Mi ero convinto che aver trovato questo lavoretto, alla fine, mi avrebbe aiutato. In questi giorni sono stato anche bene, di ottimo umore. Sapevo che questi avrebbero chiamato sicuramente dato che avevano bisogno di gente nuova; e poi ho visto passare cani e porci, per cui non mi spaventava neanche la selezione.
Fatto 'sta che oggi è l'ultimo giorno in cui possono chiamare, sono le 18.30, e ancora non ho ricevuto nessuna chiamata.
Quando le cose devono andare male non c'è proprio verso. Per altro sembra fatto anche apposta: più uno sta male più male riceve. Sentirsi il cuore un po' più leggero ogni tanto non sarebbe male, ma evidentemente è un lusso troppo grande per me.
Messaggi di Owl20
-
-
Beh Owl20, vuoi che sia sincera? Ogni cambiamento porta un po' di scompensi emotivi, paura, insomma è normale..però è anche vero che non ti stai approcciando bene al lavoretto trovato..prova! Puoi sempre tornare indietro se non ti piace, ma ti prego non incominciare con l'ansia anticipatoria, perchè sennò ti seghi le gambe da solo..Ha ragione la dottoressa, sei coperto dai farmaci, quindi tutto quello che stai vivendo è una tua proiezione..non hai motivo di pensare a qualcosa di positivo nel cambiamento?Lo so che è difficile..la sensazione di voglia di piangere io non la provo, perchè piango direttamente..però owl..prova..io quando sto tanto tanto male..stranamente se mi concentro sul lavoro un po' mi passa..comunque siamo qua
!
Sì sì, ormai ci proverò, ma è l'ansia anticipatoria che mi frega. Non vorrei trovarmi nella classica situazione di profezia che sia auto avveri..
Grazie per l'incoraggiamento -
Oggi ho avuto un colloquio di lavoro. Dopo quasi due annetti di inattività all'università, ho deciso di provare a trovarmi un lavoretto, qualcosa che mi possa distrarre qualche ora al giorno. Quando mandai la mail con il curriculum mi sembrava la cosa migliore da fare, oggi invece mi sento uno straccio.
La prossima settimana mi chiameranno per farmi firmare un contratto e a me viene solo da piangere, sinceramente.
Non so nemmeno io cosa voglio. Ho paura del cambiamento, delle novità. Ad oggi sto abbastanza male, ma come dire, in qualche modo mi sono abituato. In qualche modo sopravvivo. Adesso invece (ed era solo una questione di tempo) mi devo attivare per fare qualcosa, per non restare inerme nel mio brodo a crogiolarmi. Sono una contraddizione vivente: non voglio stare tutto il giorno buttato a letto perché mi fa stare male, ma adesso che ho trovato qualcosa che possa rimpiere in parte la mia giornata continuo a star male, ad aver paura. Di cosa non lo so nemmeno io...
In questo momento è come se volessi scappare da me. Non voglio più vivere la MIA vita... non penso al suicidio, anzi; sono solo stanco di vivere così. Ho un disperato bisogno di piangere, ma non ci riesco. Sento che i farmaci che prendo (e/o le resistenze psicologiche che ho) mi stiano facendo da tappo. Ho come l'impressione di essere un contenitore sul punto di scoppiare; ma non scoppio mai. Inoltre ho questa bruttissima sensazione di non stare vivendo la mia vita. La vivo come se ne fossi uno spettatore. Difatti quando c'è da prendere qualche decisione, qualche responsabilità, di persona (come è successo stamane per il colloquio di lavoro) mi sale l'ansia e una brutta angoscia che non mi molla.
La psichiatra continua a dirmi che è impossibile che abbia ancora delle crisi di panico perché sono coperto a livello farmacologico e che tutto quello che provo è una conseguenza di forti meccanismi di difesa della mia psiche. Scusate il francesismo, ma a me ormai, di tutte queste c∙∙∙∙∙e astratte, non me ne frega più un c∙∙∙o. Sono stanco, non ce la faccio più. E' da una vita che prendo farmaci e NESSUNO di questi mi ha mai fatto realmente qualcosa. Gli ultimi che sto prendendo mi hanno fatto rialzare da una situazione pessima verso la fine dell'anno scorso, ma non mi hanno assolutamente tolto questo fastidio di dosso.
La psicoterapia mi è utile, ma è come se perdessi la speranza a volte. Mi chiedo chi me lo faccia fare... a volte non ci credo più nemmeno io che possa funzionare. Lei è convinta che abbia delle resistenze pazzesche al cambiamento e le mie crisi attuali scaturiscono proprio da esso.
Voi cosa ne pensate? Vi siete mai trovati in una situazione simile? -
Ciao andrea.. purtroppo oggi sto esattamente come te. Non riesco a gioire della normalità della vita, tutto mi sembra senza senso e vuoto.
Non so più dove sbattere la testa manco io. -
Nessuno?
Ho davvero bisogno di una parola di conforto, di non sentirmi da solo con questo peso...
-
Io non ci sto capendo più niente.
Benché stia riuscendo a vivere una vita apparentemente tranquilla (esco con gli amici, rido, scherzo ecc) c'è qualcosa che non riesco nè a capire nè tantomeno a spiegare. E' una sorta di ansia di fondo che sta con me sempre, 24 ore su 24, pronta a farsi più grande e minacciosa quando sono da solo con i miei pensieri.
E' un ansia strana, astratta. Non riesco davvero a capire di cosa ho paura. E' la sensazione di avere paura di tutto, e che niente possa tranquillizzarmi.
Ho provato a parlarne con la mia terapeuta e la mia psichiatra, ma io non mi riesco a spiegare e loro ovviamente non hanno ben capito cosa mi spaventa.
Non mi sento padrone della mia vita, sto solo andando avanti per inerzia. C'è questa bruttissima sensazione di aver paura della realtà, di non sentirla vera, di non viverla. Mi sforzo con tutto me stesso a pensare che la vita è bella, che bisogna godersela fino all'ultimo ecc ecc Poi però la mia mente si blocca nei soliti pensieri che ho più volte descritto nei miei post (scusate la ridondanza). Mi chiedo che senso abbia tutto, dall'esistenza stessa agli oggetti della nostra quotidianità ecc. Molte volte mi sento come dentro quella fase dell'attacco di panico dove non sai più dove sbattere la testa perché non c'è nulla che ti riesca a tranquillizzare!
Ho chiesto se si trattasse di una forma di derealizzazione, ma mi hanno detto che non è così... Io sto impazzendo, perché non riesco a capire cosa mi fa star male e ho paura che queste sensazioni mi possano durare per sempre...
Vi è mai capitato qualcosa di simile? -
Esattamente! Se non fosse per la derealizzazione starei benissimo anch'io! Gli attacchi di panico ormai mi vengono solo dopo questa serie di pensieri, per cui scacciato questo sintomo tremendo potrei dire di essere uscito dal tunnel del panico! E invece no, nulla...
Comunque io sto assumendo
- Efexor 75 mg (1 pastiglia)
- Zoloft 100 mg (1 pastiglia)
- Lexotan 20x3
Sicuramente i sintomi di derealizzazione che avevo alla fine dello scorso anno sono decisamente migliorati (pensa che piangevo tutto il giorno perché non sapevo che fare. Avevo paura di uccidermi perchè niente e nessuno aveva più senso... se ci penso mi vengono i brividi!) però ancora vivo piuttosto male.
Di farmaci, in 8 anni di dap, ne ho cambiati parecchi e anche se dell'ansia di sottofondo mi rimaneva ugualmente, mi ero quasi scordato cosa significasse provare un vero e proprio attacco di panico. Poi l'anno scorso, dopo un periodo dove i livelli di ansia e stress hanno raggiunto dei picchi assurdi, è ritornato tutto quanto con queste maledette sensazioni! Al confronto avere semplicemente l'attacco di panico è il paradiso. Almeno sai che ha un suo inizio e una sua fine e che comunque ansiolitici e un bel po' di pensieir positivi ti possono aiutare dopo. Invece adesso è quasi un continuo.. non posso spegnere il cervello, per cui appena iniziano a spuntare queste sensazioni/pensieri non ci sono ansiolitici o trucchi che funzionano..
Mi chiedo se esistano dei farmaci più mirati per questo tipo di problema.. almeno, anche se funzionano solo da stampella, mi darebbe una bella mano a vivere più sereno e a fare una psicoterapia più proficua!
Grazie per il sostegnoSe hai bisogno sappi che puoi sfogarti anche te quando vuoi: se non lo facciamo tra di noi che siamo dentro a questo inferno chi lo dovrebbe fare?
Buona serata!!!! -
Anch'io ho i tuoi stessi sintomi
Se prima soffrivo "solo" di attacchi di panico, adesso di mezzo si è messa anche questa derealizzazione. E' difficile spiegarlo... quando mi chiedono: "a cosa pensavi prima dell'attacco di panico?" non so più cosa rispondere, come farmi capire. Una volta sapevo cosa mi faceva paura: andare in un determinato posto, incontrare determinate persone ecc ecc. Adesso invece mi vengono dei fortissimi attacchi di panico quando cado nella spirale di quei pensieri/domande che hai descritto molto bene! Mi guardo intorno e non riesco a trovare un senso alle cose, alla vita, alla morte: nulla! Mi assale una bruttissima angoscia che pian piano mi butta giù (in quei momenti mi viene da piangere) e poi scoppia l'attacco di panico coi fiocchi!
Mi dicono di cercare di fare qualcosa: dal trovarsi un lavoretto o a studiare per un esame all'uni, ma non ce la faccio! Purtroppi questi attacchi di "irrealtà" durano molto e sono imprevedibili! Se tutto mi appare senza senso e tutto mi angoscia come poss distrarmi? Per altro ho la netta impressione che questo sia un circolo vizioso di quelli tremendi: a volte faccio come un "controllo" di cosa sto pensando per vedere se tutto è ritornato alla normalità. Purtroppo la maggior parte delle volte non è così...
Ho provato a spiegare questo disturbo alla mia psichiatra e mi ha detto che non sono assolutamente psicotico e che non è neanche un sintomo psicotico. Rientra nella sfera ansioso/depressiva, dice. So soltanto però che i farmaci che sto assumendo non mi fanno nulla..Neanche gli ansiolitici mi fanno più di tanto, perchè quei pensieri sono subdoli e non aggirabili, e l'attacco di panico è davvero dietro l'angolo in quei casi.
Leggere però di un'altra persona che ha i miei stessi sintomi mi ha fatto sentire meno solo.. in quei momenti ho sempre la paura di avere un qualcosa di non diagnosticabile e di dover essere internato per psicosi..
Qualcuno ha dei suggerimenti/consigli da darci?
La vita è un inferno così! -
Parole sante!
Una bella canzone che ci dovremmo regalare nei momenti di sconforto
http://www.youtube.com/watch?v=25fCiSBSo28
Buona notte -
Uguale identico al mio caso. Anche a me è rimasto un sottofondo di estraneazione, di angoscia inspiegabile, di pensieri indefiniti che spesso sfociano in violenti attacchi di panico. Quando riesco a distrarmi sto bene, ma è un attimo che il pensiero ritorni.. e quando ritorna è una brutta bestia perchè poi bisogna riuscire a distrarsi di nuovo completamente.
Io orma soffro di attacchi di panico da un bel po' di anni, ma questi nuovi sintomi li ho da circa un annetto ormai: sono orribili...