Dire che l omosessualità ha delle cause e' come escluderla dal piano naturale delle cose. E ciò e' sbagliatissimo.
Essere gay o essere etero non ha cause .
Gli orientamenti sessuali si hanno dalla nascita per poi svilupparsi o meno nel tempo. I vissuti, la famiglia, il clan sono molto influenti ma NON per determinare l orientamento, ma bensì per accettarlo o meno.
Se un ragazzo ha ( come me ) famigliari intelligenti, amici non omofobi ed e' ben voluto dai piu , avrà abbastanza autostima dentro di se per accettarsi e vivere una vita serena.
La SCELTA OMOSESSUALE Non esiste. I gusti non si scelgono ma vengono naturali.
In natura tutti gli animali possono essere omosessuali, dai pinguini, ai gatti, cani cavalli , scimmie, leoni.....
E se il tuo psicologo dice certe cose e' solo perche ha un bagaglio di studi della vecchie generazione .
Scappa a gambe levate.
Orientamento sessuale responsabilità dei genitori?
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Io omosessuale mi chiedo: a me che importa del passato? genetico? cause? mamma? papà? perchè? quando è successo?
concentratevi sul presente, amate e vivete questa vita. -
Cambia terapeuta!!! sarà uno di vecchio stampo che vuole tentare una conversione. Questa strada non ti porterà mai ad un equilibrio. Inutile cercare le cause, vivi.
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anche io sono gay , e non si puo' dare tutta la colpa ai genitori , purtroppo nel periodo del complesso di edipo ( circa a 2 anni ) il bambino che e' innamorato inconsicmante della mamma non prende riferimento il padre per amarla ma prende riferimento la stessa madre, questo dipende magari da una madre molto forte e un padre assente !Sta difatto che i fattori sono molti e dipendono anche dal vissuto!Strano che il tuo psicoterapeuta ti abbia detto che la causa e' dei tuoi genitori , un bravo psicologo neache dovrebbe dire una cosa del genere!Io le so queste cose perche un po le ho studiate .comunque se tu ti sei accettato come omosessuale perche dovrebbe tirare in ballo questo argomento! Io per esempio ho problemi di ansia e attacchi di panico e il mio terapeuta non ha mai accennato niente sulla mia omosessualita' , non se ne parla neanche mai !
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Hi! Nuovo iscritto io
Anch'io ho un pò di problemetti con questo argomento
Ho iniziato una psicoterapia da qualke mese per una fobia sociale che mi assale e non mi fà vivere in maniera serena
Ho sempre avuto problemi ad accettare fino in fondo la mia omosessualità causa famiglia / religione / e brutte esperienze di bullismo a scuola le quali mi hanno sempre costretto ad esaminarmi e violentarmi psicologicamente..
Ma la psicoterapia ora mi ha ucciso definitivamente o mi stà uccidendo.......Sono entrato in seduta con dei dubbi..ne sono uscito stravolto con migliardi di dubbi in +...ora non sò neanche più se sono realmente omosessuale, bisex o etero......ovviamente tema principale sempre i genitori, la famiglia, le loro responsabiltà ,i miei modelli...
Ho deciso di interrompere perkè così nè esco matto..
Ma una vita tranquilla e serena perchè questo modo non me la concede....
Ora prendo dei farmaci per evitare di cadere in brutte storie
E cosa principale non capisco perchè in internet non trovo mai nessuno che parli male della psicoterapia.....mi viene una rabbia! comunque consiglio solo che cosa principale per omosessuali con disturbi di qualsivoglia natura di evitare qualsiasi violenza e di vivere serenamente.. se ti piace una cosa falla se no non farla....ci saranno delle ragioni? per tutto c'è una ragione! non per questo indaghiamo e ci analizziamo e ci esaminiamo fino all'ultimo pelo per capire perkè abbiamo fame...mangiamo e basta! -
Ciao , lo psicoterapeuta potrebbe aver sempliceemnto formulato una sua ipotesi in base a ciò che gli hai raccontato e a quello che sa d te quindi non certo un ipotesi campata in aria.
Assodato il fatto che l'omosessualita sia un mix di fattori genetici e ambientali il tuo psicoterapeuta ha solo individuato quelli che potrebbero essere stati secondo lui i fattori ambientali anzi potrebbe potrebbe perfino avere ragione.
Perche dovrebbe essere indelicato a formulare ciò che infondo è una diagnosi ? -
Cambia terapeuta!!! sarà uno di vecchio stampo che vuole tentare una conversione. Questa strada non ti porterà mai ad un equilibrio. Inutile cercare le cause, vivi.
Proprio per il fatto di volere un equilibrio....e stà storia mi ha solo sbalottato..A che mi serve scoprire di essere bisessuale eterosessuale o quello che sia se devo stare fisicamente ed emotivamente peggio di com'ero prima.. Avevo costruito una vita e una psicoterapia alla quale mi sono rivolto solo per aiutarmi a risolvere quei piccoli ostacoli che non mi permettevano di viverla appieno ha deciso invece di distruggere tutto ciò che è stato costruito...Cambiare gusti, sogni, progetti....Sai che significa investire su delle cose tutta la tua vita e qualcuno decide di farti cambiare le direzioni e i cartelli....E ora dove mi trovo??....E' questo il saldo da pagare per essermi fidato fino all'osso di un medico?
Il problema di voi psicoterapeuti e quello di decidere voi per primo quello che è meglio per il paziente..quello che rientra nella norma standard studiata e ristudiata della sanità mentale e della normalità...ma vi chiedete mai se il paziente desidera quel cambiamento? è quello che vi stà chiedendo? ...La psicoterapia è tutt'altro che specifica.... Prende tutto, butta tutto in mezzo in cerca di qualcosa da risolvere e qualcosa qualcosa da risolvere che non rientri nella 'normalità' la trova..anch'io se pasticcio sù di un foglio bianco a casaccio prima o poi il puntino che cercavo nello sfondo bianco lo troverò..intanto il foglio si è ridotto uno schifo....e ora me lo devo tenere così? Ma p∙∙∙o giuda meglio il puntino...ma anche 5 di puntini. -
Vi porto la mia esperienza in fatto di omosessualità:
anche se da piccolo avevo la fidanzatina con cui giocavo al dottore negli anni a venire ho sempre avuto una predilezione per i maschietti, sia alle medie e superiori sia nell'età adulta. Anche io ovviamente ho avuto qualche confusione e non capivo come mai non mi piacessero le ragazze anche se ogni tanto avevo fantasie, poi non avendo mai avuto una ragazza non potevo neanche testare sul campo, cosa che ho fatto con i maschi ma con una specie di insoddisfazione.
Sicché un bel giorno vado dal psicologo ma per tutt'altri motivi e scoprendo un pò della mia vita del passato scopro che non avendo una figura paterna fissa e una madre asfissiante che ha sovrastato il femminile in mé (che dovrebbe essere il posto di altre donne invece) io abbia cominciato a cercare solo maschi per cercare una figura paterna che non ho mai avuto. Il discorso del mio psicologo è stato più o meno così: "se hai avuto tua mamma che ti ha sempre sovrastato è ovvio che non hai bisogno di altre femmine perché di basta lei, per cui vai a cercare il maschile che non hai avuto negli altri uomini, se tu ti fossei mai fidanzato avresti cercato un surrogato della madre ma nello stesso tempo avresti avuto un'amante maschio".
E così da quando ho capito queste cose gli uomini non mi piacciono più, ho ancora qualche difficoltà con il femminile ma penso che sia solo questione di tempo. Anche io ho fatto una domanda simile ai post che ho letto sopra, cioé se la omosessualità dipende dai genitori e lui semplicemente mi ha detto che è un modo di stare. Per cui non è tanto di chi sia la colpa ma come la viviamo noi. -
Lo so che è sempre la stessa storia ma di recente il mio psicoterapeuta se n'è saltato fuori dicendo che il mio orientamento sessuale è colpa, poi si è corretto, dicendo "responsabilità" dei miei genitori e che non è certo una questione genetica (ipotesi che non mi è mai neanche balenata nel cervello). E' da un po' che secondo me voleva andare a parare lì ma confesso che mi ha spiazzato e che l'ho vissuto come un tradimento dell'alleanza terapeutica e come l'entrata in terapia dei pregiudizi del medico. Secondo voi è legittimo attribuire ai genitori la responsabilità dell'orientamento sessuale dei figli? Freud non è stato cassato da un po'?
come è una teoria l'omosessualità genetica
Ci sono tanti tipi di omosessualita', per cui anche le cause aziologiche cambiano.
Dalle cause sicuramente genetiche, perche prevedono anche delle femminilizzazioni somatiche e psicologiche, a quelle sfumate, che emergono di solite nel periodo adolescenziale, a quelle che insorgono in ambienti repressivi o condizionati.
Ogni caso va valutato a se, se interessa farlo.su questo piano l'idea che matura il soggetto di se stesso sia la più importante tra tutte le altre.
Questo non lo so. Puo' anche farsi un'idea errata dell'argomento, a secondo se sia influenzabile o meno dagli input esterni, e dalle reazioni interne.
Direi che se e' un problema, sentire persone posate che esprimono la loro opinione serve loro per farsene una il più equilibrata e ampia possibile.
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