Da tanti anni soffro di un malessere di cui non sono mai riuscito a parlare con qualcuno (paradossalmente) proprio per vergogna. Un sentimento di vergogna di sé stessi immenso, profondo. Non riesco a vedere una mia foto del passato che non mi faccia tornare alla memoria momenti in cui mi sono manifestato agli altri inadeguato in una qualsiasi situazione fino a risultare platealmente imbarazzante; continuamente riaffiorano ricordi di miei atteggiamenti (del tutto spontanei e involontari) percepiti dagli altri come goffi, imbarazzanti, talvolta fantozziani. Questo malessere talvolta sorge persino guardando foto della mia infanzia, come se anche i miei comportamenti dell'infanzia potessero essere fuori luogo a quell'età. Si badi, e preciso, sono perfettamente consapevole che questi ricordi che mi tornano alla mente e che mi bloccano per ore in condizioni di totale imbarazzo verso me stesso siano del tutto reali e non esistano solo nella mia testa: spessissimo mi è stato fatto notare (quando non si trattava smaccatamente di plateali figure di m∙∙∙a, come si suol dire) il mio goffo stare al mondo. Spesso anche nel corso delle giornate, quando sono immerso in altre attività, continuamente mi affiorano ricordi di questo genere dal nulla e sento dolore al costato per la vergogna che provo di me stesso. A volte bestemmio ad alta voce, disturbato dall'idea di quanto sia potuto apparire inadeguato in società e dal dolore che mi provoca il pensiero che qualcuno possa serbare memoria della mia immagine in quelle situazioni; altre volte arrivo perfino a tirarmi schiaffi da solo, quasi per un bisogno inconscio di auto-punimento, come se sentissi meritarmi quella reazione. Quale può essere il motivo di tutto ciò? come non provare più questo indicibile malessere?