Ciao.
Guarda che colui o colei che sta per diventare pazzo non se ne avvede.
Anzi, si sente normalissimo (e non ha paura di esserlo - come dici tu - semplicemente perché non sa di esserlo. Lo ignora, insomma).
Dai retta al tuo psichiatra; e soprattutto non rimuginare sulle cose che gli hai detto e su quelle che avresti dovuto dirgli.
Càpita a tutti.
ps
Hai mai conosciuto un pazzo vero?
Beh, io sì. T'assicuro che la sua logica - nei momenti di crisi - è tutt'affatto fuori dal comune.
Messaggi di ed
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Tra i vari punti, tutti di molto interesse, trovo veramente degno di approfondimento quello della maschera.
E già, perchè la vittima del DAP, l'agorafobico, sono, a pensarci, buffi:
temono il giudizio degli altri, quando poi gli altri - diciamoci la verità - neppure si accorgono di loro.
Qui sta la singolarità: temere qualcuno che non ha nessuna intenzione di giudicare; e, se giudica, lo fa in maniera superficialissima; e che dura un fiat.
E' questione di autostima, insomma.
La maschera nasconde colui/colei che manca di autostima. Probabilmente costui/costei, mascherato, non sarebbe vittima del DAP, dato che la gente, ove emettesse un giudizio, non lo farebbe ai suoi danni, ma ai danni di chi quella maschera rappresenta.
Buona giornata -
Ciao, Maria.
La fibromialgia è una sindrome, non una malattia.
Dolori ai muscoli, ai tendini, alle ossa, bruciori, tensione, spesso ansia, insonnia, vertigini, astenia, colon irritabile, parestesie, perdita di memoria, ecc.
Fai le analisi e tutto risulta a posto. -
La scienza le nega.
Ma la scienza, oggi, si fonde e spesso confonde con la Tecnologia.
E, così facendo, confonde sé stessa.
Comunque, a mio mavviso, la domanda è:
esiste il Male?
Dalla risposta che si dà, si desume quella al tema che proponi.
Ciao -
Ciao.
La tensione può manifestarsi su qualunque lato del corpo. Non preoccupartene.
Circa la palpebra, credo trattarsi di movimenti involontari legati alla tensione.
Ma non ne sono sicuro.
Soffri mica di fibromialgia? -
Ciao, Pat.
Qui ci son da dire due cose, a mo' di premessa:
1. Il nucleare di ultima generazione è abbastanza sicuro (scrivo "abbastanza" perché su questa terra niente è sicuro, figuriamoci l'uso dell'energia nucleare!);
2) Siamo al binomio minestra-finestra.
Che facciamo? Continuiamo a ingrassare i petrolieri, fino a quando saremo costretti a far la fame?
O facciamo guerra agli arabi che detengono la maggior parte delle fonti?
Preoccuparci è quantomeno fuori luogo. E mi spiego.
A pochi chilometri dal luogo in cui vivo c'è una centrale nucleare (francese).
Ebbene, ove si verificasse un guasto, credi forse che le radiazioni sceglierebbero di dirigersi verso la Francia piuttosto che verso l'Italia?
Allora - se vogliiamo evitare le pretestuose e speciose polemiche dei verdi o di altri più o meno similmente colorati - proviamo a esser pratici (che vuol dire risolvere il problema dell'energia): costruiamo le centrali, purché siano sicure.
E' possibile farlo.
La mia preoccupazione, invece, è tutt'affatto diversa:
fino a quando le centrali ( se si decidesse di costruirle) non saranno in funzione, come la mettiamo?
Avremo le capacità economiche per far fronte al mercato degli energetici dolosamente pompato? -
Occhiaperti,
a te s'applica alla perfezione l'adagio latino secondo cui nel nome (in questo caso nel nick) è segnato il proprio destino.
E già perché, a leggere quanto hai scritto, ti sei mossa con intelligenza, senso critico, coraggio e... "occhi aperti", appunto.
E, fra l'altro, trovo particolarmente acuto il punto 4- (spiazzare l'attacco di panico).
Tu in fondo hai agito, in questa caso, come se la gazzella, inseguita dal leone, decidesse di fermarsi di colpo e far la faccia feroce al predatore.
Ebbene, che farebbe in quel caso il leone?
Siamo certi che salterebbe addosso alla gazzella, che ha inaspettatamente cambiato modus operandi?
Nè meno interessanti gli altri punti, tra cui il 6- (andare a caccia delle situazioni scatenanti ecc.).
Circa il tuo esperimento estremo, anch'io soffro di vertigini; e in questi giorni mi ero proposto - ma tu guarda che cosa non si farebbe per Madame Ansia! - di iscrivermi a un corso di parapendio.
Continua, se non ti è di troppo peso, nella tua cronaca.
Per quanto mi riguarda, Ti leggerò con avida curiosità.
Complimenti
edoardo -
Secondo me, se dobbiamo dare retta alle religioni (i cattolici si inchinano, gli ebrei pregando ciondolano la testa), esso è una forma di preghiera.
E pregare vuol dire chiedere aiuto.
D'altra parte, piegarsi in due anche fisicamente sta ad indicare una sofferenza molto forte. E, quando si soffre, si domanda aiuto. -
Ciao.
Qualche tempo fa (molto tempo fa, a esser precisi) in un documentario televisivo (quando la tivù ancora provava ad essere didascalica) si parlò dei piccoli scimpanzè abbandonati dalla madre.
Ebbene, quei cuccioli manifestavano la loro condizione mediante il movimento di cui tu domandi. -
Ciao. E benvenuta.
Credo di interpretare il pensiero di tutti coloro che soffrono dello stesso disturbo che ti ha afflitto a lungo, ringraziandoTi per la disponibilità che offri.
Credo che molti sarebbero seriamente interessati alle Tue strategie empiriche.
Potresti descrivercele.
A presto
edoardo