Messaggi di hopeful

    In realtà io preferisco visitare nuove città, soprattutto in altri paesi. Credo che sia bellissimo scoprire culture diverse! Ma una settimana di mare non si disdegna!

    Emanuele
    Leggere i tuoi post e scrivere mi ha aiutato a chiarirmi le idee, in effetti. Andare in discoteca non rientra tra i miei interessi e credo che farei meglio a non pensarci più, cosa che spero di riuscire a fare anche in altri ambiti in cui ho avuto lo stesso atteggiamento.

    Non ci avevo mai riflettuto e credo che non lo avrei mai fatto, ma, ancora una volta, hai ragione, anche se devo ammettere che io sarei proprio capace di consigliare di leggere decine di libri per godersi la vita.. :D E se penso alla reazione che avrebbero alcune delle mie amiche, mi rendo conto che, anche se ribaltata, la situazione è la stessa! Su questo mi hai convinta. :)

    E invece ti ringrazio, perchè non è da tutti mettersi a scrivere e dare consigli (molto utili, tra l'altro) ad una persona che nemmeno si conosce. :)

    Leggendo quest'ultimo post che hai scritto, mi rendo conto che in effetti il vero problema che mi pongo sulla questione "discoteca" non è tanto il fatto che gli altri lo fanno e io no e quindi mi sento un'emarginata, quanto il non essere riuscita a buttarmi, nel momento in cui ho deciso di provare (le ragioni per cui l'ho fatto sono senza dubbio sbagliate, ma nella mia testa l'intenzione c'era). I motivi possono essere vari: mi sento un pesce fuor d'acqua, mi sento osservata, mi sento ridicola (eccetera, eccetera), ma rimane il fatto che non ne sono stata capace e di conseguenza mi ci sono fissata.. Credo che in parte sia anche questo, perché sono sopravvissuta a quattro anni di liceo senza avvicinarmi ad una discoteca e senza pormi nemmeno il problema, quindi posso tranquillamente continuare così. E' entrata in gioco una sorta di ridicola sfida contro me stessa, volevo dimostrarmi che anche io lo posso fare e mettere a tacere i commenti delle mie amiche (scherzosi, ma che a me in questo ambito danno comunque fastidio), forse pensando che fosse un buon punto di partenza per ricostruire la mia autostima..

    Emanuele
    Grazie mille per quello che scrivi. :) Anche io ho sempre avuto le tue stesse idee e principi, infatti anni fa mi sono isolata proprio per evitare di diventare una persona diversa da quella che volevo essere e fare cose che, giuste o sbagliate che fossero, andavano appunto contro la mia natura e il mio carattere. Però questo mi ha portata solo a perdere, o comunque allontanare, tutte le amicizie che avevo fin da piccola e ho passato circa un anno da sola, a guardare da lontano tutto quello a cui avevo rinunciato (in parte anche per cocciutaggine e orgoglio) e che cosa ho ottenuto? Niente, a parte coerenza con me stessa e rancore, fosse immotivato, verso le persone che mi avevano messa da parte e a cui comunque tenevo molto. In pratica, nel giro di due anni, sono passata dall'essere una "bambina" estroversa, allegra e con amici ovunque ad una ragazza timida, insicura e con poche amicizie, nemmeno tanto sincere, secondo me.. Adesso di amiche ne ho e mi ci trovo abbastanza bene, ma a fidarmi non ci penso nemmeno.

    Fringe86
    In linea teorica la seconda, senza dubbio. Infatti, come ho scritto sopra, l'ho sempre sostenuto e ho cercato di rimanere fedele ai miei principi, ma, nel frattempo, ho sempre avuto la sensazione di perdere tempo. Mi sento dire continuamente da ogni parte che l'adolescenza è il periodo più bello della vita e che devo fare adesso cose che poi non saranno più possibili, ma a me sembra una prigione e sono completamente bloccata verso tutte le cose "normali" a quest'età.. Anche andare in discoteca per me può essere terribile, perché, per quanto voglia divertirmi come tutti, non ci riesco, è come se avessi in completo blocco mentale.. Quindi, partendo da questa cosa (molto banale, me ne rendo conto), mi dico: ballare non è nella mia natura, sicuramente, però non vedo niente di male nel lasciarsi andare e divertirsi. E se ci riuscissi, magari sforzandomi all'inizio, vorrebbe dire che sono andata contro la mia natura?

    fenicebarese
    Dicendolo sembra facilissimo e io stessa sono sempre piena di buoni propositi (un po' meno ambiziosi di quelli che hai scritto, a me basterebbe guardarmi allo specchio e non farmi schifo, tanto per cominciare :) ), però il tutto è difficilissimo da realizzare, almeno per me.

    Prima di tutto grazie ad entrambi per avere risposto. :)
    Rileggendo quello che ho scritto sopra, mi rendo conto di non essermi spiegata: non è che io non abbia interessi, ne ho eccome, primo fra tutti la lettura, il mio problema è piuttosto il fatto che non riesco mai a far emergere la mia personalità, se non con le persone che conosco bene. Quando mi trovo magari in situazioni diverse da quelle a cui sono abituata, mi rintano in un angolo e rimango invisibile piuttosto che socializzare e conoscere gente nuova, che credo sia un po' quello di cui ho bisogno adesso. Quindi quello che cercavo di dire è che credo che le persone mi vedano come una persona piatta, vuota, appunto perché fra i miei interessi non ce n'è uno che mi "contraddistingua", per cui magari essere fiera di me o che mi permetta di "emergere" per quella che sono. Sono stanca di guardare gli altri fare tutto ciò che vorrei fare anche io, senza mai riuscire a mettere da parte le mie insicurezze.
    Emanuele Sono pienamente d'accordo con quello che dici, il fatto è che per una volta non vorrei discostarmi, essere quella che non si omologa, ma vorrei sapere cosa si prova a sentirsi parte di qualcosa.. Forse in questo modo sarei semplicemente una persona fra tante e perderei la coerenza con me stessa, che penso sia l'unico pregio che mi è rimasto, ma sarebbe senza dubbio più semplice. E non potrei certo sentirmi peggio di come mi sento adesso.
    Ho scritto un altro papiro, ma penso che sia impossibile capire quello che volevo dire leggendolo, ho solo incasinato e reso più incomprensibile di prima quello che avevo già detto sopra, credo..

    Ho deciso di aprire questo thread senza sapere come cominciare, che cosa scrivere, perché di me non c'è niente da dire, se non che mi sento un involucro vuoto. E' difficile da spiegare, ho sempre la sensazione di non avere niente da offrire agli altri e mi stupisco ogni volta che qualcuno si interessa a me, anche in modo banale, chiedendomi semplicemente come sto. Mi sembra di essere circondata da persone piene di vita, di interessi, di passioni e, nonostante io sappia che è controproducente, il confronto con gli altri, soprattutto i miei coetanei, è inevitabile. Quando sono con le mie amiche e parliamo del più e del meno, mi sento malissimo, perché l'unica cosa che riesco a fare è ascoltare loro senza trovare niente da dire. Ascolto le loro esperienze alle feste o con i ragazzi e non riesco a fare a meno di chiedermi perché quello che raccontano loro sembri così interessante, mentre la mia vita così banale, inutile, e perché io quelle stesse esperienze non le abbia mai fatte, nonostante lo desideri con tutta me stessa. Possibile che sia così insignificante e vuota? E le persone che mi stanno intorno per quale motivo lo fanno, che cosa c'è in me che in qualche modo le "incuriosisce" o "attira"? Mi faccio spesso questa domanda perché le mie amiche d'infanzia, nonostante andiamo ancora a scuola insieme, si sono allontanate ormai da anni e, dopo aver sprecato mesi a chiedermi perché, ho capito che il problema ero io.. Insomma, a nessuno deve interessare avere un'amica come me, una che alle feste non va perché si sente a disagio e rifiuta di ballare, una che a quasi diciotto anni non è mai nemmeno uscita con un ragazzo, una che se ne sta in un angolo a guardare gli altri che si divertono perché ha paura di sbagliare o di essere giudicata. Basta un'osservazione da parte dei miei genitori o di un'amica per farmi sprofondare nelle mie insicurezze e tutto quello che chiedo a me stessa è di sentirmi almeno una volta all'altezza della situazione. Non voglio più vedermi così brutta e insignificante, non voglio più vedere difetti anche dove non ci sono, non voglio più vedere il bicchiere mezzo vuoto e voglio che in me ci sia anche qualcosa di cui andare fiera e smettere di essere mediocre. Non voglio essere nella media, voglio essere anche io brava in qualche ambito, c'è qualcosa di sbagliato? La mia mancanza di autostima emerge in ogni cosa, anche nelle situazioni più banali, ad esempio quando devo comprare vestiti nuovi o cambiare taglio di capelli e ogni volta mi sento dire che devo smettere di lamentarmi ed essere scontenta di me, perché c'è chi ha problemi seri e allora mi sento ancora peggio. Forse sono solo una viziata, acida e scontrosa ed è questo il motivo per cui non conosco mai nuove persone e le mie uniche amicizie sono legate alla scuola. Non lo so nemmeno io, non so niente, questo è l'anno in cui devo scegliere l'università e non so che cosa fare, non riesco a capire che cosa mi piace veramente, se c'è qualcosa in cui sono brava, non so chi sono e vorrei solo capirlo. Come faccio? Avrei solo voglia di urlare così invece di dover pensare alla mia vita. :-MSTR