Ciao a tutti, purtroppo mi ritrovo senza neanche amici con cui parlarne, sono solo in una situazione che non mi fa vivere sereno la relazione e non mi fa stare bene con me stesso.
Per sintetizzare, i genitori di lei la opprimono dicendo che la relazione con me (nonostante non mi conoscano) non li convince e addirittura mi odiano solamente perché ho 26 anni e frequento il secondo anno di università (in realtà faccio due lavori, ho deciso tardi di iscrivermi) e sono in "ritardo". Ovviamente lei non è serena e destabilizza anche me perché ogni giorno non fa altro che ripetermi i problemi della sua famiglia dopo appena due mesi di relazione.
Oppure dicono che gli amici che ha (che io conosco, tutti bravi ragazzi) non vanno bene perché alcuni sono fuori corso all'università e lei deve circondarsi di gente necessariamente ricca, figlia di medici o avvocati. Mentre per quanto concerne me uguale, non va bene che mio padre sia un semplice poliziotto e non medico o avvocato e non ha la laurea perché i suoi genitori lo sono, e secondo loro dovrei essere ricco, bello e laureato.
Mi ha detto che rimarrà senza fidanzato o amici perché non riesce a fargli cambiare idea. La cosa sconcertante è che un giorno li condanna, parlandone male, e un altro li difende dicendo che è contenta che siano così, che vogliono il meglio per lei. Insomma la sua coerenza non è tanta, per usare un eufemismo.
Però mi fa tanti regali, ripete che non ha mai amato nessuno come ama me, ma che comunque in passato ha dovuto lasciare i ragazzi che ha avuto per colpa dei suoi genitori. Con me si trova bene e viceversa, ma un altro problema è che noi ci stiamo vedendo solamente perché scende all'Università per le lezioni. Adesso che si laurea e le lezioni finiranno sicuramente ci vedremo pochissimo, infatti non esce mai di venerdì, sabato o domenica e non si riesce a capire perché. Lei dice che è maleducazione uscire ogni giorno, e che il week-end è abituata a stare a casa, mentre in altri frangenti afferma che sono i genitori a non volerlo, poi in altri frangenti ancora ripete che è a lei che piace così.
Insomma non mostra coerenza per nulla, io mi ritrovo il fine settimana solo senza amici e senza ragazza perché lei non esce. La cosa che mi preoccupa è che finendo l'università io soffrirò nel non vederla perché non saprà cosa dire ai genitori. Altro problema è che nelle uscite dei giorni festivi, come il 25 aprile etc., porta i suoi fratelli con sé e mi chiede di non tenerle la mano. Una situazione ingestibile... non so più che fare, io a lei ci tengo ma così sto perdendo la mia salute mentale... Cosa mi consigliate? Grazie.