• Mentre l'omosessualità umana si esprime soprattutto nella sfera emotiva ed affettiva, la bisessualità animale è finalizzata al mero sfogo dell'istinto sessuale e quindi ben differente. L'esistenza di un "gene" dell'omosessualità è un non-sense perchè si estinguerebbe già dalla generazione iniziale, venendo a mancare la dinamica riproduttiva.

    Ma io non dico che ci sia un gene specifico che codifica per l'omosessualità bensì che c'è una predisposizione genetica alla bisessualità,cioè l'essere umano può anche andare con individui dello stesso sesso.Se poi preferisce esclusivamente quelli dello stesso sesso,soprattutto da un punto di vista emotivo,allora ci sarà anche una forte componente psicologica dato che l'essere umano non è solo istinto ma anche cervello e cuore come ho detto prima:che poi per me l'omosessualità vera è questa cioè quando si desidera un compagno dello stesso sesso a 360°,non solo sessualmente,come persona con la quale ci si sente completi e con la quale si vuole condividere la vita;un atto omosessuale per me non basta a definire una persona gay.
    Essere omosessuali non è solo una scelta sessuale ma anche affettiva.

  • Mi scuso prima per non aver letto con attenzione tutti i post, ma mi ha sorpreso vedere in un thread intitolato "Parafilie" parlare di omosessualità... ?(
    innnanzitutto perchè non rientra tra le parafilie che se vogliamo proprio definirle secondo quanto dice il DSM V-tr consistono in ricorrenti e intensi impulsi sessuali e fantasie o comportamenti eccitanti, sessualmente riferiti a oggetti, esseri viventi non umani, sofferenza fisica o morale a se stessi o al proprio partner, bambini o persone non consenzienti.
    E non mi pare che l'omosessualtità rientri in queste categorie...
    altra cosa che mi ha fatto rizzare i capelli in testa è sentir parlare di normalità...
    L'omosessualità non è altro che una "differente" orientamento sessuale esistito fin dalla notte dei tempi.
    Ora, andare a cercarne le cause non credo porti da nessuna parte.
    Diversi studi, anche citati in questa discussione, sbrodolano soltanto eventuali teorie, niente di certo.
    Generalmente si cerca la causa di un particolare fenomeno per poterlo prevenire o arginare...ma in questo caso?
    Non stiamo parlando di una malattia, ma di una condizione che non arreca danno alcuno.
    Sono invece d'accordo sull'intervento di uno psicologo o di un'altro professionista qualora la propria omosessualità venga vissuta come un disagio e allora un supporto può essere utile per accettarsi e vivere con serenità la propria sessualità e la propria affettività.
    Per il resto, come diceva qualcuno sempre in questo thread, mi sembra si discuta di aria fritta!!!

    Sapeva ascoltare e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. Alessandro Baricco

  • Mi scuso prima per non aver letto con attenzione tutti i post, ma mi ha sorpreso vedere in un thread intitolato "Parafilie" parlare di omosessualità... ?(

    Infatti il thread è stato aperto proprio perchè secondo qualcuno,non per me,l'omosessualità dovrebbe ancora comparire alla voce parafilie del DSM senza capire che le parafilie sono delle vere e proprie patologie con conseguenze dannose per sé stessi e/o per gli altri,l'omosessualità no.

  • il sunto di questa disquisizione "scientifica" (?) è che l'omosessualità affettiva (cioè una persona che instaura un rapporto che va oltre l'amicizia con un'altra persona dello stesso sesso) è vista come malattia/alterazione patologica mentre l'omosessualità ricreazionale (=arrapato che cerca qualsiasi tipo di sfogo sessuale della serie "ogni buco è pertugio" ) è lecito nella natura umana ?

    Se ci si arrangia anche con una pecora o una vacca, e per le femmine anche un cane, vuol dire che si può fare proprio tutto. Basta volerlo.

    @DoctorFaust...non ho capito questa cosa del voler curare "situazioni mentali" incompatibili con quelle fisiche
    Una donna che "pensa da uomo" andrebbe curata e viceversa?

    Dipende dalla donna e da come vive la sua condizione, come per tutte le sensazioni di inadeguatezza, diversità, non integrazione, rifiuto, non amore.

    studi sperimentali ben più pregnanti di quelli postati finora, belle teorie senza nessuna base concreta.

    Insisti è?....lascia stare gli studi sperimentali. Gli studi sperimentali sono chiacchierare con queste persone. Ti accorgerai che non c'e' n'e' una uguale ad un'altra. Per cui gli studi teorici servono a poco e anche quelli statistici da DSM.
    Con la scusa dell'omosessualita', ci va a finire dentro di tutto. Dalla chimera all'ergastolano che si tromba la c∙∙∙∙a..

    Non escludo a priori la possibilità biologica, affermo solo che per l'esperienza ed i dati in nostro possesso attualmente l'ipotesi più logica è quella psicologica.

    Va be...ogni altro discorso è inutile. Vorrei sapere come fai a dire a uno che ha il pisello di un bambino e il seno di una donna che il suo e' un problema psicologico. Ma tu insisti pure. i cocciuti sono gli altri.

    L'esistenza di un "gene" dell'omosessualità è un non-sense perchè si estinguerebbe già dalla generazione iniziale, venendo a mancare la dinamica riproduttiva.

    Ma di cosa parli?
    Non esiste "il Gene" [ a parte Gnocchi]. Esitono un insieme di cause, in alcuni casi anche di natura genetica, che provocano un insieme di situazioni che cadono sotto la generica definizione di omosessualità.

    Che poi la mente umana sia fervida di fantasie erotiche e di stravaganza a volte oltre la soglia della comprensione umana, e che comprende involuzioni e degenerazioni di ogni sorta, anche di natura psichiatrica, questo e' indiscutibile.
    Ma l'essere umano fa tutto in modo esagerato. Quindi niente di nuovo sotto il sole.

  • Ma io non dico che ci sia un gene specifico che codifica per l'omosessualità bensì che c'è una predisposizione genetica alla bisessualità,cioè l'essere umano può anche andare con individui dello stesso sesso.

    Una predisposizione genetica presume il coinvolgimento di almeno un gene. Secondo te, quindi, non esiste un gene dell'omosessualità ma uno della bisessualità? Stando a quanto conosciamo la correlazione tra codice genetico e personalità pare limitata ed infatti i gemelli omozigoti (ad esempio) sono individui differenti l'uno dall'altro. E' l'ambiente a determinare l'aspetto psicologico complessivo di un essere umano.

    Per affermare che l'omo/bisessualità nasca da una qualche forma di predisposizione genetica bisogna dimostrare l'esistenza di geni che codifichino tale comportamento direttamente, altrimenti si tratta di un'ipotesi non necessaria. Finora questo non è stato fatto.

    Se poi preferisce esclusivamente quelli dello stesso sesso,soprattutto da un punto di vista emotivo,allora ci sarà anche una forte componente psicologica dato che l'essere umano non è solo istinto ma anche cervello e cuore come ho detto prima:che poi per me l'omosessualità vera è questa cioè quando si desidera un compagno dello stesso sesso a 360°,non solo sessualmente,come persona con la quale ci si sente completi e con la quale si vuole condividere la vita;un atto omosessuale per me non basta a definire una persona gay.
    Essere omosessuali non è solo una scelta sessuale ma anche affettiva.

    Infatti si è distinto tra omosessualità affettiva e bisessualità di sfogo/ricreativa tipica degli animali e quindi riconducibile anche per gli uomini in un ambito "naturale", anche se quest'ultima in alcuni casi può comunque configurarsi come parafilia.

    Infatti il thread è stato aperto proprio perchè secondo qualcuno,non per me,l'omosessualità dovrebbe ancora comparire alla voce parafilie del DSM senza capire che le parafilie sono delle vere e proprie patologie con conseguenze dannose per sé stessi e/o per gli altri,l'omosessualità no.

    Nel corso di questa discussione abbiamo distinto tra diverse manifestazioni di omo/bisessualità, alcune di queste possono configurarsi come parafilie ma certamente il punto del mio ragionamento non è questo quanto piuttosto indagare l'origine di tale comportamento. Sulle conseguenze dannose mi sono già espressa in precedenza.

    Insisti è?....lascia stare gli studi sperimentali. Gli studi sperimentali sono chiacchierare con queste persone. Ti accorgerai che non c'e' n'e' una uguale ad un'altra. Per cui gli studi teorici servono a poco e anche quelli statistici da DSM.
    Con la scusa dell'omosessualita', ci va a finire dentro di tutto. Dalla chimera all'ergastolano che si tromba la c∙∙∙∙a..

    Lasciare stare gli studi sperimentali? Senza di questi come dovrebbe essere possibile determinare queste ipotetiche concause biologiche? Fisoloficamente?

    Va be...ogni altro discorso è inutile. Vorrei sapere come fai a dire a uno che ha il pisello di un bambino e il seno di una donna che il suo e' un problema psicologico. Ma tu insisti pure. i cocciuti sono gli altri.

    Di cosa stai parlando? L'ermafroditismo è una condizione completamente differente dall'omosessualità e della quale è ben chiara l'origine genetica di tipo gametico. Francamente non capisco dove stai andando a parare con questo post.

    Ma di cosa parli?
    Non esiste "il Gene" [ a parte Gnocchi]. Esitono un insieme di cause, in alcuni casi anche di natura genetica, che provocano un insieme di situazioni che cadono sotto la generica definizione di omosessualità.

    Parli di concausa genetica ma affermi che non esiste nessun gene coinvolto. Da dove verrebbe quindi questa presunta predisposizione biologica? Mi pari un poco confuso.

    Primum non nocere

  • Una predisposizione genetica presume il coinvolgimento di almeno un gene. Secondo te, quindi, non esiste un gene dell'omosessualità ma uno della bisessualità?

    Se per questo non c'è nemmeno il gene che codifica per l'eterosessualità.
    Non c'è un gene preciso che determina l'orientamento sessuale questo è la risultante di più fattori,il fatto che ancora non siano stati identificati con certezza i geni coinvolti non significa che sia più valida l'ipotesi della devianza psicologica perchè allora a sto punto anche l'eterosessualità è frutto della psiche.

  • Parli di concausa genetica ma affermi che non esiste nessun gene coinvolto. Da dove verrebbe quindi questa presunta predisposizione biologica? Mi pari un poco confuso.

    Ti risponde Luna, che forse e' più chiara di me.

    Non c'è un gene preciso che determina l'orientamento sessuale questo è la risultante di più fattori,il fatto che ancora non siano stati identificati con certezza i geni coinvolti non significa che sia più valida l'ipotesi della devianza psicologica perchè allora a sto punto anche l'eterosessualità è frutto della psiche.

  • Se per questo non c'è nemmeno il gene che codifica per l'eterosessualità.
    Non c'è un gene preciso che determina l'orientamento sessuale questo è la risultante di più fattori,il fatto che ancora non siano stati identificati con certezza i geni coinvolti non significa che sia più valida l'ipotesi della devianza psicologica perchè allora a sto punto anche l'eterosessualità è frutto della psiche.

    Temo che si stiano confondendo ancora livelli differenti di analisi: un conto è parlare della bisessualità animale "naturale" riconducibile per estensione anche agli esseri umani ed un'altro riferirsi all'omosessualità affettiva propria degli uomini. Mentre la prima può essere considerata biologica, pur non avendo ancora identificato nessun gene preposto, in quanto la vediamo all'opera in un contesto naturale non mediato da ingerenze psicologiche e possiamo riconoscerne direttamente la valenza pratica, la seconda presenta degli aspetti inconciliabili con un comportamento "naturale" (inteso proprio come ottemperanza agli obblighi genetico/ormonali previsti dai cromosomi X e Y) e pertanto è logico presumerne una causa differente.

    L'origine biologica dell'eterossessualità viene indirettamente dimostrata dal fatto che si tratta del veicolo tramite il quale, in diverse specie, i geni si propagano e si soddisfa così l'imperativo ultimo e categorico della vita: la riproduzione. Presumere che un comportamento sessuale ed affettivo rivolto esclusivamente ad appartenenti dello stesso sesso sia "naturale" (nell'accezione che abbiamo inteso prima) va contro tutto quello che sappiamo della biologia, anche se questo non entra nel merito della validità dei sentimenti coinvolti.

    Primum non nocere

  • Temo che si stiano confondendo ancora livelli differenti di analisi: un conto è parlare della bisessualità animale "naturale" riconducibile per estensione anche agli esseri umani ed un'altro riferirsi all'omosessualità affettiva propria degli uomini. Mentre la prima può essere considerata biologica, pur non avendo ancora identificato nessun gene preposto, in quanto la vediamo all'opera in un contesto naturale non mediato da ingerenze psicologiche e possiamo riconoscerne direttamente la valenza pratica, la seconda presenta degli aspetti inconciliabili con un comportamento "naturale" (inteso proprio come ottemperanza agli obblighi genetico/ormonali previsti dai cromosomi X e Y) e pertanto è logico presumerne una causa differente.

    Quindi tu riconosci che l'essere umano, in quanto animale, possa essere versatile e darsi anche ad atti omosessuali ma credi che nell'omosessualità affettiva questo discorso non c'entri nulla in quanto si va a scalzare completamente l'istinto alla riproduzione:ma allora,secondo te,da dove può avere origine una simile "deriva" dell'orientamento sessuale,tanto forte da soppiantare la necessità di riprodursi?Può un fattore sterno essere tanto forte da sopraffare completamente l'istinto?

    Forse è più verosimile che ci sia già una diversificazione a livello genetico,di questa biologica versatilità, a favore del prorpio stesso sesso con un successivo ampliamento psicologico/affettivo.

  • Quindi tu riconosci che l'essere umano, in quanto animale, possa essere versatile e darsi anche ad atti omosessuali ma credi che nell'omosessualità affettiva questo discorso biologico non c'entri nulla in quanto si va a scalzare completamente l'istinto alla riproduzione:ma allora,secondo te,da dove può avere origine una simile "deriva" dell'orientamento sessuale,tanto forte da soppiantare la necessità di riprodursi?Può un fattore sterno essere tanto forte da sopraffare completamente l'istinto?

    Forse è più verosimile che il discorso biologico c'entri e che venga successivamente ampliato psicologicamente in direzione del proprio stesso sesso.

    Attenzione: non ho affermato affatto che l'omosessualità affettiva soppianti la necessità di riprodursi ma che dobbiamo considerarla in contrasto anche con questo istinto naturale, infatti molte coppie gay vorrebbero poter adottare bambini (o ottenerne con altri metodi di inseminazione) proprio per questo motivo. E' proprio la "deriva" psicologica di cui parli che genera questo contrasto tra ottemperanza biologica e comportamento deviato.

    Primum non nocere

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