Messaggi di Deid

    Brutto rapporto.
    Nel senso che fumo, voglio smettere, ma continuo imperterrito.
    Quando spengo l'ultima sigaretta sono pieno di buoni propositi per smettere, dopo 3 ore ne voglio un'altra.
    Vorrei davvero smetterla. Nel week end riesco a fumare pochissimo, in settimana fumo tanto durante l'orario lavorativo. La sera a casa riesco a fumarne una dopo cena e basta.
    Ho provato a passare alle sigarette elettroniche, ma non hanno risolto il problema. Se devo chiudere, devo troncare definitivamente.
    Molti dicono che sia meglio smettere nei periodi meno stressanti. Avercene!

    Ciao a tutti, vi scrivo per capire se anche altri hanno lo stesso mio problema e come lo hanno risolto.


    Soffro di un bruttissimo problema di sudorazione che si manifesta ogni volta che vivo una situazione sociale (al lavoro, in famiglia, con gli amici). Sudorazione che porta alla vergogna nel ritrovarsi con il viso gocciolante e le camicie bagnate agli occhi degli interlocutori. Specie se si è a lavoro e si devono spiegare semplici cose al proprio responsabile o al proprio collega.


    Non riesco a controllarla in nessun modo. Nel momento in cui sento una sola goccia di sudore scivolare sulla fronte vado in panico e non penso ad altro, con la conseguenza che in pochi secondi si passa da una goccia a dieci, cento, un fiume di sudore sulla fronte, sul collo e che impregna camicie e magliette.


    Tutto svanisce nel momento in cui la situazione che mi ha portato ad avere ansia finisce. Non so più come gestire questa cosa, l'estate mi terrorizza ormai perché qualsiasi cosa io faccia so che sicuramente arriverà il momento in cui inizio a sudare. Peggio ancora se capita d'inverno. Quando sudare copiosamente è completamente fuori luogo.


    Chi di voi ha questo problema? Come se ne esce? Non ne posso più di vivere con questa angoscia, mi sta tormentando. Grazie a chi risponderà.

    Giak sono assolutamente d'accordo con te.

    Anche io la vedo come una resa. Non so se riesco ad ottenere di più o di meglio di quello che ho ora. Potrei provarci, provare a cambiare, ma credo che in una situazione come la mia quello che fa la differenza è l'ambiente di lavoro e il rapporto con colleghi e superiori. Essendo trattato bene, l'unica opzione è restare qui.

    Ci sono periodi in cui mi divora l'ansia del pensiero che questa situazione potrebbe finire tra qualche anno. Quella dove lavoro è una piccola azienda per cui chissà come andrà. E se andrà male, arriverà un momento in cui dovrò re-inserirmi (cosa che passati i 40 penso sia complicata) o re-inventarmi/adattarmi ad altri lavori.

    Io vivo una situazione simile alla tua: sono vicino ai 40 anni e sono un impiegato.
    Non sono a contatto con il pubblico, ma il lavoro che svolgo non mi stimola e di mio non sono una persona entusiasta di lavorare. O forse lo sarei se facessi altro, non lo saprò mai.

    Prendo un buono stipendio e sono trattato bene dai superiori, non mi posso lamentare di niente. Eppure c'è sempre una sensazione di angoscia tutte le mattine quando penso che devo affrontare un'altra giornata in un posto che non mi piace a fare un lavoro che non mi piace.

    Soluzioni? ho provato a cambiare. Per due anni ho fatto lo stesso lavoro in un'altra azienda. Stesse sensazioni, stessa malavoglia. Con la differenza che i capi non erano così ben disposti nei miei confronti come lo era il mio capo precedente da cui sono tornato dopo questa breve esperienza.

    Per quanto mi riguarda credo sia proprio la tipologia di lavoro che faccio che non mi piace. Burocrazia infinita, report da preparare sempre super urgenti, chiamate e mail anche fuori orario di lavoro. Manco fossi un top manager.

    A volte mi balena in testa di provare a fare un lavoro manuale, di fatica. Dove quando finisci di lavorare, hai finito. Punto. Più fatica e meno stress.

    Per ora la mia unica soluzione è restare dove sono. Finchè dura, resto qui.

    Salve a tutti,

    Mi sono appena iscritto al forum perché negli ultimi anni ho vissuto un conflitto interiore riguardante il mio attuale lavoro.


    Mi sono laureato in economia nel 2010 e da allora lavoro in un'azienda di abbigliamento. Si tratta di un'azienda molto piccola, con meno di 5 dipendenti, e ho iniziato senza fare alcun colloquio, poiché conoscevo il titolare prima di essere assunto.


    Sono passati più di 10 anni da quando sono entrato in questa realtà. Nonostante abbia assunto varie responsabilità, tra cui il back office, la gestione dei fornitori e delle spedizioni, mi rendo conto che non mi sono specializzato in nulla. In una piccola azienda come la nostra, ho dovuto svolgere molte mansioni diverse, ma questo non mi ha permesso di approfondire alcun settore specifico o di acquisire esperienza significativa.


    Questa situazione mi sta portando a uno stato di depressione. Mi sento insicuro riguardo al mio valore e alle mie capacità, e questa incertezza aumenta col passare degli anni.

    Ho 38 anni e sento il desiderio di provare un'esperienza diversa, magari entrando in una grande azienda. Tuttavia, la mia maggiore preoccupazione è che il mio curriculum non sia abbastanza competitivo. Temo che, in caso di fallimento della mia attuale azienda, nessuna grande azienda sarebbe disposta ad assumere un quasi 40enne che ha sempre lavorato in una piccola realtà e non si è specializzato in alcun settore specifico.


    Vorrei provare questa nuova esperienza per dimostrare a me stesso di essere in grado di affrontarla. Il terrore di rimanere intrappolato in un lavoro che mi rende infelice e insicuro è sempre presente.


    Mi chiedo se qualcuno qui abbia mai provato o stia provando le stesse sensazioni.


    Grazie per l'ascolto.