Non compro più niente nei negozi, perché con il mio budget potrei permettermi solo capi di scarsa qualità e non amo la fast fashion. Quindi mi rifornisco nei mercatini e negozietti di usato e vintage. Cerco soprattutto capi con tessuti naturali (lana, cotone, seta), faccio molta attenzione ai particolari, ad esempio i bottoni, cerco cose classiche ma che abbiano allo stesso tempo qualche particolare che le renda originali. Non indosso mai il colore nero perché non mi sta bene, mi piacciono il blu, il verde bosco o smeraldo, il porpora, il marrone testa di moro, preferibilmente non colori piatti, ma fantasie sobrie, sfumate, o righe. In inverno ad esempio per andare a lavoro indosso jeans o pantaloni o gonne (al ginocchio o polpaccio) in tinta unita, maglietta sottile a righe, cardigan, sciarpa, stivaletti chelsea. In primavera ed autunno sostituisco i cardigan con delle giacche o blazer. In estate pantaloni larghi, camicie o t shirt, e vestiti quando sono in vacanza. Porto pochi gioielli sobri, diciamo minimalisti, che indosso sempre perché rappresentano qualcosa di importante (mi sono stati regalati) o si accordano alla mia personalità, no bigiotteria ma poche cose in oro e altre in argento: orecchini e un girocollo con un brillantino e anelli. In estate bracciali etnici.
Messaggi di zizifo
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Grazie a tutti per i consigli. Scrivere non sarebbe molto utile, perché significherebbe pensarci di più, invece come dice FragolaFagocitata devo interrompere questi pensieri e cacciarli dalla mia mente. In effetti poi sono riuscita un po' a farlo. In particolar modo mi tormentava una questione di lavoro che si è presentata mentre ero malata, riguardo alla quale non sapevo cosa decidere. Mi sono detta che potevo prendermi del tempo e che ci avrei pensato dopo, anche se era abbastanza urgente. Ho deciso di tenere il telefono spento per non avere la tentazione di leggere i messaggi. Stamattina appena uscita di casa ho subito capito cosa dovevo fare.
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Buonasera, mi sono iscritta perché sono soggetta a periodi di umore basso ricorrenti e mi trovo nel mezzo di uno di questi. Sono una donna di mezza età e i miei cali di umore sono dovuti a insicurezze e situazioni irrisolte nella mia vita. Ho un lavoro, un compagno (niente figli) ma non tutto è andato come volevo. Vivo in affitto e non credo che riuscirò a comprare mai una casa. La mia famiglia di origine è sparpagliata, ho una madre molto anziana che vive sola perché noi figli ci siamo spostati per lavoro e anche questo mi rattrista, perché non so come riusciremo a gestire la sua situazione se le sue condizioni peggioreranno. Il mio lavoro è sicuro, e anche se non guadagno molto mi rendo conto che mi offre diversi vantaggi. Però mi stanca molto psicologicamente e per questo ho progressivamente abbandonato alcuni interessi che avevo. Inoltre ho cambiato sede l'anno scorso e non mi sono trovata bene nel nuovo ambiente e con i nuovi colleghi. Non ho amici. Il mio compagno invece ha un lavoro molto stimolante e creativo ma guadagni incerti. Mi occupo io di tutte le questioni pratiche, quando propongo a lui un cambiamento o un sostegno (anche solo cambiare un elettrodomestico rotto da anni) trovo un muro, perché lui non ha interesse in queste cose. Se lo voglio devo farlo da sola ma mi sento sempre più esausta e sola e non ce la faccio. Ho difficoltà a prendere decisioni anche banali e meno ne prendo più mi sento incapace.
Di solito nella routine (che pure riconosco non essere sana) riesco a trovare comunque un certo equilibrio ma adesso sono da ieri a casa in malattia per un'influenza e invece di riposarmi non faccio altro che rimunginare, anche perché sulla posta elettronica mi arrivano messaggi di lavoro e non riesco a non leggerli. A volte mi sembra che l'unico modo per spegnere un po' la testa sia uscire a fare due passi, ma non posso farlo quando ne sento il bisogno, anche se ormai mi sento abbastanza bene, perché in certi orari (che sono la maggior parte del giorno) sono soggetta a visita fiscale. Amo leggere o ascoltare musica, ma adesso queste attività non mi distraggono. Sono consapevole del fatto che ultimamente sto troppo tempo su internet ma non riesco a smettere. Quando penso a cosa potrebbe farmi stare bene credo che sia un lungo periodo fuori dal lavoro, in cui possa riconnettermi con me stessa e stare vicino a mia madre, ma non posso permettermi di rinunciare allo stipendio.
Mi rendo conto che dovrò trovare qualche modo per prendermi cura di me stessa, ma in questo momento la cosa più urgente che vorrei chiedervi è un consiglio su come interrompere la catena dei pensieri ossessivi che alimentano il pessimismo in questo giorno e mezzo in cui dovrò stare ancora chiusa in casa e non avrò molte possibilità di azione.
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Mio figlio fatica a capire una trama e, soprattutto, non si focalizza sui personaggi. Questo rende difficile fare esposizioni accettabili a scuola in molte materie. Gli sfugge il senso generale, ma si focalizza su dettagli che lo distraggono.
Ha molta memoria e intelligenza, ma per esempio quando guardiamo un film, capita che gli sfugga chi è e cosa fa il protagonista. Non ha particolari problemi a capirne la psicologia, ma si perde in paragoni e sue riflessioni non immediatamente condivisibili perché ha spesso un suo modo di pensare dovuto alla grande velocità con cui fa collegamenti e connette aspetti apparentemente distanti, ma che con logica lui trova simili e così si perde il senso e l'essenziale. Per lo stesso motivo impiega più tempo del necessario a studiare perché si autodistrae. Non ha certificazioni ed è abbastanza neurotipico. Non è uditivo, né visivo. Per imparare studia e, a volte, fa degli schemi.
Per le trame ho provato di tutto, ma vedo che ha moltà difficoltà.
Non è l'unico a faticare a saper riportare una trama quindi spero possiate darmi suggerimenti.
Ciao, quanti anni ha tuo figlio? Utilizza molto lo smartphone o il computer?