Messaggi di Terrapin

    Citazione

    C'è poi una sorta di ritardo tra quello che pensiamo, vogliamo pensare e ciò che invece sappiamo nel nostro profondo (inconscio). Succede che un pensiero cosciente impieghi tempo ad esser metabolizzato dall'inconscio e viceversa; talvolta ci vogliono anni.

    E' interessante questa frase, mi piacerebbe vederla ampliata riguardo l'aspetto dell'uscire da una situazione di dipendenza. Nel mio percorso infatti mi chiedo a ripetizione se è possibile cambiare i propri schemi di comportamento semplicemente imponendosi di fare qualcosa di cui in realtà non si è convinti nel profondo. Me lo chiedo, perchè a me è riuscito di cambiare piccoli pezzi del puzzle e scoprire così che reazioni avevo, ma di portare avanti relazioni senza dipendenza ancora no, e lo considero un fallimento: sono cosciente di quello che faccio e di come sono fatta e mi piacerebbe cambiare e darmi la possibilità di essere diversa e di provare relazioni sane o quantomeno che non mi spingano a provare dipendenza, eppure è più forte di me il non riuscirci, la sensazione di "ricascarci" ogni volta. Allora addebito le ricadute alla mia mancanza di convinzione profonda, e mi rattristo pensando che nel migliore dei casi incontrerò un giorno qualcuno che avvilupperò con la mia forma migliore e meno insana possibile di dipendenza e che sapremo convivere e amarci. Eppure, eppure, sarebbe bello pensare che esista "l'ultima sigaretta", che esista una possibilità di avere un giorno una visione più semplice e meno sofferente dei rapporti amorosi.


    Comunque immagino che ognuno trovi il modo di giostrarsi la propria indipendenza. Leggo i commenti di Ilalla e di Sera e mi chiedo come fanno. Io non riesco a stare da sola. Quando la mia persona parte per qualche giorno o qualche settimana cado nello sconforto, se mi lascio sono certa che passati i primi eventuali giorni di depressione pesante troverò qualcuno a qualche serata o uscirò con qualcuno a cui sapevo già da prima di piacere, tanto per non sentirmi troppo sola, e in ogni caso posso sempre uscire con i miei amici e ubriacarmi abbastanza da dimenticarmi che sono molto triste e anche da baciare qualcuno senza pensare ossessivamente a quanto mi manca in realtà qualcun altro, tenere impegnato ogni istante e fumare di più, insomma, voi parlate di sofferenza, ma, da un lato, vi ammiro per riuscire a resistere alla tentazione di cedere alla dipendenza.E forse perchè ora mi trovo nella situazione di stare con qualcuno che nonostante a volte mi causi dolore è obbiettivamente una bellissima persona per chiunque lo conosca e sono fortunata ad averla trovata e ad averci costruito questa storia, allora riesco quasi sempre a convivere bene con me stessa, ma in passato ho vissuto cose per me tremende e ricordo con orrore la sensazione della dipendenza sia insieme che una volta sola, ma comunque non so se per troppa debolezza o per tenacia, non mi precluderei mai una vita sentimentale, e penso che nemmeno voi dovreste farlo, se la cosa vi fa star male. Penso che sia un vostro dovere verso voi stesse impegnarvi a tagliare il cordone dalla vostra dipendenza passata e darvi la possibilità di conoscere qualcuno, impegnarsi per stare bene con sé stesse e poi vedere cosa succede. Io come ho scritto sopra, non sono riuscita finora a dire "che bello sento proprio di non esserci cascata ancora!"però sento di essere più cosciente di chi sono e cosa faccio e quindi di imparare meglio a gestirmi.

    Grazie di tutte le risposte.
    Più che di seghe mentali, si tratta di una riflessione data dai cambiamenti che sto facendo. Sono sempre stata di fondo molto rigida, quindi per il mio ordine mentale era sacrosanto incasellare cose come le mie relazioni con le persone in cateogorie precise: amico, conoscente, fidanzato, papabile, fidanzato dell'amica aka intoccabile, etc etc. Mentre ora incomincio a diventare una persona molto più flessibile e mi succedono situazioni come questa fatte più di sfumature che di tinte piatte.
    Nel tempo in cui voi avete risposto, io non sono riuscita a incasellare anche questa relazione però ho capito che in effetti mi sta bene così. No, non penso di poterla chiamare trombamicizia, nè di certo siamo fidanzati, ma nel tempo che ho passato fra quando ho scritto la prima volta e oggi, la situazione è lievemente cambiata, complice il mio compleanno, durante il quale mi ha organizzato una cena molto dolce.
    Ciò che mi lascia perplessa, ma positivamente, e mi lasciava perplessa quando ho aperto il 3d è il fatto che invece lui è fin dall'inizio totalmente a suo agio in questa specie di frequentazione. Quasi mai ci vediamo fuori casa, eppure ci vediamo ormai più volte alla settimana, dentro casa. Non stiamo insieme, non conosciamo i reciproci amici e anche se non ne abbiamo più parlato direi che rimane ovvio che ognuno è libero di andare a letto con chi vuole, ma lui parla di me con sua madre, desidera che io dorma con lui e mi chiede se andare a letto con lui è uguale ad andare a letto con chiunque. Ovviamente la risposta è no. Se all'inizio potevo dire che "andare a letto con lui è uguale ad andare a letto con un qualunque ragazzo con cui ci sia una reciproca attrazione fisica", ora non lo posso più dire, e credo anche che mi dispiacerebbe troncare questo rapporto da un giorno con l'altro, ma da qui a parlare di stare in una relazione credo che ce ne passi.

    Non ho mai parlato - e se mi sono espressa male mi spiace- di s∙∙∙∙∙e-orgasmo-e via. Se avessi definito così la storia allora il 3d non avrebbe avuto alcun senso, chiaramente. E per ciò che riguarda la liberazione sessuale, onestamente, mi sento più libera ora, nel fare sesso con un ragazzo con cui non sono fidanzata che quando ero fidanzata. In fondo, domanda non retorica, per quale motivo il sesso andrebbe consumato solo da fidanzati, o solo in presenza di amore?
    Credo che ci sia più liberazione sessuale, nella mia situazione, ora che ho rapporti con una persona che non mi giudica in base alle mie voglie, e che rispetta il mio corpo e la mia persona, anche se non ci siamo chiesti l'un l'altro la monogamia, e che ce ne fosse invece ben poca di liberazione sessuale per me, quando facevo sesso con il ragazzo che amavo e che mi prendeva per le caviglie costringendomi a posizioni oltremodo scomode, che cercava di trasformarmi in una specie di pornostar e che si preoccupava della possibilità che io facessi fantasie (o attuassi fantasie) su altri maschi. Mi sento più libera, ove sono libera di scegliere senza la legge del possesso. Forse non avrò voglia di portarmi a letto nessun'altro nelle prossime settimane, e lui nemmeno, ma è per forza necessario dirsi a vicenda "lo faccio solo con te"? Sempre domanda non retorica.

    C'era già un'altra discussione al riguardo dell'anno scorso, ma non trattava minimamente di quello di cui invece vorrei parlare io, e soprattutto sentire le vostre opinioni...

    Uscita finalmente da una bruttissima relazione mi sento finalmente libera di essere e fare ciò che voglio, un po' impaurita dall'idea di nuovi coinvolgimenti emotivi che non desidero, però, allo stesso tempo, mi piace sentire il contatto fisico con un'altra persona, e se non ce l'ho mi manca, intensamente. Dopo una botta e via che mi ha lasciato totalmente insoddisfatta e, anzi, mi ha fatto sentire solo usata, ho incontrato un altro ragazzo, gli ho chiesto di vederci, avevamo in mente le stesse cose, e da allora ci vediamo spesso. Passiamo ore a fare sesso, con molto - molti- baci, intervallato da chiacchiere quando lui ha bisogno di riposo. Parliamo di tutto, del sesso fra di noi o di quello che abbiamo fatto con altri, di politica e sociale -un tema molto importante per entrambi-, lui mi ha raccontato molte cose della sua famiglia e del suo paese, ogni tanto quando è stressato si lamenta del lavoro, e se gli sembro triste mi chiede di parlargli e dirgli cosa c'è che non va.Tutto questo, sottolineo, succede con spontaneità, non siamo nè amici nè fidanzati, ogni tanto facciamo due chiacchiere veloci sul pc, ma generalmente ci sentiamo solo per metterci d'accordo su quando vederci. Per quanto riguarda il sesso, io lo farei anche tutti i giorni, ma per quanto riguarda il nostro rapporto a me sta bene così, e mi sembra anche a lui. Poi, non sono sicura di avere totalmente scordato il mio ex.
    ma quanto spesso lo si incontra un classico amico di letto?

    Non avendo mai avuto un c.d. trombamico in precedenza, sono andata a vedere su internet cosa si diceva al riguardo e ho trovato descrizioni totalmente diverse da quello che sto vivendo io. Niente chiacchiere, niente coccole, niente complimenti, mezz'ora, un'ora di sesso, orgasmo e via.
    E allora mi sono chiesta: cosa stiamo facendo noi due?
    All'inizio pensavo che dovessi fare sesso con qualcuno che, come persona, non rispettavo. Invece lui lo rispetto molto, perchè mi vede esattamente come vorrei essere vista, non una bambola da prendere e rigirare nel letto o da chiamare z∙∙∙∙∙a con gli amici, ma una ragazza libera di scegliere quanto lui, senza essere giudicata, secondo lui le donne italiane sono troppo inibite sul sesso, e gli uomini troppo maschilisti.
    Che cosa attrae normalmente in un trombamico? A chi di voi ne ha avuto esperienza cosa attraeva?
    A me, obiettivamente, attrae il cervello che ha, ma mi spinge a farci sesso la chimica, l'estetica, l'odore.

    Non sono per le etichette, ma è anche vero che spesso i luoghi comuni sono costruiti su un fondo di verità. E allora devo temere che nel futuro prossimo il nostro rapporto, almeno da uno dei due lati, cambi, oppure posso continuare a pensare che nonostante ci troviamo anche sul punto di vista intellettuale le cose restino così come sono ora?

    Voi che esperienze avete avuto?

    E' una storia finita da 10 mesi, e voi state insieme da poco, mi farei questi problemi se vi foste messi insieme subito dopo la loro rottura, ma dopo così tanto tempo immagino che lei abbia metabolizzato la cosa. Se vuoi parlarle per rassicurarti fallo, ma se ti dice che non prova niente per lui, credile. Magari non vuole vederlo perchè essere lasciati da una persona mentre ancora ci sei legato/a è molto brutto, e può rimanere anche a distanza di anni dell'astio. Io a posto tuo le parlerei solamente se questo dubbio mi rovina le giornate, ma state insieme da poco quindi ti consiglio di andarci con le pinze, non è detto che lei sia già pronta a parlarne con il suo nuovo ragazzo. In ogni caso fidati.

    Sono riuscita, tramite suo padre che mi odia ma è avvocato e quindi si è fatto un'idea di come trattare la questione, a farlo smettere.
    Ma ora è il silenzio ad essere assordante e insopportabile.
    Mi sento solo peggio. Non mangio e non sento fame, non dormo ma resto a letto le ore, non riesco ad uscire di casa se non di notte.
    Io non capisco davvero com'è che è successo.

    Guarda, mi ricordo di aver letto un tuo 3d su quest'uomo per cui soffri,ora, non ricordo dettagliatamente ma ho avuto l'impressione che sia solo un immaturo, e che tu lo sopravvaluti un po'. te lo scrivo seccamente non perchè mi piaccia essere scortese,ma solo perchè sono stanca e molto giù di morale anch'io in questo momento. Credo che non ci perderesti niente a mollarlo e secondo me lui gioca sul fatto che tu hai paura di rimanere sola. E' un manipolatore,una delle razzepeggiori perchè non lipuoi classificare semplicemente come s∙∙∙∙∙i: lo s∙∙∙∙∙o sa di esserlo, il manipolatore spesso nonse ne rende nemmeno conto e quindi pensa sempre di essere dalla parte del giusto mentre ti tratta come uno straccio. Ovviamente noi gli rendiamo il compito più facile permettendogli di farci del male, illudendoci che le cose potrebbero cambiare,ma mettiti il cuore in pace: non cambieranno.
    Il suogioco è dirti quelloche vuoi sentirti dire, farti sentire amata e coccolata ma il suo obbiettivo è semplicemente farti male, forse anche distruggerti dipende da quanto è grave. Non ti amerà mai realmente -anche se ovviamente lui penserà di sì, di adorarti e venerarti forse addirittura-perchènon riuscirà a vedertiper quelloche sei, tu sei unoschermo e lui proietta su di te i suoi problemie le sue paure etc...e non cambieràfidati, perciò scappa,meglioaffrontare qualche tempo di depressione acuta e senso di abbandono che una lenta tortura che ti riduce inunostato molto piùpietoso... io ci sto passando per la seconda volta, perchè evidentemente la prima non mi era bastata....
    Sono stata due anni con unragazzo con cui mi sono molto aperta, che mi ha fattosentire desiderata e amata, ma è un manipolatore appunto ed èparanoico con una fissazione spiacevole verso ilsesso e il tradimento...inpratica convinto di essere cornuto e che io l'abbia tradito praticamente con chiunque. ovviamente tutto falso,ma lui scarica su di me i tradimenti cheha subito dalle sue ex, il tradimento di suopadre nei confronti della madre quando lui era più piccolo, e un'altra brutta storia inseguito alla quale è stato molto male...e ora mi perseguita insultandomi e umiliandomi per isuoideliri, senza contare che fa credere alla gente diavere ragione...questofa ilmanipolatore.
    Tunonfai niente di sbagliato tranne una cosa: dargli retta e cercare la sua approvazione. Nonaspettare che sia lui l'artefice delrtuo destino,che sia lui a dirti se starete ancora insieme oppure no. Tusai giàtutto quelloche ti serveper decidere e l'unica cosa che ti spinge a scegliere lui è la parte di te che adora farsi del male, e che non siaccorge che è poco dignitoso per se stessa stare con una persona che non ci vuole far stare bene anche se ci dice il contrario.

    ma paghero sempre le cose che hanno fatto le altre precendentemente.

    Mi sento non amabile! mai giusta! Mai speciale!

    Ma come si fa ad essere amate e rispettate e desiderate davvero e con coerenza?

    Sono le stesse parole che mi ripeto io da un mese a questa parte ogni giorno, ogni ora...
    Non ti far sentire,non lo cercare...non è lui che abbandona te, sei tu che lasci lui alla sua strada e scegli di percorrerne un'altra. E che sia una strada che ti faccia stare bene, ti faccia sorridere e ti faccia sentire amata. Così dev'essere.

    mi sento sempre più disperata.non solo continua a contattarmi e citofonarmi, ieri notte, dopo mezzanotte, è venuto sotto casa mia, dove abito con i miei, e sono scesa perchè minacciava di suonare il citofono svegliandoli. Ma sono usciti contemporaneamente a me dal portone un gruppo di amici di un vicino e lui si è subito convinto che stessi facendo un festino a casa mia con loro. siamo dovuti andare a citofonare al vicino a cui però non ha creduto, così ha sbroccato e se n'è andato con la macchina dicendo che andava ad ammazzarsi e che lo avrei avuto sulla coscienza. Delirava, era fuori di testa, io gli ho creduto e mi sono spaventata ho provato a chiamarlo ma aveva il telefono spento e ho passato la notte in piedi agitata a chiamarlo sperando che fosse vivo e che non si fosse schiantato (oltretutto la strada di casa sua è già molto brutta normalmente, avvengono molti incidenti, figuratevi se uno ci guida mentre è sconvolto), su consiglio del ragazzo di una mia amica ho provato a chiamare i suoi genitori (con cui vive) pensando che se era a casa facevo una brutta figura ma potevo andare a letto e smettere di avere l'ansia oppure avvisarli che loro figlio era in giro in uno stato pericoloso per sè stesso. Ma non hanno risposto e io sono rimasta sveglia fino a che non ho provato a richiamare alle 8.40 e sua madre è stata aggressiva, cattiva e ho fatto appena in tempo a dirle che avevo chiamato di notte perchè suo figlio aveva minacciato il suicidio che lei mi ha detto di non farmi sentire, che rovino la vita al figlio, e devo farmi una vita mia per poi riattaccare. io, che volevo avvisarli, ora non lo posso più fare perchè non mi vogliono sentire e non mi crederebbero mai, tanto più visto che quello che dovrei dirgli è assurdo. Ho quasi paura che la facciano loro ora una denuncia per stalking, e mi sembra tutto così incredibile: com'è possibile che lui mi dia il tormento per settimane, minacciando, insultando, perseguitando e che oltretutto ne venga data la colpa a me? Di sicuro non sanno quello che lui mi sta facendo, ma come fanno a pensare che possa essere colpa mia, perchè colpevolizzarmi così?
    ora sto cercando di far sì che non si metta in contatto con me, voglio comunque lasciare la denuncia come estrema possibilità, ma mi chiama da numeri mai visti prima e io non posso sapere ogni volta se è lui o qualcun'altro....

    se lui flirta con delle altre la gelosia mi sembra assolutamente motivata. Così come la richiesta di spiegazioni. poi dipende da come ti poni tu nella realtà con lui, è ovvio che se lo aggredisci hai meno possibilità di fargli capire bene come vedi le cose, ed è ovvio che la visone è sempre soggettiva: a te sembra che lui ci flirti, o il flirt fra di loro è inequivicabile?
    Anche a me è capitato di dire cose tenere o scherzose, o anche di sentirmi fare battute del cavolo che se lette senza capirne il contesto potevano sembrare equivoche, ma in realtà io so che non c'era niente sotto, tranne uno scambio di battute assolutamente privo di flirt o amicizia. Solo che lette con gli occhi della gelosia vengono interpretate male. Tu cosa ne pensi? Potresti sbagliarti oppure è sicuramente un flirt? Certo io non chiamerei "maritino" uno che non ho mai visto dal vivo, ma magari se esce per gioco con il mio migliore amico o un caro amico sì e saprei bene che nessuno dei due ci sta provando con l'altro.

    ma credo che il rispetto vada prima di tutto e se sa che la cosa mi fa stare male (stanotte non ho nemmeno dormito, continuavo a pensare a tutto questo, e nell'unica ora e un quarto che mi sono addormentata ho pure sognato lui con questa tipa) dovrebbe smetterla visto che dice che non conta assolutamente niente... (ma poi la sente sempre)

    Nel momento in cui ti viene l'insonnia per questo credo che dovresti preoccuparti seriamente, potrebbe diventare più di semplice gelosia, potrebbe trasformarsi in ossessione o paranoia e staresti malissimo; realisticamente, penso anche che la questione sarebbe risolvibile se i tuoi dubbi fossero del tutto infondati, ma soprattutto se il tuo ragazzo è sinceramente e profondamente innamorato di te. Se, come scrivi, lui vacilla, allora molto probabilmente non sarà disposto a fare degli sforzi per migliorare il vostro rapporto. Quindi devi considerare cosa ti conviene fare: lotte infinite per trascinare un rapporto che forse lui nememno vuole più e tu difendi strenuamente, o lasciare lui a ruzzle e alle sue avventure e trovare per te una persona con più maurità affettiva.