Messaggi di golfo paradiso

    Devo in qualche modo riavviarmi, ma a tentoni come può andare? Cosa si è rotto? Sto cercando di capire, ma non riesco. Di solito, sforzarmi a riprendere le solite attività mi dà qualcosa, ma ora non è così.


    Sapete se si può prendere un'aspettativa a lavoro? Ho una paura f∙∙∙∙∙a. Il problema più grande è la mia autostima distrutta. Magari mi metto a studiare un po', ma che disdetta... Tutti sono a divertirsi in questo fine settimana lungo e io a buttare tempo. Non ho voglia di fare nulla e non posso permettermelo.

    È un ciclo vizioso di pensiero questo, e devo arginarlo. Non so come fare e non sono lucido per farlo.

    Invece di cercare di aggiustare, certe volte, concentrati su cosa puoi creare.


    Se hai paura delle aspettative, non averle. Sii certo e incerto allo stesso momento; sappi di poter sapere e di non sapere, che potrà essere come non potrà essere. Datti anche la libertà di non sapere, di non essere certo.


    Poi, sulla tua autostima: stavi studiando, no? È una cosa buona, come uscire. Non sottovalutarti. In che modo butti tempo? Lo stai solo usando, e nel mentre è utile perché o stai costruendo qualcosa, o ti stai prendendo tempo per riattivarti ed essere migliore.


    Certe volte datti il tempo per fare niente, altre fatti venire la voglia di fare qualcosa per migliorarti: l'arte della pace e poi del riflettere e poi della pace e poi di riflettere, riflettere/agire.


    Prima di arginarlo, comprendilo bene. Scrivilo, anche ti può aiutare. Poi passa all'altra faccia della medaglia: capisco le cose buone che ci sono, le cose giuste e coltivale. Capisci gli sbagli e migliorati. Aiutati e fatti aiutare, cambia vie, respira, fai passeggiate, datti tempo e usalo, sii presente.

    Sono contenta di sapere che va meglio.

    Continui con i farmaci e la psicoterapia?

    Hai inziato il nuovo lavoro di cui ci parlavi??

    Sì, continuo con i farmaci e la psicoterapia. Invece dell'Haldol prendo l'Okedi. Per il lavoro invece mi hanno annullato la domanda, e quindi non lo posso fare, purtroppo. Ho già mandato diverse candidature, devo solo aspettare, come aspetto l'università a settembre.

    Ciao a tutti, soprattutto Garden ;)

    Sto passando dei giorni fantastici, fatti da uscite con amici, scrittura, canzoni, lettura, uscite da solo, volontariato e andare da mia. Sono consapevole di molte cose, mi reputo intelligente. Sto scoprendo vari fatti filosofici sulla vita, l'amore e l'odio, gli intelligenti maligni e la stupidità, il mio andare avanti e l'aiuto e/o il bisogno degli altri e altro. Sto approfondendo, scrivendo varie percezioni dell'interazione con sé stessi, con gli altri, con tutto. Sto andando bene. Ho chiamato una sciamana e ha indovinato varie cose passate, fatti di mia madre e della mia ex dipendenza. Io sbalordito, vabbè, ha detto che avrò un futuro buono.


    Sto scoprendo più l'essere e l'ego nella vita e supporto il vivere.


    Garden, grazie per avermi supportato quando stavo male. Sei stata una parte di ciò che mi ha reso come una canzone: sentimenti giusti ed equilibrati, parole rette, cambiamento, miglioramento, certezze e flusso. Sei stata importante.

    Ho capito che, per equilibrare l’uso di hashish, devo pensare al presente, non dire "ne fumerò una domani"; bisogna valutare nel presente se la voglio o meno. Adesso sono diventato anche consapevole che, se ne fumo una ogni giorno, l’effetto mi fa stare male.

    Quindi, con questa consapevolezza e con il fatto che posso agire concretamente solo nel presente, sono messo bene. Perché non sono così ignorante da non sapere che mi faccia male mentalmente, né penserò cose tipo "quando stavo bene quando fumavo" o "quando starò bene quando fumerò". No, penserò solo al presente.

    Sono fatto, non so se mi sono spiegato bene ahahah, è un concetto molto riflessivo.

    Sì, infatti ero attento a tantissimi dettagli, hai ragione. Ero ossessionato. Poi potrebbero aver giocato un ruolo fondamentale anche le emozioni, la preoccupazione, la rabbia, l’odio, la paura e quant’altro.


    Di questo periodo, invece, delle emozioni sto cercando di contenere i pensieri. Li lascio fluire, così come le emozioni. Non si possono contrastare, ma lasciar andare.

    Comunque continua a proseguire bene. È sceso un mio amico dal Nord e abbiamo passato belle giornate insieme.


    Quello che mi turba di più adesso è la mia famiglia e non avere amici stretti con cui cazzeggiare ed uscire. Solo questo è il problema, però penso che, man mano, si risolverà tutto. Ho già in programma di uscire con qualcuno, quindi sto a posto.


    Mi hanno cambiato la cura. Devo prendere per un po' l'Haldol e poi smettere, e sto partendo con il Risperidone. Il dottore diceva che l'Haldol può rovinare le mie funzioni cognitive a lungo termine, quindi mi ha detto di cambiarlo con il Risperidone. Ha detto che la cura deve continuare fino a fine anno, e a me sta bene, non voglio le voci.


    Sono stato in macchina con mia madre e mia sorella e mi è preso l'attacco di voci. Hanno iniziato a parlare a linea retta e non sono riuscito a fermarle finché non sono arrivato a casa. Però ero comunque scombussolato e non riuscivo a pensare.


    Non mi piace quando mi prendono questi attacchi di voci. Spero diventino più rari fino a sparire sinceramente. Penso di farcela, soprattutto se la cura dura fino a fine anno. Penso mi curerà e mi toglierà le voci. Spero di stare bene.

    Pensavo che tramassero contro di me perché fumavo canne. Nel senso, a loro non andava bene che fumassi canne e quindi pensavo che mi spiassero. Può essere anche il fatto che io li odiassi e pensare che loro odiassero me ad aver fatto scaturire il tutto.

    Esatto, ma è anche per questo che ti indico sempre di smettere, perché in realtà ora non sei libero. Le sostanze che assumi non ti rendono libero. Ad esempio, hai detto che non sai se riusciresti a studiare all'università, quindi non ti senti libero di farlo. Dipende da quale tipo di libertà auspichi per il tuo futuro.

    Hai ragione, così non sono libero, hai ragione. Comunque, per l’università mi sono convinto di andarci finalmente, ma non so che fare. La psicologa mi ha detto che non devo prendere psicologia per “curare” me stesso. Io volevo farlo per essere più consapevole sul mio modo di agire, di parlare, i pensieri e le emozioni. Però ha detto che questo lo posso fare anche semplicemente leggendo. Ho una passione per capire il mio manuale di istruzioni, ma non penso che mi faccia bene, non so perché, magari dammi una risposta tu.


    Beh, il pensiero del chip è di tipo fantasioso, solo che non è un pensiero di tipo anche piacevole. Che tipo di pensieri erano quelli di prima? Se erano pensieri piacevoli, potresti provare ad orientarti di nuovo in quella direzione.

    Del tipo che mia mamma faceva venire le malattie alla gente, che mi poteva venire un cancro se ci pensavo, che i miei genitori manipolassero la corrente, che mi spiassero il telefono, che riuscissero a sentirmi i pensieri, ad essere telepatici, anche tramite il telefono. Che potessero manipolare i miei amici. Che io avessi i vermi nel cervello e tanto altro. Cose forti.

    Sinceramente non ci credo. Un po' mi sto giudicando, lo sto facendo di nuovo: non mi do pace per il fatto di essere ripiombato un po' in basso. Di non avere ancora digerito, di avere questi alti e bassi.

    È una buona cosa giudicarsi, dipende però in che modo lo fai. Giudicarsi è una buona cosa, mettiamo in questione noi stessi per un probabile miglioramento. L'importante è andare avanti, tutto cambia ed è inevitabile. Hai dei bassi? Avrai sicuramente in futuro degli alti. Karma.

    Keiji, vedrai che sono nuvole passeggere. L'altra settimana il tuo cielo era limpido. Queste sono solo nuvole e passeranno <3

    Ora va un po' meglio, anche perché peggio è difficile. Sto fumando parecchio. Dopo l'orario lavorativo penso di fare una sorta di meditazione fai-da-te per cercare di digerire la brutta giornata (diciamo così).
    Il pensiero di lei è parecchio insistente e non capisco bene perché. Sicuramente lei è ora felice e mi fa male e bene allo stesso tempo.
    Ho altro a cui pensare e sto cercando di spostare il pensiero, ma rimane la parte inconscia, quella emozionale che è lì, aggrappata al passato. So che non può essere così e devo andare avanti. Devo capire cosa ho fatto per andare avanti, se il cambiamento è sufficiente (non

    Hai bisogno di qualcosa, e quel qualcosa potrebbe essere paragonato a quello che ti dava lei. Ti faceva sentire bene e tu vuoi stare bene, essere felice e mandare via la tristezza. Continua ad andare avanti e ad accudire il tuo giardino, vedrai che qualcosa di meraviglioso succederà!

    Mi è stato detto in terapia che la guarigione deve venire da dentro e non da fuori. Tendo a cercare all'esterno ma sto provando ad interiorizzare i diversi malcontenti. Ma come si fa? Come posso aiutarmi nel farlo?

    Per ora mi dico che passerà anche questo... forse. Intanto il tempo mi scivola dalle mani...

    Forse non ti fai le giuste domande, pensi troppo al futuro e/o al passato. Non ho risposta a come fare per cercare dentro di sé, ma secondo me la psicologa, farsi sane domande, prendersi del tempo per darsi le risposte, danno tanto.