Ciao a tutti/e, scrivo qui per avere un po' di conforto e rassicurazioni.
Ho sempre sofferto di ansia che da qualche mese è fuori controllo. Da novembre circa ho preso di tutto (influenze, intestinali, covid, placche...), praticamente ogni 2 settimane ero a casa ammalata, a questo si è aggiunto un periodo molto molto stressante a lavoro.
A inizio marzo ho deciso finalmente di licenziarmi convinta che grazie a questo sarei stata meglio, sia psicologicamente sia fisicamente (ero una maestra d'asilo per cui prendevo di tutto dai bambini) e invece a distanza di un mese e mezzo ho raggiunto il punto più basso della mia vita.
Non ho la forza né la voglia di fare nulla, fosse per me starei tutto il giorno a letto, un'ansia costante e invalidante più un sintomo nuovo per me, ipocondria. Probabilmente per tutti i farmaci presi ho sviluppato qualche problema intestinale su cui sto indagando (ho una gastroscopia giovedì) e praticamente ogni settimana ho sintomi nuovi su cui mi fisso spaventandomi siano qualcosa di grave. Ma non mi spaventano solo malattie gravi, anche prendere una semplice influenza, solo l'idea di avere la febbre mi fa avere brutti attacchi di panico. Per esempio da qualche giorno ho mal di gola, e ieri sera super attacco di panico per la paura di star male e dover prendere ancora antibiotico (soffro di tonsilliti e dovrò prima o poi togliere le tonsille). Quindi alla paura delle malattie si aggiunge la paura di prendere farmaci.
Scusate per la lunghezza e spero non sia tutto troppo confuso come mi sembra nella mia testa. Vorrei qualche rassicurazione, al momento non vedo una fine a questo periodo nero.
Grazie in anticipo.
P.S. Scusate, aggiungo che seguo da anni un percorso di psicoterapia. Ho 27 anni.