Ciao Daniele , ho letto con molta attenzione le tue considerazioni , e mi è piaciuta molto la sensibilità e la profondità con cui hai trattato questi argomenti.Sei un ragazzo maturo e sensibile che lotta e non si perde d'animo .Sai qual'è la ricompensa per quelli come te ? Ottenere una conoscienza di se stessi come pochi altri hanno .Vorrei approfondire questi discorsi con te se ti va , leggi la mia esperienza e dammi un tuo parere .Spero di avere presto una tua risposta .Ciao dall'UOMO ( parecchio nevrotico )
Messaggi di uomo
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vi ringrazio per l'opinione e i consigli,ho molto apprezzato.Però la vista è una parte del quadro , infatti la cosa non è più collegata solo a fenomeni visivi.Il malessere che provo lo sperimento anche in caso di un pensiero , un gesto ,una parola o una conversazione .Possiamo dire che è ormai generalizzato,è cominciato con la vista diversi anni fa per poi spostarsi ad altri campi della quotidianità.Non so se si tratta di un semplice attacco d'ansia , di sicuro è una sensazione molto negativa e debilitante .Oggi per esempio ho passato tutta la giornata a tenere a bada il continuo presentarsi di questa sensazione da una parte e a concentrarmi sul lavoro dall'altra.Comincia con il pensiero che potrebbe presentarsi , mentre parlo con un collega, o svolgo una mansione , oppure mentre penso a qualcosa.So che sono io a farmi del male , perchè costruisco io stesso intorno a questo mio problema tutta una serie di paure.
Per esempio:
mentre lavoro mi prende il pensiero e la paura che questo disagio mi possa colpire (attaccandosi a qualunque cosa,non solo la vista)
La soluzione trovata per uscire da questa situazione diventa il nuovo problema , poichè il pensiero e la paura vi si attaccano ,sostituendo il soggetto del primo timore)
Immaginate una catena , in cui ogni nuovo anello è un tentativo di uscire dal problema ( malessere ).Il primo anello di questa catena è il pensiero e la conseguente paura che quel disagio possa cogliermi.
Ho cercato di spiegarvi il mio problema meglio che ho potuto , non so con che esito.Tengo a darvi un'idea bella precisa di questo mio disagio,così da avere nuovi pareri .Se non sono stato chiaro non esitate a chiedere e a pormi le domande che ritenete importanti.Più scambio considerazioni con voi meglio è, per cui fatemi sapere cosa ne pensate.Vi aspetto e vi ringrazio per il tempo e per l'aiuto che mi date.Un saluto dall'UOMO (parecchio nevrotico) -
ti ringrazio e dammi un tuo parere sulla mia situazione , non appena sarà visibile.Ti confesso che non capisco tempi così lunghi però sono una new entry , immagino che sia giusto così
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La mia esperienza è la seguente .Lavoro da 14 anni come operaio in un'azienda nel settore gomma plastica e in questi 14 anni si sono succedute diverse situazioni , ognuna con il proprio grado di ansie,tensioni,alti indici di stress e quant'altro.I problemi veri però, sono cominciati diversi anni fa , quando per semplici disturbi alla vista si sono scatenate paure e malesseri come non ne ho mai sperimentate prima.Passavo la giornata di lavoro in preda all'ansia e al timore di come questo o quel difetto si sarebbe comportato .L'unico momento di sollievo era quando andavo a letto e staccavo ,esausto,la spina dopo una terribile giornata .La mia quotidianità e il mio benessere era in base a come la mia vista si comportava , e di conseguenza il mio stato d'animo e l'interesse per la vita.Ho passato diversi anni in questo modo ,cercando rassicurazioni da vari specialisti,per poi smontarle io stesso con paure e dubbi ingiustificati .In un certo modo però la situazione era gestibile , e con il passare del tempo ho imparato a convivere con queste mie paure portandole ad un limite per me accettabile nonostante occasionali ricadute.Dopo questa situazione però ho sbattuto il muso contro un problema ancora peggiore.Un giorno sempre a lavoro , forse per masochismo,semplice stupidità,paura, o tutte insieme mi chiedevo come sarebbe stato se quel profondo malessere da me provato in occasione dei difetti alla vista si sarebbe presentato anche solo guardando un oggetto dell'ambiente.La profonda paura che ho provato in quel momento ha toccato un nuovo record,così come l'ansia e lo sconforto.Da quel giorno qualunque oggetto , movimento , elemento dell'ambiente poteva scatenare questa sensazione di malessere psicologico.Non so spiegare bene il meccanismo con cui avviene tutto questo , ma di sicuro ho delle responsabilità , perchè come ci penso , faccio i danni .L'ultima svolta di questo malessere è stata quella di diventare generalizzato , cioè di non essere più legato ad un singolo elemento, bensì quello di aggrapparsi ad ogni cosa ( pensiero,sensazione,oggetto,stato d'animo,discussione ecc...).Non importa quqle soluzione mi venga in mente , poichè questo malessere vi si sovrappone mettendomi spesso alle corde .Spero di non essere stato troppo cervellotico nello spiagarvi il problema , e se l'ho fatto vi chiedo scusa.Rimango in attesa di vostre analoghe esperienze e considerazioni in merito a quanto scritto e di consigli se ne avete.
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ciao , sono rimasto colpito dal tuo ottimismo e volevo saperne di più circa la tua situazione.Ti andrebbe di condividere con me i tuoi passati problemi e gia che ci sei dirmi in cosa consiste il disturbo ossessivo compulsivo di cui accennavi
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Ciao a tutti ragazzi ,ho fatto il grande passo e mi sono iscritto al forum.Spero di poter essere di aiuto e di riceverne a mia volta.