Messaggi di _fiorellino_

    Ciao, mi sono un po' rivista nelle tue parole quando iniziavo un paio di anni fa a stare male. Avevo attacchi di panico continui e un consiglio che mi sento di darti è quello di non perdere tempo. Io penso di essere andata troppo tardi dalla psicologa. Ho intrapreso un percorso psicologico quando già ero nel pieno della mia ansia. Invece se viene fatto prima è molto meglio. Quindi per me dovresti vedere uno psicologo, iniziare un percorso costante e so benissimo che è dura. Come ti ha detto daniele797 questi attacchi di panico non vanno combattuti ma accettati. Personalmente mi rendo conto di aver fatto progressi grazie alla psicoterapia. Mi ricordo anche che feci delle visite per il dolore forte che avevo allo stomaco, quindi per escludere altro puoi anche parlare con il tuo medico di famiglia. Ma fidati che queste saranno somatizzazioni dell'ansia. Da quando hai avuto questo lutto, i tuoi amici ti stanno aiutando? Hai qualcuno con cui confidarti?
    Ah, dimenticavo, se ti trovi male con questa psichiatra cambiala assolutamente...
    Un abbraccio.

    La psichiatria non l ho più seguita perché sono stata male è stata una scelta sbagliata . No gli amici non mi hanno aiutato mi dicevano solo devi andare avanti nulla di più .
    A me viene anche l'ansia di avere il panico . Una cosa che poi mi porta ad averlo . Succede anche questo .
    Dallo psicologo non voglio andarci sono dell'idea che certi dolori dell'anima nessuno li può curare . Penso anche che potrebbe peggiorare la cosa andando dallo psicologo.

    Ho perso mio padre 2 anni fa . Sono stata sempre un periodo persona un po' ansiosa . Ma da quel giorno ho iniziato ad avere attacchi di panico forti una volta al mese o ogni due mesi dipende.
    Il panico mi parte dallo stomaco inizio ad avere un forte mal di pancia bisogno di andare in bagno , sudorazione fredda testa che mi gira terrore di svenire e ultimamente e anche tachicardia . Quando mi capita prendo lo xnax ...sono stanca di questo panico. Ho già un dolore immenso dentro e sono sempre triste e preoccupata per tutto questo panico è diventato assurdo non mi fa vivere più.
    Ho provato ad andare dallo psichiatra che mi aveva dato un antidepressivo che mi ha fatto solo male . L ho preso poco e l ho interrotto. Avete consigli sugli attacchi di panico? Cosa fare per non farseli venire ? Quando stanno arrivando ti senti già quella sensazione di impazzire che ti travolge come un fiume .ho sempre paura di un nuovo attacco e molte volte pensandoci mi viene. Sono distruttam

    ciao credo che non ci sia nulla di male e che non sei l'unica. credo che la bellezza in primis non c'entra nulla con l'essere ancora vergine.
    Soltanto non hai avuto la possibilità in questi anni. ti è mai capitato di esserci arrivata quasi vicino all'atto? cerca di conoscere gente anche online, ovvio che non ti concedi al primo che capita solo per dire che lo hai fatto. Io credo che siano tante persone come te sia uomini che donne a non aver avuto mai rapporti.

    ciao, la prima domanda che mi viene da fare è come mai hai fatto questa scelta.
    Se vuoi mangiar sano oppure non so perdere peso sono dell'idea di rivolgerti ad uno specialista .
    Non sono d'accordo con le diete fai da te.

    Buongiorno. Ho attacchi di panico da due mesi l'ultimo è stato molto forte. Durante gli attacchi sento sudore caldo agitazione senso di svenire da un momento all altro e di morire. Da 1 settimana vivo male l ansia è molto forte. Invalidante. Sto prendendo l ansiolitico prescritto dal medico e tra una settimana inizio la psicoterapia. Nel frattempo avete consigli? Chi ha curato gli attacchi di panico?

    È quello che sta capitando tra me e la mia amica.
    Prima ci sentivamo spessissimo, soprattutto durante la quarantena. Anche telefonicamente, con vocali molto lunghi e quant'altro.
    Da quando si frequenta con il nuovo tipo, è quasi sparita.
    Sempre online, quando le chiedo qualcosa passano 20 min per una risposta o più...
    Capisco sia molto presa, però non è che posso sentirmi bene a essermi messo così in stand-by.
    Risposte poi sempre molto telegrafiche, o con emoji... preferirei mi dicesse "Guarda sono molto presa da questa situazione, ci sentiamo tra qualche giorno." Capirei.

    Io parlo proprio di situazioni come la tua dove ci sono delle amicizie. Non parlo di persone con cui ci si sente di rado. Qualcuno ha frainteso.

    Poi c'è un altro punto... C'è gente che ti scrive, inizi per dire una conversazione e poi sparisce... Ma dico dopo due messaggi....
    Noto che sia diventata una moda il non rispondere. È tipo quando ci si sta parlando con una persona e questa all'improvviso cambia discorso.

    Ciao Fiorellino, in tutta franchezza dipende anche da che rapporti intrattieni con queste persone che non ti rispondono o tardano a risponderti, una cosa e se si tratta di congiunti, partner o persone con cui si è in stretta intimità (vogliamo chiamarli "affetti stabili"? :D ) un conto sono tutti gli altri. Questo come dovuta e ovvia premessa.
    In generale però io penso questo, i mezzi di comunicazione sono ormai pervasivi e, soprattutto, invasivi; la possibilità di essere contattati e contattare è pressoché costante, senza interruzioni. Comunicare non è un dovere, essere costantemente ed immediatamente disponibili nemmeno, io in generale rivendico per me stesso la libertà di prendermi i miei spazi e tempi, rivendico il diritto di rispondere coi miei tempi e, udite udite, di non rispondere. Dal momento che rivendico questa libertà per me buon senso vuole che la conceda anche agi altri e quindi ho smesso da una vita e mezza di ipermalosirmi se non mi rispondono all'istante, vivi e lascia vivere.
    Questo discorso riguarda particolarmente WhatsApp, che è un metodo di comunicazione a dir poco geniale ma non si può umanamente pensare di tenere aperte e vive decine di conversazioni... è una roba disumana, ingiusta.
    Questo eccesso di informazioni e comunicazione personalmente mi spinge a fare una cernita, a porre un limite...

    Grazie per la tua riposta.
    Io non parlo di conoscenze così. Parlo di amicizia di una vita. Di persone con cui si ha delle relazioni stabili di anni.