Messaggi di wavesequence

    Se può interessarti io ho contattato giusto oggi una psicologa che mi ha proposto sedute da 50/60 minuti a 55 euro.

    Grazie del tuo messaggio... a parte che non so se viviamo nella stessa zona, comunque sia, mi sono riproposto di parlarne alla prossima seduta come primissimo argomento. Vediamo quale sarà la reazione del terapeuta... Ripeto, potrà essere anche un luminare, però non mi sembra serio che, almeno agli inizi, le sedute durino così poco. Come dicevo, ho sempre l'impressione che, per quanto il groviglio dentro di me sia notevole, ci sia sempre qualcosa che manchi per concludere la seduta.


    Mi accodo anche io a chi ti dice che la cifra è esorbitante, poi non so, magari è un luminare e in poco tempo raggiungi l'obiettivo!!.

    Domanda: psicologo o psichiatra? Orientamento?

    Perché solo 30 minuti? la "seduta standard" dovrebbe durare un'ora...

    Mi scuso, perché credo di non aver risposto del tutto..

    Si tratta di uno psicologo che esercita da non meno di trent'anni, infatti ha avuto in carico una amica della mia compagna molti anni fa, intorno alla metà degli anni '80. Da quanto ho potuto capire è di ispirazione lacaniana.

    Sulla durata della seduta, come ho già detto, devo capire come mai sia limitata a 30 minuti.

    Ciao, non ho capito da quanto tempo stai andando, perché se sono le prime volte è normale che parli quasi esclusivamente tu...ti deve conoscere e mi rendo conto che in mezz'ora alla volta è molto difficile. Per la mia personale esperienza (sono anni che vado, ne ho cambiati diversi perché arrivata ad un certo punto non mi trovavo più) posso dirti che, una volta terminata la fase conoscitiva, dovrebbe essere il terapeuta a parlare. Comunque mezz'ora è veramente niente, avevo sentito di 50 minuti a 70 euro...io pagavo 50 euro all'ora fatturati..sarà un luminare per chiedere così tanto. Magari in tre sedute ti risolve i problemi...se è così dammi il suo numero ;)

    Da quanto ne posso capire, c’è un accordo di cartello tra i vari psicologi e psicoterapeuti, tale per cui il prezzo è standard. Anche con quell’altra specialista con cui avevo solo fatto un colloquio preliminare, il prezzo è lo stesso. Quello che mi ha fatto un po’ infastidire è che ha preteso di essere pagata per la prima seduta, che non si può assolutamente definire tale perché ho parlato esclusivamente io.

    Per ora, I contributi e gli interventi del terapeuta sono minimali… e i 30 minuti passano troppo velocemente. Non nego che non mi ascolti e memorizzi i punti salienti, però… il sospetto che spezzettare in una miriade di segmenti i colloqui sia solo un modo per guadagnare di più.


    Mi accodo anche io a chi ti dice che la cifra è esorbitante, poi non so, magari è un luminare e in poco tempo raggiungi l'obiettivo!!.

    Domanda: psicologo o psichiatra? Orientamento?

    Perché solo 30 minuti? la "seduta standard" dovrebbe durare un'ora...

    È uno psicoterapeuta

    Mi accodo anche io a chi ti dice che la cifra è esorbitante, poi non so, magari è un luminare e in poco tempo raggiungi l'obiettivo!!.

    Domanda: psicologo o psichiatra? Orientamento?

    Perché solo 30 minuti? la "seduta standard" dovrebbe durare un'ora...


    Credo che 50 euro per mezz'ora sia una ladrata, io fossi in te cambierei terapeuta. Inoltre non avrei grandi aspettative in quanto io stessa ne ho visti svariati ed è stato tutto molto deludente, anche io ho trovato che fosse un'inutile banalità.

    A questo punto credo dovrò parlargliene, perché il mio sospetto di una tariffa eccessiva non è solo mio…

    Premetto che non so se questa sia la sezione giusta, nel caso i moderatori provvederanno a spostare il mio thread.


    In breve, dopo aver tentato invano di avviare una terapia presso il consultorio familiare della mia zona di residenza, ho dovuto mio malgrado prendere atto che l'unica via possibile è quella di rivolgersi ad uno specialista privato. Avevo due nominativi, di una terapeuta ed un terapeuta, che ho contattato entrambi, però per una manifesta incompatibilità di carattere ho scelto il secondo.

    Devo dire che l'aspetto più inquietante è proprio quello economico, nel senso che 50€ (ovviamente non fatturati) per 30 minuti sono parecchi, perché per quanto mi sforzi di concentrare al massimo le cose da dire, il tempo passa fin troppo rapidamente.

    Dal punto di vista umano non posso dire di trovarmi male, anzi, solo che vorrei capire quanto potrà durare la fase in cui io parlo a ruota libera ed il terapeuta si limita ad ascoltare e commentare in modo stringato o a porre domande (apparentemente) molto banali e semplicistiche come, ad esempio, qual è il mio desiderio rispetto ad una situazione o un'altra.

    MI aspetterei, quindi, da parte del terapeuta maggiore partecipazione e, pur sapendo che l'analisi non è cosa che si risolve dalla sera al mattino, un atteggiamento fattivo, più che altro perché non credo di poter sostenere a lungo questa spesa.

    Cosa ne pensate? Sono destinato a rimanere con i miei fantasmi esistenziali?

    Ci sono momenti in cui troncare il cordone ombelicale diventa l'unico modo per salvarsi. Tenere in troppa considerazione le opinioni della propria famiglia di origine, spesso diventa un impedimento alle proprie sacrosante libertà.

    Adesso la tua famiglia è composta dalla tua compagna, il figlio in arrivo e te. Punto.

    A maggior ragione, in questo periodo, se hai un lavoro che ti dà solidità economica ed una previsione di carriera, sarebbe scellerato lasciarlo per avvicinarti geograficamente alla tua famiglia di origine. Per assurdo, dovreste trasferirvi a 100km dalle rispettive famiglie, ma non essendo possibile, i tuoi genitori dovranno farsene una ragione. E dovrebbero capire, che per un loro capriccio di voler fare i nonni a tutti i costi, non possono ipotecare il tuo futuro.

    Chiudo questo thread con un po' di amaro in bocca, però con la consapevolezza che, probabilmente lo specialista del consultorio non sia adatto - lo ha detto lui stesso - ad affrontare una terapia a lungo termine come quella che, a seguito del colloquio, ha valutato fosse la cosa migliore per me.

    La realtà è che mi porto dietro tutta una serie di problematiche, ansie ed angosce esistenziali, da moltissimo tempo e che non possono essere risolte nell'arco di qualche seduta. Il lavoro da fare è notevolmente più complesso. Ero conscio che non sarebbe stato facile ed il colloquio ha reso ancora più evidente il mio perdurare del malessere a cui desidero dare una conclusione.

    Si ricomincia quindi da zero. Trovare lo/la specialista sarà abbastanza facile, un po' meno come pagare l'onorario.

    Alta Infedeltà mi sembra di averlo visto quando ero a casa con la febbre. Se non ricordo male c'era un po' questo retrogusto nemmeno molto celato che l'infedeltà è la scelta "giusta"

    Devo dire la verità che a me non è passato questo messaggio. Più che altro, se non ricordo male, visto che è un pezzo che non guardo più quel programma, passava spesso il messaggio che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Nel senso che, chi tradisce in un primo momento pensa di averla fatta franca, poi, per un motivo o per l'altro, viene scoperto e lì allora scoppia il finimondo.

    Tuttavia penso che il tradimento, nel senso di tradire, non sia per tutti perché dipende principalmente dall'etica personale e, in secondo luogo, dallo stile di vita condotto. Trovo che il tradimento sia una forma di non rispetto verso chi - almeno fino a prova contraria - ci vuole bene.

    Alta infedeltà per quello che ricordo (ho visto anni fa qualche puntata) ricostruiva storie vere, dunque erano attori che recitavano un copione successo nella realtà, ma lo trovo non tanto simile a primo appuntamento.

    Su Alta infedeltà, continuo a pensare che gli autori siano partiti da storie vere e abbiano ricamato altre situazioni al contorno, per arricchirle. Quello che voglio dire, in sostanza, che sono entrambi programmi "verosimili", perché presentano una realtà modificata, pur credibile. Anche la puntata di primo appuntamento di ieri sera, dove due ragazze, una delle quali in una puntata precedente aveva "soffiato" il partner alla seconda, nuovamente si contendono lo stesso partner. Per fortuna il belloccio di turno le ha scaricate entrambe... :D

    e lo so bene... sono convinto che già per il solo fatto di avere l'abitazione separata dall'attività la mia vita sarebbe stata totalmente diversa e non mi troverei in queste condizioni.

    Da sempre provo a spiegarlo ai miei, ma nulla..

    Ma è ovvio che i tuoi genitori non ammetteranno MAI che separare attività lavorativa dalla vita privata è cosa buona e giusta. Mio padre era una persona splendida, non ha fatto mancare nulla né a me né a sua moglie, però fondamentalmente monotematico. Con lui non potevi parlare di tanti argomenti, perché il lavoro era l'unico suo pensiero. Ed il fatto di avere lo studio nello stesso condominio dove abitava era veramente qualcosa di incredibile. L'assurdo era proprio che, se non era fuori per sopralluoghi, direzione lavori ecc. era sempre in studio, dalle 8:30 alle 20:30, salvo veloci pause pranzo, dal lunedì al sabato. E la domenica? A dormire sul divano per recuperare le energie.

    Quindi, se hai l'autonomia economica per poterlo fare, non devi chiedere l'autorizzazione a nessuno per trovarti una sistemazione fuori dal nido (tossico).

    Cosa ne pensate di questo programma? Lo avete mai visto?

    È un programma "verosimile" nel senso che si sente spesso l'intervento degli autori, sia in quello che dicono il conduttore, i vari personaggi che fanno parte della scenografia (maitre, cameriere/i, cuochi ecc.) fino ai partecipanti. Per il resto lo trovo abbastanza divertente, lo guardo più per curiosità, anche se, come dicevo prima, non credo però che tutte le situazioni raccontate siano vere. Alcune sono anche divertenti, altre grottesche, altre ancora difficilmente credibibili.

    Per certi versi, ricorda anche "Alta infedeltà" anche se quest'ultimo tipo di programma rasenta il trash.