Messaggi di Psycho Mantis

    Vabbè tagliamo la testa al toro: comunque anche per me l'evasione è male ed è importante adottare a monte un atteggiamento sano. Credo che sicuramente chi ha venti rolex e poi evade, sia pessimo ed è anche quello con maggior potere di influenza diretta. Cioè proprio tu che hai potere economico, fai una scelta diversa ad una certa, perché permetti a chi sta sotto di te di fare la stessa scelta!

    Come anche chi sta in basso non deve cadere nel mal costume di pensare di essere solo vittima e di dare per scontato il nero come unica scelta senza cercare un'alternativa.


    Come non amo buttare la carta in terra perché tanto è pieno di rifiuti.


    Ma infatti voglio andare in Svizzera. Immaginati quanto fa ridere un'italiana in Svizzera perché non ne può più.


    Detto ciò penso che il concetto di buona e cattiva persona sia effettivamente un limite verso il buono o il cattivo e quando una persona colleziona determinati comportamenti efferati in bene o in male, ci si possa fare anche un'idea. Quindi è chiaro che se uno è truffatore, assassino, usa solo la legge del più forte, uno insomma come i fratelli Bianchi che hanno ammazzato Willy... Isomma, non è che siano valutabili con sfumature di grigio, in linea di massima (escludendo influenze socioambientali).


    Poi ci sono i paradossi, come nel libro "la banalità del male" di Hannah Arendt, che alla fine lei addirittura metteva in prospettiva la cattiveria dei tedeschi e la bontà degli ebrei.

    Non c'è una risposta per tutti. Non credi? Credo che in molte coppie come quella dell'opener potrebbe funzionare così "che ne pensi se dormiamo dai miei visto che la casa è più grande?" Il lui di turno, il maschio italiano medio direbbe "ok come vuoi".

    Mio marito su questo genere di questioni direbbe "decidi tu come vuoi che ci organizziamo, come vuoi io faccio".

    Io direi "ok, dormiamo dai miei poi quando ti pare passiamo anche dai tuoi ovviamente". E lui direbbe "ok". Fine.

    Avevo capito ti riferissi a questo ipotetico scenario futuro. Chissà se lui ci ha pensato.

    Beh il chiedere di non andare allo stadio non l'ho capito. Mi sembra fuori da ogni logica. Per il resto concordo con te che non vedo nessun venirsi incontro.

    Il maschio italiano medio che dice: "ok", mi ha fatto ridere :face_with_tears_of_joy: perché mi sono immaginata come sono certi ragazzi che si vede sono molto chill e lineari. Comunque ho compreso cosa volessi dire sul discorso figli. Sicuramente una volta arrivati bisogna avere una mentalità molto più preparata. Probabilmente andrà pure da sé il modo di fare di lui, proiettato maggiormente sulla responsabilità verso questi. Alla fine dei genitori sani vogliono il massimo per i figli e vivono in funzione loro.

    Vanno comunque da entrambe le famiglie. Si tratta solo di dormire da quella di lei ma di giorno la compagna è disposta ad andare dalla madre di lui tutte le volte che vuole. Questo è un punto già chiarito precedentemente in diverse occasioni.

    Ok, concordo. Rispondendo ad Ipposam che valutava lui troppo legato alla famiglia, trovo sia in contrasto poi con la decisione assoluta di lei di stare nella sua famiglia e basta. Mi sto chiedendo una cosa, ossia, la comunicazione prima di questa decisione come è? È una lotta infantile tra i due? Come viene discusso il tutto? A me non piacerebbe comunque mi si dicesse: "no andiamo dai miei perché la casa è più comoda (con entrambe le case molto grandi)". Vorrei comunque fosse un "valutare insieme", dopo un anno lontani, non un dare per scontato. Poi certo, non è una tragedia e ho scritto che lui può anche valutare quest'anno di non stare lì a farne una questione di principio. Mi chiedo comunque come avvengano queste decisioni.

    Io credo che la coppia che fa dei figli deve essere il più possibile autonoma nell'occuparsene; i primi anni, non volendosi prendere in giro, il grosso del lavoro lo fa la mamma, e se ha bisogno di un aiuto è rarissimo lo voglia dai suoceri; io trovo normale che si appoggi piuttosto alla propria madre, se disponibile. È giusto poi a mio parere che i bimbi frequentino entrambi i nonni quando possibile, ma direi senza bilancino di precisione per monitorare il tempo trascorso da una parte e dall'altra. In questo caso già lo vedo all'orizzonte.

    Ma loro non hanno figli. Cioè entrambi sono lontani dalle famiglie la maggior parte dell'anno ed è dovuto a questo penso la richiesta di lui di stare anche dalla sua famiglia. Nel senso: lui è quello troppo legato alla famiglia, lui è quello che non le vuole bene abbastanza, lui è quello che deve dedicare più tempo alla coppia, quello che se non acconsente ai bisogni di lei per la casa, vuol dire che non vuole un futuro... E lei quando si dovrebbe mettere nei panni di lui? Cioè se lui ha bisogno di stare dalla famiglia quest'anno, lei non se lo pone come problema? Se lui ha bisogno di una zona meno in periferia, lei non se lo pone come problema prima di acquistare una casa (mica poco)? se lui ha bisogno dei suoi spazi e dei suoi hobby, lei perché non ci pensa prima di chiedergli di non andare allo stadio? Perché non va allo stadio con lui ogni tanto?


    Intendo dire: penso che entrambi non valutino molto oltre il loro naso. Non vedo lei necessariamente come quella più lungimirante e assertiva.

    ipposam anche a me sembra strano, su questo sono d'accordo. Sulla famiglia di lei per i figli... Tu lo vorresti per tuo marito? Personalmente trovo che le famiglie di entrambi siano importanti. I figli alla fine forse il primo periodo in cui sono neonati è meglio stare dalla famiglia di lei, ma dopo entrambi hanno una famiglia a cui tengono e che è importante. Però idem, è il mio punto di vista.

    Detto ciò, ho comunicato quello che mi interessava, cioè che non ho voglia nei thread di discutere per avere ragione, ma per parlare degli argomenti. Magari è una percezione ma lo voglio dire, chiudo qui l'OT. Pace!

    Guarda tu hai una mentalità molto particolare, che non tutti condividono; il tuo concetto di famiglia è peculiare, cioè il fatto di dovervi passare tanto tempo, il radicato invischiamento, il dover ospitare amici e parenti, e per finire usare la casa dello zio: io potrei impazzire in un contesto così, te lo dico col sorriso. Io non ospito parenti, non uso case di zii o cugini, non partecipo volentieri a pranzi familiari, evito come posso eventi formali ecc., non chiedo favori e non ne faccio e non amo rendere conto a nessuno. Se ho capito bene, lei ha la tua stessa origine quindi forse la mentalità è la stessa, ma come ti ha detto bruce0wayne lei sposta l'asse della famiglia dal suo lato. Lo trovo molto comune nel mondo femminile, è quasi un cliché; se a te pesa tanto non siete compatibili a mio parere. Lei non cambierà.

    Va bene Ipposam, però poi lei vuole passare il Natale in famiglia solo da lei. Nel senso, ora magari sono anche due cose che ci sembrano collegate perché ne ha parlato qui, però ecco, se lui dovrebbe essere maturo per il bene della famiglia, come può essere ok decidere per entrambi che la famiglia di lui quest'anno no? Nel senso, se ne parla. Poi magari si decide comunque che si va da uno e non dall'altro, ma io verso il mio partner non mi permetterei mai di dirgli: "ue' bello, quest'anno dalla tua famiglia non andiamo perché mi trovo più comoda nella casa della mia famiglia". Nemmeno lei è rispettosa. Se ne parla, poi se lui sbatte i piedi dopo la decisione, allora sono d'accordo. Infatti non capisco se lei decida per tutti o se lui voglia decidere, in maniera passiva però.... O entrambi. E siccome forse è quest'ultima, trovo abbiano da lavorare sulla comunicazione, la diplomazia ed il modo di mettere paletti.


    Cioè se lui a lei avesse detto: "andiamo dalla mia famiglia e basta perché siamo più comodi dai miei", sarebbe suonato ok?

    bruce0wayne appunto. La cosa che mi ha dato fastidio ieri e stamattina è che il mio post è stato travisato e non ho nemmeno capito con che utilità. Sei tu che hai posto la questione dell'evasione come termine assoluto, rispondendo ad un mio post dove affermavo una cosa normalissima. L'argomento è interessante e complesso, prendendo per presupposto che il concetto di bene e di male è basato sulla cognizione umana. Dove è la parte in cui affermerei che quel bene e male non ha bianchi e neri nelle sfumature di grigio? Non mi è stato nemmeno chiesto, sembrava sinceramente un modo per cavillare e battibeccare. Nel parlare di carne non intendevo contraddire, ma iniziare ad aprire l'argomento sulla sua complessità. Non ho voglia di sentirmi dire che una cosa è così e basta per poi due secondi dopo dire da solo: "eh ma la cameriera....". Che senso ha? Si parla di un qualcosa o si gioca ad avere ragione?


    La cameriera, mi spiace, ma fa parte comunque del gioco perverso dell'evasione e visto che evadere è il male come dici, è male anche nel caso stia morendo di fame. Potevi arrivarci prima di appiccicare l'evasione a caso.

    Me lo dicono i miei amici questo...

    La sto accettando invece in questo momento. E spero di poterlo fare ancora per tanto tempo. Sperando che in qualche cosa si possa ammorbidire. Non gli sto facendo più problemi, sto accettando tutto e per questo non stiamo più litigando da giorni ormai.

    Ripeto, qui ho scritto per aver qualche parere.

    Con tutta sincerità, ti dico che sabato andrò di nuovo allo stadio. È la mia unica passione, non vado neanche in palestra ed esco solo 1 volta al mese con i colleghi. Quindi se capita che due sabati di fila manco, pazienza.

    Mi piace molto questa tua risposta sullo stadio. Finalmente ti vedo più convinto, hai ponderato da te se fosse il caso o meno. Puoi farlo quindi in scala su tutto il resto, valutando quale scelta sia la migliore caso per caso.


    Anche l'accettare di questi giorni può servire a ricevere domani.


    Per quanto riguarda Natale, se lei rientra il 30 e state solo una settimana, puoi anche dirle: "va bene, ma Natale prossimo vorrei passarlo da mia mamma."

    Sì, però il paese citato è la Spagna, sono di mentalità latina come noi quindi il paragone penso stia su, non ho ancora guardato ma suona credibile trattandosi della Spagna. Certo che se ci paragoni a mentalità di paesi come gli inglesi o gli svedesi a livello di comportamento civile beh, direi che non c'è paragone in senso negativo per l'Italia. Comunque sì, siamo un cancro al quarto stadio, verissimo, non avrei saputo esprimerlo meglio. Forse anche complice "l'incattivimento" da boom industriale, non so a parte la mentalità latina in comune come siano gli spagnoli in quel senso.

    La Spagna non ha la mafia, non ha quel tipo di mentalità clientelare tipica italiana. Non ha proprio la cultura del fregarsene delle regole, del renderle relative. Forse noi siamo più vicini ad una Bulgaria, Romania ecc in questo senso. Ma alla fine penso che sia chiaro che l'argomento è che se tutti ci giustificassimo, non risolveremmo nulla. Il caso italiano secondo me risalta molto diversamente di una Spagna. L'Italia è lo stato a livello culturale, gastronomico ed imprenditoriale tra i più importanti al mondo. Eppure viviamo di apprendistati pagati dallo Stato. È che ci hanno abituati piano piano.

    Però noto che il thread sta virando tutto verso l'evasione come argomento.


    Trovo che nemmeno stiamo parlando davvero del thread, perché l'argomento è "cosa sia una brava persona". Non è tanto il cosa sia oggettivamente bene e male nei comportamenti. È un concetto e argomento molto più complesso del semplice: "se ha fatto questo è bravo, se ha fatto quest'altro è cattivo". Chiaramente la tendenza sarà quella e trovo interessante approfondire le sfumature dell'argomento. Su cosa sia considerato bene e male, posto che è un concetto umano (basta leggere gente come Fromm, non lo dico io) penso che un po' tutti ne abbiamo chiara la teoria.