Messaggi di Vlahovic97

    Ciao a tutti, purtroppo mi ritrovo senza neanche amici con cui parlarne, sono solo in una situazione che non mi fa vivere sereno la relazione e non mi fa stare bene con me stesso.


    Per sintetizzare, i genitori di lei la opprimono dicendo che la relazione con me (nonostante non mi conoscano) non li convince e addirittura mi odiano solamente perché ho 26 anni e frequento il secondo anno di università (in realtà faccio due lavori, ho deciso tardi di iscrivermi) e sono in "ritardo". Ovviamente lei non è serena e destabilizza anche me perché ogni giorno non fa altro che ripetermi i problemi della sua famiglia dopo appena due mesi di relazione.


    Oppure dicono che gli amici che ha (che io conosco, tutti bravi ragazzi) non vanno bene perché alcuni sono fuori corso all'università e lei deve circondarsi di gente necessariamente ricca, figlia di medici o avvocati. Mentre per quanto concerne me uguale, non va bene che mio padre sia un semplice poliziotto e non medico o avvocato e non ha la laurea perché i suoi genitori lo sono, e secondo loro dovrei essere ricco, bello e laureato.


    Mi ha detto che rimarrà senza fidanzato o amici perché non riesce a fargli cambiare idea. La cosa sconcertante è che un giorno li condanna, parlandone male, e un altro li difende dicendo che è contenta che siano così, che vogliono il meglio per lei. Insomma la sua coerenza non è tanta, per usare un eufemismo.


    Però mi fa tanti regali, ripete che non ha mai amato nessuno come ama me, ma che comunque in passato ha dovuto lasciare i ragazzi che ha avuto per colpa dei suoi genitori. Con me si trova bene e viceversa, ma un altro problema è che noi ci stiamo vedendo solamente perché scende all'Università per le lezioni. Adesso che si laurea e le lezioni finiranno sicuramente ci vedremo pochissimo, infatti non esce mai di venerdì, sabato o domenica e non si riesce a capire perché. Lei dice che è maleducazione uscire ogni giorno, e che il week-end è abituata a stare a casa, mentre in altri frangenti afferma che sono i genitori a non volerlo, poi in altri frangenti ancora ripete che è a lei che piace così.


    Insomma non mostra coerenza per nulla, io mi ritrovo il fine settimana solo senza amici e senza ragazza perché lei non esce. La cosa che mi preoccupa è che finendo l'università io soffrirò nel non vederla perché non saprà cosa dire ai genitori. Altro problema è che nelle uscite dei giorni festivi, come il 25 aprile etc., porta i suoi fratelli con sé e mi chiede di non tenerle la mano. Una situazione ingestibile... non so più che fare, io a lei ci tengo ma così sto perdendo la mia salute mentale... Cosa mi consigliate? Grazie.

    Buonasera a tutti, questa sera mi sfogo con voi riguardo alla mia relazione che, purtroppo, dopo due anni, presenta molte analogie incredibili con una precedente esperienza. Premetto che due anni fa ho vissuto una situazione simile, durante la quale ho sofferto molto e ho attraversato periodi terribili.


    Tornando alla situazione attuale, a dicembre 2023 ho conosciuto la mia attuale ragazza. Dopo un periodo di scambi di messaggi, è stata lei a fare il primo passo con coraggio. Abbiamo molte affinità e abbiamo deciso di metterci insieme ad aprile 2024. Non posso negare di essere molto attratto da lei, sia fisicamente che mentalmente. Ci troviamo molto bene insieme e lei è molto affettuosa, il che mi dà molte speranze per il futuro.


    La mia ragazza ha 22 anni e vive in un paese della Sicilia, mentre io vivo a Palermo. Nonostante ciò, la distanza tra noi è minima. Lei è adottata e mi ha raccontato di avere dei genitori possessivi, soprattutto il padre, che non vuole che si fidanzi perché desidera che lei si concentri sugli studi universitari. Tutti i suoi precedenti fidanzati sono stati costretti a lasciarla a causa di queste imposizioni. I genitori le impongono un orario di rientro (mezzanotte) e raramente le permettono di uscire la sera.


    Io, che lavoro in due turni, ho 26 anni e sono occupato fino alle 18. L'unico modo per vederci è chiudere il mio bar alle 18, recarmi all'Università dove lei termina le lezioni, e poi accompagnarla alla stazione per farla tornare a casa. Questo mese ho dovuto organizzare tutto di fretta, con aperitivi interrotti perché lei è ossessionata dal controllo dell'orario del treno, cosa che mi mette molta ansia. Lei, nonostante sia consapevole del comportamento dei suoi genitori, ha deciso di mantenere la mia esistenza segreta, ma già sorgono problemi, con lei che mi ripete spesso che potrebbe lasciarmi da un momento all'altro perché non riesce a cambiare i suoi genitori. A volte sembra accettare l'orario imposto, altre volte sembra confusa.


    Alla mia ragazza mancano solo 3 esami alla laurea. Purtroppo, martedì si è sentita male durante un esame che è stato annullato. Ora dovrà rifarlo a giugno e la laurea slitterà da luglio a ottobre. Il padre non ha creduto che si sia sentita male, attribuendo la colpa a me e insultandola se prende voti bassi, definendola una fallita. Lei mi ha detto che è una vita che subisce queste pressioni. Nonostante tutto, non posso vederla da giorni e non riesco a godermi la relazione come vorrei. Dovevamo vederci sabato, ma dice che non sa se la faranno uscire, visto che è stata bocciata, e comunque non è nel mood. Dopo una settimana di lavoro, vorrei godermi una cena con lei, ma non è possibile.


    Questa situazione mi fa sentire destinato a essere solo, specialmente considerando che due anni fa ho vissuto una situazione identica. Mi sento sfortunato, ma poi mi dico che in realtà è lei a perdere, visto che tutti mi considerano un bel ragazzo, proveniente da famiglie sane e con un buon background culturale.


    Cosa mi consigliate di fare? Mi sto affezionando a lei, ma una situazione del genere è ingestibile.


    Grazie.

    Buongiorno a tutti, premetto che esco da due relazioni terribili, ma adesso mi focalizzerò su una questione che mi ha lasciato alquanto perplesso.


    Mi sono fidanzato da poco con una ragazza di 22 anni, io ho 26 anni. È iniziata molto bene, a parte problemi con i genitori molto all’antica (farò presto un altro thread per esporvi la questione), la ragazza sembra molto presa, sinceramente non ho mai provato tanto affetto da nessun’altra ragazza, lei pubblica continuamente foto con me, ogni occasione è buona per taggarmi su Instagram (anche eccessivamente all’occhio della gente), mi ha fatto un regalo per il primo mesiversario, in chat è sempre molto presente e tutto lascia ben sperare, tranne a volte piccole perplessità...


    Premetto che è molto attaccata allo studio e probabilmente per lei e i suoi genitori è l’unica cosa che conta e che viene prima nella vita. Sta passando un periodo un po’ stressato a causa di questo, tutto comprensibile, domani deve dare due materie e mi ha avvertito che il periodo di esami è sempre molto stressata e irritabile, ma in ogni modo io non l’ho mai stressata, se studia non insisto coi messaggi, e la incoraggio sempre.


    Ieri in una normale discussione su WhatsApp parlavano del più e del meno e di come fosse andata la giornata di entrambi, e concordavamo sul fatto che fosse stata alquanto stressante, lei per lo studio io per il lavoro.

    Le ho detto "ci vuole il mare per rilassarsi un po'" e lei ha risposto "ci vuole un posto isolato lontano da tutto e tutti".


    Io le ho risposto "vuoi scappare anche da me?"


    E lei: "se voglio stare sola ahahah... sì"


    Io le rispondo con: :neutral_face:


    E lei: "ahahah"


    Non nego che ci sono rimasto molto male per una risposta del genere, ma ancora non gliel'ho detto perché penso che se comunque sei stressato/a vuoi scappare con la persona che ami, almeno questo è il mio pensiero. Voi cosa ne pensate?


    Grazie.