Io ho due zie ormai avanti con gli anni che non si sono mai sposate.
Sono rispettivamente sorelle una di madre e l'altra di padre, quindi non ci sono "legami" genetici.
So con certezza che nessuna delle due abbia mai avuto rapporti sessuali, e analizzando il loro stile di vita una si è creata surrogati affettivi fatti di eccessi come cibo, shopping senza criterio, e altri vizi come il fumo in quantità assurde, che suppongo con gli anni gli siano costati una brutta batosta sulla sua salute.
L'altra invece ha uno stile più "casto", casa e chiesa e piccoli interessi come la tv, il cucito e l'accudire gli altri.
La prima cosa a cui penso quando sento dire "rimanere vergini" oltre che all'impulso sessuale è soprattutto la solitudine che ne consegue. Restare vergini significa anche non coltivare mai un legame affettivo di coppia, alla fine l'impulso riesce a farsi strada sfociando in masturbazione, sesso mercenario, fantasie e quant'altro. Credo che invece la mancanza di "rapporto" tra due persone con l'andare degli anni sia la cosa che incide di più sulla psiche.
ma il primo soggetto? Riprodurci è si un nostro bisogno naturale, ma se manco sappiamo cosa ci "manca", cosa accade?
Penso ci sia meno input verso la ricerca della sessualità. Chi resta vergine, suppongo abbia già di base un blocco rispetto agli altri, solitamente questi blocchi si disinnescano con le prime esperienze.
Chi non l'ha mai fatto secondo me soffre decisamente meno, visto che a parte forze maggiori se la verginità si perpetua significa che il soggetto non ha stimoli per elevarsi dalla sua condizione.