclo e per i primi 2 giorni di flusso. Terminato il ciclo, assumerò un integratore di ferro per 3 giorni.
    Poi nulla, fino la mese successivo.
    Attenzione, è una CURA FAI DA TE con innocui integratori enei prossimi mesi mi terrò monitorata per vedere l'efficacia.
    Casomai ti tengo aggiornata se ho benefici.

    Per quanto riguarda il flusso intenso, era un problema che avevo anch'io. Da quando ho iniziato a fare attività fisica regolare va un po' meglio, anche se immagino il diagio e il melessere di muoversi in quelle situazioni. Dicono comunque che faccia bene, l'importante è ascoltare il proprio corpo.