Messaggi di mina.vagante15

    Se ho capito bene, dopo una storia di quattro anni, tre dei quali passati con lui sposato e tu impegnata, e in cui vi vedevate solo qualche volta, poi uno di avvio del divorzio per lui e in cui tu hai mollato il tuo compagno, appena avuta la possibilità di concretizzare il grande amore lui si è, di fatto, defilato.


    Boh, temo di essere diventata un po' scettica sui rapporti umani di un certo tipo, ma non vedo nessun motivo per votarti al sacrificio e aspettarlo: nella migliore delle ipotesi è evidente che, anche qualora i suoi sentimenti siano stati sinceri, ora che potrebbe non ha nessuna intenzione di metterli in pratica e di avviare una storia alla luce del sole con te. Nella peggiore delle ipotesi, questi sentimenti non sono mai esistiti, sei stata una via di fuga, sicuramente si è sentito preso da te anche per l'euforia del proibito, per la novità e per un forte desiderio di evasione (e questo è ciò che penso io, onestamente).


    Aggiungerei anche di prendere con le pinze quello che ti è stato detto del suo matrimonio e della sua ex moglie, a meno che tu - ovviamente - non abbia visto con i tuoi occhi il loro matrimonio fallito e non sappia per certo (non per "sentito dire", per "la mia amica mi ha raccontato che", "gli amici dicono che") che la sua ex moglie era depressa, si comportava da figlia, etc. Prenderei un po' tutto con le pinze, nel frattempo penserei alla mia vita e al mio benessere, cercando di lasciare alle spalle una storia che non ha futuro. E se un domani dovesse avercelo, questo futuro: ci penserai quando e se sarà ora. Ora vai avanti e smetti di cercarlo. Pensa a te.

    Tu hai raccontato che la relazione che hai in piedi non ti soddisfa, ti annoia (se non ricordo male).


    Cosa ti trattiene dal chiudere?

    Prima ti chiedevo cosa ti trattiene dal tirarti fuori dalla situazione in cui sei, ma questa di la huesera è ancora più giusta come domanda. Cosa ti trattiene dal chiudere la tua storia attuale? Partirei da queste riflessioni, al tuo posto, prima di fare altri passi.

    Vik1981 ovviamente se lui ti attizza così tanto provaci, ammesso e non concesso che lui ti segua. Fallo se è questo quello che vuoi, e mi sembra evidente che lo sia, ma ho il vago sospetto che il dopo non sia così edificante come il prima. Magari invece mi sbaglio, vi scoprite innamorati persi e vivrete felici e contenti. Vuoi la mia benedizione? Eh mi spiace, non te la posso dare, sono troppo ipocrita e moralista :)

    Ma secondo me non è nemmeno questo che lei vuole. Temo che sia più che altro arrabbiata con la vita, o scontenta, o in cerca di qualcosa che non so se lei per prima sa.

    Il fatto è che il dopo non sarà quasi sicuramente così edificante come il prima, e cosa le rimarrà in mano? Pensarci bene per tempo la aiuterebbe a non fare danni irreparabili.

    Pensa come può essere altrettanto terribile rinunciare a seguire le proprie emozioni per senso del dovere e poi scoprire che mentre tu ti sei trattenuta per il bene della coppia l'altro invece si è dato alla pazza gioia.

    Forse ho una visione distorta io del rapporto di coppia in base alle esperienze negative che ho avuto, sarò stata sfigata ad aver incontrato solo degli str... e di conseguenza sono diventata str...pure io.

    Mi dispiace se oggi ho offeso qualcuno, oggi mi è partito l'embolo, scusate.

    Se il tuo attuale compagno si è dato alla pazza gioia, non è comunque vendicandoti che risolverai la tua infelicità nella coppia (o nella vita, non so). Se non ti riferisci al tuo attuale compagno, non è comunque giusto scaricargli addosso colpe non sue.

    Più in generale: il senso del dovere non è una cosa per forza brutta, o negativa, o sbagliata, o noiosa. È qualcosa che permette di stare in pace con la propria coscienza: non mi sembra poco.

    Che bigotti su questo forum, mamma mia.

    Ho letto tutto il thread, devo dire con interesse, perché mi stava permettendo di lanciare uno sguardo su quello che succede nella testa di chi, già impegnato, si invaghisce di un altro/un'altra, di chi pensa di tradire o tradisce, per di più con una persona molto più giovane. Interesse fino a questo messaggio, che mi ha invece un po' disturbato.

    Non penso ci sia nessuno di particolarmente bigotto su questo forum. Non intervengo mai ma continuo a leggere, dalla mia storia della scorsa estate quando sono approdata qui, i thread e le relative risposte che trovo spesso di buon senso. Tra i consigli e le opinioni che sono emersi e ti sono stati dati nel discutere di questa vicenda che ti riguarda, più che altro mi chiedo:

    È evidente che il problema è la mia relazione attuale che ormai non mi soddisfatto più, l'altro è solo un pretesto, ora mi sembra meraviglioso solo perché più giovane e totalmente diverso dal mio compagno... Praticamente io sono come l'uomo di mezza età che corre dietro alle ragazzine solo perché si è stufato della moglie... come nelle peggiori sceneggiature...

    se percepisci di trovarti in quella che è una delle peggiori sceneggiature - e ti assicuro è proprio così - cosa ti trattiene dal tirartene fuori?

    Attenti però che il risveglio può essere pessimo e poi rispetto per i partner. Le corna pesano... ne so qualcosa.

    Più che altro perché il risveglio può essere terribile. Per chi è tradito lo è da subito, da quando scopre il tradimento, ma per chi tradisce arriva un momento in cui può esserlo altrettanto.

    Forse sì, non so neanche se andrei oltre, forse è solo una cosa che mi sta rallegrado questo periodo così cupo...

    Si infatti almeno sono ancora in grado di provare delle emozioni, in questo piattume generale non è poco!

    Ogni tanto sognare a occhi aperti ci sta.

    Ci può stare sognare a occhi aperti, non ci sta passare dal sogno alla realtà: perché siamo esseri umani dotati di raziocinio, e dovremmo - dobbiamo - porre a noi stessi dei freni, dettati dal rispetto della persona che abbiamo accanto. Non siamo persone sole al mondo, che non hanno un contesto sociale di riferimento, e che possono fare ciò che vogliono a discapito degli altri.


    Quindi, se posso accodarmi alle argomentazioni di buon senso che ho letto in risposta al tuo thread, forse metterei da parte questa tua infatuazione prima di concretizzarla, perché poi se la concretizzi potresti rischiare danni irreparabili, di cui anche pentirti. Ne sei consapevole, accetti il rischio, la quasi certezza? Cercherei di capire cosa ti ha portato a questa infatuazione e la userei come punto di partenza per migliorare la parte di vita che reputi noiosa, valutando naturalmente il fatto che la vita non diventa noiosa solo per responsabilità degli altri, e proprio per questo dovresti muoverti ad agire nel rispetto altrui e anche di te stessa.


    Ciao a tutti e buona serata!

    A decidere se sia grave o meno è la studentessa stessa.

    Per come sono messi gli equilibri sociali nell'epoca che viviamo: la volontà di quella ragazzina vale più della decenza, purtroppo.

    Poi, come ho scritto sopra: l'ultima a decidere è la ragazzina. Da questo punto di vista siete nelle sue mani. Per questo devi tutelarti dichiarandoti "in contrasto" con le scelte che sta facendo lui.

    (Confermo anche questo, parzialmente: se la è portata a cena con dei suoi colleghi, che non hanno battuto ciglio. La presenza di una studentessa come accompagnatrice di un professore... tutto normale! Almeno a detta sua: mi piacerebbe sapere tra qualche tempo cosa succederà, se emergeranno conferme certe di questa relazione.

    Tre sole considerazioni, brevi:

    1. ragazzi, avete una percezione e una consapevolezza delle dinamiche umane da fare invidia, vi ammiro. Spero di arrivare a questa consapevolezza anche io.

    2. lui è quello che è, e sottoscrivo tutto in pieno: non ho assolutamente cambiato parere. Lui rimane una persona ignobile sotto tutti i punti di vista e l'unico responsabile di tutta la situazione.

    Ma certo, anche lei un pochino mi dà da pensare...

    3. in tutto ciò: non avete idea di che sollievo sia osservare queste cose da fuori, mentre cerco di supportare me stessa in tutti i modi costruttivi che conosco e di cui dispongo


    Grazie ancora di tutto.)

    Ti ringrazio per la risposta, Pivaldo, ci ragiono un po' su fino a stasera e poi ti rispondo più ampiamente.

    Di certo so dirti che hai ragione: non è poi così importante sapere se uno ha tradito per amore o no. Conta solo sapere che una persona ha tradito: è sintomo più che sufficiente, questo, per comprendere che la persona che ha tradito non prende sul serio il patto di fedeltà che ha sottoscritto. E che quindi, almeno in questo momento, non sa amare. Che è l'unica cosa che dovrebbe interessarmi.

    Nel mio caso specifico, credo che la loro relazione non sia nata in modo sano per tutti i motivi che hai detto (forse, ma forse, do una possibilità all'età, quando le due persone rientrano nel "già grandi e formati", per esempio lui 50enne e lei 30/35enne), ma prima di tutto proprio per questo: perché lui non si è fatto scrupoli per il legame che già aveva in essere. Se tradisci una volta, tradisci sempre (e la nostra vicenda ne è l'esempio), comunque e chiunque. Il non sano sta nel tradimento (di cui aveva tenuto all'oscuro anche l'altra, a cui ha raccontato un'altra fraccata di bugie, da quanto ho capito). E poi in tutto il resto.


    Devo pensarci un altro po'. Scusami davvero se te lo ho chiesto (risvegliando, magari, anche dolori del passato), ma è una delle cose su cui sto ragionando di più, perché ha messo un po' alla prova quelli che sono i miei valori (primo tra tutti, oltre al vincolo matrimoniale, il sacro rapporto tra insegnante e allievo/a).


    Ciao Mina! Mi fa piacere sapere che a poco a poco ti stai riprendendo :orange_heart: andrà sempre meglio.

    È un ottimo proposito, anche se forse in futuro in ogni caso non sarai più come prima.

    È probabile che vivrai la prossima relazione - quando ti sentirai di intraprenderne una nuova - con molta più cautela e forse un atteggiamento di base più guardingo rispetto a prima. Delusioni del genere fanno cambiare.

    Sì, purtroppo non tutti si meritano le qualità che ti appartengono che hai citato prima, però mi fa piacere leggere che le apprezzi e che non intendi sacrificarle e snaturare te stessa (anche perché non so quanto sia possibile riuscirci), ma cercare di ridimensionarle ed adattarle a seconda di chi ti trovi davanti. Trovo che denoti consapevolezza di sé e una personalità forte in termini di integrità, che non si lascia inquinare dagli eventi ma che vuole mettere in atto lo step successivo in termini evolutivi: imparare a tutelarsi al meglio

    Ciao Licoricedetox, sì, parrebbe che piano piano vada meglio, anche se di strada temo ce ne sia ancora un po' da fare. Piano piano.

    Oddio, al momento a pensare a un'altra eventuale relazione sono sincera: mi vengono i brividi! Ma, appunto, in futuro chissà cosa succederà.


    Sì, esattamente questo: non snaturare me stessa, ma capire come adattare il mio carattere in base a chi mi trovo davanti, per tutelarmi ed evitare altri scossoni come quello appena ricevuto. Grazie mille!

    Secondo me sottovaluti quanto sia impattante il prendere atto di invecchiare per le persone fondamentalmente immature, non è una bella situazione venire a contatto simultaneamente con due concetti inconciliabili: invecchiare restando bambini.

    La reazione generalmente è l'annaspare cercando soluzioni a questa contraddizione, e tali soluzioni non possono essere che scomposte e fallimentari.

    Infatti ...C.V.D.

    Sì, vero: credo di sottovalutarlo e averlo sottovalutato. Mi è già difficile capire la difficoltà di accettare il solo invecchiamento: lo scorrere della vita è terribile, a volerlo razionalizzare, ma è una cosa talmente naturale che viene un po' da sé (si è giovani, si impara via via, si cresce, si capiscono tante cose, un po' per volta...). L'invecchiamento associato a una non crescita emotiva/psicologica sì, deve essere terribile, anche peggio.

    perché si è in presenza di un "innamoramento" (lasciamo perdere se della situazione o della persona della studentessa) che gli ha stordito l'intelletto ma non l'ha annullato.

    Questa è una domanda forse un po' sciocca. Ma mi interessava averne una risposta più articolata di quella che riesco a dare io.

    Perché metti "innamoramento" tra virgolette? Perché non dai per assodato che, magari, lui possa essersi innamorato sul serio di lei, dal momento che la storia non si è chiusa nemmeno con il nostro allontanamento?


    Io a questa domanda mi rispondo in modo un po' banale: perché non si è comportato da innamorato nemmeno con lei, perché è una relazione nata in modo non sano, perché è tipicamente una sbandata da uomo in crisi/immaturo/irrisolto/non cresciuto. Capisco perché non si possa chiamare innamoramento, non mi soddisfa la risposta che riesco a darmi da persona ancora parzialmente coinvolta, seppur molto più elaborata (riguardo a questa situazione) di quest'estate.


    Scusami davvero per la domanda sciocca parecchio.