E' trascorso più di un mese da quando ho aperto questo thread. Il riavvicinamento a lei mi sta riportando nuovamente sulla strada della tristezza. Piuttosto che una dipendenza, ho notato che tendo a confrontarmi in modo ossessivo con lei. Ogni sua scelta, dall'università ai vestiti che indossa, mi fa sentire inferiore. In ogni suo aspetto vedo qualcosa che ritengo difettoso in me, il che mi porta ad isolarmi, diventare scontroso e, soprattutto, allontanarci. Quando i pensieri su di lei mi assalgono, mi travolgono, costringendomi a rimuginare. Ormai da un po' di tempo ho compreso che non provo nulla per lei, ma questo è normale, visto che non la "amo". Questo sentirsi vuoto e la sofferenza che mi provoca mi fanno riflettere sull'idea di terminare questa relazione. Perché continuare qualcosa senza sentimenti? E soprattutto non voglio soffrire. Vorrei imparare a trattarla come un'amica e smettere di idealizzarla. Penso che sia stata una persona importante per me, che è entrata nella mia vita in un momento buio e mi ha dato tanto.
Lei è fidanzata e oggi ho visto un video in cui si baciava con la sua ragazza. Inizialmente, ho provato un senso di vuoto dentro di me, come sempre, ma dopo nemmeno cinque secondi ho saputo affrontare la situazione e non ci ho visto nulla di male. Quando parliamo, nelle sue parole sento qualcosa che mi dice: "Non ti vuole bene", "Non sei importante per lei", "Può fare a meno di te". Questo mi fa percepire come se fosse una persona cattiva, una sfruttatrice, e mi trascina in un'atmosfera depressa, facendomi pensare che se nemmeno lei tiene a me, allora nessun altro lo farà. Alla fine delle cose le emozioni come l'affetto, l'amore o la felicità sembrano effimere, e nessuno sarà mai costantemente legato a te. Allora mi chiedo, qual è il senso di cercare qualcuno che, alla fine, smetterà di volermi bene? Non sto parlando solo di lei, ma in generale: cercare amici, costruire relazioni che prima o poi finiranno, che senso ha?
Nessuno sembra davvero interessato a me. Questa è la parte in cui si inserisce il mio ego. Come lei afferma, ho un ego forte. Molte volte cerco di respingere i pensieri di debolezza utilizzando il mio ego, e in un certo senso mi fa sentire bene. Però questo atteggiamento mi porta a comportarmi in modo altezzoso e provocatorio, il che, anche se mi fa sentire più forte e sicuro, mi trascina verso la solitudine. Lei è una persona molto socievole, estroversa, e io non riesco a capire come possa essere così aperta e allo stesso tempo possedere un ego così accentuato. Durante una chiamata che abbiamo avuto oggi mi ha detto: "Non so cosa mettermi, forse una gonna, ma non sono sicura". Doveva uscire con la sua ragazza, e in quella frase ho percepito un accenno di "rinfacciamento"(?), come se intendesse dire: "Sì, con lei indosso la gonna". Ma in fondo, non c'è nulla di male in questo. Nel corso degli anni, ho spesso frainteso ciò che mi diceva, prendendo tutto in modo personale. Vorrei liberarmi di questi pensieri e avere una relazione sana e normale con lei.