Messaggi di SalParadise

    Ciao Sal, ne ho sofferto per molti anni, ma non mi è possibile quantificarne un periodo esatto.

    Ho risolto con una psicoterapia cognitiva.

    Bello sapere che se ne può venire a capo con la terapia. Immagino comunque sia stato un qualcosa di molto radicato, parlando comunque di un problema di anni. Se posso ancora chiederti, quanto lavoro di psicoterapia è stato necessario? E cosa hai sentito cambiare di te che poi di riflesso ha dato via ad altri cambiamenti in positivo?

    Io ho avuto seri problemi di fobia/ansia sociale, mi sforzavo tantissimo di avere rapporti normali con le persone che incontravo, ma non ci riuscivo mai e mi sentivo devastato.

    Ero estremamente sospettoso delle altre persone e mi rendevo antipatico anche se non lo volevo, mi ricordo che cercavo libri o siti internet che mi avessero potuto aiutare ad avere amici o comunque mi sarei accontentato di rapporti normali, ma niente di niente.

    Finalmente grazie alla psicoterapia sono guarito. Se avete domande fatele pure che vi rispondo volentieri.

    Per quanto ne hai sofferto, se posso chiedere? E con che tipo di percorso di psicoterapia hai risolto?

    Con tutta probabilità le fantasie vengono amplificate proprio dal fatto di non passare mai all'atto pratico. E anche il modo in cui ardono (spegnendoti in altro allo stesso tempo, prosciugandoti a livello energetico generale) potrebbe essere ugualmente legato al fatto di non sfogarle, di non dar loro una libera espressione. Ma come mai le definisci "sprecate" a prescindere? Provare pulsioni sessuali e mettere in atto qualche fantasia è assolutamente "fisiologico", e non sono sprecate dal momento in cui ti regalano un appagamento, sia mentale che fisico. Difficile (direi forse impossibile) poi tu possa con assoluta certezza stabilire da fuori che gli uomini a cui sono rivolte "intuiscono tutto e fan finta di nulla", mentre gli uomini che più semplicemente non lo sanno, non lo sanno perché non ricevono da te segnali a riguardo. No?

    Penso stia succedendo un po' la stessa cosa anche a me da parecchio tempo, ma con una certa altalenanza per quel che riguarda il livello di energia, che comunque se proprio devo spendere spendo anch'io sul lavoro. Progetti, passioni, ambizioni, tutto portato quasi a zero (per diverse ragioni, ma complice anche qualche bella batosta). Tu questa cosa la vivi bene? Da come ti ho letto sembrerebbe di sì. Per quel che mi riguarda forse devo ancora riuscire ad interpretare bene, ma di fondo c'è una specie di visione nichilista, che annulla l'interesse verso questo o quello, e che mi fa pensare che non ci sia mai chissà cosa "là fuori" di utile o interessante, che davvero meriti tempo ed attenzione.