Era da parecchio che non venivo qui a scrivere dei miei problemi. Forse perchè lo stress e l'angoscia erano talmente tanti che non avevo nemmeno il tempo di scrivere le mie sensazioni, sfogarmi. Oppure perchè infine non mi mancava più di tanto scrivere qua...Bah...
Queste ultime settimane sono state terribili. E non è ancora finita! Da oggi fino al 10 luglio saranno giorni di fuoco. Ho pensato più volte di mollare tutto, lasciare l'università e liberarmi del peso che mi sta angosciando togliendomi sonno e voglia di vivere. Però non l'ho fatto, per mille altri problemi che sarebbero sorti dopo la sensazione di benessere iniziale. Sono rimasta...ma ciò non vuol dire che stia meglio...
Sono dimagrita di 3 kg, dormo 5 ore a notte quando va bene, passo dalla depressione più nera con crisi di pianto e pensieri lugubri, ad uno stato di pura rabbia che riverso su chiunque mi capiti sotto mano, ad uno stato di apatia assoluta. Esco con gli amici, anzi uscivo, perchè fino al 10 luglio non potrò proprio permettermi di uscire. Comunque anche quando uscivo con gli amici e magari ridevo pure, non riuscivo a togliermi dalla testa tutte le preoccupazioni che mi affliggevano (e affliggono). Non parlo d'altro, è diventata un'ossessione. Come se non bastasse, sono totalmente sfibrata e non riesco più a concentrarmi, non ho più le forze per continuare ad andare avanti. Moralmente sono proprio distrutta. Mi sto trascinando alla fine di questo secondo anno di Infermieristica. Non era proprio come me lo ero immaginato...pensavo di riuscire bene all'università, sono sempre stata brava in queste cose. La voglia di mollare si fa sempre più imponente, ma manca così poco...così poco! L'angoscia mi prende, la tristezza verso me stessa e la situazione nella quale mi trovo trabocca e piango, piango così tanto da stare male. Poi arriva la rabbia e poi l'apatia.
La stanchezza morale si riflette sul fisico. Sono pallida, ho delle occhiaie terribili che faccio fatica a nascondere anche con fondotinta e correttore, i capelli cadono e si spezzano più facilmente e l'espressione è sempre tesa. Sembro un fantasma, il fantasma di me stessa. Mi guardo e mi chiedo "Ma quando c'erano le scuole regionali, come facevano?". Quando ho scelto di fare l'infermiera sapevo che sarebbe stata dura, sapevo anche che scegliere questa sede non mi avrebbe facilitato il percorso. Dalle altre parti non è così...
Poi guardo gli altri studenti universitari. Persone normali.
Guardo me e i miei colleghi. Nessuno di noi si salva. Siamo tutti stanchi, dimagriti, sciupati...e poi hanno il coraggio di dire che studiare infermieristica è una c∙∙∙∙∙a! Sciocchi...non sapete che dite. Non ci si riduce così per una c∙∙∙∙∙a.
Potreste chiedervi perchè non ho mollato prima. Me lo chiedo anche io. Me lo chiedo tutte le volte che mi ritrovo a deprimermi per questo. Ancora non so darmi una risposta definitiva. Penso che lo stia facendo ancora per mia nonna, anche se ormai non c'è più.
Allora potreste chiedervi perchè continuo a lamentarmi se è quello che ho scelto. Ottima domanda. Perchè di si. Perchè non ne posso fare a meno. Può sembrare allora che io sia una specie di masochista sadica a cui piace vedersi sanguinare mentre si prepara a fare un bagno nell'acqua con sale e limoni. Ma non è così...forse.
E' quasi finita....manca poco, davvero poco. Devo solo resistere, è questione di giorni. Peccato che in questi giorni dovrò dare fondo a tutte le energie che mi sono rimaste. Come se non bastasse, devo pure lavorare la sera per questi ultimi 10 giorni. Ironia della sorte.
Ho finito..
Messaggi di Oneille
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Oneille, scusa ma non capisco perchè dici che questo tuo amico ha " un sacco di problemi" e che fai la crocerossina, che lui ti fa uno strano effetto e vuoi stargli accanto..... sono parole che ho notato nel tuo primo post...
Lui è il tipico ragazzo che si tira dietro da solo le disgrazie. Dice di essere brutto, cattivo, antipatico, stupido eccetera eccetera...non ho ancora capito se lo pensa davvero o se lo fa solo per attirare l'attenzione su di se. Inoltre si è confidato con me su alcuni suoi problemi personali. Tutto questo mi ha portato a volerlo aiutare in tutti i modi (anche se quando cercavo di stargli vicina lui mi diceva che non si può aiutare qualcuno se prima non risolvi i tuoi problemi, e lo diceva con un tono arrogante) e quindi il mio istinto di crocerossina (non per niente sto studiando per diventare infermiera). Poi mi sono accorta che cominciavo a pensare a lui molto spesso...ci sentivamo più che altro attraverso fb e skype, ma quando ci trovavamo faccia a faccia in aula non mi parlava/guardava nemmeno. Insomma, questo suo modo di trattarmi mi infastidiva e quindi ci pensavo ancora più spesso. Poi mi è venuto in mente che potevo essermene innamorata, ma amavo anche il mio ragazzo e il mio cervello ha fatto puf. Una bella confusione. Ora mi sono chiarita bene le idee. Forse per lui proverò sempre qualcosa di molto simile all'amore, ma in realtà amo il mio ragazzo più di quanto possa immaginare.
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Tante cose...davvero tante...la difficoltà economica prima di tutto e quindi l'incubo di non riuscire a superare il secondo anno di università e dover pagare un anno in più di tasse; l'università, sia per i problemi economici, sia per l'enorme impegno che richiede (la facoltà di medicina è durissima, soprattutto perchè c'è il tirocinio) e qui c'è la mia frustrazione di non riuscire come vorrei perchè ho un sacco di cose da fare, da studiare, da sapere e mi sembra di non avere tempo, troppi impegni e poco tempo; poi in famiglia a causa della difficoltà economica, di un lutto recente, di problemi a lavoro e a scuola, e io non riesco ad essere utile come vorrei; il fatto che non riesco più a confidarmi con il mio ragazzo e con gli amici perchè si lamentano che mi lamento troppo; non riuscire ad essere amica o utile ad un ragazzo con il quale non dovrei parlare per problemi avuti in passato con il mio ragazzo (l'ho scritto in un'altra sezione); i rimpianti, la rabbia e l'odio verso me stessa e questa mia incapacità di smettere di piangermi addosso e cominciare a fare qualcosa che possa migliorare questa situazione; non poter fare tutto quello che vorrei perchè sono troppo occupata a preoccuparmi di tutto questo che mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa....la lista va avanti, ma non voglio annoiare nessuno. Penso siano problemi che un po' tutti abbiamo...non ho la presunzione di dire che i miei sono più numerosi e più importanti. E' che non trovo più un senso. Vorrei solo smettere di agitarmi, sdraiarmi e dormire. Ecco dormire per tanto tanto tanto tempo non mi dispiacerebbe...
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Non so come se ne è andata la tua mamma, se è stata una cosa improvvisa e innaspettata o se era la fine di un percorso degenerativo. Mia nonna è morta da 5 mesi e stava male da tanti anni, ma nell'ultimo periodo era peggiorata tantissimo. Non sono riuscita ad abbracciarla un'ultima volta e quando sono andata all'ospedale non potevo credere che la mia nonnina se ne era andata senza che io la potessi salutare. Non dormo ancora la notte per questo. Certo il tempo fa la sua parte e forse il tuo bimbo ti aiuterà ad andare avanti, ma la mamma è sempre la mamma, e forse tu la volevi vicino in questa tua seconda esperienza. Mio papà mi ha detto quel giorno "Devi volere sempre bene a alla mamma...sempre...". L'amore che tua madre ha trasmesso a te devi cercare di trasmetterlo ai tuoi figli...mio papà sta facendo così. Non si è ancora mai aperto con noi, ma sappiamo quanto soffre, perchè tutti soffriamo. Ma i tuoi figli si meritano l'amore che tua mamma ha dato a te. Così conosceranno la nonna, in un certo modo.
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Il fatto è che chiedo a chi è nelle mie stesse condizioni "Come fai ad andare avanti?" e quelli mi rispondono "Non lo so nemmeno io...". Però loro si muovono...io rimango ferma, radicata nel terreno con le mie aspettative e quelle degli altri che mi svolazzano sopra come degli avvoltoi come per mortificarmi della mia nullafacenza. Non sopporto di non riuscire...non sopporto di non trovare quel motore che prima o poi tutti trovano...e la cosa che mi fa più arrabbiare è che questo è il momento meno opportuno per fermarsi! E non faccio altro che piangermi addosso (e mi odio, oh se mi odio per questo) e non muovo il c∙∙o per cambiare questa sensazione di affossamento. E questa stanchezza, questa continua perenne stanchezza che ti fa chiedere almeno 10 volte al giorno "Ma perchè? Perchè faticare tantoper non risolvere nulla?"...mi sta succhiando via tutta la voglia di vivere. Mi sento un peso dentro che non riesco ad alleggerire...nemmeno con questi sfoghi...nemmeno se mi azzardo a parlarne con qualcuno. Anzi, ho capito che è meglio se nessuno sa come ti senti, perchè alla fine a nessuno interessa poi così tanto o peggio, nessuno sa come aiutarti. Ho cercato tante volte quella forza, ho frugato a fondo, ma ora mi sento solo vuota e sola. Non ho più voglia di niente, se non di far uscire questo pus maleodorante dal mio corpo così poi sarò completamente svuotata. Eppure ci sono ancora delle cose che vorrei fare, persone che vorrei essere...forse è proprio a causa di queste aspettative che stanno più in alto di me che ancora galleggio un po'...non so...so solo che ora vorrei tanto poter chiudere gli occhi e dormire finchè quella forza leggendaria faccia capolino e mi aiuti a risalire. O forse mi devo solo abituare a questa sofferenza e cercare di adattarla alle aspettative della società (le mie ormai non ci saranno più)...
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Davvero, sono arrivata al limite...non so con chi parlare...qui non ricevo l'attenzione o i consigli che mi servono, non posso parlarne con i miei, con mia sorella, con il mio ragazzo, nè con quel ragazzo con cui non potrei parlare. Nessuno riesce a dirmi qualcosa che mi fa sentire meglio, sento solo "anche io sto così", ma nessuna soluzione. Qui leggo tante cose, tutti stiamo male, tutti lottiamo giorno per giorno per andare avanti e vedo che tanta gente ce la fa...anche se dice di non farcela più. E io invece? Io sto a guardare gli altri che mi passano accanto...non ho più voglia...ma sono costretta ad andare avanti...e dovrò trovare il modo per sentirmi meglio da sola. Fin da piccola ho sempre lottato da sola e crescendo pensavo avrei trovato degli aiuti, dei stra maledetti supporti...invece mi accorgo che tutti soffriamo e io non voglio caricare nessuno della mia sofferenza...ma davvero non ce la faccio più ad essere così comprensiva...tutti correte in diverse direzioni e io invece me ne sto ferma cercando di capire dove andare, ma in realtà voglio solo lasciarmi andare, cadere a terra e restare li...non ho più forza...basta...nessuno mi può aiutare, io devo trovare la forza dentro di me e farcela da sola...che poi arrivata a questo punto non so nemmeno che cosa me ne farei dei consigli...sono solo punti di vista, dimostrazioni che ce la si può fare, ma nessuno ti dice come TU devi fare...devi scoprirlo da sola...e quindi a che cavolo mi serve il consiglio, la comprensione, l'attenzione degli altri se poi devo fare tutto da sola? Vorrei solo essere più forte per non chiedere mai aiuto, così nessuno si scomoda, nessuno si preoccupa...e vorrei tanto essere consolata, abbracciata....vorrei tante cose, ma forse mi sono stufata anche di questo. Ha senso continuare a scrivere qui? Ha senso parlare con qualcuno? Per cosa? Per stare meglio? Che senso ha stare meglio? Che vuol dire stare meglio? Ultimamente io sto meglio se me ne sto chiusa in camera a piangermi addosso, invece che a mettermi a studiare o a cercare questa famosa forza interiore...non so nemmeno perchè sto scrivendo qui, penso siano anche frasi sconnesse. Che mi aspetto, poi? Che qualcuno mi apra gli occhi su cosa? Che cavolo mi aspetto da persone che non conosco ma che molto probabilmente provano quello che provo io, o che stanno peggio, o che stanno meglio? Cosa mai potreste dirmi? Fatti coraggio, anche io mi sento così, devi cercare dentro te stessa il perchè e il come, prova a prendere farmaci, vai dal dottore, parla con una psicologa, fatti una passeggiata...e io li leggerò e basta. Non so che cavolo voglio...la gente cerca solo di aiutare se qualcuno "chiede aiuto"...ma nessuno ti può aiutare...sei tu, tu da solo che te la devi cavare...e io sono stufa...quindi mi lascio cadere e chissene...ma non posso farlo, perchè metterei i miei in difficoltà e io non voglio essere un peso per nessuno. Eppure se continuo così non sono altro che un lurido peso che gli altri si vogliono scollare di dosso...
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Appunto...ho chiesto infatti consiglio su come fare per distrarmi...sono piuttosto perfezionista e queste piccole cose mi fanno andare fuori di testa. Se vedo un quadro storto devo, DEVO raddrizzarlo sennò non dormo, oppure se vedo che qualcuno ha delle doppie punte sui capelli devo toglierle. Il mio è un impulso che controllo con molta difficoltà. Ovviamente non salto addosso alle persone, a meno chè non riesca più a trattenermi...infatti prima ho zittito mia sorella, anche se non volevo, ma non riuscivo più a sopportare quella canzone ripetuta all'infinito. Non mai nascosto che sono esagerata nelle reazioni....vorrei solo dei consigli, modi alternativi a cui non ho ancora pensato per trattenere, convertire, ignorare questo maledetto impulso.
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...quando qualcuno fa qualcosa che vi da molto fastidio e nonostante glielo avete detto molte volte non smette? O ancora peggio, non potete dirglielo perchè è una vostra fissazione e si potrebbe ferire o sconvolgere qualcuno!
Faccio un esempio...adesso mia sorella si sta facendo la doccia e sta cantanto la stessa canzone, la stessa parte, la ripete ripete ripete e quando non sa o non si ricorda le parole dice cose a caso seguendo la melodia e poi ricomincia da capo...A me intanto mi è venuta la nausea ad ascoltarla e mi è venuto un nervoso così tremendo che sto faticando molto, davvero, davvero molto, dal trattenermi ad urlarle qualcosa dietro (ad esempio le parole giuste della canzone così la finisce e non spacca più)! Vorrei poter evitare di essere così schizzata! Anche all'università...qualcuno parte a fare clic clic clic con la penna e io non riesco più a concentrarmi...c'ho provato a non pensarci, a concentrarmi solo sulle parole del professore ma quel fastidiosissimo rumorino meccanico mi è entra nel cervello e mi ronza dentro...una volta ho quasi urlato un "basta!" e me ne sono andata dall'aula lasciando tante facce sconvolte, guadagnando una brutta figura...
Come? Come diamine faccio a resistere??? Mi capita di mordermi l'interno della guancia fino a sanguinare per distrarmi...ma non funziona... -
Lei non sa che la pensi ancora vero? Comunque non ho ancora capito se cerchi una relazione duratura o ti serve una semplice e gratificante "sc∙∙∙ta"...
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Mmmm mi sa tanto da zen...
Non so se fa per me...ma magari mi informo e provo a diventare un po' assertiva...