Messaggi di Selz78

    Secondo me, dovresti ignorarli anche tu e cercare di capire il motivo per cui lo fanno. C'è gente che tratta male gli altri solo per "capriccio" che è totalmente inconsapevole delle ragioni e delle conseguenze che i loro comportamenti hanno sugl altri. In questo caso, perchè vuoi a tutti i costi amicizia e approvazione da gente simile?

    Ci provo ad ignorarli ma non è semplice ignorare delle persone con le quali vivi gomito a gomito 10 ore al giorno per quasi tutto l'anno. Il motivo per cui lo fanno non mi è chiaro e ho provato a fare delle ipotesi nel post in risposta a Dalena. Non voglio la loro amicizia, non l'ho mai cercata. Non credo che questi colleghi tra di loro siano dei veri amici (almeno così mi sembra). L'unica cosa che mi disturba è essere escluso.

    Tu dipendi da loro nel tuo lavoro?? Se no, non vedo il motivo per cui sei costretto ad avere buone relazioni; in questi casi, secondo me, vale il vecchio detto che chi non ci vuole non ci merita!

    Purtroppo in parte dipendo da loro per il mio lavoro ma già adesso cerco di farne il più possibile a meno. Capita più spesso che siano loro a venirmi a cercare per questioni lavorative (solo per quelle!). Comunque non posso azzerare del tutto queste relazioni e anche se ora non sono buone non posso trasformarle in cattive relazioni.
    Concordo che loro non mi meritano ed è per questo che voglio andarmene ma l'attesa rischia di essere lunga. Il problema è resistere psicologiacamente nel frattempo, non è mica facile!

    Perchè succede questo secondo te? Sei forse l'ultimo arrivato? Hai delle mansioni che ti rendono "antipatico"? Che ipotesi hai formulato?

    Non sono l'ultimo arrivato e le mie mansioni non hanno nulla di speciale rispetto a quello che fanno gli altri nel mio ufficio. Anche se non mi viene detto esplicitamente, più di qualche collega ritengo riconosca le mie qualità e capacità lavorative e qualche volta si rivolge a me per dei consigli; altre volte mi "sfrutta" per risolvere i suoi problemi o comunque sbolognarmeli (in quest'ultimo caso si tratta per fortuna di una minoranza dei colleghi). Mi trovo in questo ufficio da molto tempo e la situazione non è stata sempre così deprimente. Putroppo appena assunto fui preso di mira da alcuni colleghi senza scrupoli (in parte ancora oggi presenti) che notata la mia debolezza, timidezza, educazione e ingenuità cercarono di rendermi la vità impossibile con certe battute e prese in giro (malvagità che sono riuscito ad ignorare e in parte a superare) ma il danno peggiore che mi fecero fu quello economico poiché mi misero in cattiva luce con il responsabile d'ufficio. Da allora la mia situazione economica non è migliorata ed è cosa risaputa all'interno dell'ufficio (e qualche volta oggetto di presa in giro) che io sono quello che guadagna meno di tutti gli altri. Purtroppo il responsabile da cui dipendono le mie mansioni lavorative e la mia condizione economica è, non solo secondo me ma anche secondo i miei stessi colleghi (dovreste sentire cosa dicono di lui quando parlano tra di loro e non sanno di essere ascoltati), un incapace facilmente manipolabile. Incapace nel senso che non si intende del settore che dirige e manipolabile nel senso che dà ascolto per le decisioni importanti ad un gruppo di persone che ritiene fidate (come i colleghi che mi hanno messo in cattiva luce) e che invece lo sfruttano per i loro scopi. Come mai si comportano così "male" nei miei confronti anche i colleghi che sono arrivati per ultimi? L'ipotesi che ho fatto è che sicuramente vengo messo in cattiva luce dai colleghi più anziani ossia da quelli che hanno provocato il danno di cui vi parlavo poche righe fa. Ma forse questa ragione non è sufficiente. Altre ragioni potrebbero essere più banali come ad esempio che non vesto firmato, non posseggo gingilli tecnologigi costosi, non ho una bella auto o non sono particolarmente "figo" dal punto di vista fisico. Comunque nel mio piccolo, anche se sono timido (ma non voglio farlo capire) cerco talvolta di fare lo spiritoso e alle mie battute spesso ridono. E' anche vero che raramente cerco di aprire un dialogo (non di tipo lavorativo) con qualcuno anche perché le poche volte che l'ho fatto non è durato molto; l'impressione è che i miei argomenti non fossero di particolare interesse al mio interlocutore. Ecco, forse sono un tipo poco interessante. Questa è solo un'altra ipotesi.

    Potresti spiegare quali sono i comportamenti che trovi scorretti nei tuoi confronti

    Ad esempio, una cosa che potrebbe sembrare banale (ma che a me nella mia testa mi fa imbestialire) non contraccambiano il mio saluto. Io come un fesso dico "ciao" o "buongiorno" quando la mattina entro in uffico ma loro non rispondono, fanno finta di non vedermi e sentirmi, in pratica mi ignorano. Al contrario, tra di loro si salutano, tra di loro si danno il "buongiono" e sono tutti così affettuosi e sorridenti.
    Altro esempio: non mi invitano alla pausa caffé. Se anche mi faccio avanti io dicendo che sono disposto ad offirlo il caffé, la risposta che mi danno è del tipo: "non ora, non ne ho voglia" oppure "no grazie, lo prendo più tardi". Ovviamente qualche minuto dopo si recano a fare la pausa ed evitano accuratamente di chiedere al sottoscritto se vuole unirsi a loro.
    Ulteriore esempio: raramente mi coinvolgono nelle loro discussioni in particolare nelle discussioni che non hanno come oggetto il lavoro.
    Se parlano del tempo libero o di altri argomenti (anche futili) come la politica, la televione, lo sport, etc. non si rivolgono mai a me (nemmeno con lo sguardo). Confrontano le loro opinioni ma evitano accuratamente di coinvolgermi, in pratica fanno come se in quella stanza io non ci fossi.
    Le poche volte in cui sono intervenuto di mia spontanea iniziativa, mi hanno parlato sopra (ossia hanno continuato a parlare tra di loro come nulla fosse) oppure non hanno controbattuto a quello che ho detto e hanno continuato a fare i fatti loro.

    come mai quando capitano queste cose non reagisci?

    Perché sono una persona molto educata, putroppo anche un po' timida (anche se la timidezza cerco di nasconderla). Non rispondo anche perchè non voglio far capire a loro che questi comportameti mi feriscono. Voglio farmi vedere forte, indifferente ai loro "dispetti". Non voglio dargliela vinta, probabilmente loro mi provocano apposta per vedere la mia reazione. Forse sarebbero contenti a vedermi reagire in maniera violenta.

    Hai la sensazione che ci sia un accordo tra loro per metterti a disagio?

    Si, ci ho riflettuto diverse volte e credo che loro (se non tutti almeno alcuni) siano d'accordo, insomma lo facciano apposta.

    Citazione

    Devo precisare alcune cose per correttezza: i colleghi del mio uffico sono in prevalenza maschi ma ci sono anche delle donne. Questi problemi li sperimento sia con i colleghi che con le colleghe. Nel mio uffico c'è solo un collega con la quale mi trovo un po' a mio agio. Lui non tiene questi comportamenti scorretti quando si trova da solo con me ma talvolta si uniforma ai comportamenti degli altri in presenza dei colleghi. Nel resto dell'azienda non ho rapporti di amicizia con nessuno e devo dire che l'impressione e che mi evitino, non mi avvicinino o non mi cerchino se non per ragioni di lavoro. Con i maschi talvolta comunque riesco ad attacar bottone, con le femmine è molto più difficile anche perché sono parecchio timido. Poi io non prendo quasi mai l'inziativa del discorso specie se ho davanti una ragazza carina. Giusto per chiarire, non sono gay, mi piacciono le donne!

    Salve
    Vorrei un Vostro consiglio/suggerimento di eventuali tecniche per sopportare o anche ignorare i miei colleghi fino a quando non avrò lasciato l'attuale posto di lavoro. Infatti, da molto tempo covo l'idea di andarmene poiché non mi sento a mio agio con le persone di questa azienda e ritengo che le mie capacità non siano adeguatamente utilizzate. Insomma sono insoddidfatto sia delle mansioni lavorative che dei colleghi con i quali ho a che fare.
    Per me è diventato un verò incubo dover passare intere giornate con queste persone tanté che penso continuamente a loro ed hai loro comportamenti negativi/scorretti nei miei confronti anche quando non mi trovo al lavoro (ci penso anche nei week-end!!!).
    Purtroppo non è un buon periodo per trovare un'altra collocazione e mi rendo conto che ci vorrà del tempo per riuscire a trovare un altro posto di lavoro nell'ambito professionale in cui opero. Non navigo nell'oro e non posso permettermi di non lavorare. Quindi, la soluzione di licenziarmi e di mandare tutti a quel paese non è praticabile.
    Cosa posso fare per tirare avanti con un minimo di serenità? Al momento ne sto uscendo pazzo, sono esaurito, depresso, infelice, stanco...
    Alterno periodi in cui penso di farla finita a periodi in cui auguro (solo nella mia testa) tutti gli accidenti possibili ai colleghi di lavoro.
    Ovviamente tutte queste cose sono solo nella mia testa; con i colleghi mi sforzo di essere sempre il più educato possibile e mi trattengo dal dire o dal fare qualsiasi stupidaggine (anche se la meriterebbero). Mi rendo infatti conto che non posso peggiorare i rapporti che ho con loro anche perché in questo posto ci dovrò restare chissà per quanto tempo ancora e rendermeli nemici (non che adesso si possano definire amici) non gioverebbe alle mie mansioni lavorative.
    C'è qualcuno che può darmi dei consigli in merito?
    Grazie comunque